MassiveMolecule ha scritto:
Uhm, lo faro. Però mi pare che fondamentalmente sul concetto c'ero, anche se poi mi sono espresso male: come diceva Popper, un interpretazione dei sogni che dia particolari motivazioni psicologiche ad un immagine piuttosto che un altra è totalmente infalsificabile, e la mancanza di concordanza tra le varie interpretazioni ad un livello.statistico accettabile permettono di dire con una certa confidenza che per come la intendeva l'autore del topic l'interpretazione dei sogni è una cialtronata. Dimmi tu se sbaglio.
Il problema è che tu vuoi ridurre l'analisi dei sogni a scienza (non solo tu, anche una moltitudine di analisti retrogradi e fossilizzati).
L'analisi dei sogni NON è scienza, è piuttosto una filosofia...Infatti, nella teorizzazione originale, l'analisi dei sogni non serviva come criterio descrittivo/categoriale (sogni il cavallo allora invidi il pene a papà) piuttosto come spunto che il paziente portava in seduta per arrivare ad "altro".
Dire che la terapia sia scienza o meno, onestamente, al paziente non serve a nulla...E' come dirgli che è bordeline piuttosto che depresso: al massimo serve alla compagnia assicurativa come giustificativo per pagare il rimborso delle spese.
Il paziente ha bisogno di stare bene e ci sono diversi training a cui può sottoporsi per raggiungere congiuntamente questo risultato.
Le moderne psicoterapie hanno recuperato la scientificità dato che si basano sul cognitivismo e sulla neuropsicologia che presentano raccolte statistiche qualitative e quantitative standardizzate e riproducibili (quindi confutabili secondo l'assioma del buon Popper): penso alla teoria dell'attaccamento per esempio, suffragata anche da indagini svoltesi nell'arco di 30 anni su pazienti studiati longitudinalmente.