Post molto interessante, io conosco bene poco il cinema e la cultura orientale in generale ed apprezzo un sacco questa riflessione, grazie.Jeff Hardy 18 ha scritto: ↑10/11/2019, 15:39 Sì che poi penso di poterle contare agevolmente sulle mani le uscite asiatiche di questo 2019.
Ci sono i quattro che hai detto tu, non so poi per il mercato home video se ci sia qualcosa, soprattutto sul versante gente che si mena, dalla Tucker nulla. C'è la prova occidentale di Kore-eda con Le verità. Oltre alle uscite anime, escludendo quelle prese da brand di successo Dragon Ball Broli, One Piece Stampede,... dovrebbe esserci solo Voglio mangiare il tuo pancreas e Wathering with you. Escludendo le uscite su Netflix e simili.
Sicuro quest'annata ci ha regalato opere interessanti da noi.
Park Chan-Wook ha messo in piedi un film complesso, ben elaborato, troppo forse "di testa" in alcuni versanti e dunque rischia di non essere fruibile a tutti anche per questo, il suo percorso artistico è evidente, anche la formazione, non a caso le sue prime opere prendono sostanzialmente dai film di Hong Kong, il primo sembra Wong Kar-Wai il secondo qualcosa della Milkaway, tutti elementi che sembrano essere utilizzati qui, ci avviciano al noir classico, che sia in Corea che a HK è stato un genere di un certo peso.
Bisogna anche dire che in un anno come il 2016, dove hanno iniziato a emergere per la prima volta opere che denunciano apertamente la dittatura coreana, soprattutto della fase finale anni '80 (come A Taxi Driver), un autore come lui che ne ha parlato apertamente fin dal 2003 con Oldboy, andando proprio a scavare in una ferita apertissima.
Sarebbe stato facile dunque fare una storia allora in cui prendi un due/tre elementi tuoi, come l'alienazione e lo inserisci nel contesto di quelle ribellioni e battaglie.
Invece fa un percorso all'inverso. C'è una forte corrente legata al cinema coreano negli anni '60 e '70 che, per aggirare la censura, crea storie ambientate sotto la dittatura giapponese della seconda guerra mondiale e con protagoniste donne. Un esempio su tutti Kim Ki-Young e il suo Housemaid.
Quindi per raccontare la dittatura anni '80, suo forte narrativo, prende proprio da questo metodo di fare cinema e lo fa prendendo anche delle modalità e delle narrazioni che giocano molto sul doppio, sul ruolo pubblico e quello privato. Il fatto che i personaggi parlino in giapponese, o che nelle fasi finali passino a parlare in coreano anche i "nobili" è una bellissima metafora di tutto questo discorso.
Un'opera complessa è decisamente interessante. Forse la meno accessibile dell'opus di Park, perchè la trilogia della vendetta, rimane un capolavoro perchè universale sebbene racconti di un periodo storico in occidente praticamente sconosciuto. Film come Thirst o Stoker sono due opere gestibili da tutti. Questo invece no, questo deve per prima cosa essere visto in originale e saper distinguere le due lingue parlare è un elemento chiave di comprensione.
Parky si conferma un Autore maturo, con un uso sapiente del mezzo cinematografico e che mette su un film tra i suoi migliori.
Segue classifichina:
Old-Boy, 2003
Handmaiden, 2016
Lady Vendetta, 2005
Mr. Vendetta, 2002
JSA: Joint Security Area, 2000
Thirst, 2009
Stoker, 2013
I'm a Cyborg, but that's ok, 2006
Trio, 1997
Moon is sun's dream, 1992
*da tenere conto che a parte gli ultimi tre si tratta di film /da vedere/, il terz'ultimo era necessario per staccarsi dalla trilogia della vendetta, una commedia romantica a tinte sci-fi volutamente estremizzata, i primi due, ottima mano, ma sono opere giovanili di uno che non aveva ancora ben chiaro cosa fare (poi le ho visto una sola volta bhò almeno 7/8 anni fa che non esistono in giro, quindi le vidi al cinema quando fecero una rassegna).
I primi 5 sono invece /filmoni/ roba che qualunque fan di cinema dovrebbe guardare e studiarsi.
Per questo è una classifica che sembrerebbe svilente su un Thirst o Stoker, ma in realtà è perchè i 5 film prima sono roba grossa, grossa e questi due sono film "normali".
A seguire il commento sugli altri occhi a mandorla usciti da noi quest'anno.
Una domanda mi sorge spontanea, dopo aver visto ed adorato The Handmaiden per tutta una serie di motivi (messinscena, OST, sceneggiatura): considerando (anche dalle tue parole) che Park Chan-wook è un autore molto propenso all'uso di metafore e la componente storicamente misogina dell'arte erotica giapponese (come mostrano alcune stampe del film, tipo questa)
Non avendo grosse competenze in merito gradirei una tua opinione, sicuramente sarebbe illuminante.

