Risposta a Rocks su Mafia vs Agnelli: la mafia si definisce come un corpo terzo che, nelle veci dello stato, si propone di modificare nelle zone che occupa il rapporto normale fra cittadino e la sua data sovrastruttura, a scopo di controllo sociale e, ovviamente, lucro.
La parte del lucro per mo non ci interessa, quello che ci interessa è che, modificando il rapporto persona-sovrastruttura si propone essa stessa come sovrastruttura (esempio scemo: nelle zone di particolare influenza i camorristi risolvono dispute di singoli in cambio di favori e, quando non ci vanno a perdere, anche secondo un certo codice morale), e per farlo va ovviamente a contrapporsi allo stato, che è la sovrastruttura "normale" (normale inteso come "secondo norma").
Per avere un tale tipo di potere in una certa zona, la stato deve essere molto debole e la mafia molto forte.
Questo accade, in una certa misura, nella Area Nord della provincia di Napoli, o per esempio in certe zone di Reggio Calabria o Vibo Valentia visto che stiamo parlando della 'ndrangheta.
Al di fuori delle zone di influenza, la mafia non si sostituisce alla sovrastruttura statale ma ne fa, quando riesce, da facilitatore esterno nello svolgimento di attività illegali, prendi ad esempio l'edilizia: l'ottenimento di appalti è un eccellente metodo di corruzione, e la costruzione di edifici abusivi è un eccellente metodo di riciclaggio di denaro (ottenuto, metti, dal narcotraffico). Il rapporto, più che direttamente con lo stato, è costruito attraverso delle figure terze che con lo stato possono garantire rapporti continuativi al di là del ricambio che ci può essere nei ruoli (es. il sindaco di Roma ogni tot di anni, se non viene rieletto a oltranza per vent'anni come De Luca, cambia), il profilo può variare a seconda del giro d'affari in cui la mafia può inserirsi.
Si tratta quindi di accordi, e la posizione di forza della mafia (ricordo che parlo di affari AL DI FUORI della zona diretta d'influenza) è data dalla costruzione pregressa e il controllo di rapporti che, una volta rotti o svelati, posso creare problemi. La mafia si inserisce fra le due parti (attore e affare) e regola l'attività facendone da garante della funzionalità, dove ovviamente sarebbero loro stessi a far andare tutto a puttane se l'altra parte venisse meno.
Il potere diretto, e quindi non dato dalla rete di affari, della mafia, è molto variabile nel tempo, oggi non è lo stesso che poteva avere negli anni '80 e '90, vedo che hai citato Falcone e Borsellino, conta che la loro morte e ciò che ne è conseguito sono una causa dell'indebolimento del potere complessivo della mafia. Una figura pubblica ammazzata è un casino, la mafia tende a evitare il casino.
L'influenza sugli uomini d'affari e gli uomini di stato si traduce quindi nell'impossibilità di operare attraverso il rapporto "normale" con la sovrastruttura, quindi niente soldi, carriera bloccata, viene "fatto fuori" economicamente e socialmente, non fisicamente.
Nello specifico, la Exor e la FIAT non sono
intoccabili, ma escludo che qualsiasi atto di violenza possa mai essere perpetrato contro Agnelli e co. L'influenza che la 'Ndrangheta può avere, come detto, è attraverso la regolazione, se questi esistono chiaramente, di alcuni giri d'affari che hanno, e la loro interruzione, una loro deriva
spiacevole o la loro rivelazione.
Stavolta spero di essere stato più completo stavolta.
E di aver evitato i luoghi comuni