Purtroppo il gas russo serve ancora a tutti (e si dovrebbe vedere come e perchè ci si è infilati in questa situazione), non è una cosa sempice da risolvere: dove prendi il gas? Si può aumentare la fornitura chessò dall'Algeria in tempi rapidi? E quanto si paga? La qualità? E i contratti in essere? E se la Gazprom fa causa o qualcosa di simile? E gli investimenti già fatti?Colt877 ha scritto: ↑20/05/2022, 12:38 Ho letto l'articolo e l'ho trovato molto interessante. Al tempo stesso però questo non modifica di una virgola quello che ho detto io, e cioè che le sanzioni si proponevano il compito di affossare il rublo e tutta l'economia russa e dopo due mesi siamo qui a pagare il gas russo in rubli.
La Banca Centrale Russa sta artificialmente accrescendo il valore del rublo? Non sarò certo io a negarlo, ma non è un comportamento strano in tempi di guerra e la Russia è in guerra tanto militarmente con l'Ucraina, quanto economicamente con l'Occidente.
Ricordiamoci sempre come è iniziata questa storia: mandare le armi agli ucraini per aiutarli a resistere e mettere dure sanzioni all'economia russa per obbligare Putin a trattare. Da questo eravamo partiti. Il nostro intento era quello di trovare una rapida soluzione al conflitto. Ora siamo arrivati ad una guerra di logoramento tipo la Prima Guerra Mondiale nelle trincee e alle sanzioni che noi stessi stiamo aggirando, che forse daranno effetti nel medio-lungo periodo.
Che l'economia russa sia a pezzi mi sembra fuor di discussione, ma anche noi uscendo dalla crisi pandemica non è che ce la passiamo molto meglio e, purtroppo, nei prossimi mesi dubito che le cose andranno tanto meglio a noi europei e italiani in particolare.
Quando prima dicevo aggiustare quello che non funziona, proprio a questo mi riferivo: le sanzioni sono un boomerang, perché sanzionando Putin sanzioniamo noi stessi. Adesso, appurato questo, sarà forse ora di trovare un accordo serio per capire cosa si può fare e chi lo può fare, cosa non si può fare e chi non lo può fare? Perché siamo di nuovo qui, inseguendo la chimera dell'unanimità europea, quando è evidente che paesi tipo l'Ungheria, ma anche Italia e Germania, hanno troppi interessi in gioco per pensare di colpire davvero Putin senza finire essi stessi gambe all'aria.
PS: spiego meglio una cosa che può essere fraintesa. Dobbiamo smetterla di sanzionare Putin e lasciare gli ucraini al proprio destino? No. Però se l'Europa decide, che so, di fare l'embargo al gas russo da luglio e l'Italia non può permetterselo non si arriverà mai all'unanimità. Non sarebbe meglio far fare l'embargo a chi può, e nel frattempo paesi tipo Italia e Germania lavorano per diminuire la dipendenza? Chiaro che se un paese dipende al 10% dal gas russo e uno al 40%, non è la stessa cosa chiedere l'embargo ad entrambi. Per me, se il paese al 10% sospende l'acquisto di gas russo e l'Italia passa dal 40 al 30% entrambi i paesi stanno facendo la propria parte e stanno colpendo Putin. Sempre meglio che inseguire una chimera e alla fine bloccare tutto il carrozzone tra veti incrociati e non concludere nulla.
La metti giù molto semplice, pure troppo.
Poi chiaro che ogni paese cerca di fare i propri interessi e l'onda dell'indignazione popolare si sta affievolendo quindi magari certi governi si sentono meno sotto pressione per trovare delle soluzioni.
Purtroppo una persona non vuole trattare e quindi è necessario metterlo con le buone o con le cattive in condizione di farlo, anzi, di non avere altra scelta di farlo. Tanto ai russi dice quello che gli pare e salva la faccia.
Poi magari è vero che è malato e tra poco ci lascia per sempre sperando che il prossimo non sia peggio. Sarebbe ora che i residuati dell'URSS si tolgano dalle scatole.
Poi ripeto, che le sanzioni siano inefficaci è falsissimo, figurati se la Russia lo ammetterà mai. Negheranno sempre l'evidenza.
E purtroppo dire "Dai fate la pace per favore" non funziona.
Spiace per i pacifisti che lo dicono per partito preso.