Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

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Marco Frediani
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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Marco Frediani »

Personalmente mai capito chi schifa tutto e la settimana dopo è ancora a guardare e a dire che schifa tutto. Pesantezza assoluta.
Ci vorrebbe più leggerezza nel commentare e non prenderla sul personale per una battuta chiarissima su Punk.



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Backbone Crusher
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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Backbone Crusher »

Misterraza ha scritto: 21/01/2022, 7:57
Quindi volete i momenti "alti" ma non volete la costruzione dietro, le grandi narrazioni ma vi annoia guardarvele?
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Sulla ricerca ossessiva dei grandi momenti ci avevo pure aperto un topic ([url]viewtopic.php?t=69587/url]), constatando come i mezzi tecnici consentano da parecchio di sezionare e segmentare a piacere federazioni, show, carriere alla ricerca del "meglio".

Che è un meccanismo che favorisce ciò che può essere isolato e visionato a parte, per esempio un match d'esibizione con senso compiuto piuttosto che il match/segmento inserito in una narrazione più ampia. Sto topic mi sembra il passo successivo, la "normalizzazione" della dinamica e piena accettazione.

Però mi sembra paradossale che il passo successivo sia il ritorno al grande show, che era tale perché poco ricorrente e perché tutti gli show precedenti costruivano quello.

I TV show "meglio dei PPV/grandi show" e il numero elevato di grandi show transitori hanno ucciso i grandi show, ma anni prima avevi le trasmissioni vetrina che promuovevano lo showdown in arrivo.

Quindi che si fa, show inutili con squash fino all'evento, oppure mandiamo su Netflix un week end di grandi show al mese senza costruzione in mezzo? Non è poi pure quella una forma di serialità?

Si continua poi a ragionare solo e soltanto all'interno della cerchia di gente che il wrestling alla fin fine se lo guarda comunque. Sia che si diverta, come i fanboy AEW, sia che ci si annoi, sono dinamiche all'interno di una cerchia ristretta.

Un paio di mesi fa lessi su /squaredcircle una dichiarazione di Punk secondo cui ormai i casual non esistono e chi guarda il wrestling è già qui.

Una dichiarazione senza dubbio per portare acqua al suo mulino, ma a suo modo terrificante: se è vera, allora il wrestling è una nicchia destinata a rimanere in un angolo; se è falsa, dimostra che perfino un performer come Punk e la AEW (che è la forza nuova del wrestling business) ha rinunciato ad estendere il giro.

La bellezza di un procedurale, del sintonizzarsi ogni settimana su una trama standard che si ripete sempre uguale a sé stessa, è nel passare del tempo con dei character per cui abbiamo interesse. E l'abilità sta nel mantenere vivo quell'interesse.

Il wrestling televisivo nell'ottica della ricerca del meglio ha poco senso, ma probabilmente ne ha ancora molto o può averne per i casual.

Sapete qual è il miglior segmento di Stone Cold, l'eroe dell'epoca d'oro del wrestling televisivo idolo dei casual? Il Beer Bash? La Corvette di McMahon? Austin Commissioner?

No, è un segmento ad apertura di un RAW del 1998 in cui mi vende il ME della serata e mi convince a guardare un'ora e venti di show. Lì sta la grandezza di Austin e di tutti quei wrestler il cui lavoro era molto più del segmento da collezione che puntualmente si cita.

Sapete chi l'ha visto e apprezzato quel segmento? I casual, non i wrestling fan che già nel 1998 seguivano Nitro / Raw dando i voti ai match televisivi (stralol!) e indicando cosa fosse skippabile.
Per quanto la dichiarazione abbia un che di paraculo, se Punk avesse ragione, la domanda è: i casual non esistono più perché si sono naturalmente estinti o perché non lo sanno nemmeno loro cosa sia oggi un casual?
Cioè, a me fa quantomeno sorridere che la WWE, per attirare la gente su quello che dovrebbe essere il proprio futuro (NXT), ricorra a gimmick di 30 anni fa: l'italoamericano mafioso, le donne afroamericane ghetto style, l'universitario jobber "io so io e voi non siete un cazzo", tag giapponesi colorati supersimpa rincoglioniti e comedy.
Questo io intendo anche, quando parlo di prodotto vecchio. Al momento, l'unica gimmick veramente interessante è quella di Joe Gacy sull'inclusività, perché è attualissima ed ho pure trovato sensato proporla da heel. Un'eccezione che conferma la (loro) regola (e ho parlato di WWE, ma pure la AEW non è esente dal "vecchiume" di certe dinamiche).
Siamo davvero chiusi in un immodificabile loop, creato 30 anni fa, dal quale non è più possibile uscire e chi si ripeterà all'infinito? O sono loro che preferiscono dire che il casual è estinto, invece di ammettere che la fuori c'è un mondo di opportunità che loro stessi, in primis, non sanno sfruttare?

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da deadman3:16 »

A proposito di segmenti di apertura efficaci.

Se non sbaglio, la puntata di Raw con il rating più alto (8.1) fu quella del 10 maggio 1999, che all'inizio, subito dopo un brevissimo match di antipasto tra Kane e Billy Gunn, vide un lungo segmento con il Corporate Ministry sullo stage ad annunciare i match della puntata e The Union con Vince (poco prima della rivelazione del Greater Power) sul ring.

A una certa compare il Commissioner Shawn Michaels in remoto a cambiare tutti i match per poi farsi pure vedere sul ring.
Quel segmento iniziale portò a far registrare numeri allucinanti nello show, con un match tra Patterson & Briscoe vs Mean Street Posse che fece 8.61 e il Main Event (The Undertaker, Triple H, Shane McMahon vs Stone Cold, The Rock, Vince McMahon) a fare 9.17.

Perché?
Beh, banalmente perché ogni match di quella puntata aveva uno scopo, addirittura un Paul Bearer vs Big Show, un motivo evidentemente in grado di coinvolgere gli spettatori per essere lì.
E quel segmento iniziale riuscì a vendere clamorosamente la puntata.
Anche perché non ci fu letteralmente nessun match da salvare, eppure la gente stette lì con i picchi elencati sopra e soprattutto per il Main Event.

Non so se tutto sto pippotto ha qualche attinenza con quanto scritto da Misterazza, spero di sì.
Ultima modifica di deadman3:16 il 21/01/2022, 14:25, modificato 1 volta in totale.

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Backbone Crusher »

deadman3:16 ha scritto: 21/01/2022, 9:18 A proposito di segmenti di apertura efficaci.

Se non sbaglio, la puntata di Raw con il rating più alto (8.1) fu quella del 10 maggio 1999, che all'inizio, subito dopo un brevissimo match di antipasto tra Kane e Billy Gunn, vide un lungo segmento con il Corporate Ministry sullo stage ad annunciare i match della puntata e The Union con Vince (poco prima della rivelazione del Greater Power) sul ring.

A una certa compare il Commissioner Shawn Michaels in remoto a cambiare tutti i match per poi farsi pure vedere sul ring.
Quel segmento iniziale portò a far registrare numeri allucinanti nello show, con un match tra Patterson & Briscoe vs Mean Street Posse che fece 8.61 e il Main Event (The Undertaker, Triple H, Shane McMahon vs Stone Cold, The Rock, Vince McMahon) a fare 9.17.

Perché?
Beh, banalmente perché ogni match di quella puntata aveva uno scopo, addirittura un Paul Bearer vs Big Show, un motivo evidentemente in grado di coinvolgere gli spettatori per essere lì.
E quel segmento iniziale riuscì a vendere clamorosamente la puntata.
Anche perché non ci fu letteralmente nessun match da salvare, eppure la gente stette lì con i picchi elencati sopra e soprattutto per il Main Event.

Non so se tutto sto pippotto a qualche attinenza con quanto scritto da Misterazza, spero di sì.
Perché era un qualcosa che aveva uno scopo, inserito nel giusto contesto, con una costruzione dietro e che al pubblico piaceva. Concetto che può sembrare uber banale, ma che ha determinato il successo di quel periodo.
Ricollegandomi ai miei post, mi verrebbe pure da dire: ai tempi c'era pure gente nel team creativo che sapeva cosa voleva il pubblico in quel momento. Gente che oggi, a quanto pare, manca.

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Darth_Dario »

deadman3:16 ha scritto: 21/01/2022, 9:18 A proposito di segmenti di apertura efficaci.

Se non sbaglio, la puntata di Raw con il rating più alto (8.1) fu quella del 10 maggio 1999, che all'inizio, subito dopo un brevissimo match di antipasto tra Kane e Billy Gunn, vide un lungo segmento con il Corporate Ministry sullo stage ad annunciare i match della puntata e The Union con Vince (poco prima della rivelazione del Greater Power) sul ring.

A una certa compare il Commissioner Shawn Michaels in remoto a cambiare tutti i match per poi farsi pure vedere sul ring.
Quel segmento iniziale portò a far registrare numeri allucinanti nello show, con un match tra Patterson & Briscoe vs Mean Street Posse che fece 8.61 e il Main Event (The Undertaker, Triple H, Shane McMahon vs Stone Cold, The Rock, Vince McMahon) a fare 9.17.

Perché?
Beh, banalmente perché ogni match di quella puntata aveva uno scopo, addirittura un Paul Bearer vs Big Show, un motivo evidentemente in grado di coinvolgere gli spettatori per essere lì.
E quel segmento iniziale riuscì a vendere clamorosamente la puntata.
Anche perché non ci fu letteralmente nessun match da salvare, eppure la gente stette lì con i picchi elencati sopra e soprattutto per il Main Event.

Non so se tutto sto pippotto a qualche attinenza con quanto scritto da Misterazza, spero di sì.
Non concordo, perché di nuovo si scade nel pensiero "se ci fosse qualità sarebbe un modello accettabile". C'erano mille fattori diversi in gioco, c'era la guerra, gli anni '90, il pubblico affezionato che era cresciuto e il prodotto che incredibilmente era allineato con la loro età, la cultura della "crash tv" e milioni di altre cose. Io sono sicuro che neanche Heyman, o Sapolsky o chi volete voi saprebbe tenere interessante e ben fatto 52 puntate di Raw. Ne verrebbe bene qualcuna, ma poi la stanca arriverebbe.

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da PuroIndyLove »

La WWE sotto molti aspetti è tuttora ancorata ad una concezione del Wrestling molto anni 80, in primis nella stereotipizzazione dei personaggi. Suppongo che, per loro, la cosa funga da espediente per permettere al pubblico una identificazione più semplice e diretta. Insomma, talvolta, dei character monodimensionali privi di una scrittura "arieggiata", complessa. Io dico da molto tempo che dovrebbero cominciare a sfatare qualche taboo, tipo confronti heel vs. heel, face vs. face che propongono molto raramente nel main roster. Che poi, io non imputo una gran colpa ai writers; è come dire che nel cinema la colpa è degli sceneggiatori se il prodotto è scadente. Il Wrestling, come il cinema o la televisione, è prima di tutto un lavoro collettivo.

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da PuroIndyLove »

Darth_Dario ha scritto: 21/01/2022, 9:43 Non concordo, perché di nuovo si scade nel pensiero "se ci fosse qualità sarebbe un modello accettabile". C'erano mille fattori diversi in gioco, c'era la guerra, gli anni '90, il pubblico affezionato che era cresciuto e il prodotto che incredibilmente era allineato con la loro età, la cultura della "crash tv" e milioni di altre cose. Io sono sicuro che neanche Heyman, o Sapolsky o chi volete voi saprebbe tenere interessante e ben fatto 52 puntate di Raw. Ne verrebbe bene qualcuna, ma poi la stanca arriverebbe.
Moxley nel suo shoot non fece un ragionamento sbagliato nel parlare di "sovraesposizione" di alcuni top guy negli show settiminali; insomma, avere tutte le settimane le stesse persone che fanno più o meno lo stesse cose, lasciando in sordina gli altri, che potrebbero creare una piacevole varietà agli show, e certo altre storie e characters da sviluppare.

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Misterious man »

Marco Frediani ha scritto: 21/01/2022, 8:27 Personalmente mai capito chi schifa tutto e la settimana dopo è ancora a guardare e a dire che schifa tutto. Pesantezza assoluta.
Ci vorrebbe più leggerezza nel commentare e non prenderla sul personale per una battuta chiarissima su Punk.
Forse non ti è ben chiaro che la gente è insorta non perché si sia toccato punk* (perché mica è un nostro parente/amico, chi cazzo se ne fotte) ma perché le battute sulla ring rust durano da 3 mesi e, come ogni cosa ripetitiva ed abusata, ha rotto i coglioni.
Che poi bene o male in quel topic deadman 3:16 scrisse una frase veloce e via, quindi, per quanto quella battuta fosse ripetitiva, non fu neanche lui il “problema”, sei tu che poi hai rincarato la dose con “si moxley lo farei feudare con allin per 2 mesi e poi gli farei fare un mini feud di 2 settimane dopo aver vagato nello sticazzi per tanto tempo”, alludendo ovviamente a cm punk e provocando palesemente tutta quella gente con la quale dibattete da mesi.
Perché tu così sei, fai quello tutto casa e chiesa, tutto pulito, ma poi stai sempre a lanciare il sasso e nascondere la mano rifugiandoti, come in questo caso, al “battuta innocente su punk”. Quando sono 3 mesi almeno che rompete i coglioni sempre con la stessa “innocente battuta”.
E a scanso di equivoci, in questa diatriba sto nel mezzo, non ritengo la gestione di punk nè totalmente perfetta nè totalmente fallimentare, ma reputo si potesse sicuramente fare di meglio.


* Intanto (questa è una postilla a parte che non c’entra con frediani, ma è altresì più attinente a questo topic) per ricollegarmi a ciò che dicevo inizialmente, nessuno si straccia le vesti per la gestione di punk, così come nessuno se le straccia per i vari zayn ricochet balor roode e tanti altri in wwe. Anche perché in caso contrario, ci sarebbe da rinchiudere qualcuno.
Semplicemente si dà il caso che su un forum si possa discutere e dire la propria, si possa esprimere il proprio dissenso per ciò che si vede, si possa scrivere “mah secondo me tizio meriterebbe più spazio o più titoli”, ma poi la cosa finisce qui.
Uno finisce di vedere la puntata e mette per iscritto ciò che pensa.
Ma per il resto come dicevo prima su punk, penso che ad ogni persona sana di mente non gli cambi la vita di tutti i giorni la gestione dei talenti in wwe o aew, non siamo né ultras nè soprattutto parenti/amici dei wrestlers, quindi se l’owens o lo zayn di turno rinnovano con la wwe nonostante, secondo noi, sti due meritino trattamenti migliori, tanto meglio per i diretti interessati, contenti loro contenti tutti.

Questo significa secondo me guardare il wrestling con leggerezza. Vedi quello che vuoi, commenti quello che vuoi, ed esci a farti i cazzi tuoi.
Se invece sul topic apposito ti metti a godere ed ironizzare sul rinnovo di zayn perché secondo te questo è un colpo basso allo “smartone” di turno che ne critica la gestione, stai veramente inguaiato.

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Michael Myers »

Servirebbe semplicemente un ritorno di Vince Russo.

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Darth_Dario »

Michael Myers ha scritto: 21/01/2022, 11:56 Servirebbe semplicemente un ritorno di Vince Russo.
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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Geno »

La Attitude fa cacare per la maggior parte eh

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da SNM UOTC »

Michael Myers ha scritto: 21/01/2022, 11:56 Servirebbe semplicemente un ritorno di Vince Russo.
Bastarebbe far debuttare McGregor che sfascia di mazzate The Rock...vedi come crei buzz

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Marco Frediani »

Misterious man ha scritto: 21/01/2022, 11:52 Forse non ti è ben chiaro che la gente è insorta non perché si sia toccato punk* (perché mica è un nostro parente/amico, chi cazzo se ne fotte) ma perché le battute sulla ring rust durano da 3 mesi e, come ogni cosa ripetitiva ed abusata, ha rotto i coglioni.
Che poi bene o male in quel topic deadman 3:16 scrisse una frase veloce e via, quindi, per quanto quella battuta fosse ripetitiva, non fu neanche lui il “problema”, sei tu che poi hai rincarato la dose con “si moxley lo farei feudare con allin per 2 mesi e poi gli farei fare un mini feud di 2 settimane dopo aver vagato nello sticazzi per tanto tempo”, alludendo ovviamente a cm punk e provocando palesemente tutta quella gente con la quale dibattete da mesi.
Perché tu così sei, fai quello tutto casa e chiesa, tutto pulito, ma poi stai sempre a lanciare il sasso e nascondere la mano rifugiandoti, come in questo caso, al “battuta innocente su punk”. Quando sono 3 mesi almeno che rompete i coglioni sempre con la stessa “innocente battuta”.
E a scanso di equivoci, in questa diatriba sto nel mezzo, non ritengo la gestione di punk nè totalmente perfetta nè totalmente fallimentare, ma reputo si potesse sicuramente fare di meglio.


* Intanto (questa è una postilla a parte che non c’entra con frediani, ma è altresì più attinente a questo topic) per ricollegarmi a ciò che dicevo inizialmente, nessuno si straccia le vesti per la gestione di punk, così come nessuno se le straccia per i vari zayn ricochet balor roode e tanti altri in wwe. Anche perché in caso contrario, ci sarebbe da rinchiudere qualcuno.
Semplicemente si dà il caso che su un forum si possa discutere e dire la propria, si possa esprimere il proprio dissenso per ciò che si vede, si possa scrivere “mah secondo me tizio meriterebbe più spazio o più titoli”, ma poi la cosa finisce qui.
Uno finisce di vedere la puntata e mette per iscritto ciò che pensa.
Ma per il resto come dicevo prima su punk, penso che ad ogni persona sana di mente non gli cambi la vita di tutti i giorni la gestione dei talenti in wwe o aew, non siamo né ultras nè soprattutto parenti/amici dei wrestlers, quindi se l’owens o lo zayn di turno rinnovano con la wwe nonostante, secondo noi, sti due meritino trattamenti migliori, tanto meglio per i diretti interessati, contenti loro contenti tutti.

Questo significa secondo me guardare il wrestling con leggerezza. Vedi quello che vuoi, commenti quello che vuoi, ed esci a farti i cazzi tuoi.
Se invece sul topic apposito ti metti a godere ed ironizzare sul rinnovo di zayn perché secondo te questo è un colpo basso allo “smartone” di turno che ne critica la gestione, stai veramente inguaiato.
Madonna che pesantezza, se qualcuno sbotta per una battuta ha i nervi tesi e gli farebbe bene rilassarsi.

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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da luchador »

Misterious man ha scritto: 21/01/2022, 11:52 Forse non ti è ben chiaro che la gente è insorta non perché si sia toccato punk* (perché mica è un nostro parente/amico, chi cazzo se ne fotte) ma perché le battute sulla ring rust durano da 3 mesi e, come ogni cosa ripetitiva ed abusata, ha rotto i coglioni.
Che poi bene o male in quel topic deadman 3:16 scrisse una frase veloce e via, quindi, per quanto quella battuta fosse ripetitiva, non fu neanche lui il “problema”, sei tu che poi hai rincarato la dose con “si moxley lo farei feudare con allin per 2 mesi e poi gli farei fare un mini feud di 2 settimane dopo aver vagato nello sticazzi per tanto tempo”, alludendo ovviamente a cm punk e provocando palesemente tutta quella gente con la quale dibattete da mesi.
Perché tu così sei, fai quello tutto casa e chiesa, tutto pulito, ma poi stai sempre a lanciare il sasso e nascondere la mano rifugiandoti, come in questo caso, al “battuta innocente su punk”. Quando sono 3 mesi almeno che rompete i coglioni sempre con la stessa “innocente battuta”.
E a scanso di equivoci, in questa diatriba sto nel mezzo, non ritengo la gestione di punk nè totalmente perfetta nè totalmente fallimentare, ma reputo si potesse sicuramente fare di meglio.


* Intanto (questa è una postilla a parte che non c’entra con frediani, ma è altresì più attinente a questo topic) per ricollegarmi a ciò che dicevo inizialmente, nessuno si straccia le vesti per la gestione di punk, così come nessuno se le straccia per i vari zayn ricochet balor roode e tanti altri in wwe. Anche perché in caso contrario, ci sarebbe da rinchiudere qualcuno.
Semplicemente si dà il caso che su un forum si possa discutere e dire la propria, si possa esprimere il proprio dissenso per ciò che si vede, si possa scrivere “mah secondo me tizio meriterebbe più spazio o più titoli”, ma poi la cosa finisce qui.
Uno finisce di vedere la puntata e mette per iscritto ciò che pensa.
Ma per il resto come dicevo prima su punk, penso che ad ogni persona sana di mente non gli cambi la vita di tutti i giorni la gestione dei talenti in wwe o aew, non siamo né ultras nè soprattutto parenti/amici dei wrestlers, quindi se l’owens o lo zayn di turno rinnovano con la wwe nonostante, secondo noi, sti due meritino trattamenti migliori, tanto meglio per i diretti interessati, contenti loro contenti tutti.

Questo significa secondo me guardare il wrestling con leggerezza. Vedi quello che vuoi, commenti quello che vuoi, ed esci a farti i cazzi tuoi.
Se invece sul topic apposito ti metti a godere ed ironizzare sul rinnovo di zayn perché secondo te questo è un colpo basso allo “smartone” di turno che ne critica la gestione, stai veramente inguaiato.
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Re: Don't hate the playa, hate the game (ovvero come ho smesso di preoccuparmi e ho imparato ad amare il Wrestling)

Messaggio da Emperador Horace »

Ma perché da quando sono mod io avete cominciato a scrivere enciclopedie? :perplesso:

E trovateve un lavoro no? :truce:

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