Inter FC *Official topic*

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Moxicity
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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da Moxicity »

Myles Kennedy ha scritto:Ragazzi, Dalbert l'avrete visto si e no in 50 minuti. Diamogli tempo. Siamo gli stessi che abbiamo sfanculato Coutinho perché lo ritenevamo gracilino per la Serie A.
Idem per Cancelo.
Ma io l'ho visto un po' in Ligue 1 ed anche a pelle non mi dice niente ma non è scarso.
Puó essere un Alex Sandro come un Johnatan.



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AFM2000
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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da AFM2000 »

Quindi per Spalletti non c'erano problemi nel continuare con D'Ambrosio titolare

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christian4ever
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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da christian4ever »

Più probabilmente non c'erano i presupposti economici per arrivare ad un upgrade indiscusso a meno di aperture al prestito di Aurier da parte del PSG. Cancelo è stata un'occasione nata per caso, leggi Kondogbia che decide di voler andare al Valencia, e hanno deciso di coglierla.

Poi io avrei preso un altro terzino perché per me i laterali bassi e due centrali erano le priorità e non operazioni da concludere a fine Agosto, ma mi sforzo di ragionare e capire la logica dietro il mercato. E mi ritengo soddisfatto di poter notare che quest'anno ci sia una logica.

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AFM2000
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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da AFM2000 »

Beh Aurier oddio. Non è che mi dica molto.

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christian4ever
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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da christian4ever »

Carvajal non voleva venire purtroppo.

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Myles Kennedy
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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da Myles Kennedy »

AFM2000 ha scritto:Quindi per Spalletti non c'erano problemi nel continuare con D'Ambrosio titolare
D'Ambrosio fa la sua figura e l'anno scorso fu uno dei migliori e in fase di copertura è molto bravo (anche se è pietoso in fase di spinta). Certamente meglio della media di terzini in Serie A e direi anche un po' sottovalutato visto che tatticamente vale e lo dimostrano le scelte degli allenatori e di Ventura in nazionale.

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Double_L
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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da Double_L »

Inter: Spalletti va veloce, ma il mercato è molto lento. Suning dia spiegazioni


LA BELLA PRESTAZIONE ALL'ESORDIO IN CAMPIONATO NON CANCELLA LE PERPLESSITÀ SULLA STRATEGIA SOCIETARIA

Fortunato Tripodi |
22/08/2017 11:37
5'

Inizia bene il campionato 2017/18 la nuova Inter guidata da Luciano Spalletti e che “i direttori” – per usare il medesimo frasario del tecnico di Certaldo - Ausilio e Sabatini stanno costruendo, nel pieno rispetto del mandato loro conferito direttamente dalla proprietà, vale a dire il Gruppo Suning.
In queste poche righe sono menzionati quasi tutti i protagonisti di questa estate nerazzurra, ancora lontana dal volgere al termine ma già protrattasi ad un punto tale da consentire le prime valutazioni sull’operato di ciascuno dei primattori.

All’inizio della calda stagione qualsiasi tifoso nerazzurro era stato legittimato – dalla stampa ma anche dalla società, ramo gestionale e ramo sportivo – a sognare grossi colpi di mercato, senza porsi limiti di budget: Di Maria, Vidal, Sanchez, Nainggolan, Marquinhos e tanti altri ancora sembravano tutti obiettivi non solo concreti, ma anche raggiungibili con una certa agilità. Del resto, si era partiti con #InterIsComing e si era passati per i calciatori “arrogantemente controllati”, così definiti da Sabatini nei primi giorni del ritiro a Riscone. È vero, nessuno di quei grossi calciatori si è mosso per approdare verso altri lidi ma – e qua casca l’asino – nessuno è sbarcato a Milano e, a meno di colpi di scena, sbarcherà entro il 31 Agosto.

Nel frattempo, superato brillantemente lo scoglio del 30 Giugno col FPF, sono arrivati Padelli, Skriniar, Borja Valero, Vecino e Dalbert, più Cancelo sbarcato in queste ore, con Banega, Biabiany e Kondogbia che hanno salutato, unitamente a Palacio, Andreolli e Carrizo, svincolati.
Al di là dei nomi “caldi” di questo finale di mercato (Schick su tutti) è parso sin troppo evidente che è accaduto qualcosa ai piani alti – gestione societaria, tanto per essere chiari – che ha influenzato la direzione sportiva: basti pensare al tira e molla proprio per il centravanti ceco della Samp, ma anche alle vicende relative ad Emre Mor, Karamoh, ai mai ufficializzati acquisti di Pellegri e Salcedo col Genoa, a Keita che pareva un altro obiettivo raggiungibile e per il quale, ad oggi, sembrano altri i lidi pronti ad accoglierlo, ed altro ancora.

Cosa è successo? Si sta già iniziando a fare i conti con il FPF con cui l’Inter sarà “impegnata” anche al 30 Giugno 2018? C’entra qualcosa la stretta sui capitali imposta dal Governo Cinese? Tutto appare plausibile, benché non esaustivo, soprattutto fin quando dalla società (gestione aziendale) non sarà spiegato perché la gestione sportiva è passata dal “controllare arrogantemente” al ragionare su come impostare anche le operazioni (apparentemente) minori in modo da incidere il meno possibile sui bilanci. Sarebbe anche doveroso fornire qualche spiegazione proprio sull’aspetto comunicativo andato in onda questa estate: cosa rimane di quell’hashtag, #InterIsComing?
Del resto, se Luciano Spalletti parla di “mercato normale”, facendo spallucce, è impensabile che nulla sia accaduto a sparigliare le carte e a modificare quanto era stato pianificato dai “direttori”.

A ciò si aggiunga che “i Cinesi del Milan” – non avendo ancora ben capito chi siano preferiamo rimanere vaghi – hanno consentito alla premiata ditta Fassone – Mirabelli (entrambi ex Inter) di fare un mercato faraonico, acquistando a destra e manca senza badare agli spiccioli. Fra un prestito e una fidejussione, questo va detto.

Al netto di quanto i tifosi nerazzurri si aspettassero, illusioni “indotte” e sogni di mezza estate compresi, il mercato fino ad oggi condotto da Sabatini e Ausilio, a parere di chi scrive, fatica a raggiungere la sufficienza: la telenovela per Dalbert pesa e non poco in questa valutazione, così come il fatto di essere arrivati alla prima gara di campionato con solo due centrali difensivi più il giovane Vanheusden. Ottimi gli innesti a centrocampo, così come Skriniar, ma è evidente che in avanti è necessario almeno un titolare in grado di conferire imprevedibilità alla manovra, oltre a portare in dote un buon numero di reti, come peraltro affermato dallo stesso Sabatini nella già citata conferenza stampa a Riscone di metà Luglio.
Ottima l’idea del restyling sulle corsie esterne difensive, resta da capire quanto tempo sarà necessario a Cancelo e Dalbert per poter essere schierati titolari.
Il tempo a disposizione di Auslio e Sabatini, per completare la squadra, scade fra poco: vietato fallire, anche perché le necessità della squadra sono evidenti e rimarcate “coram populo” dallo stesso Spalletti.

Se il mercato va piano, il mister ex Roma, invece, procede molto velocemente: la sua creatura inizia ad avere le sembianze di una squadra. La difesa potrebbe aver trovato in Skriniar il colosso roccioso da affiancare a Miranda. Non è dato sapere se quando il centrale è stato prelevato dalla Samp (8 milioni + Caprari) si pensava a lui come perno della nuova difesa o se il precampionato del difensore slovacco gli ha conferito questo “status”, fatto sta che l’acquisto pare veramente azzeccato, in attesa di conferme che ci allontanino dalle impressioni per avvicinarci ai “giudizi”.
Proprio l’ex centrale doriano si è ben disimpegnato anche in fase di impostazione e di uscita della palla dalla zona difensiva, benché la Fiorentina non abbia portato un pressing esasperato sulla linea difensiva dell’Inter: anche qui, si attendono ulteriori conferme.

Piace, e non poco, il centrocampo composto da Vecino e Borja Valero, due ex ieri sera: tuttavia, nel secondo tempo, anche i due ex gigliati hanno faticato, complice anche lo scarso apporto in fase di costruzione che è riuscito a dare Brozovic. Le cose sono migliorate con gli ingressi di Gagliardini – non sappiamo fin quando sarà possibile rinunciare al suo gioco “lungo” – e soprattutto Joao Mario, che si candida per Roma.

Resta da capire quanto Spalletti saprà incidere sul modo di giocare di Mauro Icardi: sempre letale quando c'è da mettere un pallone in porta, il centravanti argentino è chiamato a far sentire il proprio peso anche al di fuori dell'area di rigore: la parte di gara in cui l'Inter è stata in difficoltà, ci dice che molto lavoro andrà fatto, in questo senso.

Ciò che più ha colpito dell’impostazione data da Spalletti, a dire il vero, risiede in alcuni particolari relativi allo sviluppo della manovra d’attacco, laddove (ad oggi) i protagonisti sono i medesimi della scorsa stagione ma è stato possibile rintracciare alcuni spunti tattici molto interessanti.
Innanzitutto il modo di interpretare il ruolo di esterno destro alto di Antonio Candreva: l’ex laziale ha giocato spesso per vie interne, liberando lo spazio sulla fascia per le incursioni di D’Ambrosio e Brozovic (non a caso i cross per i gol di Icardi e Perisic partono proprio da destra ma non sono eseguiti da Candreva). In questo modo l’ex biancoceleste consente alla squadra di avere la superiorità in zona centrale e, ipotizzando un prossimo inserimento di Cancelo nell’undici titolare, fa immaginare tante soluzioni su quella corsia di destra.
Dalla parte opposta, invece, Perisic ha presidiato la zona esterna, con Nagatomo che si è proposto spesso per le vie interne. Anche qui, sarà interessante capire quanto questa interpretazione del croato potrà essere esaltata da Dalbert.

Merita una menzione anche le gestione dei cross: quando la squadra è riuscita a portare l’uomo sul fondo, nei pressi dell’area di rigore, si è spesso optato per il cross rasoterra e all’indietro (vedi occasione fallita da Vecino nei primi minuti), mentre quando non è stato possibile arrivare sul fondo e l’esterno è stato costretto a rientrare verso il centro per crossare, si è privilegiato il secondo palo (vedi gol di Perisic), con movimento a smarcarsi proprio da chi occupava quella posizione all’interno dell’area, ricalcando uno sviluppo che il Napoli esegue a memoria (impossibile contare i gol di Insigne e Callejon segnati in questo modo) e che Spalletti aveva già sperimentato a Roma.

Proprio la capitale sarà il teatro che ospiterà la seconda gara dell’Inter, quella che dovrà dare le conferme a quanto di buono fatto da Spalletti. Nel frattempo, la dirigenza sportiva è chiamata a mettersi al passo del tecnico toscano, che va veloce. A bocce ferme, poi, la società dovrà necessariamente spiegare cosa è successo. Molto serenamente e senza processi sommari da instaurarsi da giudici improvvisati, ma con la dovuta chiarezza che si deve ad una tifoseria che anche alla prima di campionato ha saputo rispondere “presente”, come sempre.

Direi analisi perfetta.

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christian4ever
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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da christian4ever »

Analisi condivisibile su quasi tutti i punti. È evidente che qualcosa sia successo e abbia concesso meno margine ai "direttori", io credo che comunque quando Sabatini aveva parlato pensava di vendere Perisic, il che avrebbe significato 40 milioni quasi di plusvalenza che sono due grandi colpi eh.

Dopo saranno subentrati altri problemi, anche se il principale per me rimane il FPF che limita enormemente i margini di manovra. Il blocco da parte del governo cinese non so quanto abbia inciso, perché se non sbaglio nel comunicato si escludevano dalle sanzioni i gruppi con un piano industriale chiaro e mirato al ritorno economico in Cina, tanto che un imprenditore locale ha appena comprato i Saints.

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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da Brotzmann »

La Roma parrebbe aver virato su Berardi.

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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da Myles Kennedy »

Brotzmann ha scritto:La Roma parrebbe aver virato su Berardi.
Magari.

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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da christian4ever »

Quarantacinquesima cena per Schick, abbiamo capito dove sono finiti i soldi per il top player e il perché della pancia di Ausilio.

EDIT: Roma pronta al sorpasso. Non era un'urgenza ma un'occasione che non passerà più, se dovessimo farcelo sfuggire perderemmo la faccia a causa di una figura di merda che avrebbe del clamoroso. L'hai avuto in pugno due volte in 3 mesi, non ci sono scuse.

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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da christian4ever »

La situazione è tragicomica comunque, perché tutti sparano su Sabatini ed Ausilio, ma se questi due hanno fatto certe dichiarazioni significa che la proprietà aveva offerto certe garanzie ed ora per motivi probabilmente di ordine superiore hanno chiuso i rubinetti.

Qui pare che non abbiano dato l'ok per quei pochi milioni necessari per pagare il prestito di Schick perché si dipende dalle cessioni. Ripeto, non è solo per il giocatore in sè ma per la figura di merda che sarebbe davvero clamorosa ed avrebbe un forte contraccolpo sull'ambiente, considerando che difficilmente arriverà qualcuno di livello.

Mi auguro che le cose cambino velocemente ma diverse fonti affidabili danno Schick verso la Roma.

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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da Myles Kennedy »

Che figura di merda. E ce ne pentiremo.

Presumo che con Mor e Schick saltati, non arriverà nessuno.

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Mauro
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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da Mauro »

Secondo me in entrata chiuderemo sulla sirena con un difensore in prestito e stop. Il mercato resta sulla sufficienza.

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Re: Pazza Inter amala *Official topic* Believe in Mastrolind

Messaggio da Myles Kennedy »

Certo che è anche vero che non si può farsi ricattare da quel ricottaro di Ferrero. Schick era andato alla Juve per 30.5 e ora costa 40 dopo le visite mediche al cuore non andate a buon fine.
Certo, se si virasse su di un altro giocatore avrebbe senso. Sennò figura di merda. Ricordo ancora il 30 giugno che abbiamo goduto perchè era quasi primo luglio.
Mercato a fiammate. Praticamente inesistenti per un mese, presi un paio di giocatori a giugno e un paio ad agosto. Mercato sufficiente dal punto di vista dei nomi (richiesti dall'allenatore) e dalle cessioni.
Male perchè siamo messi male numericamente in difesa (a 2 giorni dalla seconda di campionato abbiamo due centrali + D'Ambrosio) e perchè davanti ci sono due esuberi di troppo e non si ha una vera alternativa a Perisic o Candreva.
A stò punto, se non si vira su Karamoh, siamo gli stessi dell'anno scorso davanti.

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