Con Corbin? Assolutamente no. Lui avrebbe voluto Cena o un altro della sua generazione. C'e' una vecchia intervista in cui Angle ne parla, dove dice che alla fine e' stata una decisione di McMahon, per lanciare Corbin.
Perdonate l'italiano traballante di questo articolo, ma mi sono limitato a fare copia e incolla.
Qui Angle definisce il suo match un filler di 6 minuti, aggiunto all'ultimo momento, in un punto merdoso della card, per dare spazio a Corbin. Nulla a che vedere con Flair vs Michaels che fu un match epico.Kurt Angle ha combattuto il suo ultimo incontro a WrestleMania 35, quando fu sconfitto da Baron Corbin. Molti fan, incluso lo stesso protagonista, avrebbero voluto John Cena come ultimo avversario, ma, alla fine, la WWE decise di mandargli contro l’ex General Manager di RAW.
Durante il suo Kurt Angle Show, egli ha parlato del suo match di ritiro e, nello specifico, ha raccontato che la stessa WWE aveva problemi a trovare un avversario adeguato e non sapeva chi mandargli contro.
Il racconto di Kurt Angle
“Non penso che sapevano che avrei affrontato Corbin a WrestleMania. Penso che quello che fecero è che sapevano che mi sarei ritirato. Non so se sarei andato a WrestleMania. Se non andavo da Vince a dire che volevo ritirarmi a WrestleMania, penso che questa sarebbe stata una decisione dell’ultimo minuto quella di mettermi nella card. Non sapevano contro chi mettermi. Stavo facendo una storia con Baron, anche se l’avevamo conclusa, perché lui mi sconfisse in modo pulito. Decisero di farlo di nuovo a WrestleMania. Penso che, in questo modo, hanno preso due piccioni con una fava. Hanno messo il mio match di ritiro a WrestleMania ed hanno avuto un buon match filler tra due match da main event. Penso davvero che il mio match sia stato un match filler. Quando hai meno di sei minuti a WrestleMania e ti trovi in quattordicesima posizione e ti trovi dopo Batista vs HHH e prima del main event… E’ una collocazione pesante. Non hai molto tempo. Sai di essere un match filler.”
Tra un po' ti trovo anche l'intervista dove afferma che avrebbe voluto affrontare Cena.
Ecco, qua e' lo stesso Corbin che ne parla:
La leggendaria carriera di Kurt Angle non ha avuto il finale che i suoi tifosi avrebbero desiderato. Le precarie condizioni fisiche hanno limitato l’ex medaglia d’oro olimpica nei suoi ultimi anni, tanto da averlo costretto ad appendere gli stivali al chiodo prima del previsto.
È noto a tutti che Angle volesse incontrare John Cena come suo ultimo avversario, un sogno che non si è materializzato per una lunga serie di ragioni. I numerosi impegni del bostoniano a Hollywood sono stati una delle cause della mancata faida tra i due, che avrebbe rappresentato una sorta di chiusura del cerchio.
Il 16 volte campione del mondo aveva infatti debuttato nel main roster proprio contro Angle nell’episodio di SmackDown del 27 giugno 2002. In una recente intervista ai microfoni di ‘TalkSport’, Baron Corbin – designato come rivale di Kurt Angle nel suo ultimo match a WrestleMania 35 – ha ammesso che gli sarebbe piaciuto lavorare più tempo insieme ad un fuoriclasse di quel calibro.
Corbin ricorda la vittoria su Kurt Angle
“Sono perfettamente consapevole che Kurt Angle desiderasse affrontare John Cena nell’ultimo match della sua carriera. Non sono così stupido da pensare che il sogno di Kurt fosse lavorare con Baron Corbin prima di ritirarsi.
C’era una motivazione ben precisa dietro alla sua volontà di sfidare John Cena, si era incontrati per la prima volta nel giorno dell’esordio di John a SmackDown. Non ho mai avuto problemi a capire tutto questo.
Chi non vorrebbe collaborare con John Cena prima di appendere gli stivali al chiodo? È stato comunque pazzesco che io abbia potuto condividere il ring con il mitico Kurt Angle in un’occasione così speciale” – ha esaminato Corbin.
L’esito del match ha lasciato Baron di stucco: “Non avrei mai immaginato che ne sarei uscito vittorioso. Ero convinto che Kurt avrebbe salutato il pubblico in sella ad un cavallo dorato dopo avermi inflitto una sonora lezione.
È stato incredibile, uno dei ricordi più belli di tutta la mia carriera. Ho ancora il poster sulla parete della palestra in cui mi alleno e a casa mia”.
