Parliamo un po' di qualcosa di cui non avrei mai pensato di discutere, ovvero di Veltroni che parla di manga:
https://www.corriere.it/cronache/21_nov ... 304d.shtml
Ovviamente dalla comunità #animemanga Italiana le pernacchie non si risparmiano, ma... é veramente così terribile, ciò che dice?
Intendiamoci, le idee dietro le parole sono evidentemente fuori dalla realtà, é palese Veltroni non abbia mai letto un manga in vita sua (del resto nemmeno millanta di averlo fatto), e l'interessante parallelismo con l'influenza Americana nel post conflitto Mondiale diciamo che va a perdersi un po' nel boomerismo che ti aspetteresti da un vecchio politico Italiano.
Detto ciò, nel pezzo non si esprime (e tutto considerato non traspare nemmeno) un giudizio negativo verso i manga, e c'é anzi un invito all'apertura verso il media manga prendendo atto che detto media si é già affermato, anche qui in Italia. E' notevole anche l'esortazione ad accettare la cultura Orientale per quello che é,
senza censure, in un paese che in passato ha stravolto opere nel passaggio al nostro paese (o nemmeno le ha fatte arrivare, il cazzo di Bleach, ripeto, Bleach, é arrivato doppiato in Italiano solo su Netflix nel 2020).
E' doveroso ricordare, prima di leggere questo editoriale, che questo é un paese dove i manga sono sempre stati visti quando va bene come un'improbabile para-letteratura per bambini impopolari, quando va male come uno manifesto alla pedopornografia (il famigerato servizio delle iene che deraglia presto dai manga a una critica generale verso l'Oriente é di solo due anni fa). Per questo considero un momento importante che un personaggio pubblico, su uno dei quotidiani più importanti d'Italia, scriva di manga con "rispetto", probabilmente senza reale conoscenza, ma con accortezza, e mi spiace che la community reagisca come sempre, circoscrivendo pochi concetti (i manga non contengono tutti violenza, ovvio, ma é pure vero che i più popolari nel target dei ragazzi sono gli action shonen) e ignorando il messaggio, anzi, il tono, di fondo.
Voi che mi dite? Che questo mio pensiero non sembra essere molto diffuso, leggendo in giro.