Ecco. Un concetto fondamentale è che l’ Arte va sempre & comunque di pari passo con filosofia, musica, architettura, cinema, design, arti applicate, eccetera...
In base a questo la solita frase “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace” è una stronzata immane : esiste una “scienza”, chiamata “estetica” che, dai greci in poi, codifica quali siano i canoni della bellezza : così se una cosa è “bella” rimane bella anche se non piace e viceversa.
Suddetti canoni variano a seconda dei tempi, delle filosofie e delle correnti, poiché Arte, musica, filosofia, letteratura, architettura, cinema ed arti applicate sono sempre connesse e si influenzano a vicenda, traendo spunti una dall’ altra.
Se nel ‘600 era bella la donna formosa, stile odalisca, alla Renoir, negli anni ‘90 del ‘900 la bellezza era rappresentata dalle modelle come Cindy Crawford, Claudia Shiffer o Naomi Campbell, che in altre epoche non sarebbero state dei modelli iconici.
L’ Arte si muove, a seconda delle epoche, tra canoni “classici” o “anticlassici” e la bellezza non è sempre richiesta, ma è uno dei tanti strumenti che vengono usati per arrivare al risultato.
P.S. : ho scritto ‘sto post mentre ero in tram. Spero si sia capito comunque.