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Qualcuno ha visto l'ultimo di villeneuve?

Miglior film americano di Villeneuve, molto probabilmente.
Di sicuro la sua miglior regia. Ma a mani bassissime proprio.

Settimana del cinema, non credo sia solo a Brescia, ma in tutta Italia.
3eurini per qualsiasi spettacolo, da lunedì 12 (ovvero ieri), a giovedì 14 ottobre.
I film in sala, almeno da trailer, recensioni e anteprime varie, non sembrano male.
Arriviamo al dunque, cosa mi consigliate e perchè? Tra:

1) Black Mass
2) The Program
3) The Martian Atmos
4) Everest
5) Eventuale film in uscita giovedì

Morris93 ha scritto:Settimana del cinema, non credo sia solo a Brescia, ma in tutta Italia.
3eurini per qualsiasi spettacolo, da lunedì 12 (ovvero ieri), a giovedì 14 ottobre.
I film in sala, almeno da trailer, recensioni e anteprime varie, non sembrano male.
Arriviamo al dunque, cosa mi consigliate e perchè? Tra:

1) Black Mass
2) The Program
3) The Martian Atmos
4) Everest
5) Eventuale film in uscita giovedì

5) The Lobster

Visto Annabelle.

MI è piaciuto parecchio

3euro spesi bene per The Martian - Soppravvissuto di Scott, con Damon protagonista che ha recitato molto bene. Un film che nonostante parli di un astronauta, disperso su Marte in totale solitudine per ben 130 minuti, riesce a non annoiare.

Voto: 7

Che ne pensate di Vi presento Joe Black?

Suburra, il classico vorrei ma non posso. Chi parla di "rinascita del poliziottesco" usa parolone a caso. Quando fai i film di genere con mano finta autoriale escono mezze porcate, a meno che non ti chiami Tarantino. A parte una serie di robe senza senso la sceneggiatura regge.
L'idea di cambiare il focus del poliziottesco dalla "vendetta contro la criminalità" a "la vendetta contro la politica" funziona e almeno Sollima non ha tirato su una mera scopiazzatura di un "Napoli Violenta".
Voler inserire la "feroce critica sociale su Roma" con tanto di scena finale dove la merda allaga la città rientra nel parametro di "finto autoriale", però ci sta.
Ah Paolo Carnera sta iniziando a imparare a fare la fotografia notturna quando piove. A volte se lo dimentica ancora, ma almeno non abbiamo protagonisti che diventano lampioni.

Non mi pare abbia la benché minima caratteristica del poliziottesco, Jeff.
La sceneggiatura regge nel complesso nonostante qualche sbavatura qua e là (il rapimento del bambino, la magistratura che scopre il coinvolgimento di un Favino veramente bravo nell'omicidio della minorenne), e la metafora finale della melma che fuoriesce dal tombino l'ho apprezzata parecchio, in fondo il film anche se non é "autoriale" se lo può permettere per la potenza (a volte eccessiva, purtroppo, il sonoro non é sempre sufficiente) che riesce a far trasparire specialmente nella prima parte della pellicola.
La fotografia a me é sembrata ben fatta, già un altro mondo rispetto a Romanzo Criminale nelle scene al buio e sottoterra, ho apprezzato i colori della stanza d'albergo con quel rosso acceso sulle pareti (colore tipico dei sensi più primitivi e viscerali, essendo laureato in psicologia lo capisci meglio di me).
Bene bene anche la regia, specialmente nella scena al supermercato e in quelle di numero 8 ad Ostia, peccato perché comunque il sentore di potenziale in (piccola) parte sprecato permane.
A me é piaciuto parecchio comunque, non saprei dare un voto a freddo ma penso che un 8 nella mia scala se lo possa meritare, non è da tutti fare un film così potente su una cosa avvenuta quattro anni fa a casa nostra.

Certo che non capire che la qualità della fotografia dipenda anche dai mezzi e dal budget a disposizione, è proprio da idioti, eh.
Carnera l'occhio lo mostrò già in Romanzo, ma le prove del 9 erano altre. E infatti in Gomorra non ci sono stati cazzi per nessuno.
Ah l'alta definizione poi, questa sconosciuta.
Poi Suburra è un film di genere. Ma che sia un poliziottesco lo state a di voi.
È unmoderno noir corale ambientato nella Capitale contemporanea, c'entra un cazzo il poliziottesco.

Rientrando perfettamente nell'estetica di Sollima, portando avanti un percorso iniziato nel 2008, nonostante il calo qualitativo, con coerenza, non credo sia sbagliato parlare di film d'autore.
Basterebbe la messa in scena, per rendersi conto che non si tratta di un semplice film di genere.

Poi oh, numericamente siamo su un 7; si vede che, almeno per il momento, per Sollima il cinema è una fase di transizione.

Sparaflashare gente a caso, mentre piove, di notte. Non è questione di budget.

La persona sta al di sopra dell'indagine. Più vicino a un poliziottesco che a un noir.

Basta co sta stracazzo di fotografia. Il lavoro che doveva fare in Romanzo lo fece alla grande. Stop.
La persona sta al di sopra dell'indagine?
Un film con ventordici personaggi..bah. Mancano proprio tutti i meccanismi del genere, ma ok, è un poliziottesco.
Gomorra è un poliziottesco.

Sborra di "Un sòla figlio di un grande regista di genere" tratto da "Facciamo i big money easy smerdando tutto e tutti ma senza fare i nomi eh che sia mai" con le musiche degli "M83 perchè zì so fiqi mo ce mettiamo pure una canzone bella bella di quando avevan pure qualcosa da dire in una scena totalmente casuale così la scena viè fiqa" e la fotografia di Alessio Garbini
La Grande Bellezza, Non Essere Cattivo, sta puttanata qua. 2000 anni che i romani negano il Mondo. Siete il nulla, vi urlano che siete il nulla, voi urlate il nulla. We believe in Tevere.
Figa Garbo, citare il poliziottesco in un film in cui la polizia è un'entità astratta, sta roba è gangsteraggio manniano ma più tendente alla sua formalizzazione televisiva, anche perchè in Mann le città parlano, qua stan tutti a farsi le seghe tra di loro, buttan lì Vaticano, Parlamento, ma non si scuote nulla, la polzia è il nulla, Roma è il nulla. Ma dopo aver negato il Mondo, si potrà mai iniziare ad affermare?

The Lobster di Yorgos Lanthimos
Anche Lanthimos nega il Mondo ma quantomeno ci spiega i motivi della sua negazione non attingendo a cinema o idealismi da borgata. Linguaggio, familismo, ordine. Che poi so sempre le stesse cose dei precedenti film. Quantomeno rispetto ai precedenti è divertente, con tante idee e incredibilmente con un finale che sì è aperto ma non ti fa tirare giù tutto il calendario

Tra quello che non distingue un poliziottesco da un noir, e quest'altro che definisce nulla, non di certo in senso metaforico, bensì ingiurioso, na bella e radicata crisi di identità di un'entità che più decadente non si può..

Beh già tanto se i film li fanno ancora.
Altro che i nomi.

La crisi d'identità ce l'avevano i decadentisti, i neoclassicisti, i metafisici, i neorealisti, ecc.
Quando ce l'hanno i ragazzetti si dice ragazzi di vita
Quando ce l'ha un popolo si dice nulla