Colosso ha scritto: ↑26/01/2024, 14:25
Potrebbe essere assunta un giorno come rappresentante della categoria trans, ma più che su di lei andrei su Nyla Rose della AEW.
Essere transgender non è una categoria però. C’è parecchia confusione sui transgender. Partiamo dalle basi.
- non ha a che vedere con il look o da come ci si veste.
- non è una categoria di persone che va compartimentalizzata. Tipo creare bagni per teansgender o una divisione sportiva apposita.
- un uomo transgender è una persona nata con il sesso femminile assegnato alla nascita (che significa con un corpo femminile) ma si identifica come uomo.
- una donna transgender è nata uomo e si identifica come donna.
- non si diventa transgender. Lo si è sempre stati, senza averne la consapevolezza.
- non si può guarire, non è una malattia.
- l’identificativo gay o eterosessuale su un transgender dipende dal genere in cui la persona si identifica e dal genere a cui essa è attratta. Un uomo eterosessuale che riconosce di essere una donna in un corpo maschile continuerà ad essere attratta dalle donne, si parla quindi di donna lesbica (o omosessuale)
- i transgender in svariate categorie sportive sono molto problematici. Una donna transgender nel pugilato ad esempio ha un vantaggio genetico ingiusto ed è ingestibile
- nello sport entertainment queste regole possono essere rilassate. Una donna transgender potrebbe competere per la categoria femminile. Il problema a tal senso può essere più di immagine.
- I transgender ricevono discriminazioni anche nei circoli LGBT da persone omosessuali non transgender e dalle femministe che non accettano che donne vogliano essere uomini e non considerano le donne transgender vere donne.
Per favore non dire “categoria trans”. Grazie per l’attenzione.