TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
[youtube][/youtube]SaintJust ha scritto:
Forse Roma non è un capolavoro, però contiene la scena nel raccordo anulare che, credo, siano i migliori minuti del cinema di Fellini. Il mio problema di Fellini sta proprio nel fatto che lo vedo un'autore sempre alla ricerca del superfluo: troppo cinema per cinema. Quella manciata di minuti dicono molto di più dello stesso film, di otto e mezzo e la dolce vita.
Infatti il miglior Fellini è questo ed la festa finale di Amarcord (quella del matrimonio). Per il resto, è solo un trombone logorroico. Tutta estetica e sceneggiatura, il resto. Se si fosse limitato ai cortometraggi (cit.).
Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
Un Gotch è comunque più interessante di mezza sezione (inclusi Fashiesci e Wilson/Pitt).
WhatsApp poi Forever Boyhood.
Al Terroneshi/@TRNPKSH:
I ">>>>>>>>>>" che puzzano tanto di ciavoni.
Logico che ti sia piaciuto "Goodbye Lenin", dio sporco. Madonna, una volta quelli come te correvano, facevano esercizio fisico, bruciavano libri, picchiavano i froci e queerfan... mo guardate il cinema. Vi siete acculturati (ovvero, vi siete acculati). Le camerate che diventano masturbatori a caso. Vi preferivo prima.
WhatsApp poi Forever Boyhood.
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I ">>>>>>>>>>" che puzzano tanto di ciavoni.
Logico che ti sia piaciuto "Goodbye Lenin", dio sporco. Madonna, una volta quelli come te correvano, facevano esercizio fisico, bruciavano libri, picchiavano i froci e queerfan... mo guardate il cinema. Vi siete acculturati (ovvero, vi siete acculati). Le camerate che diventano masturbatori a caso. Vi preferivo prima.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
E' il messanger di fb ed infatti mo l'ho bloccatoSaintJust ha scritto:WhatsApp poi Forever Boyhood
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
Ho appena finito di ri-rivedere 8 e mezzo, stavolta a 1080p e con più attenzione
Paradossalmente la troppa attenzione sui particolari mi ha fatto godere di meno il film rispetto alle altre volte, ma ormai lo conosco a memoria e quindi sticazzi. Faccio una breve recensione, anche se non la leggerà nessuno.
La scena iniziale del sogno è quella più enigmatica, credo di non averla capita, ma forse è perché non c'è un cazzo da capire. È semplicemente un sogno, che non segue alcuna logica, e che serve in apertura per far subito capire di che genere di film si tratta.
[youtube][/youtube]
La trama si conosce: Guido è un regista alle prese con vari problemi (soprattutto sentimentali, che sono la causa anche di quelli creativi, esistenziali ecc. ecc.). Vuole fare un nuovo film, ma ha delle idee troppo confuse; da quello che capiamo dalla scena dei provini, vuole fare un film sulla sua vita, ma a modo suo: vuole cioè compromettere la realtà per giustificare il suo comportamento immorale. Per farsi aiutare in questa impresa assume un critico di professione, che però gli boccia tutte le sue idee. A mio parere il critico è uno dei personaggi più riusciti: è la parodia dei critici giornalistici, dei pedanti, di quelli che giudicano secondo canoni sbagliati e in modo chiuso (come Jeff Hardy 18, insomma).
Col passare del tempo, si mischiano sempre più fatti reali, ricordi, sogni e fantasie.
Di importante ci sono due ricordi dell'infanzia; il primo è apparentemente senza senso: siccome è tutto in dialetto, ho dovuto mettere i sottotitoli in inglese per capirli, e ho capito cose piuttosto insensate, o credenze popolari (come la vecchia che dice che se si fosse risposata, suo marito non l'avrebbe aspettata nell'aldilà)
Il secondo è una coraggiosa polemica contro il cristianesimo (anche se oggi è fuori tempo), con la scena molto divertente della Saraghina. Il successivo incontro col cardinale è una scena magnifica, di una eloquenza inimmaginabile. Straordinarie sono le prime battute del dialogo, che da sole sono superiori a tipo tutto il cinema americano di sempre:
- Eminenza, io non sono felice.
- Perché dovrebbe essere felice? Il suo compito non è questo. Chi le ha detto che si viene al mondo per essere felici?
I giorni passano, il film continua a ristagnare e viene anche la moglie. Si capisce subito che l'amore della coppia è finito; soprattutto perché Guido non ammette i suoi tradimenti, nonostante siano evidenti. Dalla scena dell'harem si capisce che Guido vorrebbe stare con varie donne e che tutte loro gli si sottomettano; ma in realtà, non vuole bene a nessuna di loro (come dirà poi anche Claudia Cardinale in un'altra scena).
Durante la conferenza, Guido svela che non vuole più fare il film. Ma è qui che si ha il punto massimo, con due monologhi che sono tra i migliori di tutta la storia del cinema: quello del critico prima, e quello di Guido stesso poi.
Il critico fa un discorso sull'arte in generale. "Ci sono già troppe cose superflue al mondo, non è il caso di aggiungere altro disordine al disordine"; e anche: "In fondo avremmo solo bisogno di un po' di igiene", da tutti quei film, libri, serie tv, musica e tutti quei prodotti commerciali che piacciono così tanto alla massa e che in realtà sono merda. C'è infine una critica stessa al film di Fellini:
Che mostruosa presunzione credere che gli altri si gioverebbero dello squallido catalogo dei suoi errori. E a lei che cosa importa cucire insieme i brandelli della sua vita, i suoi vaghi ricordi, o i volti delle persone che non ha saputo amare mai?
Ma come ha detto Fellini stesso, il film non è una sua autobiografia.
Comincia poi il monologo di Mastroianni, in cui viene svelato il significato del film stesso, ovvero l'accettarsi per come si è, senza cercare di volersi cambiare. Il tutto si conclude con il girotondo finale, metafora del fatto che Guido ha finalmente imparato a voler bene, e ci è riuscito accentando se stesso per quello che è.
Pare comunque che il finale fu improvvisato sul momento: prima era stato pensato (e in parte girato) uno molto più onirico e inquietante, in cui tutti i personaggi erano su un treno piuttosto cupo, diretto verso un posto ignoto (la morte).
Su questo film sono state date parecchie interpretazioni diverse, persino dallo stesso Fellini (anche se si rifiutava sempre di dire in modo chiaro il messaggio dei suoi film). Intanto, come è stato già detto, non è un film autobiografico. Poi direi anche di non dare molta importanza al discorso meta-cinematografico: lo stesso Fellini ha detto che lo spettatore deve dimenticare che il protagonista è un regista (anche perché originariamente non doveva esserlo). Quello da prendere in considerazione è il problema di fondo: un uomo che ha troppi problemi, perché non riesce a voler bene, perché non riesce ad accettarsi. Alla fine, dopo aver fatto la somma della sua vita, riesce ad accettare se stesso, e di conseguenza a voler bene agli altri: certo, questo non basta a far sparire tutti i problemi; ma basta a far sparire quelli inutili, quelli che tutti ci facciamo e che in realtà non esistono. Questo è, secondo me, il significato più importante di quello che è il miglior film della storia del cinema.
Paradossalmente la troppa attenzione sui particolari mi ha fatto godere di meno il film rispetto alle altre volte, ma ormai lo conosco a memoria e quindi sticazzi. Faccio una breve recensione, anche se non la leggerà nessuno.
La scena iniziale del sogno è quella più enigmatica, credo di non averla capita, ma forse è perché non c'è un cazzo da capire. È semplicemente un sogno, che non segue alcuna logica, e che serve in apertura per far subito capire di che genere di film si tratta.
[youtube][/youtube]
La trama si conosce: Guido è un regista alle prese con vari problemi (soprattutto sentimentali, che sono la causa anche di quelli creativi, esistenziali ecc. ecc.). Vuole fare un nuovo film, ma ha delle idee troppo confuse; da quello che capiamo dalla scena dei provini, vuole fare un film sulla sua vita, ma a modo suo: vuole cioè compromettere la realtà per giustificare il suo comportamento immorale. Per farsi aiutare in questa impresa assume un critico di professione, che però gli boccia tutte le sue idee. A mio parere il critico è uno dei personaggi più riusciti: è la parodia dei critici giornalistici, dei pedanti, di quelli che giudicano secondo canoni sbagliati e in modo chiuso (come Jeff Hardy 18, insomma).
Col passare del tempo, si mischiano sempre più fatti reali, ricordi, sogni e fantasie.
Di importante ci sono due ricordi dell'infanzia; il primo è apparentemente senza senso: siccome è tutto in dialetto, ho dovuto mettere i sottotitoli in inglese per capirli, e ho capito cose piuttosto insensate, o credenze popolari (come la vecchia che dice che se si fosse risposata, suo marito non l'avrebbe aspettata nell'aldilà)
Il secondo è una coraggiosa polemica contro il cristianesimo (anche se oggi è fuori tempo), con la scena molto divertente della Saraghina. Il successivo incontro col cardinale è una scena magnifica, di una eloquenza inimmaginabile. Straordinarie sono le prime battute del dialogo, che da sole sono superiori a tipo tutto il cinema americano di sempre:
- Eminenza, io non sono felice.
- Perché dovrebbe essere felice? Il suo compito non è questo. Chi le ha detto che si viene al mondo per essere felici?
I giorni passano, il film continua a ristagnare e viene anche la moglie. Si capisce subito che l'amore della coppia è finito; soprattutto perché Guido non ammette i suoi tradimenti, nonostante siano evidenti. Dalla scena dell'harem si capisce che Guido vorrebbe stare con varie donne e che tutte loro gli si sottomettano; ma in realtà, non vuole bene a nessuna di loro (come dirà poi anche Claudia Cardinale in un'altra scena).
Durante la conferenza, Guido svela che non vuole più fare il film. Ma è qui che si ha il punto massimo, con due monologhi che sono tra i migliori di tutta la storia del cinema: quello del critico prima, e quello di Guido stesso poi.
Il critico fa un discorso sull'arte in generale. "Ci sono già troppe cose superflue al mondo, non è il caso di aggiungere altro disordine al disordine"; e anche: "In fondo avremmo solo bisogno di un po' di igiene", da tutti quei film, libri, serie tv, musica e tutti quei prodotti commerciali che piacciono così tanto alla massa e che in realtà sono merda. C'è infine una critica stessa al film di Fellini:
Che mostruosa presunzione credere che gli altri si gioverebbero dello squallido catalogo dei suoi errori. E a lei che cosa importa cucire insieme i brandelli della sua vita, i suoi vaghi ricordi, o i volti delle persone che non ha saputo amare mai?
Ma come ha detto Fellini stesso, il film non è una sua autobiografia.
Comincia poi il monologo di Mastroianni, in cui viene svelato il significato del film stesso, ovvero l'accettarsi per come si è, senza cercare di volersi cambiare. Il tutto si conclude con il girotondo finale, metafora del fatto che Guido ha finalmente imparato a voler bene, e ci è riuscito accentando se stesso per quello che è.
Pare comunque che il finale fu improvvisato sul momento: prima era stato pensato (e in parte girato) uno molto più onirico e inquietante, in cui tutti i personaggi erano su un treno piuttosto cupo, diretto verso un posto ignoto (la morte).
Su questo film sono state date parecchie interpretazioni diverse, persino dallo stesso Fellini (anche se si rifiutava sempre di dire in modo chiaro il messaggio dei suoi film). Intanto, come è stato già detto, non è un film autobiografico. Poi direi anche di non dare molta importanza al discorso meta-cinematografico: lo stesso Fellini ha detto che lo spettatore deve dimenticare che il protagonista è un regista (anche perché originariamente non doveva esserlo). Quello da prendere in considerazione è il problema di fondo: un uomo che ha troppi problemi, perché non riesce a voler bene, perché non riesce ad accettarsi. Alla fine, dopo aver fatto la somma della sua vita, riesce ad accettare se stesso, e di conseguenza a voler bene agli altri: certo, questo non basta a far sparire tutti i problemi; ma basta a far sparire quelli inutili, quelli che tutti ci facciamo e che in realtà non esistono. Questo è, secondo me, il significato più importante di quello che è il miglior film della storia del cinema.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
#chepallefellini
Come fa iniziare un film un fascista
Come fa iniziare un film Tonino
I giovani
Malickianism
Tonino >>>>>>>>>> Fellini
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
Solo perché non sei abbastanza intelligente per capirloYourself is Steam ha scritto:#chepallefellini
Prossimo regista da rivedere: Bergman
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
Eh.Karl Gotch ha scritto:Solo perché non sei abbastanza reazionario per capirlo
#chepallebergman
Non hai credibilità finchè non wallposti sull'Ordet di Dreyer
Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
KanyeWest ha scritto:Quando esce il nuovo di Cianfrance?
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
Lo stanno rimontando, s'eran dimenticati di metterci in mezzo Bradley Cooper, stavolta infilano inserti della sua espressività tipo Fight Club all'apice drammaticoKanyeWest ha scritto:Quando esce il nuovo di Cianfrance?
Che autore Cianfrance, che autore
Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
Benotto (½) Mussolini
Passavo di qua per salutare l'Orlando furioso e CarloBombardiere.
Ah già, ho visto Babadook. Horror migliore di sempre seh vabbeh.
Anche Stay. Una lynchiata abbastanza inutile, ma non è mi è dispiaciuto.
Spoiler:
Ah già, ho visto Babadook. Horror migliore di sempre seh vabbeh.
Anche Stay. Una lynchiata abbastanza inutile, ma non è mi è dispiaciuto.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto
Troppo impegnato nella Rousey notturna ultimamente.