Organizzazione Grande torneo del pro wrestling 2016

[Joy Black]

Si entra in meccaniche molto differenti. Lost è di fatto la prima serie mainstream con un finale programmato (alla fine della terza annunciarono solo 3 stagioni, mai successo su uno dei canali gratuiti) il problema è che essendo sulla ABC, quindi su un canale in cui giocoforza la qualità era messa in secondo piano rispetto ad altro (cosa che per dire divenne il marchio di fabbrica della HBO, che a fine '90 e inizio '00 porta una grossa rivoluzione in campo serial, con Oz, The Wire, Six Feet Under e soprattutto The Sopranos), e avendo la fortuna/sfortuna di essere una delle tre grandi serie della rinascita ABC (insieme a Grey's Anatomy e Desperate Housewives), doveva mantenere un livello d'ascolti alto. Scelsero dunque di creare un gioco che si mordeva la coda da solo, quindi molto/troppi misteri, cosa che si vede molto nelle stagioni 3 e 4, nelle stagione 3 il mistero e la lentezza la fanno da padrone, nella 4 si crea il contrario, queste due stagioni rappresentano in fondo il punto di svolta nella trama, che cerca dunque di trovare soluzioni che sotto un certo punto di vista risultano anche essere troppo deus ex machina (il fumo nero, da comprimario a spiegazione, la Dharma) giungendo infine a un finale che di fatto ti dice "quello che non abbiamo spiegato, non era necessario allo scopo della trama" oppure "l'isola è la risposta, non la domanda". Trovando dunque un giusto compromesso ai due aspetti principali di cui dico sopra.
Westworld ha la fortuna di essere giunto in un momento diverso, dove anche le serie di maggior successo di pubblico (la capostipite fu Breaking Bad) che coniugano qualità e quantità hanno maggiore spazio di manovra e d'azione, con tempistiche già pre-stabilite che sono un pregio, ma infattibili dieci anni fa con Lost. Anche perchè non c'è più un solo mezzo a determinare il successo o menod i una serie.

Un primo tentativo di fare qualcosa di vicino a questo concetto du fatto 25 anni fa da Lynch con il suo Twin Peaks e sappiamo tutti bene che solo la prima stagione ebbe un senso qualitativo, visto che il pubblico si affezionò ai misteri e nella seconda perde interesse, non a caso proprio quest'anno tornerà la terza stagione, il momento ideale.

Concordo con tutto il discorso su Lost, che è una cosa che molti spettatori ignorano. La moltiplicazione dei misteri ad esempio, specie nelle prime stagioni derivano dalla natura di dover fare stagioni lunghe 24-25 episodi, senza sapere se la serie sarà rinnovata e per quanti anni (perché l'ascolto poteva crollare). La svolta di decidere un finale programmato per la sesta stagione aiutò gli sceneggiatori a tirare le fila, ma gioco in 6 anni di processo creativi (cambi comunque di piani per varie esigenze produttive o per l'inaspettato successo o insuccesso di un filone narrativo) molte cose vengono giocoforza lasciate indietro. Era un'altra televisione (per di più in un contesto generalista), distantissima dai meccanismi post-tv di Netflix, o dal modello cable attuale dove HBO difficilmente non rinnova una serie.

[Baboden]

Questi commenti su Westworld mi lasciano un po interdetto...la seguo, mi piace, ma non l'avrei mai accostata ai main eventer tipo Lost.

[PaulSacz]

Sul discorso Lost sono d'accordo solo in parte. E' vero che essendo una serie di 22 episodi (poi diventati 16 dalla quarta stagione) si necessita di tenere alti gli ascolti con vari misteri.

Il problema principale di Lost è che gli sceneggiatori, detto da loro in varie interviste, scrivevano la sceneggiatura "alla giornata", senza avere chiaro effettivamente dove volessero andare a parare.

E' chiaro poi che il finale non è altro che un "Pappapero la serie la scrivo io e decido io, ora piangi per il finale". Io non volevo di certo la risposta a TUTTI i quesiti, ma ci sono certi misteri che si sono presi spazio per gran parte della serie e poi niente.

Tra l'altro l'ultima stagione raggiunge un livello di Trash imbarazzante (possessioni, una tizia pazza che ammazza da sola un intero campo di soli uomini, tappi al centro dell'isola che una volta aperti fanno boh, aerei che con un po' di nastro adesivo ripartono)

Insomma, io ho seguito Lost assiduamente per 6 anni e l'ho rivisto due volte. No, dalla quarta stagione in poi è LAMMERDA, per me.

Grasse risate quando nella quarta stagione Locke dice "La domanda non è dove siamo, ma quando siamo"

[Emperador Horace]

Ma un torneo sugli allenatori è mai stato fatto?

Parametri:
- Palmares contestualizzato
- Innovazione
- Carisma e leggenda del proprio nome
- Giocatori lanciati
- Abilità di entertainer

Li mettiamo tutti, Bill Shankly, Trapattoni, Mourinho, fino a Stramaccioni.

[James Butler]

Questi commenti su Westworld mi lasciano un po interdetto...la seguo, mi piace, ma non l'avrei mai accostata ai main eventer tipo Lost.

Ma sei sicuro di star seguendo proprio Westworld?

Oltre ad avere dietro la mente di Johnatan Nolan (Memento, The Prestinge, The Dark Knight Rises... ) e Lisa Joy, annoverare tra i produttori proprio lo stesso di Lost, J.J. Abrams, vantare un cast stellare (senza nulla togliere, ma avere tra i protagonisti Hopkins, Harris, uno strepitoso Jeffrey Wright e Evan Rachel Wood, già da soli sono motivo più che sufficiente per ritenere la serie un evento), e un episodio pilota che è girato con lo stesso dispendio di energie e soldi di un film hollywoodiano, non so cosa altro si possa volere.
Detto ciò, la grandezza della serie è per me da ricercarsi tutta nel valore della scrittura, che a seguito dell'esordio non ha più toccato picchi così notevoli ad onor del vero, ma che comunque non cade di tono nello svilupparsi su tutta la stagione.

[Ankie]

Ma sei sicuro di star seguendo proprio Westworld?

Oltre ad avere dietro la mente di Johnatan Nolan (Memento, The Prestinge, The Dark Knight Rises... ) e Lisa Joy, annoverare tra i produttori proprio lo stesso di Lost, J.J. Abrams, vantare un cast stellare (senza nulla togliere, ma avere tra i protagonisti Hopkins, Harris, uno strepitoso Jeffrey Wright e Evan Rachel Wood, già da soli sono motivo più che sufficiente per ritenere la serie un evento), e un episodio pilota che è girato con lo stesso dispendio di energie e soldi di un film hollywoodiano, non so cosa altro si possa volere.
Detto ciò, la grandezza della serie è per me da ricercarsi tutta nel valore della scrittura, che a seguito dell'esordio non ha più toccato picchi così notevoli ad onor del vero, ma che comunque non cade di tono nello svilupparsi su tutta la stagione.

Vabbè non è che se una cosa piace a te deve piacere a tutti.
E soprattutto i nomi e soldi hollywoodiani non bastano a creare un evento.

[James Butler]

Fermo restando che non si tratta di nomi e soldi, ma di scrittura notevole che di questi si avvantaggia (che è pure pregio, non difetto), è la sinergia di questi fattori che permette una realizzazione globalmente e qualitativamente di livello molto alto.
Vale poi il gusto personale, infatti non ho obiettato certo questo a Baboden (non gli ho obiettato proprio nulla, al limite ho illustrato il perché Westworld è da considerarsi assolutamente alla pari di Lost).

[Joy Black]

Poi c'è tutto un discorso sui big data e su videogame davvero notevole

[AFM2000]

Promosso il pilot di The Night Of.

Era da tempo che non mi appassionavo ad un prodotto HBO, dopo essermi abituato a quello Netflix.

[Commander Cool]

Ma un torneo sugli allenatori è mai stato fatto?

Parametri:
- Palmares contestualizzato
- Innovazione
- Carisma e leggenda del proprio nome
- Giocatori lanciati
- Abilità di entertainer

Li mettiamo tutti, Bill Shankly, Trapattoni, Mourinho, fino a Stramaccioni.

In un mondo giusto lo vincerebbe a mani bassissime Zdenek Zeman.

[Baboden]

Ma in realtà io ho scritto pure che mi piace.

[James Butler]

Poi c'è tutto un discorso sui big data e su videogame davvero notevole

E' per questo che ne apprezzo sopratutto la scrittura.

Una serie che coniuga perfettamente lo scenario sci-fi come pretesto per parlare di una società che è la nostra-nostra, non solo sul piano morale che cerca di ridiscutere - perlomeno - cosa ci definisce come esseri umani e ci distingue, ma pure sul contesto/mondo in cui ci muoviamo, che proprio ora vede coincidere realtà social-virtuale con il reale quotidiano.
Non c'è più distinzione, non è più un luogo altro quello che ci vede interagire su facebook (non dopo la cronaca tristissima a cui stiamo assistendo), si è annullato il simulacro in cui è possibile interpretare qualcuno che non si è, adesso si è tanto quanto nel concreto, e per ogni azione se ne paga le conseguenze comunque, come nel mondo dei robot il labirinto è lo scioglimento del nodo finale che divide ospiti e residenti, mettendo tutti sullo stesso piano, nello stesso mondo condiviso. E' la morte del luogo altro, dove tutto era concesso, è il passo ulteriore di questa nostra evoluzione morale digitale.

[James Butler]

Ma in realtà io ho scritto pure che mi piace.

E che ho detto di no?

[Celticwarrior87]

Ma un torneo sugli allenatori è mai stato fatto?

Parametri:
- Palmares contestualizzato
- Innovazione
- Carisma e leggenda del proprio nome
- Giocatori lanciati
- Abilità di entertainer

Li mettiamo tutti, Bill Shankly, Trapattoni, Mourinho, fino a Stramaccioni.

Sarebbe un gran figata.

[Devixe]

Sarebbe un gran figata.

Appoggio, è da fare. E voglio vedere vincere Mazzarri o in alternativa Malesani