Ma io mica dicevo i proprietari del circuito, spetta alla F1 rimborsare. Pure ad Indianapolis se non sbaglio fu Michelin a rimborsare i biglietti della corsa. Qui è evidente che il casino grosso l'ha fatto la F1, non facendo correre alle 15 per poi fare due giri dietro SC oltre 3 ore dopo con condizioni peggiori. Si prendono la responsabilità e rimborsano i biglietti. Sarebbe vergognoso e ingiusto non farlo.The Prizefighter ha scritto: ↑29/08/2021, 22:00 I ricavi dei biglietti vanno ai proprietari del circuito, quindi in quel caso devono essere loro a decidere se rimborsare o meno. Tra disastri naturali e pandemie varie la vedo difficile. A meno che non intervengano F1/Liberty Media e i piloti mettendoci di tasca loro i soldi per rimborsare i fan
Anzi, dirò di più: dopo il bordello di oggi devono regolamentare come gestire queste situazioni, perché si è capito l'andazzo di non voler più correre in condizioni di bagnato estremo(mi domando a cosa servano le full wet). O se c'è il rischio di pioggia violenta al pomeriggio invertono F1 e F2/F3, oppure stabiliscono dei criteri oggettivi per gestire queste situazioni. Sia per rispetto del mondiale, ma anche per evitare teatrini come quello di oggi in cui tutti sapevano che non si poteva correre, però stavano tutti lì a prendersi per il culo facendo finta di aspettare non si sa bene cosa visto che più passava il tempo, più pioveva e meno si vedeva in pista.
Io personalmente credo che saper guidare in condizioni di bagnato sia una delle discriminanti tra i buoni piloti e i campioni assoluti ed eliminare le gare bagnate dalla F1, significa che questo sport non è più F1. Oggi ho sentito dire su SKY da Genè e Valsecchi che queste macchine non sono adatte ad andare sull'acqua, e allora le auto sono progettate male. Rivedano i regolamenti perché è ridicolo che una F1 non possa correre sulla pioggia. Se poi c'è un discorso di paura da parte dei piloti, chi non se la sente non corre. Però non mi si venga a dire che con la pioggia si rischia la vita, tutte le settimane rischiano la vita. Con la pioggia il rischio è più alto, ma la F1 è da sempre uno sport in bilico tra la spettacolarità e il pericolo. Si prendono tutte le precauzioni del caso e si prega che tutto vada bene. Nessuno vuole la morte gratuita di nessun pilota, però la situazione attuale non ha senso per la storia di questo sport. E quanto fatto oggi è semplicemente ridicolo.