Volavo Alto ha scritto: ↑11/02/2021, 20:40
Eppure dopo l'evento molti lo criticarono. Gli fu preferito il pre-main event, anche se io invece ho sempre visto questo superiore di molto.
Anche se il vero Turning Point della federazione fu, tautologicamente, il Turning Point di due mesi dopo, che ancora adesso ricordo come uno straordinario PPV. Soprattutto nella costruzione.
Devo ammettere che non ricordavo cosa fosse il pre main event, poi ho letto che era LAXvsStyles e Daniels e me lo sono ricordato. Figo eh, però boh, quel main event mi piace comunque troppo come dici tu.
Trovato e sistemato per Dario (e per tutti). Lasciamo un attimo da parte, ma senza dimenticarla, la BJW attuale e torniamo al 2015. In quel periodo, a fine maggio, nonostante la strenua opposizione di Lisa, il parere molto negativo espresso da Barry White e i dubbi sulla sua origine storica sollevati da Bart, la BJW ha deciso comunque di organizzare la festa delle mazzate. E lo ha fatto in grande stile. Al Korakuen si sono sfidati i due tag team più tosti di tutto il Giappone in quel momento (e penso ancora adesso).
BJW Tag Team Titles: Twin Towers (Kohei Sato & Shuji Ishikawa) (c) vs. Strong BJ (Daisuke Sekimoto & Yuji Okabayashi)
Finalmente ecco Sekimoto dunque, l'asso della categoria strong BJW. È un ercolino strapompato ultrapower, capace di fare benissimo in ogni circostanza, dai massacri di chop e lariat ai match di strong style puro in stile New Japan anni 70 (tipo contro Hideki Suzuki nel 2018) passando per alcune (rare) scampagnate nella categoria death, facendo comunque molto bene. Oltre che in BJW, tra le altre cose è stato campione da abbattere in DDT (infatti ci era voluto l'Ace of the universe di quelle parti, HARASHIMA, per buttarlo giù), guida per la disastrata ZERO-1, sfidante di super lusso per Marufuji in NOAH, vincitore di Carnival e tag team specialist in All Japan. Un grande carisma che deriva direttamente dalla sua intensità, da un acting ottimale e dal cavarsela sempre bene nelle situazioni extra-ring completa il pacchetto di vitamine. Il suo storico tag team partner, come detto, è Yuji Okabayashi, con cui forma gli Strong BJ. Ovviamente i due si sono affrontati spessissimo anche in singolo, e lo vedremo. Citando ancora una definizione che mi piace tantissimo detta da uno dei top 3 esperti di puro italiani, i loro scontri sono il Barcellona-Real Madrid dell'indypuro.
Messi contro Cristiano Ronaldo
Due parole sui giganti (entrambi oltre 1.90) Twin Towers, al tempo campioni. Shuji Ishikawa è partito dalla DDT, dove anche lui è stato il mostro powerhouse tostissimo da sconfiggere, anche come Koo (mostro mascherato in stile primo Kane). È stato anche un punto di riferimento della Union Pro, un progetto parallalelo della DDT da cui è nata l'attuale Basara di Isami Kodaka. In BJW, oltre che nella categoria bistecconi, si è dilettato anche in quella deathmatch, di cui è stato un grande campione nel 2013. Dal 2016 in poi, con la fine della Union Pro, è tornato fisso in DDT come membro della stable di Daisuke Sasaki (ultimate opportunist di casa), i DAMNATION, col ruolo di guardia del corpo e di cane (con tanto di costume gigante) del suo boss. In ogni caso è risucito a diventare ancora campione, con un regno dei migliori degli ultimi anni che ha elevato il giovane Takeshita (anche se lo ha battuto all'inizio, in un modo simile a come fatto dalla Satomura con Kairi spiegato nel topic apposito). Dal 2017 è passato in All Japan, dove si è alleato con SUWAMA, con cui forma i Violent Giants (e via di alte sfide con gli Strong BJ). In All Japan ha anche vinto la Tripla, con un'approccio più in stile Tsuruta, più ragionato nei match, citato anche dal suo attire nuovo.
Shuji Ishikawa come Koo
Sato Kohei è uno dei nomi storici della ZERO-1, fed in cui ha fatto e vinto di tutto e di più, essondoci dai primissimi show nel 2001. La categoria strong, ovviamente, è la sua seconda casa. Lui mi piace molto perché allo sguardo perso e al look da tizio della yuakuza strafatto (con iconica theme Viva delle violiniste Bond) abbina una grande intensità, mazzate, anche con calci, e un grappling molto fluido.
ZERO-1 Hebī-kyū chanpion Sato Koheei
Questo match, a dispetto del nome del topic, io non l'ho rivisto. Tuttavia lo ricordo come un grandissimo massacro, ma in cui non è mancato la psicologia, con i Twin a lavorare più da team e com Sato a metterci tecnica ma senza mai tirarsi indietro dalla sfide fisiche degli sfidanti. Stiffezza, fighting spirit e powermoves di vitellozzi che si sollevano e si lanciano in giro, col contorno caldissimo del Korakuen. Senza però arrivare all'esagerazione che si può trovare in questo tipo di match quando fatto in Fortune Dream, gli show prodotti da Kenta Kobashi, in cui per rispetto abusavano degli scambi di chop. Insomma è una figata e segue, da quello che viene detto, in pieno lo stile del puroresu nella sua foema più pura: flyer rachitici in mutande nere che fanno ogni genere di acrobazia e tecnicismo per un ora tipo balletto e poi si stringono la mano, ovviamente.
Volavo Alto ha scritto: ↑11/02/2021, 20:40
Eppure dopo l'evento molti lo criticarono. Gli fu preferito il pre-main event, anche se io invece ho sempre visto questo superiore di molto.
Anche se il vero Turning Point della federazione fu, tautologicamente, il Turning Point di due mesi dopo, che ancora adesso ricordo come uno straordinario PPV. Soprattutto nella costruzione.
Questa poteva essere una discussione interessante che invece è stata un po' un buco nell'acqua.
Al di là di vari problemi di esecuzioni che sicuramente gli HSMA dell'epoca avranno notato (JJ e Sting che si rialzano come nulla quando Rudy Charles li stava contando sul 10 fino a 3 secondi prima, la Tombstone orrenda che viene venduta pure male, una mancanza un po' stucchevole di tempi cadenzati), alla fine è una replica, a mio avviso uscita un po' peggio, del match con Christian Cage di 6 mesi prima. La differenza principale lo fa lo starpower, e l'entusiasmo che si aveva per l'arrivo di un big come Kurt Angle. Ma la situazione è la stessa: arriva il nome importante dalla WWE, Jarrett perde con le cannonate, il fan pensa che si apre un'era in cui si fa il culo a Vince.
Intendiamoci, io sono uno che allo starpower dà molta importanza (il mio match preferito è il mascara contra mascara), e sono pure uno di quelli che Jarrett prova a contestualizzarlo per non doverlo demolire senza pietà, ma venivamo da un anno e mezzo in cui Double J aveva perso il titolo prima contro Styles, poi con le imprese epiche di Rhino e Christian Cage.
Imprese che ogni volta venivano vanificate da Jarrett che si riprendeva il titolo poco dopo con qualche magheggio, quindi ci sta che magari non ci fosse un plebiscito, con tutte le scottature che c'erano state in precedenza.
Emperador Horace ha scritto: ↑14/02/2021, 16:39
Questa poteva essere una discussione interessante che invece è stata un po' un buco nell'acqua.
Al di là di vari problemi di esecuzioni che sicuramente gli HSMA dell'epoca avranno notato (JJ e Sting che si rialzano come nulla quando Rudy Charles li stava contando sul 10 fino a 3 secondi prima, la Tombstone orrenda che viene venduta pure male, una mancanza un po' stucchevole di tempi cadenzati), alla fine è una replica, a mio avviso uscita un po' peggio, del match con Christian Cage di 6 mesi prima. La differenza principale lo fa lo starpower, e l'entusiasmo che si aveva per l'arrivo di un big come Kurt Angle. Ma la situazione è la stessa: arriva il nome importante dalla WWE, Jarrett perde con le cannonate, il fan pensa che si apre un'era in cui si fa il culo a Vince.
Intendiamoci, io sono uno che allo starpower dà molta importanza (il mio match preferito è il mascara contra mascara), e sono pure uno di quelli che Jarrett prova a contestualizzarlo per non doverlo demolire senza pietà, ma venivamo da un anno e mezzo in cui Double J aveva perso il titolo prima contro Styles, poi con le imprese epiche di Rhino e Christian Cage.
Imprese che ogni volta venivano vanificate da Jarrett che si riprendeva il titolo poco dopo con qualche magheggio, quindi ci sta che magari non ci fosse un plebiscito, con tutte le scottature che c'erano state in precedenza.
Concordo con te, ma la cosa positiva fu che questa volta il cambio arrivò veramente e questo, soprattutto in una visione distaccata dopo anni, fa aumentare il valore totale.
In generale non ricordo comunque commenti negativi all'epoca e neanche gente che lodava di più il tag match rispetto a questo, però era agli inizi delle mie avventure su internet quindi mi fido.
La provocazione vera per questo match però forse è: avrebbe dovuto esserci Joe al posto di Sting, per poi fare per bene il feud con Angle? Io alla fine dico di no: tanto l'avrebbero mandata comunque in vacca, meglio un momento fatto e finito come questo.
Stanotte mi sono visto un pò di match a caso, approfittando dei canali Youtube delle varie Fed e dei "free match".
I due WWE li avevo già visti, passavano di là per caso, quello di RAW è roba starpowerosa tra futuri contendenti a Wrestlemania, gradoni in testa, cazzi e scazzi in team e vabbè. Quello di Smackdown è il Gauntlet che ha lanciato Kofi Kingston nonostante a vincere sia stato Orton. Kofi che getta il cuore oltre l'ostacolo venendo eliminato solo da AJ ma grazie a Joe che lo smazzulla per bene. AJ e Samoa Joe sono quelli che fanno comunque la figura peggiore, più AJ sacrificato tra un Orton heel e Kofi cuor di leone.
Devitt vs Taguchi. Già visto anche un paio di mesi fà, poco da dire, match assolutamente godereccio tra i due tag team partner (o erano già ex?), Ryusuke e Devitto si trovano benissimo e ogni volta che fanno qualcosa assieme è sempre una delizia.
Quindi arrivo a due match che ho visto per la prima volta: Page vs Ibushi bellone anche se più di una volta 'sti due hanno rischiato di spezzarsi qualcosa. Bella la sequenza finale, figo Page, figo Kota, non dura nemmeno molto quindi una guardata fatela.
E quindi Okada vs Strong, quello che mi ha preso di più. Ogni volta che vedo Roderick penso a Samuel "Falcon" Wilson che dice a Fury, riferendosi a Capitan America: "Non guardare me: io faccio quello che fa lui, solo più lento.". Ecco, Roderick Strong è Capitan America, fà tutto quello che fanno gli altri ma più veloce... ci sono certi scambi in cui dicevo "Eh no cazzo, questa volta no". Ma penso anche a momenti magari semplici, base base, ma che Roddy esegue a tal velocità da renderli incredibili. Poi vabbè c'è Okada che non è l'ultimo degli stronzi. Gran bel match, anche qua minutaggio contenuto e ritmi altoni.
RIvisto oggi nell'ambito del rewatch WWE. Come era stato il match delle Series, e ancora un rematch avuto a RAW poco dopo, è un buon incontro.
A questo punto (gennaio 2003) Trish vs Victoria è il punto più alto della rinnovata categoria femminile "rebootata" sul finire del 2001. Trish è il volto prescelto, è volenterosissima ma inesperta e tutto il 2002 è segnato da tentativi, passi avanti e passi indietro, con lei che prova a essere la performer che il ruolo richiederebbe.
Il copione è sempre lo stesso: la face Trish vs heel di turno costruita ad hoc (Jazz, Molly, qui Victoria). La WWE ha scelto lei e si vede che lei ci tiene a essere di più della figa di turno prestata al ring. Che poi è una delle ragioni per cui adoro la sua parabola da eye-candy a performer che si prende uno spazio "legitimo" a Mania (vs Mickie a Mania 22).
Nei match con Victoria fanno vedere alcune robe interessanti, ma eviterò la retorica del "punto di evoluzione" tra le Divas tette e culi e la futura Women's Revolution. Poiché, nel complesso, la Women's Revolution è esplosa come scelta dall'alto piuttosto che per una naturale evoluzione del prodotto.
Darth_Dario ha scritto: ↑14/02/2021, 17:22
Concordo con te, ma la cosa positiva fu che questa volta il cambio arrivò veramente e questo, soprattutto in una visione distaccata dopo anni, fa aumentare il valore totale.
Se dobbiamo ragionare col senno di poi, la Storia che hanno raccontato è che per liquidare l'Era Jarrett non sono bastati il loro miglior prospetto, l'ex campione ECW che ancora aveva uno status decente e l'ex miduppercarder WWE overissimo; ma c'è voluto il quasi 48enne Sting.
Sting che tra l'altro veleggiava sulla TNA dall'inizio con poche comparsate e soporifere interviste., ma che non si è sporcato veramente le mani finché non gli è sembrato che si giocasse in Serie A.
A 'sto punto preferisco quando ha usato il suo status monstre per creare il Christian main eventer.
Emperador Horace ha scritto: ↑14/02/2021, 20:59
Se dobbiamo ragionare col senno di poi, la Storia che hanno raccontato è che per liquidare l'Era Jarrett non sono bastati il loro miglior prospetto, l'ex campione ECW che ancora aveva uno status decente e l'ex miduppercarder WWE overissimo; ma c'è voluto il quasi 48enne Sting.
Sting che tra l'altro veleggiava sulla TNA dall'inizio con poche comparsate e soporifere interviste., ma che non si è sporcato veramente le mani finché non gli è sembrato che si giocasse in Serie A.
A 'sto punto preferisco quando ha usato il suo status monstre per creare il Christian main eventer.
Vabbè ma fino al 2007 ci provarono a usarlo per lanciare tutti, compreso quel mezzo aborto con Daniels (a proposito di feud azzoppati).
El Principe ha scritto: ↑13/02/2021, 2:31
Trovato e sistemato per Dario (e per tutti). Lasciamo un attimo da parte, ma senza dimenticarla, la BJW attuale e torniamo al 2015. In quel periodo, a fine maggio, nonostante la strenua opposizione di Lisa, il parere molto negativo espresso da Barry White e i dubbi sulla sua origine storica sollevati da Bart, la BJW ha deciso comunque di organizzare la festa delle mazzate. E lo ha fatto in grande stile. Al Korakuen si sono sfidati i due tag team più tosti di tutto il Giappone in quel momento (e penso ancora adesso).
BJW Tag Team Titles: Twin Towers (Kohei Sato & Shuji Ishikawa) (c) vs. Strong BJ (Daisuke Sekimoto & Yuji Okabayashi)
Finalmente ecco Sekimoto dunque, l'asso della categoria strong BJW. È un ercolino strapompato ultrapower, capace di fare benissimo in ogni circostanza, dai massacri di chop e lariat ai match di strong style puro in stile New Japan anni 70 (tipo contro Hideki Suzuki nel 2018) passando per alcune (rare) scampagnate nella categoria death, facendo comunque molto bene. Oltre che in BJW, tra le altre cose è stato campione da abbattere in DDT (infatti ci era voluto l'Ace of the universe di quelle parti, HARASHIMA, per buttarlo giù), guida per la disastrata ZERO-1, sfidante di super lusso per Marufuji in NOAH, vincitore di Carnival e tag team specialist in All Japan. Un grande carisma che deriva direttamente dalla sua intensità, da un acting ottimale e dal cavarsela sempre bene nelle situazioni extra-ring completa il pacchetto di vitamine. Il suo storico tag team partner, come detto, è Yuji Okabayashi, con cui forma gli Strong BJ. Ovviamente i due si sono affrontati spessissimo anche in singolo, e lo vedremo. Citando ancora una definizione che mi piace tantissimo detta da uno dei top 3 esperti di puro italiani, i loro scontri sono il Barcellona-Real Madrid dell'indypuro.
Messi contro Cristiano Ronaldo
Due parole sui giganti (entrambi oltre 1.90) Twin Towers, al tempo campioni. Shuji Ishikawa è partito dalla DDT, dove anche lui è stato il mostro powerhouse tostissimo da sconfiggere, anche come Koo (mostro mascherato in stile primo Kane). È stato anche un punto di riferimento della Union Pro, un progetto parallalelo della DDT da cui è nata l'attuale Basara di Isami Kodaka. In BJW, oltre che nella categoria bistecconi, si è dilettato anche in quella deathmatch, di cui è stato un grande campione nel 2013. Dal 2016 in poi, con la fine della Union Pro, è tornato fisso in DDT come membro della stable di Daisuke Sasaki (ultimate opportunist di casa), i DAMNATION, col ruolo di guardia del corpo e di cane (con tanto di costume gigante) del suo boss. In ogni caso è risucito a diventare ancora campione, con un regno dei migliori degli ultimi anni che ha elevato il giovane Takeshita (anche se lo ha battuto all'inizio, in un modo simile a come fatto dalla Satomura con Kairi spiegato nel topic apposito). Dal 2017 è passato in All Japan, dove si è alleato con SUWAMA, con cui forma i Violent Giants (e via di alte sfide con gli Strong BJ). In All Japan ha anche vinto la Tripla, con un'approccio più in stile Tsuruta, più ragionato nei match, citato anche dal suo attire nuovo.
Shuji Ishikawa come Koo
Sato Kohei è uno dei nomi storici della ZERO-1, fed in cui ha fatto e vinto di tutto e di più, essondoci dai primissimi show nel 2001. La categoria strong, ovviamente, è la sua seconda casa. Lui mi piace molto perché allo sguardo perso e al look da tizio della yuakuza strafatto (con iconica theme Viva delle violiniste Bond) abbina una grande intensità, mazzate, anche con calci, e un grappling molto fluido.
ZERO-1 Hebī-kyū chanpion Sato Koheei
Questo match, a dispetto del nome del topic, io non l'ho rivisto. Tuttavia lo ricordo come un grandissimo massacro, ma in cui non è mancato la psicologia, con i Twin a lavorare più da team e com Sato a metterci tecnica ma senza mai tirarsi indietro dalla sfide fisiche degli sfidanti. Stiffezza, fighting spirit e powermoves di vitellozzi che si sollevano e si lanciano in giro, col contorno caldissimo del Korakuen. Senza però arrivare all'esagerazione che si può trovare in questo tipo di match quando fatto in Fortune Dream, gli show prodotti da Kenta Kobashi, in cui per rispetto abusavano degli scambi di chop. Insomma è una figata e segue, da quello che viene detto, in pieno lo stile del puroresu nella sua foema più pura: flyer rachitici in mutande nere che fanno ogni genere di acrobazia e tecnicismo per un ora tipo balletto e poi si stringono la mano, ovviamente.
Beh, per me sarebbe potuto finire tutto alla doppia testata sulle tempie, Best Tag Team Move Ever con buona pace della 3D e del Meltzer Driver (comunque poi seguita dalla testa più senza senso mai vista su un ring post Samoa Joe 2006).
Poi sono stati carini ad aggiungere 20 minuti di match in cui colpiti,da amnesia, si sono dimenticati di essere umani che hanno bisogno di respirare e hanno combattuto come dei pupazzi in mano a dei bambini sadici: "Si dai, ora questo sbatte contro questo MA ANCORA PIÙ FORTE!!"
La grandezza di un match si dovrebbe misurare non contando i suplex ma misurando la distanza a cui vola il sudore dopo ogni mazzata sul petto.
PS: ma Strong BJ ha un significato diverso rispetto a quello che penso io?
Pur nella sua breve durata il match è molto avvincente con il babyface che prova a fronteggiare l'heel con le sue sole doti da pugile... Thunderlips, che in altri Universi conosciamo come Hulk Hogan, domina completamente la prima parte dell'incontro fino alla reazione di Balboa che si fà togliere i guantoni e cerca di lottare ad armi pari con il rivale, il quale subisce anche una bodyslam finendo fuori dal quadrato... il match purtroppo si conclude per time-limit e con un evidente segno di rispetto da parte di entrambi.
Emperador Horace ha scritto: ↑14/02/2021, 16:39
Questa poteva essere una discussione interessante che invece è stata un po' un buco nell'acqua.
Al di là di vari problemi di esecuzioni che sicuramente gli HSMA dell'epoca avranno notato (JJ e Sting che si rialzano come nulla quando Rudy Charles li stava contando sul 10 fino a 3 secondi prima, la Tombstone orrenda che viene venduta pure male, una mancanza un po' stucchevole di tempi cadenzati), alla fine è una replica, a mio avviso uscita un po' peggio, del match con Christian Cage di 6 mesi prima. La differenza principale lo fa lo starpower, e l'entusiasmo che si aveva per l'arrivo di un big come Kurt Angle. Ma la situazione è la stessa: arriva il nome importante dalla WWE, Jarrett perde con le cannonate, il fan pensa che si apre un'era in cui si fa il culo a Vince.
Intendiamoci, io sono uno che allo starpower dà molta importanza (il mio match preferito è il mascara contra mascara), e sono pure uno di quelli che Jarrett prova a contestualizzarlo per non doverlo demolire senza pietà, ma venivamo da un anno e mezzo in cui Double J aveva perso il titolo prima contro Styles, poi con le imprese epiche di Rhino e Christian Cage.
Imprese che ogni volta venivano vanificate da Jarrett che si riprendeva il titolo poco dopo con qualche magheggio, quindi ci sta che magari non ci fosse un plebiscito, con tutte le scottature che c'erano state in precedenza.
Bè, non sono d'accordo.
Lo spot del match è venuto benissimo, Jarrett vende benissimo il terrore nel vedere Sting non vendere il colpo, e l'altro vero spot del match è Jarrett che guarda Angle in segno di sfida mentre fa la ankle lock a Sting sotto gli occhi di chi ha reso grande quella mossa.
Più che starpower o gradoni nella testa, quel match è reso grande da singoli spot e dalla presenza dell'enforcer.
Nelle vittorie di Styles, Rhino e Cage non ci fu nulla del genere, manca lo spot che ti faccia dire "ah sì, è il match in cui...".
L'importanza storica di Jarrett-Sting è secondaria rispetto alla esecuzione e al motivo per cui è ricordato.
Fermo restando che da quel match partirono due storyline poderose: la Redenzione del Mostro, con Abyss che diventa "uomo", e il ritorno di Jarrett "angelo biondo" sei mesi dopo in aiuto di Young.
Volavo Alto ha scritto: ↑16/02/2021, 14:15
L'importanza storica di Jarrett-Sting è secondaria rispetto alla esecuzione e al motivo per cui è ricordato.
Aspe', in quel post che hai quotato mi riferivo alla percezione che si poteva avere all'epoca (tu ti lamentavi che in tempo reale la gente preferì il pre-main event), quindi non ne ho fatto un discorso di importanza storica, se non brevemente dopo con Dario per contestare la scelta di Sting.
Boh, francamente non ricordo in quanti nel 2006 potevano essere interessati a un Jarrett vs Angle prima che nel feud potesse entrare Karen, che oggettivamente è il motivo principale per cui posso godermi un match del genere.
Cioè, da come ne parli tu sembra un dream match.
E comunque il match contro Christian non aveva lo spottone tra una campanella e l'altra, ma aveva il pubblico che festeggiava sul ring, che è un'altra istantanea d'impatto. E mi pare pure di ricordare che scorresse meglio.
Adesso ti do un assaggio di Horace Pro Nobis, il Forum che aprirò per fare la spiegazione dei miei post su TW.
Tutto 'sto ambaradan l'ho tirato su per Misterraza, per cui avevo già fatto il Silver Surfer le ultime due volte
È lui che vuole ridimensionare Jarrett e offuscare il suo ricordo
E invece sta a farsi le maratone della divisione femminile di quando aveva 12 anni, e non aggiungo altro
Voto 9 per il gioco di parole Horace pro nobis e per l'immaginetta di Mark Henry.
E Angle-Jarrett nel 2006 era visto come l'Angle-Michaels dell'anno prima, un inedito di interesse e insperato, così come poteva esserlo Angle-Sting o Angle-Joe.
Angle vs Jarrett I rimane il mio feud preferito di sempre in TNA battendo pure Roode vs Storm (maledetti). E come match, Angle vs Jarrett di Genesis 2009 è il mio TNA match preferito.
