POLITICA ITALIANA
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Re: POLITICA ITALIANA
Conte è stato tipo il premier meno peggio (ciò non significa che abbia fatto un buon lavoro, badate bene) degli ultimi 20 anni o giù di li, dal primo stint di Berlusconi, Prodi e via discorrendo che io ho vissuto con buona memoria (per quelli prima ero troppo piccolo).
Non so che reazioni aveva qui, perchè non leggo e non parlo quasi mai di politica, ma si, mi sembra abbastanza normale che venisse visto bene, soprattutto dopo la sparata nomi e cognomi che ha fatto gasare pure me che non ero di certo un suo sostenitore.
PS: il fatto che lui non era in politica prima bensì era solo un semplice professore, la dice lunga sulla situazione politica italiana.
PS2: a prescindere da tutto ste elezioni le vince abbastanza agevolmente la destra. Penso più la Meloni che Salvini, comunque uscirà vincitore uno di loro, mi sembra piuttosto palese, sento sempre tutti fare sto discorso del cambiamento (che appunto si fa da 20 anni e non è cambiato un cazzo, prima la sinistra per cambiare da Berlusconi, poi Berlusconi bis per cambiare dalla sinistra, poi facevano schifo sia sinistra che destra, ma si era proposto Renzi che era giovane e allora per cambiare era meglio un giovane che sarà diverso dalla mentalità dei soliti vecchi che c'erano prima, dopo faceva schifo Renzi e allora ci volevano i 5 stelle per cambiare dato che non erano ne di destra ne di sinistra, ora fanno schifo tutti, ma la destra rappresenta un cambiamento perchè da 10 anni c'è stata sempre solo la sinistra e i 5 stelle voltagabbana ecc. ecc.) e ancora una volta non cambierà nulla.
Non so che reazioni aveva qui, perchè non leggo e non parlo quasi mai di politica, ma si, mi sembra abbastanza normale che venisse visto bene, soprattutto dopo la sparata nomi e cognomi che ha fatto gasare pure me che non ero di certo un suo sostenitore.
PS: il fatto che lui non era in politica prima bensì era solo un semplice professore, la dice lunga sulla situazione politica italiana.
PS2: a prescindere da tutto ste elezioni le vince abbastanza agevolmente la destra. Penso più la Meloni che Salvini, comunque uscirà vincitore uno di loro, mi sembra piuttosto palese, sento sempre tutti fare sto discorso del cambiamento (che appunto si fa da 20 anni e non è cambiato un cazzo, prima la sinistra per cambiare da Berlusconi, poi Berlusconi bis per cambiare dalla sinistra, poi facevano schifo sia sinistra che destra, ma si era proposto Renzi che era giovane e allora per cambiare era meglio un giovane che sarà diverso dalla mentalità dei soliti vecchi che c'erano prima, dopo faceva schifo Renzi e allora ci volevano i 5 stelle per cambiare dato che non erano ne di destra ne di sinistra, ora fanno schifo tutti, ma la destra rappresenta un cambiamento perchè da 10 anni c'è stata sempre solo la sinistra e i 5 stelle voltagabbana ecc. ecc.) e ancora una volta non cambierà nulla.
- luchador
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Re: POLITICA ITALIANA
Forse l'unica cosa giusta che ha detto.Salvini: Ue copra spese per mantenere sanzioni contro la Russia
"Vogliamo tenere le sanzioni contro la Russia? Benissimo, ma l'Europa copra le spese per imprese e famiglie". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, sottolineando che "abbiamo votato tutte le sanzioni, ma ora per evitare una strage economica serve uno scudo europeo". "Voglio vincere le elezioni e governare un Paese vivo, sennò avremmo un milione di disoccupati in più".
Se si vuole andare avanti con le sanzioni, devono essere UE e Banca Centrale Europea a farsene carico, coprendo tutte le spese....perche qui i Paesi che sanzionano stanno andando in bancarotta, diventando i veri sanzionati. C'e' quelquadra che non cosa....
allo stato attuale, le sanzioni sono una truffa per sabotare i paesi che le stanno emettendo.
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Re: POLITICA ITALIANA
Io più che altro sono preoccupato dalla solita tendenza della sinistra e dell'informazione a guardare il dito e non la luna. Salvini è filo-putiniano per tutti i trascorsi che conosciamo: la questione Savoini, i rapporti con l'ambasciata russa, l'accordo segreto siglato tra Russia Unita(il partito di Putin) e la Lega.luchador ha scritto: ↑04/09/2022, 11:46 Forse l'unica cosa giusta che ha detto.
Se si vuole andare avanti con le sanzioni, devono essere UE e Banca Centrale Europea a farsene carico, coprendo tutte le spese....perche qui i Paesi che sanzionano stanno andando in bancarotta, diventando i veri sanzionati. C'e' quelquadra che non cosa....
allo stato attuale, le sanzioni sono una truffa per sabotare i paesi che le stanno emettendo.
Pensare però di derubricare la questione sanzioni a filoputinismo è un autogol clamoroso che non indebolisce Salvini, anzi. Le sanzioni sono un tema molto sentito nel Paese perché ci stanno facendo molto male. Non entro nel tema di quanto male stiano facendo alla Russia, basti dire però che ci stanno facendo molto più male di quanto non fosse stato preventivato, anche perché la guerra rischia di durare molto di più di quanto stimato nei primi giorni di conflitto.
Allora in uno scenario del genere lasciare soltanto a Salvini il tema delle sanzioni è assurdo. Le sanzioni colpiscono anche il nostro paese. Le persone comuni che la geopolitica non sanno neanche cosa sia e che, purtroppo per alcune persone, ancora hanno diritto di voto, voteranno pensando alle proprie tasche, non certo ai valori di libertà e democrazia. Qui nessuno deve mettere in discussione il sostegno all'Ucraina, ma proprio negli interessi degli ucraini lasciare un tema così centrale nel dibattito nelle mani di un partito con tendenze filo-putiniane è davvero ridicolo, oltre che controproducente. Così come è assurdo derubricare le settanta mila persone in piazza a Praga come un tentativo di Putin di destabilizzarci. Ovvio che i russi stanno soffiando sulle ceneri di un malcontento latente, sperando che si accenda la scintilla del dissenso in Europa. Proprio per questo sarebbe gravissimo ignorare quel malcontento, anzi sarebbe il comportamento più filo-putiniano in assoluto, perché spianerà la strada sempre più a partiti anti-europei, anti-NATO e filo-russi.
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Re: POLITICA ITALIANA
Le sanzioni alla Russia, una cafonata assurda.
Esempio semplice: la ditta italiana Scavolini non può più vendere merce in Russia e la Scavolini lavora tantissimo con un sacco di paesi esteri, ma vendeva più in Russia che in tutti gli altri messi insieme. Così rischi di far saltare per aria o comunque mandare in crisi una delle (poche) ditte grosse rimaste ancora sane e attive in Italia, nonchè ad adottare un (ennesimo) taglio di dipendenti. Praticamente il danno più che alla Russia lo fai all'Italia in questo caso e ce ne saranno tantissimi altri di casi così.
Esempio semplice: la ditta italiana Scavolini non può più vendere merce in Russia e la Scavolini lavora tantissimo con un sacco di paesi esteri, ma vendeva più in Russia che in tutti gli altri messi insieme. Così rischi di far saltare per aria o comunque mandare in crisi una delle (poche) ditte grosse rimaste ancora sane e attive in Italia, nonchè ad adottare un (ennesimo) taglio di dipendenti. Praticamente il danno più che alla Russia lo fai all'Italia in questo caso e ce ne saranno tantissimi altri di casi così.
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Re: POLITICA ITALIANA
Se si guarda all'interesse economico del paese, senza tenere conto della nostra affiliazione morale e politica con l'Europa, qualcuno deve avere il coraggio di dirlo: stop alle sanzioni e si punti tutto sull'invio di armi.
A Putin.
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Re: POLITICA ITALIANA
Fosse solo morale la questione...uomodelmonte88 ha scritto: ↑04/09/2022, 21:51 Se si guarda all'interesse economico del paese, senza tenere conto della nostra affiliazione morale e politica con l'Europa, qualcuno deve avere il coraggio di dirlo: stop alle sanzioni e si punti tutto sull'invio di armi.
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Re: POLITICA ITALIANA
Ma perche sottomissione? ci sono oltre 400 aziende italiane ( con migliaia di posti di lavoro ) che hanno base in Russia.Depeche boy ha scritto: ↑05/09/2022, 3:51 A gran parte del paese e anche dell'utenza di TW andrebbe meglio una sottomissione alla Russia che a un'Europa democratica e filo NATO. Solo che non hanno il coraggio di ammetterlo. La cosa migliore per l'Italia sarebbe che Putin si pappasse tutto così la guerra finirebbe, cominceremmo a fare affari con lui e amici come prima.
Comunque ho trovato questo articolo:
Dall’inizio del conflitto sono state molte le aziende che hanno smesso di operare in Russia, ma poche di queste sono italiane. Ecco quali aziende italiane sono ancora in attività in Russia.
In Russia le aziende straniere chiudono o vivono abbastanza a lungo da diventare russe. È il caso della Renault in Russia, che ha firmato gli accordi con il ministero russo dell’Industria e del Commercio per cedere a quest’ultimo il 100% delle azioni. Una scelta non unica e che segue diverse altre realtà straniere. In alternativa, le aziende continuano a operare in Russia, chi in forma ridotta, chi come se nulla fosse.
Secondo le indagini di Yale School of Management, l’Italia ha una quota piuttosto alta di aziende ancora operative in Russia. Tra i Paesi del G20 il nostro è uno dei più restii a recidere il legame commerciale con i “vicini”, per un valore percentuale pari a 71% e ci sono diverse realtà ancora in attività.
Vanno distinte le aziende che stanno cercando di diminuire il proprio impegno nel Paese, aziende che hanno messo gli investimenti in attesa e quelle che hanno iniziato il processo di chiusura. C’è anche chi è alla ricerca di un compratore, come nel caso della Renault e chi invece non ha intenzione di chiudere i propri affari con la Russia.
I rapporti delle aziende italiane con la Russia: il 71% è ancora in attività
Chiudere le proprie attività in Russia non è certo una decisione facile, ma dall’inizio del conflitto circa 80 giorni fa sono molte le aziende che hanno scelto questa strada. Le aziende italiane non brillano per iniziativa in questo senso, tanto che secondo le stime della Yale School of Management, tra i Paesi del G20, l’Italia ha all’attivo ancora il 70% circa delle aziende ubicate o legate commercialmente con la Russia.
Tra queste si distinguono le aziende ancora in funzione, con attività ridotte, investimenti in attesa o in fase di chiusura. Ecco una lista:
Buzzi Unicem (in attività);
Calzedonia (in attività, sospensione investimenti);
Campari (in attività, ma ridotta al minimo);
Cremonini Group (in attività);
De Cecco (in attività);
Delonghi (in attività);
Geox (in attività);
Intesa Sanpaolo (in attività, chiusura e ricerca acquirenti non sanzionati);
Menarini Group (in attività);
Unicredit (in attività, valutazione chiusura);
Zegna group. (in attività);
Barilla (sospensione investimenti);
Maire Tecnimont (sospensione attività commerciali);
Enel (ridimensionamento attività);
Ferrero (ridimensionamento attività);
Iveco (ridimensionamento attività, valutazione chiusura);
Purelli (ridimensionamento attività);
Stellantis (sospensione produzione).
La grande fuga dalla Russia sta rallentando?
Le prime aziende che hanno deciso le chiusure in Russia come ripercussione e pressione per il conflitto in Ucraina sono state un segnale. Un messaggio che non tutte le aziende, in particolare quelle italiane, hanno colto o potuto cogliere in tempo. Andrea Orcel, ad di Unicredit, ha spiegato in maniera limpida che l’uscita dalla Russia è complicata e non può essere fatta dall’oggi al domani per chi, come la banca italiana, ha all’attivo 72 sportelli nel Paese.
Per molte non si tratta di una questione morale quindi, quanto di vere e proprie difficoltà organizzative e di ristrutturazione del lavoro. Dopotutto la Russia accoglie il 2,4% dello stock italiano di capitali investiti e le aziende italiane (442) fatturavano un totale di 7,4 miliardi nel Paese, equivalente al 2,6% di quello prodotto nei Paesi extra Ue.
Un discorso universale e che vale anche per molte altre aziende nel mondo, come Nokia che ha annunciato il ritiro dal mercato russo il 12 aprile o Ericsson a seguire. Siemens annunciato l’avvio di un processo ordinato per la chiusura delle attività in Russia solo lo scorso 12 maggio 2022
L’azienda ha calcolato che l’impatto economico stimato sarà in negativo per un valore pari a -600 milioni di dollari in un trimestre.
Re: POLITICA ITALIANA
personalmente:Depeche boy ha scritto: ↑05/09/2022, 3:51 A gran parte del paese e anche dell'utenza di TW andrebbe meglio una sottomissione alla Russia che a un'Europa democratica e filo NATO. Solo che non hanno il coraggio di ammetterlo. La cosa migliore per l'Italia sarebbe che Putin si pappasse tutto così la guerra finirebbe, cominceremmo a fare affari con lui e amici come prima.
- l'errore con putin è stato fatto nel 2014, non oggi; la situazione attuale è solo la naturale conseguenza dell'immobilismo di allora ma all'epoca ricordo benissimo che si prendeva per pazzo chi diceva che bisognasse intervenire in qualche modo o almeno sanzionare la russia
- salvo miracoli, mi viene difficile pensare che il conflitto si concluda a favore dell'ucraina, che necessariamente dovrà cedere territori alla russia
- l'UE dovrebbe sganciarsi dalla Nato (rimanendo alleata o meno, a seconda dei casi) e provvedere da sè alla difesa europea
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Re: POLITICA ITALIANA
Una cosa che non ci verrà mai permesso di fare e che soprattutto con una classe dirigente europea del genere non si farà mai per mancanza di volontà.
All'Europa e a molti europei sta bene cedere la difesa dell'Europa agli americani. Ci ha da sempre permesso di investire molti più soldi in welfare, mentre gli americani sostenevano costi esorbitanti per mantenere il loro esercito e le loro basi in giro per il mondo, difendendo anche noi. Adesso iniziano ad esserci problemi perché gli usa guardano più al Pacifico e i loro interessi e i nostri divergono fortemente. Per gli americani alimentare una guerra in Ucraina per sanzionare la Russia e obbligarla a diventare una sorta di stato satellite di Pechino non è necessariamente una brutta cosa. Per noi europei che avevamo basato le nostre economie sul gas a basso costo importato dalla Russia è un colpo durissimo.
L'Europa però ha fatto una scelta tanto tempo fa, ha scelto di essere dipendente dagli americani militarmente e dai russi energeticamente. Questa scelta sarebbe stata sostenibile nel lungo periodo solo se Russia e Stati Uniti avessero trovato una convergenza anticinese. Non essendoci stata tale convergenza ora ci troviamo a dover scegliere. La crisi economica terribile che ci travolgerà nei prossimi anni di transizione dalla dipendenza russa, o l'assoggettamento all'imperialismo di Putin? La scelta è lapalissiana, i governi europei hanno scelto la crisi, il cui costo lo si vuole colpevolmente far pagare alle persone più povere. Manifestazioni come quella di Praga rischiano quindi di diventare la normalità e un forte sentimento anti-nato e anti-europeo farsi largo tra le persone più esposte alla tempesta finanziaria. Se i governi europei non lo vedono(o fanno finta di non vederlo) ne raccoglieranno i frutti nei prossimi anni. Stavolta col serio rischio che l'intera Unione Europea ne esca distrutta.
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Re: POLITICA ITALIANA
Sì, sono d'accordo che la scelta sia tra la prosecuzione della guerra alla Russia, oppure l'allearsi con la Russia.
Ma chi va in giro a sostenere, neanche troppo velatamente, che l'Italia dovrebbe scegliere la seconda opzione, non dimentichi di menzionare cosa comporterebbe. Non sarebbe una scelta idilliaca di soli vantaggi.
Comporterebbe problemi a livello economico (evviva i nostri bei rapporti commerciali con la Russia, ma siamo sicuri che sia indolore rinunciare a tutti quelli con l'occidente?).
A livello di allineamento (che l'occidente abbia tante, tante magagne l'ho sempre detto, anche su queste pagine: ma vuoi mettere che bello assoggettarsi alla Russia e fare un bel balzo indietro di cinquant'anni?).
A livello psicologico e di prospettiva, in particolare per le nuove generazioni abituate a spostarsi liberamente all'interno dell'Unione Europea e oltre.
Cioè, adesso manca il gas e il gas è la cosa più importante del mondo.
Se scegliessimo la Russia, domani chissà cosa mancherebbe. E, spoiler, diventerebbe la cosa più importante del mondo, fossero anche i barattoli dei sottaceti.
Ma chi va in giro a sostenere, neanche troppo velatamente, che l'Italia dovrebbe scegliere la seconda opzione, non dimentichi di menzionare cosa comporterebbe. Non sarebbe una scelta idilliaca di soli vantaggi.
Comporterebbe problemi a livello economico (evviva i nostri bei rapporti commerciali con la Russia, ma siamo sicuri che sia indolore rinunciare a tutti quelli con l'occidente?).
A livello di allineamento (che l'occidente abbia tante, tante magagne l'ho sempre detto, anche su queste pagine: ma vuoi mettere che bello assoggettarsi alla Russia e fare un bel balzo indietro di cinquant'anni?).
A livello psicologico e di prospettiva, in particolare per le nuove generazioni abituate a spostarsi liberamente all'interno dell'Unione Europea e oltre.
Cioè, adesso manca il gas e il gas è la cosa più importante del mondo.
Se scegliessimo la Russia, domani chissà cosa mancherebbe. E, spoiler, diventerebbe la cosa più importante del mondo, fossero anche i barattoli dei sottaceti.
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Re: POLITICA ITALIANA
Ma l'Italia in autonomia non farà mai nulla. Anche nella remota ipotesi in cui l'Italia si assoggettasse alla Russia, lo farebbe solo insieme ad altri paesi dell'UE come Germania e Francia, andandogli a rimorchio. Non certo in autonomia, perché magari Salvini ha preso un voto in più della Meloni alle elezioni.uomodelmonte88 ha scritto: ↑05/09/2022, 11:45 Sì, sono d'accordo che la scelta sia tra la prosecuzione della guerra alla Russia, oppure l'allearsi con la Russia.
Ma chi va in giro a sostenere, neanche troppo velatamente, che l'Italia dovrebbe scegliere la seconda opzione, non dimentichi di menzionare cosa comporterebbe. Non sarebbe una scelta idilliaca di soli vantaggi.
Comporterebbe problemi a livello economico (evviva i nostri bei rapporti commerciali con la Russia, ma siamo sicuri che sia indolore rinunciare a tutti quelli con l'occidente?).
A livello di allineamento (che l'occidente abbia tante, tante magagne l'ho sempre detto, anche su queste pagine: ma vuoi mettere che bello assoggettarsi alla Russia e fare un bel balzo indietro di cinquant'anni?).
A livello psicologico e di prospettiva, in particolare per le nuove generazioni abituate a spostarsi liberamente all'interno dell'Unione Europea e oltre.
Cioè, adesso manca il gas e il gas è la cosa più importante del mondo.
Se scegliessimo la Russia, domani chissà cosa mancherebbe. E, spoiler, diventerebbe la cosa più importante del mondo, fossero anche i barattoli dei sottaceti.
Non sopravvalutiamoci. Al tempo stesso però credo che dobbiamo capire una cosa: ogni scelta ha un costo. Facile dire che si vuole la difesa europea senza voler fare i conti con i costi che comporterebbe. Facile volere il gas russo a basso costo e al contempo delegare la difesa armata agli americani. L'Europa ha questa tendenza, prende sempre la strada facile. Poi nel medio, lungo periodo i nodi vengono al pettine e restiamo col cerino in mano.
Oggi la crisi è figlia della decisione scellerata di metterci in mano a due potenze che stanno tornando a rapporti da guerra fredda. Ovvio che adesso dobbiamo schierarci con gli Ucraini e che ci saranno quindi i costi della crisi da pagare. Quello che si sta sbagliando è far pagare questa crisi ai più poveri. Perché allora sì che si darà a Putin un grande assist, permettendo ai partiti anti-occidentali di dire che sono la Nato e l'UE le cause di tutti i mali della gente. Quando semplicemente la colpa è di chi ci ha messo in condizione di incorrere in una crisi senza precedenti i cui costi si vogliono scaricare su fasce della popolazione già alla fame dopo decenni di stagnazione, mancata crescita e tagli all'istruzione e alla sanità.
Andando con Putin staremmo nella merda più di quanto non lo siamo già ora. A uno che viene licenziato però non gli puoi dire "eh ma ti avrebbero licenziato anche se fossimo andati con Putin". Quindi spetta a chi fa politica capire che far finta di niente è il modo migliore per aiutare Putin a distruggere l'Europa nei prossimi anni.
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Re: POLITICA ITALIANA
La Russia è un paese terrorista, con una struttura oligarco-mafioso che ha in mano l'economia di 150M di abitanti in cui una manciata di stronzi ricconi hanno continuato ad arricchirsi alle spalle delle popolazioni rurali, che vivono in condizioni indecenti. Non producono più nulla di significativo da, boh, 40 anni? L'unica fonte di commercio è quel cazzo di gas che trivellano in qualche angolo remoto di quella vasta distesa di terra. Un paese che non conosce libertà e democrazia, che fa fuori gli oppositori, senza libertà di stampa ed espressione. Qualsiasi persona sana di mente e non in malafede (corrotta da rublo) non avrebbe dubbi su dove schierarsi. E poi c'è Luchador che crede che Lukashenko ha fatto anche cose buone.uomodelmonte88 ha scritto: ↑05/09/2022, 11:45 Sì, sono d'accordo che la scelta sia tra la prosecuzione della guerra alla Russia, oppure l'allearsi con la Russia.
Ma chi va in giro a sostenere, neanche troppo velatamente, che l'Italia dovrebbe scegliere la seconda opzione, non dimentichi di menzionare cosa comporterebbe. Non sarebbe una scelta idilliaca di soli vantaggi.
Comporterebbe problemi a livello economico (evviva i nostri bei rapporti commerciali con la Russia, ma siamo sicuri che sia indolore rinunciare a tutti quelli con l'occidente?).
A livello di allineamento (che l'occidente abbia tante, tante magagne l'ho sempre detto, anche su queste pagine: ma vuoi mettere che bello assoggettarsi alla Russia e fare un bel balzo indietro di cinquant'anni?).
A livello psicologico e di prospettiva, in particolare per le nuove generazioni abituate a spostarsi liberamente all'interno dell'Unione Europea e oltre.
Cioè, adesso manca il gas e il gas è la cosa più importante del mondo.
Se scegliessimo la Russia, domani chissà cosa mancherebbe. E, spoiler, diventerebbe la cosa più importante del mondo, fossero anche i barattoli dei sottaceti.
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Re: POLITICA ITALIANA
Che Putin sia una merda, tolti pochissimi qui sopra, non mi pare che lo neghino in molti. Il problema è che nel tuo discorso c'è un non detto grosso come una casa: se Putin e i suoi amici ricconi oligarchi e mafiosi si sono arricchiti sempre più, la colpa è solo nostra, che facevamo affari con loro comprandogli il gas a basso costo. Troppo facile e autoassolutorio far finta che Putin sia diventato una merda a febbraio del 2022 e che non lo sia sempre stato.DF PUNK ha scritto: ↑05/09/2022, 12:14 La Russia è un paese terrorista, con una struttura oligarco-mafioso che ha in mano l'economia di 150M di abitanti in cui una manciata di stronzi ricconi hanno continuato ad arricchirsi alle spalle delle popolazioni rurali, che vivono in condizioni indecenti. Non producono più nulla di significativo da, boh, 40 anni? L'unica fonte di commercio è quel cazzo di gas che trivellano in qualche angolo remoto di quella vasta distesa di terra. Un paese che non conosce libertà e democrazia, che fa fuori gli oppositori, senza libertà di stampa ed espressione. Qualsiasi persona sana di mente e non in malafede (corrotta da rublo) non avrebbe dubbi su dove schierarsi. E poi c'è Luchador che crede che Lukashenko ha fatto anche cose buone.
Dov'erano tutti quelli che oggi dicono di fare a meno del gas russo, facendone pagare il costo agli ultimi, un anno fa, due anni fa, tre anni fa e nel 2014? Non era la Russia un tema interessante, allora. Perché si chiudeva un occhio sperando che Putin si accontentasse ogni volta di quello che gli davano. Quello invece non si è accontentato ed è arrivato allo scontro con gli americani. E noi, come degli imbecilli, ci siamo trovati in mezzo ad un macello creato anche da chi fa finta di essere filo-putiniano da una vita, quando invece lo sono diventati (quasi) tutti solo da febbraio del 2022.
Ragionando così stiamo andando incontro ad una crisi senza precedenti senza spiegare alla gente perché devono crepare di freddo e di fame. Si dirà: perché Putin è un dittatore, terrorista, criminale, che vuole soggiogare gli ucraini prima e tutti gli europei poi. Ma se una persona è una roba del genere, non è che lo diventa dalla sera alla mattina, dunque come cazzo hanno fatto, tutti i leader politici, di destra e di sinistra, ad affidarsi mani e piedi ad un individuo del genere. Perché ci faceva il prezzo migliore degli altri?
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Re: POLITICA ITALIANA
Certo che è anche colpa nostra. La Merkel è una di quelle con maggiori responsabilità, senplicemente una complice.Colt877 ha scritto: ↑05/09/2022, 12:54 Che Putin sia una merda, tolti pochissimi qui sopra, non mi pare che lo neghino in molti. Il problema è che nel tuo discorso c'è un non detto grosso come una casa: se Putin e i suoi amici ricconi oligarchi e mafiosi si sono arricchiti sempre più, la colpa è solo nostra, che facevamo affari con loro comprandogli il gas a basso costo. Troppo facile e autoassolutorio far finta che Putin sia diventato una merda a febbraio del 2022 e che non lo sia sempre stato.
Dov'erano tutti quelli che oggi dicono di fare a meno del gas russo, facendone pagare il costo agli ultimi, un anno fa, due anni fa, tre anni fa e nel 2014? Non era la Russia un tema interessante, allora. Perché si chiudeva un occhio sperando che Putin si accontentasse ogni volta di quello che gli davano. Quello invece non si è accontentato ed è arrivato allo scontro con gli americani. E noi, come degli imbecilli, ci siamo trovati in mezzo ad un macello creato anche da chi fa finta di essere filo-putiniano da una vita, quando invece lo sono diventati (quasi) tutti solo da febbraio del 2022.
Ragionando così stiamo andando incontro ad una crisi senza precedenti senza spiegare alla gente perché devono crepare di freddo e di fame. Si dirà: perché Putin è un dittatore, terrorista, criminale, che vuole soggiogare gli ucraini prima e tutti gli europei poi. Ma se una persona è una roba del genere, non è che lo diventa dalla sera alla mattina, dunque come cazzo hanno fatto, tutti i leader politici, di destra e di sinistra, ad affidarsi mani e piedi ad un individuo del genere. Perché ci faceva il prezzo migliore degli altri?