Arte contemporanea divertente

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FAT MIKE
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Arte contemporanea divertente

Messaggio da FAT MIKE »

In questo topic parlerò di alcuni artisti contemporanei che mi piacciono o che, in altri casi, mi fanno ridere.

TERESA MARGOLLES

Messicana, 77 anni. Marginalità, ingiustizia sociale e violenza di genere e nell'ambiente del narcotraffico sono i temi dei suoi lavori. Dopo un passato da medico legale patologo ha scelto di ricorrere ai potenti strumenti dell’arte per rappresentare con crudo realismo la sua realtà, il suo Messico e, soprattutto, la morte. La sua arte è intrisa di tracce materiali della morte che non possono certo lasciare indifferente chi le ammira. Ve ne propongo cinque.

1. Levatio corporis (1994): cavalluccio a dondolo realizzato con il feto morto di un cavallo.

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2. Joyas (2007): una serie di gioielli realizzati con pezzi di vetro di automobili che sono state oggetto di sparatorie tra narcotrafficanti.

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3. Entierro (1999): all’interno del blocco di cemento è presente un feto morto, frutto della violenza subita da una donna che ha poi avuto un aborto spontaneo.

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4. Lengua (2000): è la lingua tagliata da una banda di narcotrafficanti a un giovane adolescente, una lingua che parla per le tante giovani vittime uccise in Messico dai narcos.

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5. Vaporizacion (2002 - 2018): un ambiente chiuso in cui l’artista diffonde acqua vaporizzata, come fosse un bagno turco. Lo spettatore sente l’umidità sulla pelle, respira questo aerosol e scopre infine che il vapore deriva dall’acqua usata in un obitorio per pulire i corpi di donne violentate e uccise.

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Ultima modifica di FAT MIKE il 05/01/2022, 22:15, modificato 1 volta in totale.



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bakke85
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Re: Arte contemporanea

Messaggio da bakke85 »

Interessante, alcune opere di arte moderna mi interessano anche, altre le trovo incomprensibili e solo brutte. Di queste vedo il messaggio, ma sinceramente non andrei mai a una sua mostra.

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Jeff Hardy 18
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Re: Arte contemporanea

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

bakke85 ha scritto: 06/01/2021, 23:08 Interessante, alcune opere di arte moderna mi interessano anche, altre le trovo incomprensibili e solo brutte. Di queste vedo il messaggio, ma sinceramente non andrei mai a una sua mostra.
Perchè l'arte contemporanea non è concettuale, non è intelegibile.
L'arte contemporanea nasce da un concetto differente di evoluzione artistica.
Leggere "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" per capire la base.

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FAT MIKE
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Re: Arte contemporanea

Messaggio da FAT MIKE »

A proposito dell'arte dei totalitarismi, di cui si parla diffusamente nella suddetta opera, mi viene in mente questa simpatica scultura del collettivo Gelitin esposta in Fondazione Prada. Loro sono un po' demodè ormai, ma fanno sempre ridere. Quella qui sotto è una delle tre sculture che sono parte del progetto POKALYPSEA - APOKALYPSE - OKALYPSEAP e che mette in scena una critica all'arte dei totalitarismi e all'autocelebrazione, in questo caso reinterpretando il classico arco di trionfo con un uomo che si piscia in bocca. Quindi è anche una fontana.

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FAT MIKE
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Re: Arte contemporanea

Messaggio da FAT MIKE »

Uno che non mi piace affatto ma che magari potrà incuriosire qualcuno è il simpatico Pyotr Pavlensky, russo. "La mia arte è politica. Quello che faccio è mostrare pubblicamente la violenza del potere. Sono gli apparati a esercitare violenza".

Penso di poter esporre qui solo un paio di sue cosette. Qui è nudo in mezzo al filo spinato:
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Qui si è cucito la bocca:
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Poi vi consiglio di cercare su Google "Pyotr Pavlensky si taglia un orecchio" e "Pyotr Pavlensky si inchioda i genitali all'asfalto". Quest'ultima merita.

DenisPirola
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Re: Arte contemporanea

Messaggio da DenisPirola »

Jeff Hardy 18 ha scritto: 07/01/2021, 0:17
L'arte contemporanea nasce da un concetto differente di evoluzione artistica.
Leggere "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" per capire la base.
Da quando conosci Benjamin ? Jefo... mi stupisci.
Non solo : aggiungerei i “commentari” di Debord e {giusto per metterci qualcosa di patriottico} “il sex appeal dell’ inorganico” di Perniola.
McLuhan o Paul Virilio vanno bene per capire un certo tipo di correnti artistiche che hanno imperversato tra i ‘60 ed i ‘90, se crediamo che il post modernismo abbia dato tutto quello che aveva da dare.

Jeff Koons ancora spacca.
Damien Hirst è troppo sopravvalutato.
E Mattew Barney ancora deve essere capito appieno.

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Re: Arte contemporanea

Messaggio da DenisPirola »

FAT MIKE ha scritto: 12/01/2021, 20:47 Uno che non mi piace affatto ma che magari potrà incuriosire qualcuno è il simpatico Pyotr Pavlensky, russo.

[...]

Poi vi consiglio di cercare su Google "Pyotr Pavlensky si taglia un orecchio" e "Pyotr Pavlensky si inchioda i genitali all'asfalto". Quest'ultima merita.
Chris Burden {che si fece sparare o che si mise dentro ad uno scatolone in mezzo ad un’ autostrada trafficata}, Gina Pane o Stelarc {giusto per fare qualche nome} lo facevano già negli anni ‘70.
Niente di nuovo.
Dai russi si può pretendere molto di più, con tutto quello che hanno da raccontare.

Anche Margolles, con la quale hai aperto il thread è un po’ troppo “sensazionalista” : va benissimo, per carità {vedi Andres Serrano degli anni ‘90, i fratelli Chapman, certi lavori di Cindy Sherman, il buon vecchio Manzoni o lo stesso Hirst, per fare qualche nome}, ma non vorrei che passasse il messaggio che l’ Arte contemporanea sia tutta “sensazionalista” o “provocatoria”.
Ci sono, per fortuna, tantissimi esempi di Opere contemporanee che non hanno bisogno alcuno di “shockare” per provocare reazioni o per essere rilevanti in un contesto tematico “forte”.

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Jeff Hardy 18
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Re: Arte contemporanea

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

DenisPirola ha scritto: 13/01/2021, 10:09 Da quando conosci Benjamin ? Jefo... mi stupisci.
Me lo avevi indicato tu come lettura.

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Re: Arte contemporanea

Messaggio da DenisPirola »

Jeff Hardy 18 ha scritto: 13/01/2021, 13:47 Me lo avevi indicato tu come lettura.
...e lo hai letto ? Davvero ?
Non è, alla fin fine, troppo “pesante”, pur trattandosi di un saggio {personalmente la saggistica sull’ estetica è il tema che preferisco}, ma scorre liscio ed espone esaustivamente i concetti che sono alla base dei meccanismi con i quali si muovono le arti della nostra epoca, anche se oggi certi passaggi possono sembrare “scontati”, quando Benjamin li studió si trattava di concetti che meritavano e dovevano essere codificati.

Non mi ricordavo di avertelo consigliato. E sono contento di averti indicato questo, piuttosto che le “50 sfumature di grigio”.

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FAT MIKE
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Re: Arte contemporanea

Messaggio da FAT MIKE »

DenisPirola ha scritto: 13/01/2021, 10:23 Chris Burden {che si fece sparare o che si mise dentro ad uno scatolone in mezzo ad un’ autostrada trafficata}, Gina Pane o Stelarc {giusto per fare qualche nome} lo facevano già negli anni ‘70.
Niente di nuovo.
Dai russi si può pretendere molto di più, con tutto quello che hanno da raccontare.

Anche Margolles, con la quale hai aperto il thread è un po’ troppo “sensazionalista” : va benissimo, per carità {vedi Andres Serrano degli anni ‘90, i fratelli Chapman, certi lavori di Cindy Sherman, il buon vecchio Manzoni o lo stesso Hirst, per fare qualche nome}, ma non vorrei che passasse il messaggio che l’ Arte contemporanea sia tutta “sensazionalista” o “provocatoria”.
Ci sono, per fortuna, tantissimi esempi di Opere contemporanee che non hanno bisogno alcuno di “shockare” per provocare reazioni o per essere rilevanti in un contesto tematico “forte”.
Allora, su questo vorrei proprio aprire un discorso, è chiaro che sei sul pezzo e quindi vorrei approfittarne.

Io credo che chi sappia un minimo di arte (e io mi metto tra quelli che ne capiscono davvero un minimo, non di più) sa bene che l'arte contemporanea non sia solo sensazionalista o provocatoria. Anzi, chi mette davanti la provocazione alla profondità dell'opera, evidentemente è solo un personaggio in cerca di riflettori ed è il male assoluto dell'arte, proprio perché finisce per far credere al pubblico che l'arte contemporanea debba essere sinonimo di provocazione. Il suddetto russo che ho messo su è tra questi. E infatti dicevo che non mi piace, ma che mi fa ridere (uno che si inchioda le palle alla strada mi fa ridere).

Seconda riflessione: definire l'arte è complicato. Una definizione almeno parzialmente corretta, abbastanza calzante, concepisce l'arte come rappresentazione del proprio tempo. Forse non è solo questo e forse non è neanche sempre così, però può essere un principio guida valido per orientarci anche in questa discussione: Hirst, che citi tu, lo ritengo un grandissimo coglione. Non è accettabile un simile trattamento degli animali, l'avrei potuto capire se l'avesse fatto 500 anni fa nella steppa russa, ma oggi per me è solo un demente.

Non so, credo che fin qui forse siamo d'accordo...? È su Teresa Margolles che non sono convinto, mi sembra ingeneroso annoverarla tra questi qui sopra. Lei testimonia una realtà, quella del narcotraffico messicano, che è di una violenza inaudita, che lei ha vissuto da vicino in quanto medico patologa e che tante persone attorno a lei hanno subito duramente, essendo nata a Culiacàn. Un'opera come Vaporizacion io la ritengo di una forza comunicativa enorme, ma davvero enorme. È scioccante, è vero, ma ti butta letteralmente addosso tutta la violenza, il dramma e l'angoscia di quelle vite spezzate con violenza a cui lei dà in qualche modo voce. Insomma, è un'artista in cui il messaggio è davvero la priorità per lei, quello che vuole trasmettere arriva più in profondità del "sensazionalismo" delle sue opere, ti entra davvero nelle viscere.

Il tizio delle palle inchiodate fa ridere e niente, basta. Per i prossimi post volevo mettere quello che si è chiuso in una gabbia con un coyote, quello malatissimo che ha iniziato a vivere come un cane (ora non mi vengono i nomi) e Andrea Fraser, ma non faccio troppo spoiler. A parte che sto topic non se lo caga nessuno quindi sticazzi.

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Re: Arte contemporanea

Messaggio da DenisPirola »

A me interessa.
Appena posso riprendo il discorso, che merita una riflessione.
E vorrei farti vedere i vari “Cremaster” di Mattew Barney, ma meritano una spiegazione, prima di essere visti.
E pure mi piacerebbe fare un discorso su Hirst e sul perché lo considero sopravvalutato {non certo per il trattamento agli animali}.
Detto in breve {ma vorrei approfondire} è abbastanza “facile”, oggi, fare dell’ Arte contemporanea {ovviamente se la si conosce}, quando alle spalle hai dei budget importanti {che a lui sono arrivati soprattutto con i videoclip dei Blur}.

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Re: Arte contemporanea

Messaggio da FAT MIKE »

DenisPirola ha scritto: 14/01/2021, 9:53 A me interessa.
Appena posso riprendo il discorso, che merita una riflessione.
E vorrei farti vedere i vari “Cremaster” di Mattew Barney, ma meritano una spiegazione, prima di essere visti.
E pure mi piacerebbe fare un discorso su Hirst e sul perché lo considero sopravvalutato {non certo per il trattamento agli animali}.
Detto in breve {ma vorrei approfondire} è abbastanza “facile”, oggi, fare dell’ Arte contemporanea {ovviamente se la si conosce}, quando alle spalle hai dei budget importanti {che a lui sono arrivati soprattutto con i videoclip dei Blur}.
Attendo tue allora :fiori:
Quello del trattamento degli animali forse apre un altro discorso, ciò su cosa sia lecito fare per realizzare un'opera d'arte o presunta tale. Secondo me, appunto, non bisogna fare nulla di ciò che nel proprio tempo e nella propria società viene considerato eticamente sbagliato, come appunto la violenza. E credo resti comunque lo spazio per fare arte di rottura e di protesta senza dover maltrattare animali o persone.

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Re: Arte contemporanea

Messaggio da Inklings »

FAT MIKE ha scritto: 14/01/2021, 13:37 Quello del trattamento degli animali forse apre un altro discorso, ciò su cosa sia lecito fare per realizzare un'opera d'arte o presunta tale. Secondo me, appunto, non bisogna fare nulla di ciò che nel proprio tempo e nella propria società viene considerato eticamente sbagliato, come appunto la violenza.
André Breton non sarebbe contento di queste parole :-(

"L'azione surrealista più semplice consiste, rivoltella in pugno, nell'uscire in strada e sparare a caso, finché si può, tra la folla"

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Re: Arte contemporanea

Messaggio da Hard Is Ono »

Inklings ha scritto: 14/01/2021, 14:35 André Breton non sarebbe contento di queste parole :-(

"L'azione surrealista più semplice consiste, rivoltella in pugno, nell'uscire in strada e sparare a caso, finché si può, tra la folla"
Ma il surrealista può anche rivelarsi intimamente un semplice codardo.

O almeno questo è quello che dice Sartre nel racconto scritto proprio per parodiare quella frase.

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Re: Arte contemporanea

Messaggio da Inklings »

Hard Is Ono ha scritto: 14/01/2021, 15:25 Ma il surrealista può anche rivelarsi intimamente un semplice codardo.

O almeno questo è quello che dice Sartre nel racconto scritto proprio per parodiare quella frase.
Era un buotade senza scopo particolare, chiaro che nessun surrealista abbia mai sparato sulla folla (forse). Però che l'arte debba essere confinata in nell' "etica" del proprio periodo storico (tra l'altro come se i valori fossero scolpiti nella pietra
e privi di discussione) proprio non sono d'accordo. L'arte, in tutte le sue forme, ha una potenziale carica rivoluzionaria, la capacità di ispirare il pubblico a ripensare i propri valori, le proprie scelte, le proprie categorie di bello/buono/giusto, e non è infrequente che grandi cambiamenti nella storia del pensiero e nel modo di concepire la natura umana derivino dall'impulso di grandi personalità che si sono smarcate dalle definizioni precostituite delle società in cui vivevano, non soltanto nelle proprie opere, ma anche nel proprio modo di vivere. Chiaro che questo non vuol dire che un artista possa fare ogni cosa impunemente (e se spari sulla folla o ti inchiodi i testicoli in piazza devi essere pronto a pagarne le conseguenze), ma il modo di pensare di FAT MIKE (senza polemica eh) non è poi così diverso da quello che condannava i De Sade, i Rimbaud e i Thomas Hardy. Chiaro, erano società diverse, con ideali più "restrittivi" e meno democratici, ma il modo di pensare non è tanto diverso.

P.S. Comunque "Erostrato" non era focalizzato sulla dimensione "estetica" del gesto di sparare alla folla, se non ricordo male il protagonista non ha velleità artistiche, ma storiche. Cioè, vuole solo essere ricordato ed è terrorizzato dalla miseria di morire nella mediocrità, non gliene frega niente di lasciare un messaggio o smuovere le coscienze. È vile perché non ha le palle di assumersi le responsabilità delle proprie azioni e della propria esistenza, perché è mosso da noia e paura e non è nemmeno in grado di suicidarsi in seguito al gesto. Solito Sartre che mette in luce la mediocrità della condizione umana, la vittoria dell'istinto di conservazione animale sulla coscienza e il suo terribile fardello (anche se il Muro è forse la sola cosa scritta da lui che ho apprezzato tra quelle che ho letto)

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