norrisjak ha scritto: ↑24/04/2024, 9:23
Comunque sta storia che Ospreay è una spot-monkey o fa solo spotfest andrebbe anche sfatata.
Non è che tante mosse = spotfest, altrimenti pure Misawa e Kobashi sarebbero spotmonkey.
Ospreay ha sempre (e dico sempre, mi sono guardato un paio di match dal topic di HSMA ultimamente ed era già così nel 2015) avuto un occhio per la costruzione del match. Fa tantissime mosse? Sì. Le spamma a caso? Mi sa che allora gli spotfest veri non li avete mai visti (esempio? quella cafonata di Bucks vs Lucha Bros nella gabbia in AEW, quello sì che era spam di roba a minchia).
Pure l'infamous match con Ricochet era tutt'altro che uno spotfest.
No ma infatti non lo si può ridurre ad un becero spot monkey qualsiasi, chi lo fa è in malafede.
Io l’unica cosa che non “sopporto” di lui è quando a metà match smette di sellare. Poi glielo perdono però perché per i restanti 9/10 di match che cazzo gli vuoi dire?
Shinobi ha scritto: ↑24/04/2024, 8:45
Più che altro se c’è un po’ di storia interna al match sono sicuro che lo dobbiamo a Danielson che ha fatto di tutto per mettercela, altrimenti sarebbe stato il classico match a sequenza di spot “alla Ospreay”. Che poi in certi punti lo è comunque stato, ma Danielson si è impegnato a non renderlo solo quello e credo ci sia riuscito bene.
Premesso che come ho detto qualche pagina più dietro sono match imparagonabili, ma se proprio dobbiamo paragonare SOLO la storia interna credo che ogni match di Reigns sia meglio.
Sulla prima parte sono d'accordo. Sulla seconda mmm, non è che Reigns sia questo grande storyteller, alla fine il main event di WM40 ha goduto di un'ottima scrittura e di un overbooking eccezionale e che aveva perfettamente senso. Ma di per sé Reigns non è mai stato uno bravo nel raccontare una storia. Per dire, con Zayn tirò fuori un match accettabile, ma che con le premesse doveva essere molto di più.
Però prendere Reigns-Rhodes come esempio è scorretto, lì bastava veramente poco per fare un match basato sulla psicologia (grazie al "build-up").
Reigns sa essere uno storyteller quando c'è tanto da raccontare, altrimenti i limiti si vedono subito.
Se uno prende un match a parità di costruzione con Danielson-Ospreay (e ne abbiamo a iosa) il confronto impallidisce, come è anche giusto che sia, visto che si parla di wrestler di caratura completamente differente.
Ospreay sono d'accordo nel definirlo poco spot-monkey (ora, anni fa lo era molto di più), è più che altro quasi "bulimico" in ciò che fa. Se prendo il match di Dynasty, o i due con Omega per rimanere nel recente, vedo pochissima roba fatta a caso. Concordo sul selling però, spesso esagera nell'ignorarlo (cosa che posso capire fino ad un certo punto).
E forse quello è il punto, quando ha un avversario che riesce a creare un filo narrativo solido (meglio di quanto lo faccia lui), tutta questa quantità di roba (sempre bellissima) viene normalizzata e funziona di cristo.
Shinobi ha scritto: ↑24/04/2024, 9:17
Però sono due tipologie diverse di raccontare una storia. Poi paragoniamo un match che si trascina una storia di un anno e dalla sera prima, qui è stata tutta concentrata sul match in se, non potendo prendere spunti da una costruzione appena abbozzata. Ripeto, modi diversi di raccontare un match e due incontri non paragonabili.
Poi va a gusti, a me sono piaciuti entrambi, ma sono certo che a qualcuno il match di Reigns avrà ammorbato e quello di Ospreay gasato a bestia o viceversa.
Sì ma infatti mi sono goduto entrambi e sono felice che ora, tra WWE e AEW, ci siano più possibilità di mettere in scena più stili di wrestling e di raccontare storie dentro il quadrato. Entrambi i match sono paradigmatici di come si possa declinare il wrestling in modalità differenti ma efficaci.
Ciò che contestavo era l'assenza di storia nel match tra Danielson e Ospreay in questione, ma su questo tu la pensi come me.
Io sono un po' più critico nei confronti di Reigns, che non ho mai trovato un grande storyteller, ma che per fortuna ha giovato di una grande costruzione durante il suo regno (mentre da face non riusciva proprio a suscitare emozioni, per me).
norrisjak ha scritto: ↑24/04/2024, 9:23
Comunque sta storia che Ospreay è una spot-monkey o fa solo spotfest andrebbe anche sfatata.
Non è che tante mosse = spotfest, altrimenti pure Misawa e Kobashi sarebbero spotmonkey.
Ospreay ha sempre (e dico sempre, mi sono guardato un paio di match dal topic di HSMA ultimamente ed era già così nel 2015) avuto un occhio per la costruzione del match. Fa tantissime mosse? Sì. Le spamma a caso? Mi sa che allora gli spotfest veri non li avete mai visti (esempio? quella cafonata di Bucks vs Lucha Bros nella gabbia in AEW, quello sì che era spam di roba a minchia).
Pure l'infamous match con Ricochet era tutt'altro che uno spotfest.
Quello che ho notato io è che tutto questo è vero quando c'è un avversario che imposta il match. Se lasciato "da solo" tende molto a svagheggiare e andare sulla comfort di mossoni e "aaaaah!" del pubblico.
Delphi ha scritto: ↑24/04/2024, 10:39
Sì ma infatti mi sono goduto entrambi e sono felice che ora, tra WWE e AEW, ci siano più possibilità di mettere in scena più stili di wrestling e di raccontare storie dentro il quadrato. Entrambi i match sono paradigmatici di come si possa declinare il wrestling in modalità differenti ma efficaci.
Ciò che contestavo era l'assenza di storia nel match tra Danielson e Ospreay in questione, ma su questo tu la pensi come me.
Io sono un po' più critico nei confronti di Reigns, che non ho mai trovato un grande storyteller, ma che per fortuna ha giovato di una grande costruzione durante il suo regno (mentre da face non riusciva proprio a suscitare emozioni, per me).
Io Roman lo trovo migliorato anche nel raccontare le storie nei match. Ovviamente va detto che è pure messo in tutte le condizioni favorevoli per farlo e questo non è un punto da sottovalutare. Però funziona e pure bene quindi bene così.
Ora infatti sono curioso se confermerà il tutto pure nella probabile run da face che gli aspetta visto gli sviluppi della storyline della Bloodline.
Shinobi ha scritto: ↑24/04/2024, 10:55
Io Roman lo trovo migliorato anche nel raccontare le storie nei match. Ovviamente va detto che è pure messo in tutte le condizioni favorevoli per farlo e questo non è un punto da sottovalutare. Però funziona e pure bene quindi bene così.
Ora infatti sono curioso se confermerà il tutto pure nella probabile run da face che gli aspetta visto gli sviluppi della storyline della Bloodline.
Migliorato senz'altro lo è, anche perché si vede che si trova meglio nel ruolo da heel, però non è a livelli esaltanti a mio parere. Cena gli dava le piste, pur con tutti i limiti dettati dal suo personaggio.
Shinobi ha scritto: ↑23/04/2024, 22:35
Ospreay vs Danielson è superiore per tanti motivi al match tra l'inglese e Takeshita, non scherziamo.
Già il contesto se lo divora. Poi Danielson ci aggiunge quel tocco di storytelling e psicologia che lo hanno reso epico ed automaticamente superiore a quello con Takeshita che mi è sembrato invece la classica spammata di mosse senza un vero e proprio anello di congiunzione.
Ospreay/Takeshita spam di mosse è una grossa stronzata. Basta solo vedere come hanno costruito (magnificamente) lo spot della "Os Cutter".
norrisjak ha scritto: ↑24/04/2024, 9:23
Comunque sta storia che Ospreay è una spot-monkey o fa solo spotfest andrebbe anche sfatata.
Non è che tante mosse = spotfest, altrimenti pure Misawa e Kobashi sarebbero spotmonkey.
Nel finale di carriera ogni tanto lo sono diventati comunque.
Il famoso match tra di loro del 2003 è uno spotfest, nonostante per la mitologia dei due si venga tacciati di lesa maestà se si dice.
Il "problema" è non riconoscere alcuna dignità agli spotfest. Ma viva gli spotfest, se fatti bene.
Ho lasciato colpevolmente da parte Strong vs O'Reilly, che è stato un gioiellino assoluto. Ma purtroppo scontava una posizione scomoda nella card e lo scarso interesse che ahimè Strong riscuote come campione. Però che belli entrambi da vedere quando lottano.
Ospreay vs Danielson non è da 7 stelle, che sono una sboronata di Meltzer e basta, ma oggettivamente, a parte un finale discutibile (però rivalutabile in caso di rematch), non ricordo match che siano riusciti a coniugare così bene due stili in apparenza inconciliabili.
