Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
- chrisy2j
- Messaggi: 22454
- Iscritto il: 28/02/2012, 3:29
- Città: Napoli
- Has thanked: 314 times
- Been thanked: 745 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Concordo ampiamente con voi due.
Non capisco la decisione di non puntare su un "personaggio" come El Chapo a questo punto, non esiste solo la Colombia.
Comunque gli darò un'opportunità.
Non capisco la decisione di non puntare su un "personaggio" come El Chapo a questo punto, non esiste solo la Colombia.
Comunque gli darò un'opportunità.
- Malfoy
- Messaggi: 769
- Iscritto il: 31/07/2015, 23:46
- Località: Troll Dojo
- Has thanked: 2 times
- Been thanked: 18 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Il problema di Narcos è che nella prima stagione hanno coperto un arco temporale troppo grande per una stagione di sole 10 puntate. Sono partiti dalla fine degli anni '70 per arrivare al 1992, anno precedente a quello della morte di Pablo. Avrebbero potuto soffermarsi maggiormente sulle fasi iniziali, sul come si è costruito il suo impero della droga e sulle vicende politiche che hanno riguardato la sua persona e la sua organizzazione (invece a ciò hanno dedicato una puntata sola se non ricordo male), perché c'è tanto da raccontare.
Al contrario hanno narrato più di un decennio in dieci puntate e la restante parte in un'altra stagione che si è rivelata essere qualitativamente inferiore - ma non di molto - rispetto alla prima. A saperlo che avrebbero avuto così successo avrebbero cambiato i piani e la sceneggiatura, secondo me. Ora invece hanno rinnovato la serie per altre due stagioni, con protagonisti diversi. Vedremo se riusciranno a tenere alto l'interesse negli spettatori.
Tutto sommato rimane una grande serie dal punto di vista tecnico, soprattutto recitata molto bene.
Al contrario hanno narrato più di un decennio in dieci puntate e la restante parte in un'altra stagione che si è rivelata essere qualitativamente inferiore - ma non di molto - rispetto alla prima. A saperlo che avrebbero avuto così successo avrebbero cambiato i piani e la sceneggiatura, secondo me. Ora invece hanno rinnovato la serie per altre due stagioni, con protagonisti diversi. Vedremo se riusciranno a tenere alto l'interesse negli spettatori.
Tutto sommato rimane una grande serie dal punto di vista tecnico, soprattutto recitata molto bene.
- Marco Frediani
- Messaggi: 11034
- Iscritto il: 22/12/2010, 22:11
- Città: Carrara
- Has thanked: 699 times
- Been thanked: 528 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
In generale in questo tipo di storie (ascesa e caduta) ho sempre trovato più interessante l'ascesa. Anche in Romanzo Criminale è uguale.GGG ha scritto: Hanno senz'altro deciso di cavalcare il grande seguito che ha avuto la serie. Dubito fortemente che fosse fin da subito in progetto di continuare anche dopo la morte di Escobar.
Comunque sì, la seconda stagione cala di livello. Soprattutto la prima fase è un bel po' ripetitiva e ridondante. Hype quasi nullo per le prossime due stagioni.
La serie comunque si chiama Narcos, non Pablo Escobar, ci sta continuare, ma tra quelli di Cali non vedo nessuno di carismatico come Pablo
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Sì, è una buona serie. I personaggi sono sviluppati bene e la recitazione, così come la fotografia, è buona. Peccato per qualche piccolo buco di trama sparso qua e là ma nel complesso te la consiglio (e io sono tutto tranne che un amante del genere).Sacopus ha scritto:Volevo cominciare a seguire Black Sails , ne vale la pena?
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Finito Narcos, davvero bellissima la 1° la seconda bella ma l'hanno un po trascinata sopratutto nelle ultime 3 puntate.
Adesso aspetto Calì
ho iniziato sense8 le prime 3 puntate sono di una gaitudine sonica. mi conisgliate di andare avanti? alcuni amici sono impazziti per questa serie.
Adesso aspetto Calì
ho iniziato sense8 le prime 3 puntate sono di una gaitudine sonica. mi conisgliate di andare avanti? alcuni amici sono impazziti per questa serie.
- cesarollins
- Messaggi: 2262
- Iscritto il: 27/01/2015, 7:54
- Città: taranto
- Has thanked: 2 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Ho iniziato da un paio di settimane breaking bad. Ora sono all'inizio dell' ultima stagione.
Mi sta piacendo moltissimo. Anche se dal punto di vista chimico alcune cose sono un po' raffazzonate ( io sono un dottorando in chimica farmaceutica), penso di poter dire che questa è una delle mie serie tv preferite di sempre. Bellissima.
Mi sta piacendo moltissimo. Anche se dal punto di vista chimico alcune cose sono un po' raffazzonate ( io sono un dottorando in chimica farmaceutica), penso di poter dire che questa è una delle mie serie tv preferite di sempre. Bellissima.
- Malfoy
- Messaggi: 769
- Iscritto il: 31/07/2015, 23:46
- Località: Troll Dojo
- Has thanked: 2 times
- Been thanked: 18 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Concordo, la prima puntata ricorre molto al citazionismo e alle easter egg ma non riesce a funzionare appieno nel suo intento principale: far ridere. Non è malaccio, intrattiene e la continuerò anche io, spero migliori con battute e situazioni più comiche.Gsquared ha scritto:Prima puntata di Powerless... niente di eccezionale come comedy ma simpatica. Per me vale la pena di continuare.
- Myles Kennedy
- Messaggi: 11651
- Iscritto il: 28/12/2010, 14:59
- Città: Ruvo di Puglia
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Ho finito Lost.
Quindi smontata l'ipotesi del "tutti morti" dall'inizio. Secondo me finale ottimo.
Fate una scelta.
Breaking Bad o Lost. Secca.
Quindi smontata l'ipotesi del "tutti morti" dall'inizio. Secondo me finale ottimo.
Fate una scelta.
Breaking Bad o Lost. Secca.
- Avantard
- Messaggi: 2171
- Iscritto il: 21/08/2011, 0:16
- Has thanked: 187 times
- Been thanked: 160 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Vikings 4x20, finale di stagione.
Lo dico subito, senza girarci intorno: era da due anni, ovvero da due stagioni, che Vikings non raggiungeva certe vette a lungo termine.
Con questa espressione intendo la costanza: diciamoci la verità, Vikings ha sempre avuto buoni momenti, in tutte e quattro le stagioni, ma era dai tempi della seconda (o forse dall'inizio della terza) che non si vedeva un crescendo narrativo come quello di questi ultimi 10 episodi.
Sembrava partita a rilento questa seconda parte di stagione, sembrava non esserci un percorso definito per Ragnar, ma poco dopo si è capito che era tutto in funzione della sua grande uscita di scena, uno dei momenti più sentiti di tutta la serie, la maturazione di un personaggio raccontato benissimo, uno che non si è accontentato del volere degli dei del Valhalla, ma ha voluto scrivere da sé il proprio destino, un vichingo atipico, simbolo dell'evoluzione della società vichinga (come ci insegna la storia vera).
E non è finita qui, le puntate migliori sono state quelle post-Ragnar, che hanno fatto smaltire il lutto in un attimo, grazie alla costruzione dei figli di Aslaug e alla messa in risalto di Bjorn, troppo a lungo oscurato dall'aura della figura paterna, da cui sembra averne assimilato quel lato incontentabile, quello a cui in fondo non gliene frega dei tesori di guerra ma piuttosto dell'esplorazione, della conoscenza.
Bjorn, in quest'ultimo episodio, mi ha ricordato un sacco il Ragnar condottiero nella battaglia di Lindisfarne, dove era evidente di come fosse l'unico a cui fregasse poco dei tesori dei monaci, per lui il vero tesoro era la conoscenza incarnata in una realtà diversa (il credo cristiano) e in Athelstan. Tutto il contrario per dire del primo Rollo, molto più vicino alla vecchia tradizione vichinga.
Se Bjorn ha inglobato più l'evoluzione vichinga Ragnariana, Ivar ne ha inglobato invece l'animo sofferente, apatico e calcolatore, quello da stratega che dà molto più peso alle parole, agli intrecci personali piuttosto che alla mera battaglia. Anche Ivar, nonostante la sua sete di sangue e battaglie, sembra un altro che vuole elevare se stesso, l'uomo, in funzione di se stesso e non in funzione del volere degli dei, checchè ne dica di fronte ai suoi compagni.
Quindi, per la quinta stagione abbiamo:
- la spaccatura forse indelebile fra i fra i figli giovani di Ragnar per via dell'assassinio di Sigurd;
- Bjorn e la sua sete di conoscenza del Mediterraneo, quindi nuove terre da esplorare;
- una situazione inglese contorta anche perchè Ecbert ha elargito legalmente dei territori non essendo più re del Wessex, avendo ceduto la corona al figlio Athelwulf;
- la situazione di Kattegat, dato che Lagertha ha scoperto le intenzioni del re Harald;
- contiamo anche le singole situazioni di personaggi come l'incognita Floki, il prete guerriero introdotto nel finale dell'episodio (Jonathan Rhys Meyers) e poi c'è sempre Rollo e il suo regno francese;
Da che pensavo non si potesse continuare senza Ragnar, adesso non vedo l'ora di capire cosa succederà. Un plauso a tutta la serie, che pare dovrebbe andare avanti solo per altre due stagioni a detta dell'autore.
Lo dico subito, senza girarci intorno: era da due anni, ovvero da due stagioni, che Vikings non raggiungeva certe vette a lungo termine.
Con questa espressione intendo la costanza: diciamoci la verità, Vikings ha sempre avuto buoni momenti, in tutte e quattro le stagioni, ma era dai tempi della seconda (o forse dall'inizio della terza) che non si vedeva un crescendo narrativo come quello di questi ultimi 10 episodi.
Sembrava partita a rilento questa seconda parte di stagione, sembrava non esserci un percorso definito per Ragnar, ma poco dopo si è capito che era tutto in funzione della sua grande uscita di scena, uno dei momenti più sentiti di tutta la serie, la maturazione di un personaggio raccontato benissimo, uno che non si è accontentato del volere degli dei del Valhalla, ma ha voluto scrivere da sé il proprio destino, un vichingo atipico, simbolo dell'evoluzione della società vichinga (come ci insegna la storia vera).
E non è finita qui, le puntate migliori sono state quelle post-Ragnar, che hanno fatto smaltire il lutto in un attimo, grazie alla costruzione dei figli di Aslaug e alla messa in risalto di Bjorn, troppo a lungo oscurato dall'aura della figura paterna, da cui sembra averne assimilato quel lato incontentabile, quello a cui in fondo non gliene frega dei tesori di guerra ma piuttosto dell'esplorazione, della conoscenza.
Bjorn, in quest'ultimo episodio, mi ha ricordato un sacco il Ragnar condottiero nella battaglia di Lindisfarne, dove era evidente di come fosse l'unico a cui fregasse poco dei tesori dei monaci, per lui il vero tesoro era la conoscenza incarnata in una realtà diversa (il credo cristiano) e in Athelstan. Tutto il contrario per dire del primo Rollo, molto più vicino alla vecchia tradizione vichinga.
Se Bjorn ha inglobato più l'evoluzione vichinga Ragnariana, Ivar ne ha inglobato invece l'animo sofferente, apatico e calcolatore, quello da stratega che dà molto più peso alle parole, agli intrecci personali piuttosto che alla mera battaglia. Anche Ivar, nonostante la sua sete di sangue e battaglie, sembra un altro che vuole elevare se stesso, l'uomo, in funzione di se stesso e non in funzione del volere degli dei, checchè ne dica di fronte ai suoi compagni.
Quindi, per la quinta stagione abbiamo:
- la spaccatura forse indelebile fra i fra i figli giovani di Ragnar per via dell'assassinio di Sigurd;
- Bjorn e la sua sete di conoscenza del Mediterraneo, quindi nuove terre da esplorare;
- una situazione inglese contorta anche perchè Ecbert ha elargito legalmente dei territori non essendo più re del Wessex, avendo ceduto la corona al figlio Athelwulf;
- la situazione di Kattegat, dato che Lagertha ha scoperto le intenzioni del re Harald;
- contiamo anche le singole situazioni di personaggi come l'incognita Floki, il prete guerriero introdotto nel finale dell'episodio (Jonathan Rhys Meyers) e poi c'è sempre Rollo e il suo regno francese;
Da che pensavo non si potesse continuare senza Ragnar, adesso non vedo l'ora di capire cosa succederà. Un plauso a tutta la serie, che pare dovrebbe andare avanti solo per altre due stagioni a detta dell'autore.
- Der Metzgermeister
- Messaggi: 13690
- Iscritto il: 29/12/2010, 0:21
- Città: Aosta
- Località: Eins, Zwei, Die!
- Has thanked: 541 times
- Been thanked: 389 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Concordo sulla tua disamina ma non capisco cosa tu intenda quando parli di "apatia" in riferimento ad Ivar che personalmente comunque del padre mi sembra aver preso la sagacia tattica in battaglia ma non la lucida razionalità, quel lato della personalità di Ragnar la vedo tutt'al piú in Ubbe che tra l'altro credo che nella quinta stagione si avvicinerà (forse anche a livello emotivo/sessuale) a Lagherta-magari alla fine sarà lui che la ucciderà,così come lei uccise Kalf-in fondo non credo che gli autori, quando hanno fatto dire a Lagherta (rivolgendosi ad Ubbe) che le ricordava il giovane Ragnar, non avessero qualche sviluppo simile in mente.
Curioso anche di scoprire se davvero Halfdan partirà con Bjorn e lascerà da solo Harald.
Inutile dire che mi aspetto grandi cose dalla versione cristiana di Floki (Rhys Meyers), di fatto un precursore dei cavalieri crociati.
Ed hype per vedere l'esordio di Edge
Curioso anche di scoprire se davvero Halfdan partirà con Bjorn e lascerà da solo Harald.
Inutile dire che mi aspetto grandi cose dalla versione cristiana di Floki (Rhys Meyers), di fatto un precursore dei cavalieri crociati.
Ed hype per vedere l'esordio di Edge
Ultima modifica di Der Metzgermeister il 05/02/2017, 17:35, modificato 1 volta in totale.
- Avantard
- Messaggi: 2171
- Iscritto il: 21/08/2011, 0:16
- Has thanked: 187 times
- Been thanked: 160 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Con Apatia mi sono spiegato veramente male. Intendevo che Ivar spesso mi dà l'idea di tenere ai fratelli e simili tanto quanto Ragnar se ne sbatteva di Lagertha prima e Aslaug successivamente. Senza contare di come abbia messo Athelstan sul piedistallo a scapito di amici fraterni di lunga data come Floki. Ma è un aspetto davvero minore, in Ivar risaltano ben altre caratteristiche. Le altre cose che ho detto su di lui sono molto più attinenti.
Ottima osservazione quella su Ubbe. Una delle prime cose che notai di Ragnar fu proprio quella calma, quella tranquillità a fronte di persone e situazioni scomode.
Ottima osservazione quella su Ubbe. Una delle prime cose che notai di Ragnar fu proprio quella calma, quella tranquillità a fronte di persone e situazioni scomode.
- Der Metzgermeister
- Messaggi: 13690
- Iscritto il: 29/12/2010, 0:21
- Città: Aosta
- Località: Eins, Zwei, Die!
- Has thanked: 541 times
- Been thanked: 389 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
Giusto per restare in tema di parallelismi (e considerando, ripeto, che difficilmente Hirst ha fatto le cose a caso in questa serie), mi aspetto una sorta di rapporto "di rispetto" tra Ivar ed Alfred (non ovviamente ai livelli fraterni di Ragnar ed Athelstan) se non altro perchè, come detto, non avrei visto il nesso di far interagire Ivar con Alfred mentre questi era prigioniero col padre presso Ecbert se non ci fosse l'intenzione di approfondire il rapporto tra i 2 nella quinta stagione.Avantard ha scritto:Con Apatia mi sono spiegato veramente male. Intendevo che Ivar spesso mi dà l'idea di tenere ai fratelli e simili tanto quanto Ragnar se ne sbatteva di Lagertha prima e Aslaug successivamente. Senza contare di come abbia messo Athelstan sul piedistallo a scapito di amici fraterni di lunga data come Floki. Ma è un aspetto davvero minore, in Ivar risaltano ben altre caratteristiche. Le altre cose che ho detto su di lui sono molto più attinenti.
Ottima osservazione quella su Ubbe. Una delle prime cose che notai di Ragnar fu proprio quella calma, quella tranquillità a fronte di persone e situazioni scomode.
Grazie per la spiegazione sul termine "apatia", direi che son d'accordo, Ivar sembra mettere la sua "ambizione personale" (o meglio, i suoi scopi) al di sopra di ogni altra cosa...in fondo lui non ha particolari rapporti affettivi da "sacrificare" al suo "ego", non è davvero amato da nessuno...Sigurd l'ha fatto notare quando gli ha detto che solo la madre lo amava e morta lei nessuno lo amava davvero.
L'unica cosa che mi stona è che lui continui a dire che il padre voleva portarsi lui nel Wessex (e per questo crede di essere superiore agli altri fratelli in tema di "diritto di comandare")...al di là di ciò che gli ha detto Ragnar durante la prigionia presso Ecbert (che potrebbe essere stato un piano elaborato solo in un secondo tempo), noi sappiamo bene che lui ha chiesto anche agli altri figli di venire con lui ma alla fine l'unico che ha accettato (ed al quale non lo aveva nemmeno chiesto in principio) è stato Ivar, da qui a dire "Papà ha voluto portarsi me in Inghilterra" ce ne passa.
- Corilo1
- Messaggi: 5542
- Iscritto il: 26/12/2010, 20:30
- Città: Milano
- Has thanked: 370 times
- Been thanked: 377 times
Re: Ultima puntata di serie TV vista o rivista?
L'oggettività esiste. Breaking Bad è quasi inattaccabile a livello di trama, di recitazione e di scelte registiche, mentre Lost ha buchi di sceneggiatura grandi come una casa e nonsense continui, e con il passare delle stagioni ha un calo che BB non ha.Myles Kennedy ha scritto:Ho finito Lost.
Quindi smontata l'ipotesi del "tutti morti" dall'inizio. Secondo me finale ottimo.
Fate una scelta.
Breaking Bad o Lost. Secca.
Poi c'è la soggettività. Le emozioni che mi ha regalato Lost non sono paragonabili a nessun'altra serie tv, BB per quanto sia meravigliosa non si avvicina neanche e non è nemmeno nella mia Top 3, visto che preferisco altre caratteristiche in una serie.

