Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASSICS

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The Natural Bastard
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Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da The Natural Bastard »

1)Grazie a tutti dei commenti che sinceramente non mi aspettavo :incredulo:
2) Ho messo in ordine sparso e mi sono anche dimenticato Kane vs Taker
3)Ho fatto tutto di un fiato questo perché al momento,purtroppo, avevo tempo libero vediamo in futuro però di per se è stata una faticaccia fare questo dove tutto sommato i segmenti si trovano abbastanza facilmente
4)I Video che non sono incorporati (non so perché sinceramente). Copiando il ink dovreste riuscire a vederli sul tubo lo stesso. Eventualmente metteteci la "s" vicino ad http :)



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LukeIsWrestling
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Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da LukeIsWrestling »

Jack Hammer ha scritto:Concordo con te per quello dico che se va nell'ordine che ha scritto dovremmo aspettare un po', spero faccia questo favore al forum :)
Credevo volessi Angle vs Lesnar :D
Che poi è una bella rivalità anche quella ;)

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Jack Hammer
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Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Jack Hammer »

LukeIsWrestling ha scritto:
Credevo volessi Angle vs Lesnar :D
Che poi è una bella rivalità anche quella ;)
Steve Austin vs McMahon e Rock sono quelli che mi interessano di più quindi li avesse scritti in ordine dovrei aspettare 6 mesi, se invece si va verso una elezione democratica il discorso cambia :occhiolino:
Certo non si sputa neanche su Angle e Lesnar, anzi ben venga :)

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Darth_Dario
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Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Darth_Dario »

WRESTLING INSTANT CLASSIC #30
"E' LA SOMMA CHE FA IL TOTALE"

“THE OLYMPIC HERO” KURT ANGLE VS “THE PHENOMENAL ONE” AJ STYLES


Immagine

Parafrasando un grande pensatore dei tempi moderni, a volte esistono faide che non esistono. Qualche giorno fa nel topic di Camilloy2j93 (qui: viewtopic.php?f=45&t=70301) d’istinto ho difeso l’importanza di questo binomio, pianificando già nella mia testa di scrivere questo pezzo. Andando a fare tutte le ricerche preparatorie mi sono reso conto velocemente che in questa storia, parlano quasi unicamente i match. Si, ci sono più o meno stati sempre pretesti e “micce” per arrivare agli incontri ma, guardandoli con attenzione, hanno sempre contato veramente poco. Non ci sono grandi segmenti, promo suntuosi o momenti epici: ci sono due dei Wrestler migliori di sempre che salgono sul ring e fanno bellissima roba. Eppure, nonostante questo “handicap” di partenza, tramite questa ricerca ho realizzato anche che i loro numerosi incroci nel corso degli anni sono spesso stati snodi fondamentali di narrazioni e storie più grandi e importanti del match stesso, come se il semplice mettere insieme questi due fenomeni portasse naturalmente a una progressione verso qualcosa di più grande e importante. Una vera gestalt del Wrestling.

DISCLAIMER: di match insieme ne hanno fatti veramente tanti, di seguito metterò una selezione di quelli che io ritengo più significativi e interessanti.


“I’M IN THE BASEMENT BABY, YOU’RE IN THE SKY”

Kurt Angle vs AJ Styles @ TNA Impact! 18/01/2007
(da 29:30)
https://m.bilibili.com/video/BV1Fq4y1H71P

Questo è il primo match uno contro uno tra Styles e Angle. Anche senza sapere nulla di quello che stava succedendo all’epoca, chiunque può rendersi conto della disparità di livello che passa tra Angle e Styles. Il campione olimpico ha appena finito la trilogia con Joe, è caldissimo e sta venendo spinto verso il giro titolato contro Christian. Styles dal canto suo è all’alba di un improbabile turn heel giunto alla fine di due anni mostruosi come il 2005 e il 2006 in cui ha fatto tutto, ha vinto tutto e dato anima e corpo per dare sostanza a questa federanzioncina di buzzurri. Due Wrestler che si incontrano sulle scale quindi: uno sta salendo in altissimo l’altro, che lo sappia o meno, sta per precipitare in basso, più di quanto sia mai stato.

Ora, io sono sicuro che se ci guardassimo oggi tutti gli sketch e i segmentini che fece Styles da heel minchione in questo periodo, tutti noi ci sbragheremmo dalle risate e faremmo partire carri e caroselli (già nell’intervista prima del match è meraviglioso). È chiaramente il periodo della sua carriera dove si è concentrato di più su quello che è sempre stato il suo tallone da killer: l’extra ring. Tutto sommato, ha fatto molto bene, considerando che sono state sicuramente tra le qualità che gli hanno permesso di avere questo stint strepitoso in WWE, meritatissimo coronamento di carriera. Ma facendo lo sforzo di andare oltre la superfice, anche oggi non si può negare che quell’anno e mezzo (proprio fino a quando non reincrociò la sua strada con quella di Angle) fu un’agonia. Vi sfido a trovarmi match veramente grandiosi di Styles nel 2007. Se le cose migliori sul ring le fai in coppia con TOMKO, c’è un problema, soprattutto se sei AJ Styles.

Ma è proprio questa separazione di livello, questo sprofondamento nel baratro della bandiera della TNA, a dare più gusto e valore alla faida con Angle del 2008. Vi risparmio tutti i dettagli, perché sono robetta figlia di quei anni complicati. Il riassunto è che Styles ha passato mesi a fare il paggetto di Christian Cage, prima che Angle decidesse di fregargli la stable. Da quel momento in poi sono cominciati incroci e storielle tra Styles e Karen Angle, purtroppo onnipresente per veramente troppo tempo. Angle prima lascia fare perché concentrato sul suo titolo ma poi, dopo averlo perso contro Joe a LockDown, rosica perché ha paura di perdere anche la moglie. Da lì cominciano accuse e ritorsioni del campione olimpico fino a quando Styles sbrocca e decide di mandare a cagare tutti. Di questa roba, che mi fa orrore solo a riassumere così, l'unico passaggio degno di nota fu il momento in cui AJ turnò definitivamente face, gettando a terra la corona da principe che gli avevano regalato (vi prego, non chiedete), con l’ovazione dell’Impact! Zone contenta di aver riavuto indietro il suo fenomeno (nota: porca miseria non lo trovo da nessuna parte questo momento, quasi temo sia un “Mandela Effect”, se qualcuno ce l’ha lo posti!).

Insomma, tutta questa manfrina porta Angle e Styles a fare sul serio sul ring, con conclusione del feud in quello che ritengo essere di gran lunga il miglior match tra i due.

Last Man Standing match: Kurt Angle vs AJ Styles @ TNA Hard Justice 2008


Se di questa storia dovete vedere un solo match, guardate questo. Rispetto agli altri di cui parlerò più avanti, questo è quello che più trae vantaggio dal contesto esterno: non tanto dalle storiacce da soap opera, quanto piuttosto dalla storia sommersa delle redemption di Styles che torna grande, che si ribella al ruolo di imbecille a cui era stato relegato e torna fenomenale. Il match è durissimo senza bisogno di sangue, puntine e tavoli rotti. Styles è una furia che travolge Angle, molto simile al sé stesso di anni prima contro Joe (vedere la Torture Rack che finisce con powerbomb). La stipulazione incredibilmente aggiunge e non toglie: i pin arrivano dopo più di 20 minuti di battaglia, i conteggi non rallentanto il ritmo ma accentuano le bombe a mano che si stanno tirando. Il finale è a sorpresa ma assolutamente incredibile, nell’idea e nella realizzazione. Un gioiello, troppe volte dimenticato.

Il post-match poi getta i primi semi di quella che sarà la storia che investirà di traverso tutta la federazione per quasi due anni, l’ascesa e il declino della Main Event Mafia (eccolo qui, lo snodo storico più grande di loro).

¡BONUS!
Pubblicità per il videogioco “TNA Impact!”, uscito in quel periodo.



Ieri come oggi, niente dimostra che la federazione vuole puntare su di te quanto l’essere messo nelle pubblicità.


“BACK AND FORTH AND THRU THE AIR, AWAY WE GO, NEVER GETTING ANYWHERE.”

AJ Styles vs Kurt Angle @ TNA Super Impact! 15/10/2009
https://m.bilibili.com/video/BV1p4411d7Ry

TNA World Heavyweight Championship match: AJ Styles (c) vs Kurt Angle @ TNA Impact! 04/01/2010
https://m.bilibili.com/video/BV1n7411Q7nM

Questi due match li metto insieme perché accoppiati raccontano una bella storia. È passato tempo dal precedente, tanto è successo ma poco è cambiato. AJ (e tutti i suoi compari “Originals”) hanno inseguito per mesi una consacrazione agli occhi di tutti, in teoria naturale obiettivo della Main Event Mafia ma nella pratica mai veramente voluta e organizzata. Nella seconda metà del 2009 iniziarono a mettere qualche pezza molto a caso, con la più grande di tutte che fu la vittoria del titolo del mondo per Styles. Nonostante fosse il quarto titolo vinto in federazione, ancora una volta la narrazione scelta fu quella di Styles che aveva qualcosa da provare a qualcuno, che doveva dimostrare di valere e bojate del genere. Con questo spirito vengono svolti a distanza di pochi mesi i due match di sopra, e subito si vede la differenza con il precedente del 2008: sono racconti di rivalsa sportiva più che personali, due fuoriclasse con qualcosa da dimostrare che lottano alla pari. Il finale in parità del primo è un ottimo “cliffhanger” per il secondo, in cui ingrandiscono la prestazione precedente e regalano un finale pulito, consacrando all’apparenza il volto della federazione nella notte più importante della loro breve storia. Poi nella realtà non fu così: lo scontro di Genesis 2010 da questo punto di vista risulta ancora peggiore a distanza di 11 anni (nonché un match infinitamente più palloso di questi), ma poco importa.

Sono stili diversi e capisco anche perché un match come quello del 4 gennaio sia ricordato più “facilmente” del Last Man Standing: è uno dei primi match con lo stile da Main Event “moderno”, con spam di finisher, facce sorprese ai conti di 2 e quant’altro, solo prima che lo facesse tanto anche la WWE, in quel momento storico molto persa come identità sul ring. Insomma, enorme prestazione, che effettivamente avrebbe potuto fare tanto, come scelta mi ricorda Heyman che apre l’era di ECW on TNN con RVD-Lynn per far capire subito a che gioco si gioca.

Per me la storia finisce qui. Nel corso degli anni si sono scontrati ancora molte, molte, troppe volte, ma senza mai più raggiungere le vette dei precedenti scontri: ogni incontro era tutto meno speciale e un po’ troppo scontato, il mondo si anestetizzò a una grandezza che in realtà non dovrebbe mai essere data per scontata.

L’ultimo grande picco per me arrivò nel breve periodo nel 2012 in cui fecero coppia, qua più che mai, veramente nonostante le storie che gli stavano dando (Claire Lynch ma, SOPRATTUTTO, la Carter che recita :schifato: )

TNA World Tag Team Championship match: Christopher Daniels & Frankie Kazarian (c) vs AJ Styles & Kurt Angle @ Slammiversary X


Match esplosivo, divertente, in un’arena caldissima all’interno di forse l’ultimo PPV con una certa atmosfera, in cui ancora si credeva che potessero essere grandi.

Insomma, cosa rimane da tutto ciò? A distanza di anni, mi appaiono come grandi prestazioni di enormi protagonisti della nostra baracconata preferita, calati però in un contesto che li valorizza sempre di meno a fronte degli anni che passano. Fosse andata diversamente con la TNA, chissà, magari se ne parlerebbe di più e questi match avrebbero il loro meritato posto tra i grandi classici della disciplina. Così purtroppo temo siano destinati a diventare sempre di più curiosità, vaghi ricordi e piccole note a margine sia della storia della disciplina che di quella dei Wrestler in questione.

“I wrestled AJ in TNA, and I can tell you that he is every bit as good as Shawn Michaels. The thing with AJ Styles, and I want everybody to realize this--you don't have to do anything with him. He does all the work. So it's an easy match for you. He flies around the ring. He does all the bumping. AJ is a special individual where you can go in that ring and literally just stand in the middle and he does everything for you. I have never had a match with anybody that's been so easy, and every time I worked with him it was a five star match.”
Kurt Angle


¡BONUS!
AJ Styles vs Kurt Angle @ Slammiversary XI



Ultimo scontro tra i due, di nuovo a un crocevia importante: è il match che segnala l’inizio dell’ultima fase di Styles in TNA, quella in cui sia, nelle storie mostrate davanti agli schermi sia nella realtà dietro le quinte, inizia a mandare tutti a fare in culo perché mai veramente apprezzato. Buon match, un po’ lento, ma fase finale molto fica, con richiami e rivisitazioni dei loro match precedenti. Il finale forse è quello che, tra tutti i loro scontri, consacra definitivamente Styles al livello di Angle.
Spoiler:
#TNAmerda

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Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Avantard »

Darth_Dario ha scritto: 22/10/2021, 15:10
WRESTLING INSTANT CLASSIC #30
"E' LA SOMMA CHE FA IL TOTALE"

“THE OLYMPIC HERO” KURT ANGLE VS “THE PHENOMENAL ONE” AJ STYLES
Una volta queste robe le avrebbero commentate sia i fessi che i neofiti. Peccato nessuno l'abbia mai fatto finora. Bel lavoro, Dario.

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Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Darth_Dario »

Avantard ha scritto: 26/10/2023, 22:47 Una volta queste robe le avrebbero commentate sia i fessi che i neofiti. Peccato nessuno l'abbia mai fatto finora. Bel lavoro, Dario.
Grazie. Da mesi ne ho in testa un altro, ora magari ci lavoro seriamente.

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Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASSICS

Messaggio da Darth_Dario »

WRESTLING INSTANT CLASSIC #31
"VERE BUGIE"

“THE HARDCORE LEGEND” MICK FOLEY VS "THE GAME" HHH

Immagine

A HHH non piace questo post, perché ha come primo e più importante obiettivo di smontare la narrazione del self made Wrestler che è esploso (non solo nella muscolatura) da solo senza che un certo qualcuno si spaccasse il proprio grosso culone per aiutarlo a diventare il Wrestler più figo, pazzo, assassino e migliore del mondo (almeno per un paio di anni). L’idea mi è venuta qualche settimana fa in non mi ricordo quale discussione fiorita in questa bizzarra tempolinea in cui HHH non è più ingiurato ma è osannato come il salvatore del Wrestling main stream.

“IO IO IO, MIO MIO MIO, DIO, DIO, DIO”

Il mito dell’autogenesi del HHH top player nasce in realtà in gimmick e in un momento ben preciso, che è questo:

WWF Sunday Night Heat 27/07/1999


L’Hunter di successo, quello ricordato/sopportato/celebrato/odiato germoglia qui, subito aggrovigliato intorno all’importante tema principe della sua carriera futura: sé stesso. Conta solo lui e ce la farà contro tutto e tutti, compreso e soprattutto la cattiva dirigenza che non vuole che abbia successo. Come se non fosse un progetto su cui non stessero puntano già da due anni, con feud, incroci e intrecci cuciti addosso su di lui per farlo crescere, migliorare ed esprimersi al meglio. Vere bugie perché sospetto che un certo punto (molto presto probabilmente) Jean Paul Levesque si workò in uno shoot e iniziò a credere alla propria narrazione.

Fuori ring ci furono le due ere della prima DX, che gli permisero di sgrullarsi di dosso il limitante personaggio dello snob nasone per indossare i più temporalmente azzeccati abiti del ribelle casinista (sempre nasone però). Tutto questo però se sul ring fosse rimasto a fare solo ginocchiate, inchini e infortunare poveri malcapitati col Pedigree non sarebbe bastato per andare lontano e in breve sarebbe passato alla storia come un grosso Miz degli anni ’90. Serviva il salto di qualità per far vedere che era proprio lui il più terrorizzante di tutti. Insomma, come a tutto il Main Event WWF fino al 2000, serviva che Mick Foley gli insegnasse ad essere figo, prendendosi nel mentre la solita disumana valanga di botte.

PS: ogni volta grasse risate quando penso che dopo quel promo a Summerslam 1999 perse perché Ventura non voleva alzare il braccio a un heel, forse tutto sommato aveva ragione a dire che c’era un gombloddo :mustache:

“LET THE BODIES HIT THE FLOOR”

Un passo indietro. È il 1997, HHH si è ripulito dal fango misto a merda dei match con Henry Godwin, Duke Droese (merda letterale) e Ultimate Warrior (merda metaforica) ed è finalmente in rampa di lancio: vince più spesso, si è fatto un regnetto da campione Intercontinentale ma, soprattutto, finalmente ha Chyna a suo fianco, un heat magnet come pochi se ne sono visti nella storia. Il contorno è pronto, manca solo la cottura del piatto centrale e chef Foley è pronto a cucinare.

Highlights HHH w/Chyna vs Mankind @ WWF King of The Ring 1997


Poeticamente tutto comincia su quella che sicuramente sia HHH che Jean Paul Levesque considerano una delle scene del delitto del suo primo push mancato, quel King of The Ring che l’anno prima gli era stato promesso e per poi essergli successivamente portato via come punizione. HHH vince e turna ancora di più sé stesso attaccando un Mankind che essendo così figo ovviamente non poteva rimanere a lungo heel. Il prologo è finito, ora si può giocare per bene.

HHH w/ Chyna vs Mankind @ WWF Canadian Stampede 1997


Steel Cage match: HHH w/Chyna vs Mankind SummerSlam 1997 – “Hart & Soul”


I match sono fisici, caotici e esattamente quello di cui HHH aveva bisogno: battaglie senza quartiere in cui fare la parte del leone e tenere testa a un avversario duro, cattivo e pericoloso. Faranno di meglio in seguito, ma fino al nuovo incrocio con Foley nel 2000 HHH camperà su quanto fatto vedere qui, e quanto fatto vedere qui è stato possibile grazie a un Foley che lo ha preso per mano e lo ha guidato nel meraviglioso mondo della violenza rissaiola.

Il feud chiude con un picco pazzesco, uno dei miei momenti preferiti di entrambi in un match fin troppo spesso dimenticato per importanza, quell falls count anywhere in quel fondamentale RAW del 1997 al Madison Square Garden dove tutti i pezzi caddero perfettamente al loro posto: Austin rifilò la prima Stunner a McMahon e HHH e Foley cagarono fuori il primo grande match da Attitude Era, con tutti i crismi e le caratteristiche che saranno riprese infinite volte per i successivi 10 anni.

Falls Count Anywhere match: HHH w/Chyna vs Cactus Jack @ WWF Raw is War! 22/09/1997


Il promo pre-match di Foley, le espressioni di HHH, il pop, la regia, le transenne, il piledriver sul tavolo. APICE, con tutte le lettere maiuscole. Fine primo atto, ci si vede tra un paio d’anni.

“STANDIN' ON THE EDGE OF SOMETHING MUCH TOO DEEP”

Un paio di passi avanti. HHH non è più un mid-carder di belle speranze, è un Main Eventer fatto e finito con tutta la baracca aziendale che lavora a pieno ritmo per renderlo il perno più centrale di tutto. Ha lo spazio, i personaggi, la presentazione, i 25 kg di muscoli steroidati in più, il martellone con cui fare il cattivone, la nuova fiamma giovane e tettona al fianco, insomma, ancora una volta il contorno è perfettamente curato ed è di nuovo ora di cucinare la portata principale.

WWF SmackDown! 11/01/2000


Uno dei segmenti migliori di sempre, che oltretutto cita l’inizio dello scontro al MSG del 1997 ed è una cazzo di goduria da rivedere sempre. Chef Foley è ancora una volta prontissimo e l’impresa è all’apparenza più facile ma in un senso più ampio è molto più difficile. Si, HHH è più maturo, solido, rodato, altraaggettivodicircostanza e unto, ma qua non si parla più di un feud di lancio di un prospetto, qua si tratta di consolidare l’uomo intorno a cui si farà girare tutto, il primo heel a lunga durata della federazione che farà da perno per tutte le narrazioni del ME. Se ci pensiamo HHH venne chiamato A) fuori ring a sostituire il riuscitissimo Mr.McMahon mattatore dei precedenti 24 e rotti mesi e B) dentro al ring (insieme a The Rock) a non far rimpiangere il convalescente Steve Austin come punta di diamante della Federazione. Tempi duri, in cui i durissimi escono a giocare con le puntine e le mazze infiammate.

Street Fight: HHH w/Stephanie McMahon vs Cactus Jack @ Royal Rumble 2000


Hell In A Cell match: HHH w/Stephanie McMahon vs Cactus Jack @ No Way Out 200


I match non ve li racconto, fate i bravi con voi stessi e guardateveli. Foley come Wrestler muore e, grazie al suo sacrificio, HHH ascende all’immortalità. Molto semplicemente, non c’è HHH nella gara tra i più grandi della disciplina senza Foley che si prende un cazzo di Pedigree di faccia sulle puntine o ripete (con mille nuove accortezze certo) il bump più pericoloso della sua carriera che quasi lo aveva ammazzato neanche due anni prima.

Nessuno si fa grande da solo e diffidate sempre di chi dice il contrario.

Chiudo con il miglior video di tributo di sempre. Nella mia testa ogni Natale HHH chiama Mick Foley e gli canta ques canzone al telefono.


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