Match Of The Year Candidates 2024 [e buoni da segnalare (cit.)]

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Marco Frediani
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Re: Match Of The Year Candidates 2024 [e buoni da segnalare (cit.)]

Messaggio da Marco Frediani »

Hellcome ha scritto: 24/04/2024, 10:56 Moscio direi di no, ma sicuramente non mi ha fatto saltare dalla sedia. Naito poi a me ha sempre detto poco, troppo bruciato dal periodo pre-Ingobernables.
Okada-Danielson mi deluse molto a Forbidden Door (vuotissimo), ma invece quello di WK per me è un gran match. Quasi troppo "giusto", per me manca di quel guizzo che lo eleva oltre il suo stesso schema. Però sì, che non ci sia tutta questa chimica mi pare abbastanza evidente.


La NJPW ha perso troppi nomi importanti e il booking è la cosa più noiosa del mondo da troppo tempo. 'Sto WK per me è una mezza cacata, se poi lo si guarda ora girano i coglioni pure peggio.
L'unico raggio di interesse che vedo è quel figo di Tsuji.
Il primo ha avuto la sfiga di Bryan che si fa male, il secondo meglio ma non mi sono sembrati tanto affiatati assieme, poi certo, una cosa deludente di Bryan è sempre tanta roba, forse c'erano aspettative esagerate (devo ancora vedere quello con Will). A volte capita che due bravi per diversi motivi non riescano a legare più di tanto, come HHH e Orton o Aries e Rollins.

La NJPW dovrebbe fare un cambio radicale che significa o spingere facce nuove su senza aspettare anni oppure cambiare il booker, Gedo mi sembra prevedibile e alla frutta, prima si salvava perchè il materiale umano era oggettivamente tanta roba, ora no. Ci sono status troppo granitici e sai che Ishii oltre un certo livello non andrà, idem Shingo o altri.
Poi a volte è vero che certe scommesse non hanno pagato fino in fondo, come lo stesso Shingo o Sanada ma bisogna ammettere che hanno perso alla prima difesa davvero seria, come fai ad elevarli in questo modo?



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Darth_Dario
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Re: Match Of The Year Candidates 2024 [e buoni da segnalare (cit.)]

Messaggio da Darth_Dario »

-TNA X-Division Championship match: Mustafa Alì (c) vs Ace Austin @ TNA Under Siege 03/05/2024

Sempre perché Alì sta facendo benissimo e va celebrato e messo in mostra, ma anche perché Austin è un "predestinato" e in questo match "ha dimostrato il perfetto dosaggio tra l'essere spottoso ma senza spammare robe a caso e un selling impeccabile al braccio con la psicologia di chi soffre l'iniziativa subdola e chirurgica dell'avversario" per citare due homies del topic TNA, JG92 e HappyHellShow #TNAmerdafofofoFOR LIFE!

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Darth_Dario
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Re: Match Of The Year Candidates 2024 [e buoni da segnalare (cit.)]

Messaggio da Darth_Dario »

-IWGP Women's Championship match: Mayu Iwatani (c) vs Sareee @ Stardom All-Star Grand Queendom 27/04/2024

Sono pigro e mi cito dal topic dell'ultimo match visto/rivisto (grazie Sasori per la segnalazione): non c'è un cazzo da fare, il Wrestling Joshi ogni volta mi colpisce per quanto sia intenso senza risultare ridicolo. Il selling è sempre sia esagerato e urlato che "giusto", realistico e di impatto. Spiace solo che pure loro non scappino alla piaga dei German non sellati :(

Come bonus pigrizia aggiungo una recensione di Cagematch che mi è piaciuta e ha aiutato a capire meglio il match:

"Before the press conference, I didn't understand what the real reason was for these two ladies to fight each other. It was almost like they were giving back to the fans who have been dying to see them match since 2020, but have no real beef between them. But Sareee's words opened my eyes, because it turns out they started their careers in the same year, and it was a battle between two different paths in the world of wrestling, pure-Stardom Mayu and Sareee, who went through many small promotions all the way to WWE. And of course it was an almost untouchable match. Even though Saree was in offence more, Mayu was behind the narrative. We saw all kinds of faces of her: flustered and mistaken at the beginning, suffering during submissions, helpless when her moves didn't work against Saree, a smart tactician when she pulled off the suplex trick on the apron and finally the final zombie mod part after Sareee showed that it was getting harder and harder for her to get up after all those suplexes. Probably the only thing she didn't show is what a brilliant seller she can be. She sold her back just fine, but we all know that sometimes she can be the best in the world at it. Not sure if this match is worthy of a 10 or if 9 would be a more appropriate rating, but this is when the match seems significant enough to be at the top of Cagematch"

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JG92
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Re: Match Of The Year Candidates 2024 [e buoni da segnalare (cit.)]

Messaggio da JG92 »

Dai che aggiorno la lista:

1) Will Ospreay vs. Konosuke Takeshita (AEW Revolution)
2) Will Ospreay vs. Bryan Danielson (AEW Dynasty)
3) Cody Rhodes vs. Roman Reigns (WrestleMania 40)
4) Ace Austin vs. Mustafa Ali (TNA Under Siege)

Menzione d'onore per il Triple Threat di NXT S&D, Zayn/Gunther ed O'Reilly/Strong.

Con la NJPW proprio non ce la faccio quest'anno.

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Darth_Dario
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Re: Match Of The Year Candidates 2024 [e buoni da segnalare (cit.)]

Messaggio da Darth_Dario »

-Rei Saito vs Jun Saito @ AJPW Champion Carnival Night8 03/05/2024

Match di una tipologia in estinzione che quindi va protetto e celebrato. Due pachidermi che combattono come tali, che non cedono (troppo) alle tentazioni della spottosità moderna e che con spallate e grugniti si tengono in mano tutto il pubblico per 20 e rotti e minuti.

-IWGP World Television Championship match: Zack Sabre Jr. (C) w/Kosei Fujita, Mikey Nicholls & Shane Haste vs Jeff Cobb w/ Francesco Akira & The Great-O-Khan @ NJPW Wrestling In Dontaku Night1 03/05/2024

Il minore dei loro scontri, ma anche così rimangono una bellezza da vedere e Cobb vince il titolo :love:

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Hohesc
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Re: Match Of The Year Candidates 2024 [e buoni da segnalare (cit.)]

Messaggio da Hohesc »

1. WarGames: United Empire [Will Ospreay & TJP & Jeff Cobb & Henare & Francesco Akira] vs BULLET CLUB War Dogs [David Finlay & Gabe Kidd & Clark Connors & Alex Coughlin & Drilla Moloney] (NJPW The New Beginning in Osaka, 11.02) 8.5
Spoiler:
La storia e svolgimento sono autoevidenti, quindi non mi dilungo: dieci personaggi, quasi tutti con una personalità che risalta e si incarna in momenti iconici, col tema generale della perdita di inibizioni e rispetto per sè stessi in una marcia sanguinaria verso una morte onorevole. Vincono i figli di puttana e i bravi ragazzi vengono eternati per la buona volontà. Unica pecca, per favorire il racconto dei singoli si perde la narrazione d'insieme, e visto che stanno tutti in una gabbia e non sparsi per l'arena a nascondersi, si sente decisamente di più
Consiglio per l'accompagnamento musicale: Kill 'Em All + Ride the Lightining (Metallica, 1983- 1984)

2. Bryan Danielson vs Zack Sabre, Jr. (NJPW The New Beginning in Osaka, 11.02) 8.5
Spoiler:
Praticamente Yukio Mishima vs Eikichi Onizuka.
Il match ruota attorno alla presunzione di entrambi: Sabre conduce l'azione dove vuole lui continuando a provocare Danielson a colpirlo dove vuole lui, sicuro che riuscirà a coglierlo in fallo; dall'altra parte, Bryan accetta e segue le sue provocazioni, sicuro che riuscirà a dominarlo. Segue un costante rovescio delle aspettative di entrambi, da Sabre che si accorge sempre più di non aver fatto i conti con l'oste, a Bryan si scazza sempre più ad ogni reversal. Alla fine Sabre è costretto a vincere di rapina, prettamente perché tra i due è quello rimasto più zen
Consiglio per l'accompagnamento musicale: Funkadelic (Funkadelic, 1970)

3. Mayu Iwatani vs Sareee (STARDOM All-Star Queendom, 27.04) 8
Spoiler:
Un match in cui non si spreca nemmeno una mossa, ovvero dove ogni colpo evolve la storia: si parte con un velocissimo scambio tecnico, si rompe l'equilibrio sol Suicide Dive cannato della Iwatani, da qui c'è uno snap di violenza di Sareee che fiuta il sangue e cerca di portarla sul martirio con una sottomissione che porta l'avversaria a contorcersi; al che Iwatani risponde strangolandola sulle corde. Si prosegue con questi continui contrasti e rimandi interni, fino al momento commovente in cui Iwatani riesce a connettere quel Suicide Dive che aveva dato il via al tutto. Dopo le testate sprezzanti di Sareee, anche lei si lascia andare resituendogliele tutte e andando in full berserk sulla testa, tra calci diretti e suplex assassini. Iconico che non vinca col Moonsault (che vedo tra le sue finishers, e volendo anche questo opposto rispetto al Double Stomp di Sareee), ma col cattivissimo Dragon Suplex.
Consiglio per l'accompagnamento musicale: THE OTHER ONE (BABYMETAL, 2023)

4. No Holds Barred: Roman Reigns vs Cody Rhodes (WWE WrestleMania XL - Night 2, 07.04) 7.5
Spoiler:
È stato magico perché l'intera produzione della WWE si è dedicata a mettere su uno spettacolo da circo felliniano, che è il massimo a cui può ambire uno show di wrestling: personaggi improbabili, che si ritrovano a combattere in situazioni improbabili per motivazioni improbabili, e pure sono talmente coinvolti che si lanciano contro ogni cosa indistintamente, con l'unico obbiettivo di perpetrare il loro improbabile scopo. Cena pallido come la morte, Taker con la tuta che teletrasporta Rock via con sè, Rollins che fa il run in più ridicolo della storia dei run in e alla fine, dopo aver perso tutto, ha la faccia di Fantozzi dopo che ha mandato affanculo i superiori alla cena di Natale. Un piano sequenza su dieci anni di storia della federazione, con Reigns che come il Casanova sgrana gli occhi di fronte alla carriera che gli passa davanti e inevitabilmente cade. Ciliegina sulla torta dell'assurdo, la ring announcer che non riesce ad annunciare.

Il wrestling è costitutivamente la forma d'arte che più si avvicina ad una simulazione della vita reale, nei tempi ma credo anche nell'improbabilità dei personaggi, dei loro scopi e dei mezzi che utilizzano per perseguirli; questo match è riuscito a dare un verso univoco ai dieci anni di carriera di Roman (e quindi in parte di storia della federazione), dando l'impressione che parallelamente anche la vita, tra un'improbabilità e l'altra, abbia un verso univoco finale dove dirigersi.
Consiglio per l'accompagnamento musicale: Imaginations from the Other Side (Blind Guardian, 1995)

5. Royal Rumble: 30 Women (WWE Royal Rumble, 27.01) 7.5
Spoiler:
Semplicemente una Rumble ricolma di personalità e momenti simpatici; ho un debole per le gallerie come queste. Bayley che vince scalciando nel modo meno spettacolare possibile vale comunque tutto
Consiglio per l'accompagnamento musicale: Concerti Brandeburghesi No. 1-4 (Johann Sebastian Bach, 1721) [R: Trevor Pinnock & European Brandeburgh Ensemble, 2008]

6. Bryan Danielson vs Will Ospreay (AEW Dynasty, 21.04) 7.5
Spoiler:
Un grande match, ma senza essere niente di eccezionale tra i grandi match: il crescendo è organico ed il passaggio tra le varie fasi è significativo di un'evoluzione nella storia del match. Questo per me è lo standard, le altre caratteristiche per mandarlo nell'empireo sarebbero: la concisione e la complessità (vorrei dire l'innovazione in fatto di storytelling, ma non sono abbastanza uno storico per valutare seriamente l'aspetto); ma visto il finale e la storyline già partita, sono certo che si siano tenuti il capolavoro per un'altra occasione (o quantomeno lo spero).

Il match mi pare vada più o meno così:
Spoiler:
nelle prime fasi entrambi dimostrano di dominare nei propri campi (tecnica vs velocità), ma l'essere accomunati dall'inventiva permette ad ognuno di ribaltare l'offensiva dell'altro, e si torna in pari. Man mano che questo schema si ripete, le sequenze diventano sempre più lunghe e nervose (vedasi le chop a mano aperta di Bryan in faccia ad Ospreay mentre lo tiene nella headlock). Dopo l'ennesimo stallo, Ospreay, che nonostante lo status rappresenta la nuova generazione e quindi il rookie rispetto a Danielson, lo sfida infantilmente nel suo campo con un approccio tecnico: fallisce miseramente e viene sbeffeggiato. Sorrisetto da stronzetto e allora attacca con lo striking secco (che assocerei sempre più a Danielson che ad Ospreay, ma ammetto di non conoscere granché di quest'ultimo). Anche qui, fa il figo ma cade dopo una sola chop di Danielson*. Quindi applica la stessa manovra alla gamba che aveva cercato Ospreay, riuscendo a concludere qualcosa a differenza sua, e combina la tecnica con lo striking per mantenere il controllo. Ospreay recupera con una counter di pura velocità e connette con uno spot dei suoi (il suo campo), ma Danielson è talmente avanti che riesce a contrattaccarlo anche nella sua zona di comfort, e aumenta la sensazione di urgenza alzando la posta coi pugni diretti all'addome (strato precedente della tecnica mista allo striking con la salita d'intensità dei colpi). Danielson pecca di superbia (a differenza di Ospreay, che finora ha peccato di complesso d'inferiorità, visto che non c'era alcun bisogno di cercare d'inserirsi nelle specialità dell'avversario) e la butta sulle rincorse e i salti dal paletto, per cui Ospreay chiaramente lo stende; Danielson prova a riconquistare il momentum con lo striking, ma Ospreay lo spezza immediatamente e alza la posta col Corscrew fuori ring (di nuovo, concettualmente la sequenza di prima ma con tutti gli elementi elevati d'intensità).
Questo schema si setta con continui rilanci successivamente: Danielson recupera il vantaggio con una counter pragmatica e alza la posta nella fase di dominio aumentando la violenza, dopo un po' la butta sui voli, Ospreay recupera e spotta, Danielson countera e alza la violenza degli attacchi.
Dopo il Tiger Suplex dalla terza corda, Ospreay capisce che Danielson è il wrestler migliore e che deve puntare tutto sulla volontà (richiamando anche l'esperienza giapponese volendo, come quando Omega tira fuori le signature di Ibushi nei momenti disperati); Danielson, pragmatico come la merda, lo sfotte per questo sfoggio di vanità e Ospreay ritrova tutta l'energia nella mancanza di rispetto del wrestler che ha sempre rispettato e lo ammazza con uno spot più violento dell'altro, nutrendosi puramente della vergogna di essere schiaffeggiato da Danielson in uno dei match più importanti ed attesi della sua carriera. Tant'è che a questo punto prova stranamente addirittura a vincere per count-out, nonostante poi pure nel media scrum abbia rimarcato come questo per lui fosse un dream match: la disperazione a questo punto ha preso il sopravvento. Bryan rientra, Ospreay lo attacca con altre due bombe, ma non vince. Qui la frustrazione è resa evidente dal fatto che Will vada per la OsCutter nonostante l'abbia eseguita due minuti prima (vuole vincere in fretta e non pensa ad un'offensiva più fantasiosa ed imprevedibile), infatti Danielson lo countera immediatamente e, nonostante il rintronamento, riesce ad infilare abbastanza counter da chiudere la LaBell Lock. Quando Ospreay ne esce, entrambi sono finalmente allo stesso livello e il match si setta su un più classico back and forth, con la logica degli scambi e delle counter che ripete in miniatura gli scambi fino a qui.
Il finale è la rappresentazione della narrazione: nello scontro tra finisher, la Hidden Blade ha la meglio perché si tratta di uno scontro di volontà, non tecnico, e Ospreay ha più volontà di dimostrare d'essere il migliore di Danielson. Segue l'infortunio (che io reputo indubbiamente falso perché nessuno fa la X, o qualunque altro segno riconoscibile immediatamente) che derubrica la sconfitta di Danielson a "sfiga", momentaneamente.

*parentesi sul selling: in base al tipo di narrazione, il selling può essere realistico o, quasi sempre, simbolico (la sola esistenza di finishers che sono fatali senza essere necessariamente più dannose di altre manovre utilizzate, normalmente qualifica tutta l'offensiva che si vede nei match come simbolica e non realistica): Ospreay muore dopo una chop e sella più seriamente colpi verosimilmente meno efficaci di altri, perché sella in base al simbolismo di quei colpi e a cosa rappresentano nella storia del match. In questo caso, la chop di Danielson era un'umiliazione, e Ospreay la sella morendo perché umiliato (ma anche perché è una delle specialità di Danielson, e quindi costitutivamente più efficace se fatta da lui: è una rappresentazione delle sue doti migliori ed è più efficace di altre manovre in quanto tale). Il discorso simbolico vale soprattutto per questo match che, NEL SUO PICCOLO, aveva un'aura ed un'impostazione alla Hogan-Rock.
Consiglio per l'accompagnamento musicale: Fear of Music (Talking Heads, 1979)

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