Visto che questa settimana sono in vacanza, metto tutti i match della settimana UV in un post unico.
Enjoy!
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05/05/1996 FMW 7th Anniversary Show;
Megumi Kudo vs Combat Toyoda
Iniziamo con il botto questa settimana dedicata all’estremo. Siamo in FMW, patria dei No Ropes Exploding Barbed Wire Death Match, ed è proprio con questa stipulazione che si combatte il match di ritiro della Combat Toyoda. La sua avversaria è una bomba atomica, un’esplosione di violenza e di cattiveria, come Megumi Kudo.
Il match è super interessante. Non viscerale nella violenza, non scorrono litri di sangue, perchè tutta la tensione è data dalla stipulazione. La costruzione degli spot che coinvolgono filo spinato e botti è magistrale, c’è una progressione lenta, ma inesorabile in cui si parte da una forte diffidenza nel finire verso la parte estrema del ring, per finire ad una serie di spot devastanti e cadute terrificanti.
È interessante, e non è un caso che questo sia il primo match che vi propongo, come la storia sia di rispetto, più che odio o vendetta. Non tutti i deathmatch si basano su sentimenti di astio, esiste anche un grosso filone di riverenza, per non parlare delle semplici esibizioni.
Comunque, una gran prova.
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26/07/2003 CZW Ultraviolent Tournament Of Death II;
Nick Mondo vs JC Bailey
Proseguiamo con altre istituzioni dello stile: la CZW, il Tournament Of Death e Sick Nick Mondo. La stipulazione di oggi coinvolge scale e tubi al neon, per un incontro leggero nelle intenzioni (è comunque l’opener di un torneo ad eliminazione su una giornata), ma intenso nella sanguinosità.
A causa del vetro dei lighttubes, i due atleti cominciano a perdere sangue da ogni parte del corpo, mentre le scale vengono usate non come base di lancio per spot, ma corpo contundente, come oggetto metallico finalizzato a danneggiare il rivale. Il match è breve, ma divertente, impreziosito da uno spottone finale che da solo vale il prezzo del biglietto.
Consigliato.
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31/03/2006 BJW;
Takeshi Sasaki vs Abdullah Kobayashi
Torniamo in Giappone, con un’altra istituzione della scena estrema, la Big Japan e oggi porto un incontro di uno dei miei preferiti in assoluto. Pelata inconfondibile, look terrificante, cicatrici ovunque e una grande pazzia, ovviamente parlo di Abdullah Kobayashi.
La stipula prevede una gran quantità di lighttubes e di kenzan, un oggettino usato per composizioni floreali che consiste in un dischetto che ha un lato ricoperto di spuntoni. Le armi, tanto per cambiare, sono usate in maniera massiva e brutale, fatto testimoniato dalle schiene dilaniate dei due. Il sangue scorre che è un piacere, l’azione non si ferma un attimo e alcuni spot sono impressionanti, ogni singolo elemento contribuisce a rendere grande il match. Poi, va beh, ci sono momenti a cazzo duro esaltanti ad arricchire e ad aumentare la ruvidità.
Un grande deathmatch, assolutamente consigliato.
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12/04/2008 wXw 18+ - lol i’ll pretend u said 18;
Thumbtack Jack vs Danny Havoc
Ci buttiamo oggi una scena UV poco nota, quella tedesca, capeggiata ovviamente dalla wXw. Una wXw profondamente diversa da quella attuale, molto più sporca, underground, ma dall’enorme fascino e attrazione internazionale (uno dei tre vertici del Triangle League con CZW e BJW).
Qua il lottatore simbolo della Germania ultraviolent, Thumbtack Jack, si trova contro un grande lottatore americano, seppur con una chioma imbarazzante, come Danny Havoc. Tra l’altro, TJ è al secondo match di serata, quindi dai presenta in condizioni non ottimali. L’incontro è ottimo, c’è il mix perfetto tra spettacolarità degli spot e violenza nell’uso delle armi. Si vede un po’ di tutto, tra neon, sedie, tavoli e oggettistica varia (molto varia, è pur sempre un fans bring weapons) e ogni singolo oggetto è sfruttato al massimo delle potenzialità, per avere la meglio sul rivale, spostando il limite sempre un po’ più in là.
Ve lo consiglio, merita anche solo per il nome dell’evento.
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27/08/2012 FREEDOMS/Jun Kasai Produce Pain In Limit 2012;
Jun Kasai vs MASADA
Passiamo ad un’altra categoria di deathmatch, forse quella più ostica, perchè questo tipo di incontro accantona la spettacolarità per dare risalto all’istinto, al sadismo puro, alla violenza distillata, slegata da tutto il contorno di wrestling.
Questo è quello che si vede in Kasai vs MASADA. Pochi, seppur impressionanti, spot, tanta tanta violenza allo stato massimo. Ci sono immagini solo per persone forti, tipo l’americano che apre la fronte del rivale con un taglierino o l’uso intensivo di placchette metalliche affilate. Queste sono esempio chiaro di ciò che vuole essere l’incontro: poche cose, usate in maniera normale, quasi noiosa, che però risultano letali nella loro brutalità e efficacia.
Se di solito, consiglio deathmatch solo agli amanti del genere, qua mi ripeto a maggior ragione e con forza. Uno spettacolo allucinante, ma è un qualcosa di diverso, che comunque rappresenta un’ulteriore faccia del mondo ultraviolent.
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03/06/2017 GCW Tournament Of Survival 2;
Nick Gage vs Matt Tremont
Questo incontro è un po’ un riassuntone di tutto quello che abbiamo visto fino ad ora. C’è la tensione del filo spinato, c’è l’ambito del torneo, c’è la presenza massiccia di tubi al neon, ci sono grandi spot e c’è anche violenza pura.
Inoltre, a sfidarsi ci sono due istituzioni della categoria, due wrestler fondamentali per la crescita dell’ultraviolent negli anni 10 e per il boom della Game Changer Wrestling. Il match è molto intenso e molto bello, i due si tirano addosso le peggio bombe (e dire che era per entrambi il terzo match di serata) con risultati diversi a seconda del momento: no selling a cazzo duro all’inizio, distruzione alla fine. Proprio su questi temi vive la parte conclusiva dell’incontro: la resistenza ad oltranza alle mosse distruttive e alla grande quantità di sangue versato.
Una grande prova di due deathmatcher storici.
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11/08/2019 Zona 23 Deshuesadero Bloodsport 23;
Sadika vs Sadik Maiden
Abbiamo aperto con un match joshi, chiudiamo la settimana con il secondo che coinvolge delle ragazze. Questa volta ci spostiamo in Messico, per la precisione a Tultitlan, nella suggestiva cornice della Zona 23. Un’ambientazione che ricorda quelle da picchiaduro, una sorta di cimitero per automobili che evoca inseguimenti e scontri da serie tv.
Le due si integrano perfettamente nello stile della promotion, fatto di grandi spot, di uso intensivo delle peculiarità dell’ambiente, in particolare delle macchine o di parti di esse. C’è molto equilibrio, ad ogni azione segue una reazione uguale e contraria, cosa molto strana su un ring di wrestling, ma tipica in Zona 23, in cui si vedono spesso spottoni consecutivi da entrambe le parti. C’è anche tanta violenza, non nel sangue (che comunque c’è), quanto nell’intensità e nella pericolosità degli spot (ce n’è uno in cui pensi che Sadik sia morta).
Un grande incontro ultraviolent, che mostra l’ennesimo volto diverso che può assumere questo stile.