Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

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Emperador Horace
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Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

Messaggio da Emperador Horace »

Come detto la terza stagione sarebbe stata dedicata agli "enhancement talent" degli anni precedenti all'esplosione del wrestling in tv, non proprio dei veri jobber ma comunque quanto di più vicino ci fosse negli status dell'epoca.
Si sarebbe iniziato con Frank Hickey, per poi passare a una lunga lista di ispanici e italiani.

Uno dei nomi che avevo segnato era il curioso Gordo Chihuahua, anche se non ricordo più da dove lo avessi estratto. Si tratta di uno dei preliminary guys della WWWF dei primi anni '60.

Ieri mi sono messo a googlare qualcosa dopo che anni fa le ricerche andarono a vuoto, e ho notato che secondo la wikipedia inglese, che cita cagematch, Gordo Chihuahua sarebbe Tonina Jackson, top name della scena messicana degli anni '50.

Ora, c'è da notare che secondo cagematch Gordo avrebbe combattuto dei match nel '75, mentre Tonina è morto nel '69. Avrei potuto comprendere se fossero stati solo sconfitte o time limit draw, ma avrebbe battuto anche dei wrestler che all'epoca erano vivi.

Inoltre confrontando le uniche foto di Gordo Chihuahua che si riescono a trovare ( https://www.solie.org/friedland/marcw.html , ) si nota una certa fisionomia simile (la caratteristica di Tonina Jackson era che l'agilità che esprimeva nonostante fosse sovrappeso), ma a me non sembrano proprio la stessa persona.

Inoltre lo stint WWWF sarebbe ignorato da tutte le altre biografie, compresa quella di luchawiki che è molto esaustiva
http://www.luchawiki.org/index.php/Tonina_Jackson

Ora, sistemata questa faccenda, cosa ci rimane di Gordo Chihuahua? Poco. Le due foto già linkate, nessun video, e un record.

Difatti secondo WhatCulture ha combattuto il primo match WWWF al Madison Square Garden, il 25 febbraio del 1963 (un mese prima Buddy Rogers aveva perso il titolo NWA contro Lou Thesz)
https://whatculture.com/wwe/15-wwe-matc ... sts?page=5 , perdendo contro Jerry Colt, forse uno dei Peace Brothers (su di loro c'era un articolo bellissimo ora scomparso, ma vi linko un'intervista che fli fece Greg Oliver. https://slamwrestling.net/index.php/200 ... y-christy/ Sempre lui, alla faccia di Bret Hart).

Thehistoryofwwe considera la prima card WWWF quella del 21 gennaio 1963
http://www.thehistoryofwwe.com/60smsg.htm , ma senza entrare nella disputa storica in realtà cambia poco, perché anche in quel caso il match d'apertura è il suo, e stavolta vince addirittura contro Gene Kelly. Che non dovrebbe essere l'attore-ballerino noto per "Singin' In The Rain" (che tanto si sputtanerà con "Xanadu" una ventina d'anni dopo, tanto valeva fare wrestling), ma Gene Kiniski.

Gordo poi comparirà in molti altri territori con diversi nomi (Florida, Kansas, persino il Nebraska), trasformandosi sempre di più in un vero e proprio jobber, vedi sconfitta in 15 secondi con Sam Steamboat, e frequenti handicap match persi contro "Sailor" Art Thomas.

In Texas e Memphis invece aveva ancora abbastanza status per lottare in coppia con Gori Guerrero o per battere un giovane Roddy Piper.
poppo the snake ha scritto: 08/04/2021, 12:41 Anche Da Mack per certi versi (e durante la sua partecipazione al Cruiserweight Classic avevano calcato molto la mano sull'associazione con MJ)
Ho dovuto googlarlo :O.O



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Emperador Horace
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Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

Messaggio da Emperador Horace »

Visto che a quanto pare ho del tempo libero non sponsorizzato, ho ripreso contatto con gli altri appunti.

Di Tim Parker in realtà non avevo una scheda completa, ma solo una bozza che riporto qui in forma completa. Prendevo appunti su tutto, poi sgrezzavo e ci ricamavo molto attorno. Qua avevo messo in prosa i suoi trascorsi nelle indies della Florida prendendo informazioni da non so dove, mentre stavo ancora finendo di visionare i soi match in WCW.

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TIM PARKER (S02,#62)

provenienza: Tampa, Florida
peso: 247/5 libbre
Mr. Florida 1988

rispetto ad altri jobber veniva annunciato con un soprannome, “powerhouse”.

Ha l'opportunità di combattere anche per il titolo TV della WCW in un house show, match che ovviamente perde contro Arn Anderson.

Sul finire del 1989 lotta nella Professional Wrestling Federation come metà del tag team mascherato Bounty Hunters, in coppia con Al Green e con Diamond Dallas Page come manager. I due vincono i titoli di coppia della compagnia battendo Lou Perez e Brickhouse Brown (che sostituiva il legittimo campione Mark Starr), ma li tengono solo un mese e mezzo, difatti il giorno dell'Epifania del 1990 i Nasty Boyz se ne impossessano battendo Green e Terminator, che sostituiva lo stesso Parker.

Finito il suo stint con la WCW passa alla International Wrestling Federation, compagnia del suo Stato, la Florida, che registra ad Orlando nello Studio 23, più avanti noto come Impact Zone. Lì lo vogliono come heel, così Parker si tinge i capelli di nero, cambia nome in Mr. Terrific e comincia a lottare in maniera scorretta, usando anche oggetti per colpire gli avversari.
In IWF vincerà i titoli di coppia assieme a Big Tilly, futuro membro dei Phi Delta Slam, tag team che avrà una brevissima carriera in TNA. I due si facevano chiamare Heartbreakers.
Poi partecipa a un torneo per l'assegnazione del TV Title, ed arriva in fondo grazie a una semifinale vinta usando scorrettamente le corde per il pin vincente. L'ultimo ostacolo alla conquista del titolo è un giovane Rob Van Dam, ma non bastano due incontri per sancire un vincitore, viste le squalifiche che terminano le contese.

Oz

Molto bravo a vendere le mosse, face, riceve colpi molto duri.

16/97/89 w/Louis Estea vs Dan Spivey & Sid Vicious

30/09/89 contro Road Warrior Animal: niente da segnalare.

Vs Terry Taylor, una palla assurda.

Vs Dan Spivey niente da segnalare

w/ Jerry Price vs Fabulous Freebirds : Price non sa saltare. Garvin colpisce duro

w//Joe DeFuria vs Magnum Force. Parker riesce ad eseguire qualche mossa con l'incitamento del pubblico. DeFuria passa dal non vendere le mosse all'overselling.

vs Larry Zbyszko. Tenta uno schienamento, manovra qualche istante di match

w/Reno Riggins vs State Patrol. Rimane sul ring poco tempo, esegue qualche manovra prima di essere schienato.

http://www.geocities.com/Colosseum/Aren ... parker.htm
http://www.youtube.com/user/mrrrflorida

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Il Terminator di cui parlo sarebbe Mark Laurinaitis, mentre come Heartbreakers avrei trovato altri nomi, ma come detto non ricordo quale fosse la fonte di quegli appunti

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Emperador Horace
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Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

Messaggio da Emperador Horace »

Allora, la classifica dei like vede questo tabellone:

The Mulkeys 5
Randy Hogan 4
Ron Shaw 3
Rusty Brooks 2
Mike Saxon e Tim Parker 1
Gordo Chihuahua 0 :serious:

Per cui mi sembra di poter individuare dove vuole andare il pubblico. E vediamo di accontentarlo con una storia che affonda le sue radici nella oscura giungla dell'old school, e delle sue regole non scritte, che vogliono farsi rispettare ancora oggi a distanza di cinquant'anni.


Agent Steel/Brad Anderson (S01, #64)
(WWE 1988/1994/1999, WCW 1988-1994):


Figlio di Gene Anderson, l'uomo che creò la Leggenda degli Anderson, e che vinse svariati titoli di coppia nei circuiti NWA degli anni '60 e '70, soprattutto nella Georgia Championship Wrestling e nella Mid-Atlantic Championship Wrestling.
Non solo figlio ma anche allievo, Brad infatti si forma nella scuola che il padre aveva aperto con Nelson Royal, e ne difende la cifra stilistica.
Gene e Ole infatti, avevano la fama di essere duri, stiffosi al limite della tortura fisica, specialmente coi principianti, tanto che Ric Flair quando presenta il giovane Brad al suo primo giorno in NWA, informa i presenti che possono sfogarsi con lui per i colpi presi dagli Anderson.
Brad interiorizza molto il modo di vedere il wrestling del padre e dei suoi colleghi più stretti, giustificandoli per i modi bruti perché facevano tutto per il bene del business. Brad infatti ama il biz old school e le sue caratteristiche "per uomini veri", per cui va bene malmenare i ragazzi ai provini, tanto la maggior parte sono indecenti, oppure shootare senza preavviso durante i match con gli altri pro, perché aggiunge realismo.
Quando arriveremo alla fine del racconto capirete che ancora oggi questa vibrazione vive dentro di lui, ed esplode.

Esordisce che il padre è già ritirato, nel 1988, quando inizia a fare esperienza come jobber nei programmi televisivi del marchio, dato che considera l'unico mezzo per fare la gavetta e guadagnarci qualcosa.

Per salvaguardare il nome degli Anderson decidono di munirlo di maschera e di farlo combattere sotto il nome Agent Steel.
In realtà Brad avrebbe preferito chiamarsi Zan Panzer, nome che infatti adotterà nei primi anni '90 in WCW, ma dovette adeguarsi perché il padre trovava quel nomignolo un po' troppo effeminato per il ring. E non è che avesse poi torto dato che con quel nome Brad si presenterà in tuta e maschera rosa, mentre con l'altro moniker adotta il generico passamontagna nero tipico di molti jobber mascherati.
Nonostante la gimmick Agent Steel sia una situazione di ripiego per permettergli di affinarsi in vista di un push che mai arriverà, ogni tanto spunta fuori qualche possibile sviluppo, ad esempio quando Dusty Rhodes propone di mascherare suo figlio Dustin da Agent Steel #2 e di lanciare i ragazzi prima come tag team misterioso, e poi come The American Wrecking Crew a volto scoperto (i Minnesota Wrecking Crew erano Gene e Lars Anderson).
Si pensò anche di lanciare Brad in coppia con Kevin Nash come metà dei Master Blasters (in quel ruolo fu rimpiazzato due volte, la seconda da Al Green), o anche a una versione degli Horsemen con Brad, Bryant Anderson (figlio di Ole anche lui con carriera sfigata annessa), Dustin Rhodes e David Flair, ma nessuna di queste idee si concretizzerà.

Una volta che la WCW si distacca dall'NWA cambia la sensibilità attorno agli Anderson e all'uso del nome, e Brad rimane come jobber ma perde la maschera. D'altronde aveva già jobbato col suo nome in un breve stint in WWF nel 1988, poiché gli fu detto che di lottatori mascherati ne avevano già abbastanza, anche se lui crede che fu una decisione di Vince per fare un dispetto a Ole.
Senza maschera Brad adotterà un look che comprende i capelli lunghi e la giacca di pelle, così da caratterizzarsi almeno un minimo, ma non si smuove mai di status in tutti i suoi anni passati in WCW, pur non mancandogli fisico e immagine almeno per fare il midcarder.
Anderson jobberà ancora per i McMahon anche nel '94 e nel '99, quando combatte il suo ultimo match per una major contro Shawn Stasiak, venendo pure malmenato da Jacqueline.

Finiti gli anni '90 finiscono pure le velleità di Brad di campare col pro wrestling, da qui in poi infatti solo qualche incontro ogni tanto in indies legate all'NWA o in show vintage piene di vecchie glorie, dove spesso interagisce con quelli che furono compagni o avversari di suo padre. Nonché con CW Anderson di cui non sembra apprezzare granché la gimmick.

Ma c'è ancora un'ultima pagina da scrivere, purtroppo emblematica.

Brad viene chiamato nella primavera del 2019 da una minuscola sigla, la RWA, per cui lavora anche l'ex TNA Johnnny Fairplay. Brad deve prendere una targa in memoria di Gene e Ole Anderson, e contemporaneamente partecipare a un angle con uno dei ragazzi della compagnia. Nel frattempo non ha più i capelli e si è coperto di tatuaggi, ma il fisico ancora regge considerando che ha 50 anni, e che non combatte da almeno due lustri.
La scenetta si svolge con Anderson che viene chiamato jobber, pare con suo disappunto, e con il wrestler locale Jacob Ryan, che esegue una clothesline su Carter Anderson, figlio adolescente di Brad.
L'angle viene fatto, gli Anderson se ne vanno a casa, ma in auto Carter informa il padre che si è fatto molto male ma che non voleva darlo a vedere davanti agli altri. In ospedale scopriranno che ha una costola rotta.

Anderson informa il promoter dell'accaduto, il quale chiama Jacob Ryan, che si scuserà sui social. Poi, viene sancito un match tra Brad e il giovane Jacob Ryan.
Il promoter, Julian Strauss, si premunisce che il match non degeneri, ma dal racconto che fa il PWTorch non sembra esserne così convinto neanche lui. Johnny Fairplay racconta che prima del match Brad sembrava già impazzito, e la conferma la si avrà con il promo che precede l'incontro, in cui racconta di quando ha combattuto undicenne con Iron Sheik, e di come ha viaggiato per il Paese con suo padre Gene, imparando il significato di "old school", e quello che i wrestlers di quella generazione avrebbero fatto a uno come lui.
Risultato: uno shoot.



Brad sovrasta fisicamente Jacob Ryan, pare che gli rompa anche dei denti, e continua a menarlo pesantemente incurante delle sue urla fino a quando non arrivano dal backstage in gruppo per proteggerlo.

A quanto pare Jacob Ryan non sembra aver gradito molto la mentalità old school e il trattamento che gli è stato riservato in suo nome, e sporge denuncia. La RWA chiude i battenti subito dopo, e il video dell'aggressione diventa virale pare grazie a Sean Waltman, ma viene rilanciato anche da altri wrestlers, come Austin Aries.

D'altronde Brad Anderson aveva sempre ammesso che il wrestling moderno non gli piace e che preferiva come si facevano le cose un tempo, un epilogo del genere getta un'ombra di disperazione su quelle parole.

Un recap di PWInsider di una sua intervista del 2007
https://www.pwinsider.com/ViewArticle.php?id=26584&p=1


Il report dello shoot pubblicato dal PWTorch
https://www.pwtorch.com/site/2019/05/17 ... t-weekend/

Il racconto di Johnny Fairplay
https://www.ewrestlingnews.com/news/sea ... y-fairplay

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Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

Messaggio da Emperador Horace »

Poi domani e lunedì posto qualche scheda, roba di poco conto ma che è già pronta da anni.

Intanto un po' di divagazioni sul jobbare a Ultimate Warrior.

E' partito tutto da questo commento su cagematch nella pagina di Terry Gibbs.

JEK 1991 wrote on 16.02.2020:
[8.0] "I thought he was one of the best jobbers of all time. Very strong and could fight. Gibbs was big for a jobber. he was best known for The Ultimate Warrior's debut match which he jobbed to. He had great matches with Hulk Hogan at the WWF Championship, Also he did very well in Angelo Poffo's ICW winning the heavyweight title and Puerto Rico."


Ora, non mi lancio in un giudizio tout-court su Terry Gibbs, ma lo squash con Warrior è orrendo, e il match con Hogan non è davvero niente, giusto un po' meglio di uno squash perché parte con un minimo di parità.



Guardo un po' di altri match di Warrior contro i jobber, tra cui quello contro Bob Emory che è abbastanza noto, perché gli sfasciò una spalla con una clothesline.
Ne parla anche George South in una delle sue numerose interviste.



In pratica sostiene di esser stato il primo avversario di Warrior dopo il fattaccio (non ho controllato se sia vero), e data la pessima fama di cui godeva Hellwig nel backstage, decide di parare la clothesline con le braccia, pur vendendola. Dà anche un'idea di quanto fosse angosciante lavorare con Warrior, tanto che i jobber quando scoprivano di doverlo affrontare perdevano l'appetito.

Oltre a questo aneddoto ci sono pure una marchetta al suo libro (o a uno dei suoi libri, me ne ricordo un altro scritto una dozzina d'anni fa), e il racconto di come ha cercato di fare causa alla Hasbro per una foto che lo ritraeva, e che è stata usata per pubblicizzare il ring delle action figures.

Ci sono un paio di squash pure con Bob Bradley, che poco tempo prima era stato avversario di Warrior in una delle incarnazioni della WCCW, per un breve feud con tanto di un paio di match titolati, di cui uno perso dall'allora Dingo Warrior.
In uno dei scontri avuti in Texas furono affiancati da Bruiser Brody e The Grappler.
Quest'ultimo, interpretato da Len Denton, è una vera leggenda dei territori, soprattutto di Portland. Sul tubo si trova parecchio materiale su di lui, ma ha scritto anche un libro: Grappler - Memoirs of a Masked Man.
Denton è universalmente noto per esser stato il primo ad aver subito una DDT, anche se contesta a "The Snake" Roberts di aver inventato la mossa da solo.



Denton comunque troverà spazio su questa rubrica in quanto concluse la carriera nel 1998 come jobber in WCW, per una manciata di match.
Oltre a far parte della streak di Goldberg, è stato pure l'unico avversario statunitense di Atlantis nel suo breve tour in WCW (l'altro è stato Emilio Charles Jr., "in prestito" dal CMLL come lui), rimasto praticamente sconosciuto dato che i commentatori l'hanno pure nascosto chiamandolo Lizmark Jr.
Ultima modifica di Emperador Horace il 18/04/2021, 9:08, modificato 1 volta in totale.

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Saimas
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Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

Messaggio da Saimas »

    Emperador Horace ha scritto: 18/04/2021, 1:17 rimasto praticamente sconosciuto dato che i commentatori l'hanno pure nascosto chiamandolo Lizmark Jr.
    Cioè?

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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da Emperador Horace »

    Lo aveva raccontato anni fa Konnan non mi ricordo più dove, quindi è il suo punto di vista.

    Praticamente la WCW aveva fatto 'sto accordo col CMLL per avere qualche messicano (sai tu per farci cosa dato che li usavano quasi tutti come jobber), ma si aspettavano svolazzoni mascherati come Rey, Juvi o Psychosis.
    Questi invece gli mandano Emilio Charles Jr., che oltre a non essere acrobata era pure uno standard di bruttezza mica male, e Atlantis che non era di certo un flyer.

    Di conseguenza nel match tra i due la grafica presenta Atlantis come Lizmark Jr., forse nel tentativo di "recuperare qualcosa" vendendolo come uno dei messicani di casa.
    Da notare che pure "The Professor" Mike Tenay, il presunto esperto di lucha libre, lo chiama così, e i due sono abbastanza diversi fisicamente.

    Nel match contro Denton (brutto, i due non si amalgamano bene, troppa differenza di stile e di ritmo. Peccato perché era un incrocio molto interessante/particolare) invece è presentato come Atlantis, ma mi pare di ricordare che non hanno sprecato due parole per contestualizzare chi fosse.

    "Stint" di Atlantis comunque sconosciuto ai più anche tra gli appassionati di lucha libre, tant'è che non viene riportato né da cagematch né da wrestlingdata.

    L'accordo col CMLL salta subito dopo.

    Rob Viper dà una ricostruzione personale sostenendo che l'accordo con Paco Alonso servisse a Bischoff per arginare il potere di Konnan sui messicani.
    Ora, lui ha le sue fonti di prima mano e sicuramente ha credibilità, ma faccio fatica a credere che a Bischoff gliene importasse qualcosa dei messicani.





    C'è tutto un thread se qualcuno vuole darci un'occhiata.

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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da Saimas »

    Grazie, nel frattempo ho anche recuperato il resto che ero rimasto un pò indietro.

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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da Emperador Horace »

    Vabbe', per un paio di giorni rituffatevi nelle atmosfere ammalianti della ECW by Vince McMahon, poi spero di aggiustare qualcuna delle schede che avevo già annunciato.


    TIM ARSON[ (S01, #63)

    Provenienza: Staten Island
    Altezza: 188 cm
    Peso: 111 kg
    Tipologia di jobber: zombi
    Dove ha jobbato: WWE 2006, WWECW 2006


    Nativo di Staten Island e allievo di Johnny Rodz, il primo jobber a entrare nella HoF della WWE, Arson inizia la sua attività di wrestler nelle indies newyorkesi. Deve il suo nome d'arte all'attività di famiglia, suo zio e suo padre infatti sono vigili del fuoco.
    Si fa un buon nome all'inizio degli anni 2000 nella USA Pro Wrestling, promotion nota soprattutto per il numero spropositato di wrestlers che utilizzava ad ogni spettacolo (misero anche un record). Arson infatti vince alcuni dei titoli secondari della compagnia, ma si porta a casa, tra il 2003 e il 2004, ben tre corpose battle royal, una delle quali dedicata alla memoria di Big Dick Dudley.
    Sempre nel 2003 esordisce per la Major League Wrestling, all'epoca indy di primo piano, in un tag team match perso da lui ed Eric Adams contro PJ Friedman e Steve Williams.
    Diventa un nome frequente nelle card portoricane dal 2005 in poi, portandosi a casa nel 2006 il titolo massimo della indy New Wrestling Stars, e i titoli di coppia del ben più prestigioso World Wrestling Council, la casa di Carlos Colon.
    Trova in Rico Suave il tag team partner perfetto. I due, dopo qualche tentativo andato a vuoto, come detto riescono a vincere i titoli di coppia della compagnia ad inizio giugno 2006, battendo i ben più blasonati America's Most Wanted, tag team di punta della TNA. Perdono le cinture dopo un paio di mesi ad opera di Chris Joel e Huracan Castillo, poi le riconquistano e le riperdono tra settembre e ottobre.
    Ma nel mezzo del primo regno di campione di coppia del WWC accade l'evento che lo consegnerà alla storia del wrestling.
    A metà giugno la WWE va a registrare dalle sue parti, e lui viene chiamato come “talento locale” da inserire nelle card. Registra un match contro Matt Striker, già suo avversario nelle indies newyorkesi, che va in onda nella puntata del 12 giugno di Heat. Niente di straordinario, solito match semisoporifero di quel programma, col jobber che controlla qualche piccola fase del match per poi lasciare spazio al ritorno della superstar di turno. Arson si becca comunque qualche pops visto che il suo avversario è heel.
    Fosse successo solo questo nessuno si ricorderebbe di lui. Ma sappiamo che non è successo solo questo.
    Il 13 giugno 2006 va infatti in onda la prima puntata di ECW On Sci-Fi, programma che la WWE ha voluto nel tentativo di rilanciare la ECW di cui detiene il marchio. Qualche settimana prima c'era stata la seconda One Night Stand (ppv della WWE dedicato completamente alla ECW), e Rob Van Dam aveva vinto il titolo WWE battendo John Cena, creando grande hype per il ritorno dei programmi della compagnia. Tutti aspettavano la messa in onda della prima puntata, e in molti erano ottimisti sulla sua riuscita.
    La première inizia con un recap di ONS e un promo live che vede coinvolti John Cena, Paul Heyman, RVD, Edge e Lita, c'è grande fermento e tutti aspettano il primo match.
    A quel punto fa il suo ingresso Arson, vestito di stracci, con la faccia consumata e muovendosi come...come uno zombi! L'annunciatore Justin Roberts lo conferma, è The Zombie. Il pubblico è divertito, e la strana figura fa il suo ingresso sul ring accompagnato da una musica funerea, ma con grande sorpresa invece di reclamare il cervello di Justin Roberts come spuntino, si accontenta del microfono. Una volta che lo ha ottenuto lo zombi inizia a lanciare versi strazianti, fino a quando non si sente nell'arena la musica di Sandman, uno degli "Originals" della ECW che McMahon aveva ingaggiato per l'occasione. Il lottatore entra nell'ovazione del pubblico e interrompe il lamento dell'essere sovrannaturale, colpendolo a ripetizione con il suo kendo stick, e terminando la contesa in meno di 20 secondi.
    Da notare che quando Sandman lo atterra con la Russian Legsweep, si alza una bella nuvola di polvere, come se il suo corpo si stesse veramente decomponendo. Fantastico!

    Voci di corridoio indicavano che Arson avrebbe dovuto interpretare un cuoco, altri dicono che si stava pensando a un alieno, sta di fatto che poi alla fine ha vinto il genio che lo ha pensato zombi, che pare fosse uno tra Tommy Dreamer e Paul Heyman.
    In un'intervista del periodo rilasciata a In Your Head, Arson infatti racconta che non trovando un costume da marziano (pensa tu, non si portano dietro l'armamentario di Max Moon), Dreamer si convince a portare on screen uno zombi.
    Chiede al volo a Tim di interpretarlo, gli fa fare due versi di prova, poi gli strappano i jeans, gli preparano il make up e lo portano in ufficio da Vince McMahon per l'approvazione definitiva.
    Vince si scompiscia dopo che senti i versi dello zombi, trova l'idea “brillante”, e il resto è storia.

    La gimmick pensata per prendere in giro il network Sci-Fi rimane un classico della ECW made in WWE, anche se generalmente viene usata in contesti negativi da chi di wrestling non dovrebbe nemmeno parlarne perché non ci ha capito nulla. C'è da dire però che la stessa WWE, con grande acume e autoironia, ne ha caricato l'intera breve carriera sul proprio profilo youtube.
    O meglio, l'intera carriera a Stamford. Eh sì, perché Arson si accorge che il personaggio ha comunque fatto presa, e così comincia a proporlo nelle indies alternandolo a quello già utilizzato. Il momento più alto che ha vissuto fuori da Stamford, è senza dubbio la serie di incontri tra il 2011 e il 2012 con un altro protagonista sovrannaturale del passato recente WWE: The Boogeyman.
    Teatro dello scontro è il ring della National Wrestling Superstars, indy del New Jersey, che piazza il match in ben cinque main events dei suoi spettacoli, nessuno dei quali vedrà vincitore lo Zombie.
    Tim Arson muore all'inizio del 2015 a soli 38 anni.
    Da allora viene ricordato sia sui ring delle compagnie per cui ha lottato, sia sul web dalle persone che ancora lo ringraziano per averli fatti tanto divertire in quei pochi minuti nel 2006.

    Qui il match


    Qui l'intervista citata

    Si capisce che è del 2006 perché parlano di MySpace. Oltre agli aneddoti già riportati, ma raccontati con più enfasi, ci sono pure le lamentele per il bastone da kendo di Sandman che fa malissimo (altra costante), e i complimenti di Terry Funk per il segmento.
    Ultima modifica di Emperador Horace il 18/04/2021, 22:49, modificato 1 volta in totale.

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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da poppo the snake »

    Emperador Horace ha scritto: 18/04/2021, 20:43 La gimmick pensata per prendere in giro il network Sci-Fi rimane un classico della ECW made in WWE, anche se generalmente viene usata in contesti negativi da chi di wrestling non dovrebbe nemmeno parlarne perché non ci ha capito nulla. C'è da dire però che la stessa WWE, con grande acume e autoironia, ne ha caricato l'intera breve carriera sul proprio profilo youtube.
    Col senno di poi effettivamente è stata una bella trovata che forse (forse, forse, foooorse) di poteva portare avanti un altro poco con delle adeguate varianti.

    Comunque poi la cosa sovrannaturale la tirarono fuori lo stesso con Kevin Thorne (e soprattutto Ariel e le sue entrate in scena, l'unico motivo di interesse del vampiro barilotto)

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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da Emperador Horace »

    Nell'intervista parla di possibili scenari, ma non sono riuscito a capire chi li stesse proponendo.

    In realtà quel tratto lì l'ho voluto scrivere da ultrà dell'ECW Zombi, che ho sempre trovato divertentissimo.

    Di sbocchi da film di serie z ne avresti potuti avere tanti, dalle indagini per capire chi fosse in vita, allo Zombi arrapato che fa coppia con qualche diva. Ma è roba che sarebbe stata improponibile con la programmazione e l'impostazione dell'epoca.

    La serie contro Boogeyman era stata decente, al massimo, se Arson fosse stato vivo, avrebbero potuto riproporre qualcosa del genere per qualche battle royal di Halloween. O magari qualcuno avrebbe potuto bookare la rivincita con Sandman, prima o poi finirà il revival della vera ECW, e inizierà quello della ECW pezzotta.

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    bakke85
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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da bakke85 »

    Una stable con lui che zombizzava i suoi avversari sarebbe stata una figata

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    Emperador Horace
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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da Emperador Horace »

    Ecco la seconda parte dedicata alla ECW by Vince McMahon.
    La scheda l'avevo scritta anni fa con l'impostazione che usavo all'epoca, vagamente umoristica (d'altronde la mia ispirazione è stata wrestlecrap), pedantemente illustrativa e tendente al tono da divulgatore.
    Cioè, oggi non perderei più tempo a rivangare la storia di 1-2-3 Kid.
    La chiosa è quella che scrissi all'epoca, oggi non ha più senso. Ma mi piaceva.
    Inoltre non ho riguardato match e segmenti (tranne quello con Phantasio e uno contro il secondo Doink), quindi spero di non essermi inventato nulla.
    TONY DEVITO (S01, #21)

    Provenienza: New York City
    Altezza: 180 cm
    Peso: 112 chili
    Dove ha jobbato: WWF (1992-1997), WWECW (2006)
    Nativo del Connecticut ma presentato come newyorkese, Tony DeVito è uno dei più noti jobber dei primi anni '90. Nato nel '72, viene allenato da David Schultz (famoso per aver colpito violentemente un giornalista che accusava il wrestling di essere una farsa), ed esordisce su un ring nel 1991.
    L'anno successivo debutta in WWF con un taglio di capelli orrendo tipico di quegli anni, e un attire limitato a un paio di pantaloncini che gli mettono in risalto la panzetta. Non a caso nel giro di pochissimo comincerà a usare dei costumi a salopette che lo fanno sfigurare di meno di fronte agli altri lottatori della WWF, ma anche conciato così sembra proprio avercelo scritto in faccia che non vincerà mai un match.

    Nei primi mesi del suo praticantato viene affiancato spesso a Mike Bell, altro giovane di belle speranze anche lui allievo di Schultz, e che sarà sicuramente protagonista di queste pagine in quanto divenne noto il trattamento che gli riservò Perry Saturn durante un match registrato per Jakked. I due a prima vista potrebbero anche sembrare un vero tag team visto il modo di presentarsi che è abbastanza simile, infatti anche Bell ha i capelli lunghi raccolti in un codino e usa le salopette scure, anche se di fisico sembra messo meglio di Tony, essendo anche più alto.
    Sul ring non raccolgono molto, sono però tra i primissimi a sfidare gli Smoking Gunns, purtroppo riuscendo a impensierirli solo nelle prime fasi del match, quando li attaccano alle spalle approfittando della loro distrazione.
    In singolo invece ogni tanto DeVito riesce a mettere a segno qualche mossa, come nel match contro Mr. Perfect a Raw nel settembre del '93. Il nostro Tony però si pentirà di aver osato così tanto contro Curt Hennig, tanto che prima scapperà per evitare la sua ira, e poi lo supplicherà di risparmiarlo. Speranza vana.
    Al di là di qualche sporadica mossa offensiva, i match in cui sembra poter avere qualche chance sono pochissimi. Ad esempio quelli contro 1-2-3 Kid, che d'altronde veniva presentato come jobber fino a qualche mese prima, ovvero fino a quando riuscì a beffare Razor Ramon guadagnandosi un posto di prestigio nel roster. DeVito prova a imitarlo, lo chiude all'angolo, riesce ad eseguire su di lui qualche mossa di wrestling diversa dai soliti punch, riesce addirittura a tentare un conteggio, ma poi l'avversario ritorna sempre e finisce per batterlo ogni volta.

    Uno degli eventi principali del suo primo stint da jobber in WWF è comunque il match con Phantasio mandato in onda in una puntata di Superstars il 16 luglio del 1995, difatti si tratta dell'unico match televisivo che vedeva impegnata questa pittoresca gimmick, almeno dalle parti di Stamford.
    Phantasio, interpretato da Herry Del Rios, è infatti un prestigiatore votato alla lotta libera, si presenta indossando uno smoking e un cilindro, che poi farà esplodere, estrae metri di filo argentato dalla sua bocca e lancia delle orrende stelle filanti simili a ragnatele dalle sue mani. DeVito prova a rispondere mostrando i muscoli, ma Phantasio lo beffa con la sua magia finale, che consiste nello sfilargli i boxer dal costume. Il nostro povero jobber, disorientato e imbarazzato per aver mostrato in tv i suoi discutibili boxer con cuoricini (o fragoline, non si capisce bene e ci negano il primo piano. I commentatori ipotizzano anche fiorellini o cuoricini), non può che capitolare al roll-up dell'avversario.

    Qualche volta viene sottolineato dai commentatori che Tony DeVito sarebbe cugino di primo grado di Basil DeVito, protagonista dietro le quinte della WWF che in futuro diventerà anche presidente della XFL. Gli stessi però ci tengono a precisare che Tony non è parente del celebre attore Danny DeVito.

    Gli ultimi incontri per la WWF sono del 1996, poi Tony si avventura nel wrestling indipendente alla ricerca di fortuna. Farà parte del midcarding dell'ultima ECW nella stable dei Baldies, poi rimarrà a Philadelphia nella Ring Of Honor, anche lì in un ruolo prettamente da midcarder nei primi anni della compagnia. Riesce comunque a vincere le cinture di coppia, ma lui e la sua stable (i Carnage Crew) non rimangono nella storia della compagnia, e dopo il 2005 termina il suo rapporto con la ROH.

    Così Tony torna a fare delle capatine in WWE. L'anno è il 2006, la major più famosa del mondo ha deciso di riaprire la ECW, di cui detiene i diritti, e di darle uno spazio settimanale di un'ora. Sci-Fi Channel si aggiudica l'esclusiva televisiva speranzosa di poter aggiungere al suo palinsesto del grande wrestling.
    Il progetto in un primo momento è ambizioso, dirige la baracca il vecchio guru della ECW Paul Heyman, vengono richiamati molti degli originals, e nel roster figurano sia lottatori importanti della WWE come Big Show, che giovani in rampa di lancio come CM Punk.
    In tutto questo ambaradan trova spazio anche Tony DeVito, che con due sole apparizioni resterà nella mente e nel cuore di tutti gli appassionati della ECW farlocca by Vibce McMahon.
    Un leitmotiv delle prime puntate è quello di mettere Sandman contro un freak di qualche genere. Nella prima puntata andata in onda il 13 giugno del 2006, affronta lo Zombie interpretato da Tim Arson, un personaggio che serviva a prendere in giro il network su cui andava in onda il programma.
    Nella seconda puntata entra in scena Macho Libre, ovvero il nostro Tony. Macho Libre è un incrocio tra Nacho Libre, personaggio cinematografico interpretato da Jack Black (e ispirato al vero luchador Fray Tormenta), e Macho Man Randy Savage. Entra in scena mascherato come ogni buon lottatore messicano, indossando anche degli occhiali da sole zebrati, e imita sia nei gesti che nella parlata il già citato Macho Man. Ne viene fuori un promo delirante in cui la richiesta di un match viene inframezzata con le catchphrase di Randy Savage e con parole spagnole a caso.
    A fermare questo delirio irrompe Sandman, che sistema la questione in pochi secondi grazie all'aiuto del solito kendo stick, e non lascia al povero Macho Libre nemmeno la possibilità di tentare una risposta.
    Due settimane dopo Tony DeVito si avvicina all'immortalità. Heyman gli fa indossare un vestito da prete, e lo mette tra il pubblico poco dietro ai due commentatori Tazz e Joey Styles.
    Durante la puntata questo presunto prete salta le transenne e prende un microfono per rivolgersi al pubblico presente nell'arena e a quello a casa. Dichiara che è la prima volta che guarda uno show della ECW e che lo trova disgustoso e deplorevole, commentando che una roba del genere non solo non dovrebbe andare in onda in tv, ma che una forma d'intrattenimento di questo tipo non dovrebbe esistere sulla faccia della Terra. Continua ad ammonire le persone del pubblico, dicendo loro che dovrebbero vergognarsi perché guardando lo show diventano tutti dei peccatori, e conclude affermando che chiunque ami la ECW brucerà all'inferno.
    Finito il sermone, si toglie il collarino e aggiunge che non è un vero sacerdote, ma che si è vestito così per poter esprimere il suo pensiero. Detto ciò si riposiziona in prima fila mentre fa il suo ingresso The Sandman.
    Il lottatore arriva nel settore dove è seduto lo spettatore, probabilmente gli chiede di andarsene ma lui gli mostra il suo biglietto. A quel punto Sandman comincia a prenderlo a bastonate nel tripudio del pubblico, costringendo il nostro Tony ad abbandonare l'arena.
    Ci credo che poi nelle interviste DeVito racconta che detesta il kendo stick di Sandman.

    Da allora di notizie del povero Tony ce ne sono poche. Avrà preso i voti? Lotterà mascherato in qulache indy messicana? Passerà il tempo disturbando convegni di prestigiatori?
    Sappiamo solo che ci manca tanto e non vediamo l'ora di vederlo jobbare di nuovo in WWE.

    Sandman accorre per Macho Libre
    https://www.wwe.com/videos/the-sandman- ... ne-20-2006

    Il match con Phantasio

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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da Emperador Horace »

    L'excursus portoghese di HSMA mi ha fatto tornare in mente Sylvano Sousa che portoghese non era, ma che associavo alla penisola iberica per via di questo nome (finto).

    Googlando purtroppo è venuto fuori che è morto sei mesi fa di covid.
    Lo ricorda John Arezzi su Slam Wrestling, che possiamo definire podcaster di wrestling oltre che ex fotografo e promoter, e che fu suo partner in un handicap match contro Dusty Rhodes.
    https://slamwrestling.net/index.php/202 ... rtner/amp/

    Nell'articolo Arezzi sostiene anche che Sousa fu suo partner nel suo unico match all'attivo, ma in realtà ne ha caricato anche un altro registrato la stessa sera in cui fa coppia con Joe Turco (from Catania, Italy) contro Jay Strongbow e Peter Maivia.
    La cosa interessante è che nei commenti su youtube Arezzi sostiene di non essersi mai allenato, e che risultò talmente scarso che già nel secondo match (quello di coppia) lo tennero completamente a distanza dall'azione, per poi cassare definitivamente il terzo, un 1 vs 1 contro Bob Backlund.
    La WWE ha continuato nella pratica di usare jobbers poco preparati fino all'incidente di Chuck Austin nel 1990, che rimase paralizzato in un match contro i Rockers.

    Dovrebbe esistere un podcast con Jim Cornette in cui Arezzi parla di questi match.

    Negli altri necrologi sparsi nel wrestling web viene scritto che l'ultimo match di Sousa "viene creduto essere" quello contro One Man Gang nel 1987, questo perché collocato molti anni dopo la fine del suo rapporto con la WWE (nel 1980), e in maniera isolata se si esclude un altro evento nel 1985.

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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da Emperador Horace »

    Dato che ormai sono impantanato nelle stesse 3 biografie (un WCW, un TNA e un WWF/WWE), mi lancio in piccole rubrichette.

    WhatHorace presenta: 5 jobber con cognomi famosi che sono rimasti sconosciuti

    BRUNO BATISTA (WWF 1996): in realtà è accreditato un po' ovunque (wrestlingdata, cagematch, wwfoldschool) come Bruno Detista, ma a me sembra proprio che al commento venga chiamato Batista, anche se non c'è una grafica a chiarire.
    Comunque che sia Batista o Detista esiste nello spazio-tempo solo in un doloroso squash contro Mankind a Superstars a metà del '96, poche settimane dopo il debutto di Mick Foley con questo personaggio.
    Se chiudete gli occhi comunque potete godervi il match solo col commento, immaginandovi uno squash di Foley su Dave Batista, con tanto di quest'ultimo che urla disperato.
    Vai a capire per quale motivo, ma Brunone lo avevo messo tra i papabili per la quinta stagione.

    KEITH HART (JCP/WCW 89-91, SMW 92): questo lo avevo inserito nella seconda stagione, quindi magari prima o poi magari gli amplio la scheda con un po' di retorica da quattro soldi.
    Proveniente dal Tennessee, omonimo e contemporaneo dell'altro Keith Hart, il fratello di Bret e Owen noto ai più per la sua partecipazione alle Survivor Series del '93.
    Questa particolarità confonde spesso chi si addentra nella stesura di report di eventi avvenuti trent'anni prima, come il proprietario di questo blog che s'è guardato la Smoky Mountain Wrestling chissà quando e chissà perché, e ha fantasticato su Hector Guerrero vs Keith Hart scambiandolo per un dream match tra terzi fratelli.
    https://wrestlingrecaps.com/2012/03/22/smw-tv-3211992/
    C'è da dire che Keith sembrava un buon wrestler, non era il tipico jobber sacco di patate incapace di andare oltre calci, pugni ed headlock, per cui qualcuno poteva scambiare la sua buona base di technician acrobatico per qualche grandiosa tecnica imparata nel Dungeon (vedere appunto il già citato incontro con Hector Guerrero in SMW o il tag team match contro Kevin Sullivan e Cactus Jack)
    Caratteristica tipica di Keith era anche il selling spettacolare, era un tale piacere vederlo rotolarsi o volare da una parte all'altra del ring, che qualcuno continuava a colpirlo anche dopo il pin.
    Il suo apice in WCW probabilmente è il match contro il fratello dell'altro Keith, Owen, all'inizio del suo brevissimo stint ad Atlanta.
    Per non confondere gli spettatori, oppure per non offendere Owen, solo per quel match viene ribattezzato Keith Stark, e gli viene pure cambiata la provenienza dal Tennessee al North Carolina.
    Il match è molto carino, e Keith sbatte anche la testa contro una transenna subendo un tope suicida dell'avversario.

    Come confermato da Count Grog su wrestlingclassics e da fonti video su youtube, Keith ha continuato a lavorare in minuscole indies del sud degli Stati Uniti almeno fino a qualche anno fa, acquisendo nei lustri uno status da shot caller, qualunque cosa significhi.

    MAX McGYVER (JCP 1987-89, WWF 88-89): una grande delusione, mi aspettavo un wrestler in grado di costruire un deltaplano con corde, paletti e tappeto del ring, oppure un'imbarcazione coi pezzi del tavolo del commento in spagnolo, e invece è solo un tizio alto e un po' flaccido che non azzecca una mossa. In alcuni match sembra avere i capelli schiariti, spero almeno sia dovuto a una qualche esplosione che lo ha investito, magari di un elicottero costruito con i vestiti di Jim Ross.
    A sua discolpa credo che non si sia mai presentato come MacGyver con lo spelling del noto telefilm amato da Patty e Selma, ma come McGyver nella tv NWA e McGiver in WWF. Si tratta di un altro personaggio praticamente invisibile, ha un profilo solo su profightdb, che però include esclusivamente i tre match combattuti per la compagnia di Stamford.
    In compenso dei buontemponi hanno montato un suo titantron con la sigla di "MacGyver" comprendente vari spot in cui le prende sempre (i migliori sono quelli con Eddie Gilbert)



    LARRY McMAHON (WCW 1995): per anni ho letto questo nome tra i risultati di Saturday Night pensando a un refuso o a una presa in giro internettiana. E invece da quando è spuntato fuori il match posso confermare che questo ragazzetto biondiccio che affronta Blacktop Bully (Smash dei Demolition e Repo Man in WWF) ad inizio 1995 si chiama proprio Larry McMahon.
    Anche lui esiste solo in questo brevissimo squash in cui: viene usato come sacco da pugile, atterra di faccia inciampando tra le corde e viene rigirato e rimontato come una formina del Tetris. Non si hanno altre conferme della sua esistenza sulla faccia della Terra.
    Vai a capire perché nel mondo delle trovate puerili per prendere in giro il proprietario della WWF, come i nomi Vincent o V.K. Wallstreet, nessuno abbia pensato a mettere sotto contratto il buon Larry.
    Ma ve lo immaginate in una gabbia a cinque piani a combattere contro Bischoff per il controllo della WCW?

    TONY PEÑA (WCW 1996): "simpatica" presa in giro al fondatore della AAA Antonio Peña attribuita a Konnan, a cui evidentemente non bastava il tentativo di mandargli all'aria il biz sottraendogli tutti i pezzi più pregiati.
    È l'avversario di Lord Steven Regal in una puntata di Nitro di fine '96 per il titolo TV da lui detenuto.
    Universalmente si crede fosse Villano IV senza maschera, questo perché è visibile il numero IV sulla sua tutina, ed è indiscutibilmente un Mendoza (è identico al V senza maschera). Questo è l'unico match televisivo che combatte con questo nome, poi diventa per qualche mese Ray Mendoza Jr. sempre a viso scoperto, e poi nel corso del '97 torna ad essere Villano IV, spesso in coppia con il V che nel frattempo lo ha raggiunto alla corte di Ted Turner. Curiosamente Ray Mendoza Jr. è il nome che adotterà proprio il V dopo la perdita della maschera contro Ultimo Guerrero, anche perché si chiama proprio così. Da notare che il match contro Regal è breve ma non è uno squash, bensì un campionario di prese e controprese a grande velocità, tanto che viene recensito positivamente dai blogger di Segunda Caida (un estratto:Very WCW match, two guys delivering a hellacious match, cut short, while Zbyszko and Schiavone talk about the NWO) e inserito in una retrospettiva sul wrestler inglese.
    http://segundacaida.blogspot.com/2011/0 ... l.html?m=1
    A dispetto del nome in spagnolo, Segunda Caida è un blog in inglese in cui viene recensito di tutto, anche se con un occhio di riguardo nei confronti della lucha libre.

    Ovviamente Villano IV avrà poi una scheda più approfondita, dato che diventerà uno dei messicani con lo status più basso in WCW.

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    Re: Horace del 2011 presenta: Storie di Tutti i Jobbers

    Messaggio da Emperador Horace »

    Mentre cercavo informazioni su Keith Hart ho scoperto che ad ottobre 2020 è morto di covid un altro ex jobber: Johnny Meadows.

    Sono sincero, non ho controllato se lo avessi segnato da qualche parte, ma certamente non lo ricordavo.

    Comunque una carriera da jobber su cui forse tornerò in futuro, spesa soprattutto in WCW nei primi anni '90.
    Dando una sbirciata al suo sito lui sembrava orgoglioso soprattutto della vittoria del Southern Championship Title, nella stessa piccola compagnia e nello stesso periodo in cui Keith Hart era campione di coppia.
    Meadows, come molti altri jobber, lottava in molte compagnie locali, ed è ricordato anche per il tag team con Joey Cazana (attivo soprattutto tra WCW e SMW) chiamato Paradise City Rockers.

    Ma la sua particolarità è un'altra, a metà anni '90 molla il wrestling e diventa compositore per jingles e canzoni usate in molte serie televisive.
    John Condrone, il suo vero nome, si presentava anche come vincitore di Grammy, ma altre fonti lo danno solo come in nomination, ma purtroppo nessuno cita in che categoria e con quale brano.

    Non è l'unico jobber della WCW con una carriera nella musica, vedi anche Chad Brock che ha una discreta fama nella musica country.

    Negli ultimi anni appariva comunque in qualche minuscola compagnia, qui una decina d'anni fa



    E questa è una comparsata caricata un anno fa, ormai molto panciuto e invecchiato (è morto a 59 anni), si fa aiutare da una arzilla vecchietta del pubblico per mettere k.o. un fellone.



    L'immancabile coccodrillo di Slam Wrestling
    https://www.google.com/amp/s/slamwrestl ... covid/amp/

    Il ricordo del Sun
    https://www.google.com/amp/s/www.thesun ... ad-59/amp/

    E quello di sportsroom
    https://www.google.com/amp/s/www.thespo ... -19/%3famp

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