Superlega

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Gsquared
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Re: Superlega

Messaggio da Gsquared »

Comunque sono sempre della posizione che fanno tutti schifo dal primo all'ultimo.
Ma la Superlega di più.



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*play297*
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Re: Superlega

Messaggio da *play297* »

The Prizefighter ha scritto: 31/05/2021, 18:34 Non so voi ma a me ha ricordato Mazzoni che in un GP di Monaco diceva che in tanti avevano riconosciuto per strada lui e Capelli per chiedere loro cosa stesse succedendo a livello regolamentare in F1 :divertito1: :divertito1: :divertito1:
Chi guarda la F1 e non ha mai sentito una telecronaca del magnifico duo, non ha mai visto davvero la F1.
Cacciate Vanzini e Mr. Wow e richiamateli dannazione :triste:
Gsquared ha scritto: 31/05/2021, 20:00 Comunque sono sempre della posizione che fanno tutti schifo dal primo all'ultimo.
Ma la Superlega di più.
.

Ripeto, a me fanno ridere i tifosotti che dicono "eh, ma se sei contro la superlega come fai a stare con la Uefa" e ripetono "Il CaLcIo DeL pOpOlO lol xdxdxdxd" (battuta che boh, ha smesso di far ridere già qualche giorno dopo? Ma non dovrei stupirmi, visto che ci sono pagine meme che campano ancora sull'Impact TT/BT "Quando e allora tu").

Cazzo, ma ci si arriva che è una sfida a chi fa meno schifo o tocca per forza idolatrare qualcuno?

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Lieutenant Loco
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Re: Superlega

Messaggio da Lieutenant Loco »

Gsquared ha scritto: 31/05/2021, 20:00 Comunque sono sempre della posizione che fanno tutti schifo dal primo all'ultimo.
Ma la Superlega di più.
Perfezione.

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Smoker
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Re: Superlega

Messaggio da Smoker »

Gsquared ha scritto: 31/05/2021, 20:00 Comunque sono sempre della posizione che fanno tutti schifo dal primo all'ultimo.
Ma la Superlega di più.
Beh ma questa è la base del discorso sempre e comunque. Io sincero sono a favore della superlega per il semplice motivo che a questo punto, schifo per schifo, che almeno vinca lo schifo che mi garantisce lo spettacolo migliore (e anche perchè credo sia un'evoluzione inevitabile).

Sono ben conscio che sia un ragionamento molto egoista.

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MacheteKowalski
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Re: Superlega

Messaggio da MacheteKowalski »

Si parla di una richiesta di 1 o 2 anni di esclusione dalle competizioni.
Io ripeto che, per quel poco che posso capire io, se quanto emerso nei giorni scorsi è vero (ossia che in un primo momento la Fifa era addirittura a favore e sapevano tutto già da parecchio tempo) una eventuale sentenza di questo tipo sarebbe allucinante, non avendo in sostanza le società fatto nulla di illegale o contro qualsivoglia statuto (tant'è che le norme anti-SuperLega sono arrivate dopo).

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lando
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Re: Superlega

Messaggio da lando »

Superlega contro UEFA. Da un lato: Juventus, Barcellona e Real Madrid. Dall’altro, la confederazione europea guidata da Aleksander Ceferin. Una battaglia che si combatte con le armi legali: la notizia del giorno è che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si pronuncerà sul rinvio pregiudiziale del Tribunal Mercantil n°17 di Madrid. Ne abbiamo parlato con Paco D'Onofrio, avvocato esperto di diritto sportivo e professore di diritto dello sport presso l'Università di Bologna.

Intanto, cosa rappresenta la comunicazione di oggi?
“Il rinvio pregiudiziale è un meccanismo attraverso il quale si richiede l’intervento della Corte di Giustizia UE. C’è un primo vaglio di ammissibilità che è stato superato: la corte ha ritenuto la questione di sua competenza e questo va in un certo modo a suffragio di chi questa iniziativa l’ha adottata. Non è un’anticipazione sull’esito, certo, ma è un primo elemento che depone verso il fatto che la materia esondi dai limiti sportivi e possa essere giudicata in base alle norme che disciplinano il mercato”.

Sull’altro piatto della bilancia c’è la specificità dello sport.
“Il criterio a livello europeo è in realtà lo stesso a livello statale: l’ordinamento sportivo è autonomo, non indipendente. Può darsi una sua struttura, su cui le autorità statali o comunitarie non intervengono. Tuttavia, nell’esercizio di questa autonomia i principi generali degli ordinamenti vanno rispettati: pur essendo lo sport qualificato come gioco, in realtà coinvolge diritti di rango costituzionale. Penso per esempio al diritto al lavoro o al diritto all’impresa. Diritti che vanno protetti anche con norme che vanno al di là dell’ordinamento sportivo: non si può pensare che ci sia una dimensione economicamente rilevante, che sfugga a regole generali in materia economica, finanziaria o di anti-trust”.

Il precedente più illustre è la Bosman.
“Tutto nasce da lì, il principio è lo stesso: all’epoca si diceva che i contratti sopravvivessero anche oltre la loro durata, perché lo sport aveva deciso che fosse così. Dato che però si parlava di diritto al lavoro, pur proveniente dal diritto sportivo, la Corte statuì che non ci si poteva sottrarre al diritto generale, valido per qualsiasi lavoratore. C’è una forte analogia tra le due situazioni, anche in quel caso l’ordinamento sportivo non si voleva arrendere a un’applicazione naturale del diritto, pretendendo di poter rivendicare una sorta di primato. La Corte di Giustizia fu lapidaria e qui mi sembra di vedere lo stesso presupposto: un’organizzazione, in questo caso la UEFA, che pretende di imporre un modello senza che sia possibile neanche proporre un’alternativa. Non si tratta di società che hanno rinunciato o declinato la loro disponibilità a far parte dei tornei nazionali o europei precedenti; hanno semplicemente sottoscritto un accordo e ideato un modello alternativo. Allo stato attuale, non hanno causato alcun danno concreto: se ora la UEFA condannasse tre società, condannerebbe tre società che hanno solo osato immaginare un modello alternativo, ma che non l’hanno posto in essere”.

La UEFA, però, è un’organizzazione privata. L’esclusione vorrebbe dire: giochi se stai alle mie regole, altrimenti vai fuori.
“Però bisogna stare attenti. Non è che un’organizzazione privata può irrogare sanzioni senza che ci sia un valido presupposto. Un’eventuale esclusione comporterebbe un danno economico immediato a carico di queste società. Anche in una dimensione privata, e del resto il sistema dei contratti federali pre-Bosman era privato, valgono le regole generali. Anche in quel caso veniva eccepita la dimensione privata, ma questo non può bastare a consentire che siano vulnerati diritti che hanno una chiara natura universale. In questo momento, se la UEFA irrogasse delle sanzioni lo farebbe solo perché alcune squadre hanno osato ipotizzare un modello alternativo, senza realizzarlo perché non c’è un programma concreto. Si rischia un processo alle intenzioni, e questo mi lascerebbe qualche dubbio sulla legittimità della condotta punitiva. Se ci sarà una sanzione, bisognerà vedere quale sarà: se di natura economica, è reversibile. L’esclusione da una o più edizioni di una competizioni no: se successivamente la corte la giudicasse illegittima, non si potrebbe certo riportare indietro le lancette dell’orologio”.

Vede quindi più logica un’eventuale multa da parte della UEFA?
“Ci sarebbe una questione a monte, per come la vedo io. Se all’interno di una confederazione, dodici tra le squadre più rappresentative soffrono per un modello che ritengono insoddisfacente e superato, non ci si può chiudere in modo così rigoroso: bisognerebbe aprire un tavolo condiviso, per delle riforme che non siano esclusive. Detto questo, se la UEFA decidesse di portare avanti questo atteggiamento così rigoroso, vedrei più ragionevole una sanzione di natura economica. Con l’esclusione dei tre club ancora interessati, la UEFA si esporrebbe a un rischio gigantesco e a un potenziale carico di responsabilità risarcitoria gravissimo”.

I tempi della Corte di Giustizia UE quali possono essere?
“Dubito possano essere brevi, comunque penso saranno inconciliabili con l’inizio della prossima stagione agonistica. La UEFA dovrà decidere al buio, senza il conforto o il parametro della decisione della Corte, se e come sanzionare. Dubito che la corte possa pronunciarsi prima di agosto”.

Tornando alla specificità dello sport, la UEFA non potrebbe sostenere che una struttura tipo la Superlega metta a rischio lo sviluppo del calcio in toto?
“Noi diamo per scontato che esista un soggetto monopolista. È così in Italia, ma in qualsiasi Paese: per fare calcio o sport devi aderire alla FIGC. Lo stesso discorso vale a livello continentale, ma questo è un meccanismo che lo sport si è dato. Nel momento in cui ci si confronta con le regole di mercato, non è detto che questa autoreferenzialità tenga: le posizioni di dominio sono sempre state contrastate dall’Unione Europea. Alcune le diamo per scontate e immutabili, ma sono tali soltanto finché sono accettate dai protagonisti. Io credo che se le dodici squadre avessero portato a conclusione quel progetto, la UEFA avrebbe sicuramente potete escluderle: avrebbe potuto dire o partecipi ai miei tornei o ai tuoi. Questo non è successo, c’è stato solo il concepimento di un modello alternativo, che non ha avuto corso: certo, nasceva perché avesse una fase esecutiva, ma questo non è ancora successo. E la sanzione arriverà oggi: la UEFA li vorrebbe condannare solo perché hanno osato pensare a un altro modello. Che noi non conosciamo a fondo, se non per quello che ci hanno raccontato alcuni dei protagonisti. Ma non sappiamo per esempio come sarebbero state reclutate le squadre a invito e soprattutto non c’è scritto che sarebbe stato un modello alternativo alla Champions. La UEFA ragiona in termini di esclusività: è un ragionamento tollerabile a livello europeo? Penso alla modifica delle NOIF delle FIGC: varrà per il futuro, è già un approccio diverso e più logico. Inoltre, se una federazione cambia una norma, è perché in passato quella norma non c’era: mi sembra più prudente l’atteggiamento della federazione italiana”.

Bosman a parte, la giurisprudenza UE va in una direzione chiara. Difficile che la UEFA possa vincere.
“Certo, del resto il rinvio che fa il tribunale commerciale di Madrid si basa su questo presupposto: è un tribunale dello Stato, che legge i precedenti e guarda alla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE. Poi chiede se valgono ancora quelle indicazioni. Nutro molto scetticismo sul fatto che un’eventuale sanzione della UEFA nei confronti dei tre club, nelle forme di un’esclusione dalle proprie competizioni, possa essere avallato dalla corte europea. Diverso sarebbe se venisse concretizzato un meccanismo alternativo”.

Però così si rimanda solo il problema, no?
“È indubbio, ma infatti la questione non dovrebbe essere risolta né nelle aule di giustizie né con interviste giornalistiche dei protagonisti, cioè da una parte i rappresentanti della UEFA e dall’altra i rappresentanti della Superlega. È stata gestita male a livello mediatico e comunicativo, ma in realtà della Superlega era a conoscenza tutto il mondo del calcio: evidentemente il malessere di queste società doveva essere intercettato prima. E penso ancora che la soluzione migliore, l’unica davvero possibile, sia di compromesso tra le parti oggi in lotta”.

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MacheteKowalski
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Re: Superlega

Messaggio da MacheteKowalski »

UEFA e FIFA non potranno sanzionare i club di SuperLega. A darne la notizia è l'emittente spagnola Cadena SER, secondo la quale il Ministero della Giustizia svizzero avrebbe già comunicato a entrambi gli organismi calcistici che non sarà possibile operare rappresaglie contro Juventus, Real Madrid e Barcellona.

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RAW_Is_Jericho
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Re: Superlega

Messaggio da RAW_Is_Jericho »

Dipende se vogliono continuare a giocare nelle competizioni Uefa oppure no. La Juve ne è costretta se vuole iscriversi alla prossima Serie A. In questo momento Agnelli è con le spalle al muro, poi siamo in Italia e può benissimo succedere che tutto si risolva a tarallucci e vino.

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lando
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Re: Superlega

Messaggio da lando »

Il Fatto quotidiano di stamane fa notare come l'UEFA preveda di incassare circa 2 miliardi da Euro2020. I quali serviranno a salvare il "carrozzone" (cito dal Fatto) UEFA e tutti i suoi costi (i bilanci sono in perdita sistematica. Da anni). L'UEFA prevede di incassare quasi tutto l'assegno per sé dal momento che spenderà poco\nulla per i costi organizzativi, i quali sono quasi interamente a carico della nazione ospitante, e di lasciare "gentilmente" 371 milioni da spastirsi tra le varie federazioni (la miseria di 9,25 a testa. La vincitrice può arrivare a 28). 150\200 dovrebbero andare ai club come (molto) parziale indennizzo per aver utilizzato i loro calciatori, con tutti i rischi che ciò ne comporta. Il resto dell'assegno finirà dritto nelle tasche dell'organizzazione guidata da Ceferin. Tant'è che il Fatto definisce chiaramente gli europei "la gallina dalle uova d'oro" dell'UEFA.
Ed ecco spiegato quale sarebbe il vero problema della Superlega.

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Re: Superlega

Messaggio da MacheteKowalski »

I club inglesi hanno accettato una multa da 20 milioni di sterline complessiva (da dividere).
30 punti di penalizzazione in caso di recidiva.
Che cacasotto.

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Re: Superlega

Messaggio da Impreza »

I procedimenti disciplinari della UEFA nei confronti di Real Madrid, Barça e Juventus sono stati sospesi. I tre club non dovranno pagare nessuna multa e non saranno esclusi dalla Champions League

Lel

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Re: Superlega

Messaggio da lando »

Impreza ha scritto: 09/06/2021, 18:34 I procedimenti disciplinari della UEFA nei confronti di Real Madrid, Barça e Juventus sono stati sospesi. I tre club non dovranno pagare nessuna multa e non saranno esclusi dalla Champions League

Lel
Com'era ovvio. La UEFA non sarebbe mai potuta arrivare ad un'esclusione, perché se poi le tre avessero vinto le cause gli avrebbero tirato via tanti di quei soldi da farle fare bancarotta.

A breve, la testa di Ceferin rotolerà tra i piedi dei 3, che così ricuciranno lo strappo con la UEFA.

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Re: Superlega

Messaggio da Numero5 »

Godo.

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Re: Superlega

Messaggio da MacheteKowalski »

Non è ancora finita, appena Ceferin salta mi faccio il segone.

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Re: Superlega

Messaggio da The Prizefighter »

Vabbè era impensabile dare una punizione. Non è mica un processo alle intenzioni, di pratico a parte il primo comunicato c'è stato ben poco per non dire niente. Per cosa dovevano essere punite? Per aver gridato ai 4 venti un'idea?
Diciamo che son state pure fortunate con le inglesi che si son ritirate, perchè così non hanno dato spazio di manovra alla UEFA, che senza atti più concreti di una dichiarazione non è che può escludere le squadre.

Per me la Superlega è lontano dall'essere morta, in un prossimo futuro si farà (non si sa quanto prossimo) con i team che abbandoneranno la UEFA se hanno davvero intenzione di costruire un'alternativa e a quel punto la partecipazione ai campionati nazionali verrà negoziata con le federazioni nazionali, senza che la UEFA possa mettere bocca, altrimenti sì che si configurerebbe un abuso di posizione dominante.
Poi se Ceferin salta e si ricuce lo strappo è pure probabile che il modello superlega venga usato per una prossima champions league

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