scindiamo il discorso in due partiLieutenant Loco ha scritto: ↑06/08/2021, 10:48 I docenti erano fra le categorie prioritarie a febbraio/marzo. Gli studenti no. Quindi no, non è proprio "lo stesso dicasi", anzi.
Questo significa che se un docente non ha completato il ciclo vaccinale a settembre, è con moltissima probabilità un no-vax che il vaccino non se lo farà mai e che quindi consapevolmente mette a rischio tutte le classi a cui insegna.
Gli studenti non sono mai stati categoria prioritaria, anzi. Di conseguenza sono soggetti alle prenotazioni regionali, come tutti i comuni mortali. Uno studente che non ha completato il ciclo vaccinale a settembre magari è no-vax (/figlio di no-vax), magari è semplicemente uno sfigato a cui la regione di competenza ha dato l'appuntamento tardissimo come da brava tradizione italiana. E' giusto impedire ad uno studente di andare a scuola semplicemente perché la sua regione gli ha dato l'appuntamento molto tardi?
La differenza fra insegnanti e studenti è tutta qui.
lato docenti: non c'era bisogno di arrivare ad agosto per scegliere se imporre loro o meno l'obbligo vaccinale... al massimo dovevano decidere solamente come comportarsi con i non vaccinati, visto che tutte queste persone, concettualmente parlando, dovevano essere già coperte da mesi
lato studenti: le scuole iniziano a settembre, stiamo ad agosto ed è tardi per accorgersi del fatto che bisognava renderli una categoria prioritaria, anche perchè le scuole sono luoghi dove è mooooooooolto difficile rispettare (e far rispettare) le precauzioni per evitare il contagio
risultato? il solito guazzabuglio all'italiana per non scontentare nessuno, o quasi