Misterraza ha scritto: ↑24/05/2020, 18:51 A dire il vero ricordo interviste a Jim Ross oppure a Michael Cole in cui dichiarano che, pur potendo conoscere tutto in anticipo, spesso non vogliono sapere il risultato dell’incontro proprio per essere più genuini.
Ammesso che sia vero e non quelle dichiarazioni mainstream che si fanno per il pubblico generico, è pur sempre il “non conoscere” di persone che sono parte dello show e dell’intero carrozzone, stanno dietro le quinte, conoscono il wrestling business…praticamente gli basta unire i puntini.
E poi è wrestling per l’appunto, il commentatore aggiunge elementi alla narrazione sottolineando i punti che l’autore vuol far passare (tipo che CM Punk è turnato heel *faccina amarcord*). Se non ricordo male in WCW Bischoff sposava la linea della genuinità e spesso teneva all'oscuro i commentatori di turn e simili. Quando lo show smise di avere senso (ammesso ce l'abbia mai avuto) reagivano male quasi quanto i fan.
Il non sapere è un rischio perché può orientare la narrazione nel senso sbagliato.
“Yeah, but whose side is he on?"
"Go ge...what are you talking about?"
"Whose side is he on?"
"What are you talking about?"
Grazie della tua risposta argomentativa, e capisco anche che alle volte la genuinità di un segmento può portare a disorientare in primis il commentatore stesso.
Grazie!