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Evento: Show in tono minore, di collegamento tra l’ottimo Homecoming e il Tournament Of Survival, attesissimo torneo ultraviolent. Però i nomi grossi ci sono, gli abbinamenti sono stuzzicanti e ci sono state (come sempre) cose ottime. Vediamo che è successo.
Si parte con il solito Deppen contro nuova leva, qua Benjamin Carter, uno dei flyer più interessanti e spottosi del panorama. Allora, l’impostazione non mi è piaciuta, perchè dopo un inizio fulminando, Deppen ha iniziato a lavorare la gamba del rivale. E qua ritorno a quello che ho già detto: come si fa a far brillare un flyer azzoppandolo? Non si può, non ha senso, e infatti qua Carter prova ad aggirare l’ostacolo ignorandolo: non sella niente. Ora, penso che l’errore non sia il no selling, quanto il lavoro alla gamba iniziale, fatto sta che qua ci sono problemi. L’azione rimane ottima, con un Carter spettacolarissimo e Deppen che gli sta dietro, ma bisogna chiudere un occhio sui problemi.
Si prosegue con un intergender, con Kylie Rae che sostituisce Nick Gage contro il promettente Cole Raderick. Anche qua, il match è molto positivo, ma la ragazza sbaglia un po’ troppo, ancorando un po’ la qualità. Tenete d’occhio Raderick, questo è un talento puro.
Anche KTB vs Tankman è un po’ sottotono. Non male, ma Calvin ha fatto meglio contro Dickinson, i due non si sono trovati bene come avrei pensato.
Per fortuna ci pensa Blake Christian a sfornare, ancora una volta dopo la Acid Cup e Homecoming I, il match della serata. Ad assisterlo un ottimo Tre Lamar. L’incontro è una sfida tra flyer giocata benissimo, con accelerazioni spaventose e grandi spot, concatenati in maniera coerente e con un crescendo perfetto. Se vi piace il genere, questo è imperdibile.
Il tag team match dei 44OH! è da skip. Come ho già detto su RSP, capisco il far prendere heat, ma sprecare un match così un po’ fa rabbia. Molto classico, abbastanza noioso perchè Cogar, Effy e la Kat non hanno le capacità per riempire il tempo facendo poco.
Mance vs Webb è la sorpresa della serata. L’unica prova hardcore un po’ più spinta, anche se non UV, ma con sangue e colpi duri. Webb è un pazzo, ha fatto delle robe che gente con metà dei suoi anni si sogna. Una scazzotata divertente impreziosita da un paio di robe da mascella spalancata.
Lo Scramble è uno di quelli usciti bene. Non troppo coreografato, ma comunque dal ritmo folle. Spottoso e spericolato, con delle idee interessanti e sorprendenti (tipo Oliver che tira su di peso Mercer), Velazquez che prova a splendere, ma viene oscurato dal talento cristallino di Ace Austin. Anche qua ci sono spot che da soli meritano la visione del tutto.
Ora le due noti dolenti. AJ contro Dickinson è la dimostrazione che quest’ultimo può essere spinto quanto vuoi, ha un personaggio esaltante e stiffoso, ma se non è guidato vengono fuori i limiti. Peccato perchè ci sono scambi di striking di livello assoluto, un lavoro alla gamba apprezzabile, anche ben sellato. Però questo match dura il doppio di quanto avrebbe dovuto, diventando stucchevole e noioso. Vi consiglio di saltarlo, perchè fa abbastanza innervosire.
E ancora peggio ACH vs Janela. Ora, magari a voi può piacere, ma questo è un match da AEW (e in particolare di Cody) e lo intendo nel peggior senso possibile. Non c’è struttura, non c’è un crescendo, fanno dentro e fuori dal ring mille volte, ci sono cose in momenti in cui non dovrebbero esserci. E anche qua è un peccato, perchè ci sono sprazzi in cui i due fanno vedere cosa sanno fare, quindi non è un match tutto da buttare, però si poteva fare molto meglio.