AFM2000 ha scritto: ↑13/06/2020, 17:10
Ma se la stessa NBPA ha affermato che quasi sicuramente la 20/21 sarà senza pubblico, che fanno l'asterisco per due anni e la voce grossa col rischio di perdere soldi?
No perché questo di cosa è indice? Del fatto che senza pubblico, evidentemente il rischio di contagio è lo stesso di quello per cui oggi piangono 80 persone dopo decisioni prese da tutte le parti in causa.
Queste 80 persone avevano una loro libertà di parola durante le prime conference call, perché montare una polemica a giochi già fatti e che rischiano di rimettere in discussione tutto?
Da una parte bisogna andare incontro, Las Vegas non va bene? Allora andava detto sin dal principio che era strutturalmente impossibile creare una bolla di 22 squadre col rischio di contagio zero, così si è creata un'aspettativa su cui si è basata tutto il principio della ripartenza investendo tempo e denaro per un qualcosa che non potrà essere fatto, nonostante il pensiero di alcuni millantatori su cui ci hanno marciato sopra, motivo per cui a quel punto il casino fatto poteva essere evitato, quanto piuttosto diventava più logico spostare le squadre nelle città per i PO evitando il più possibile contatti con persone esterne in quel lasso di tempo o comunque di fatto non sarebbe cambiato nulla.
Rimane il rischio che c'è in tutti gli sport in ripartenza e in tutte le attività in ripresa, dovrebbe bastare per dei milionari a cui è stato concesso la bruttissima possibilità di riunirsi per un tot di mesi nella bruttissima struttura di Disney World?
Che poi a maggior ragione, più parla a vanvera il terrapiattista, più il suo pensiero è indirettamente indice del bisogno naturale della ripartenza, prima la butta sulla questione del razzismo che in questo momento è un argomento delicato e non vedo il nesso di inserirlo in questo discorso, e poi per l'appunto, se i veri privilegiati sono 20, per sostenere il restante in rapporto alle disparità di stipendio, non si può far altro che giocare e ripartire, vendendo un prodotto per cui si può sostenere tutto il resto della lega. Che pensa di voler far mantenere un intero sistema senza del reale materiale quando tutto il mondo prova a ripartire nonostante le difficoltà?
1) LO VUOI CAPIRE CHE I GIOCATORI HANNO PAURA E, SOPRATTUTTO, CI SONO DELLE PROTESTE SU UNA COSA CHE RIGUARDA DA VICINO IL 90% DELLA LEGA? CHE IL BASKET COME PRIORITÀ ADESSO È FUORI DAL PODIO E SE NON FOSSE UN LAVORO STIPENDIATO BENE SAREBBE FUORI DALLA TOP-10? PORCA PUTTANA CE LA FAI?
2) Questa parte l'hai scritta perché ti vuoi far assumere da Confindustria, vero? Bel tentativo, mi scappello.
3) Aspettative per chi, per cosa? Non ha senso il messaggio perché al 95% la stagione avrà la sua cazzo di conclusione, poi il finale del post è scritto dalla buon'anima di Sandro Curzi
4) Non vedi il nesso? Allora non hai seguito bene l'evoluzione del basket NBA dalla questione Sterling fino a oggi, passando alla presidenza Trump e il ruolo di LBJ, KD, Melo, Paul, Jaylen Brown, Enes Kanter e altri (si potrebbe andare all'infinito) sulle questioni sociali e soprattutto su un problema, quello del razzismo sistemico, che coinvolge ripeto il 90% della lega. E se non ti piace Kyrie Irving perché è un terrapiattista o non vuoi sentire Howard perché non ti piace chi va a trans e sforna figli in quantità industriale, leggiti le parole di George Hill per cortesia. E infine, una bella dose di sandrocurzismo, per non farci mancare niente.
E, per inciso, io sono del parere di Austin Rivers che bisognerebbe giocare nonostante tutto. Io, tizio bianco europeo di 24 anni il quale non ha niente da perdere da questa vicenda e che scrive dalla sperduta provincia reggiana (e fino a qualche ora fa da una casa mobile a Cesenatico) il cui pensiero vale meno di 0 rispetto a quelli di un George Hill, Malcolm Brogdon, Avery Bradley, Donovan Mitchell etc.