MacheteKowalski ha scritto: ↑12/09/2022, 10:09
Vabbè ragazzi, quindi chi è il meno peggio da votare stavolta?
Prevedo un astensionismo intorno al 40% abbondante.
Mai come stavolta non c'è un meno peggio, specialmente a sinistra, ma un tana liberi tutti. Io conosco almeno una decina di conoscenti, elettori storici del PD, che si sono sparpagliati come le schegge di vetro quando si frantuma un bicchiere. 3-4 sono decisi a votare Renzi e Calenda; 5 voteranno Conte; uno è indeciso tra Conte e De Magistris. E sto parlando di persone che hanno avuto lo stomaco di votare il PD di Renzi, solo per rendere l'idea di come sia largamente diffusa l'idea che queste elezioni siano perse e che ognuno voterà quello che ritiene più affine alla propria cultura politica.
Purtroppo, Enrico Letta deve assumersi la responsabilità di aver diviso la sinistra in tre tronconi, mentre quegli altri, pur con tutte le differenze del mondo, marciano uniti. Non contento, Letta ha poi impostato una campagna da voto utile, quando tutti i sondaggi dicono chiaramente che la coalizione di destra ha circa venti punti di vantaggio e che gli unici collegi contendibili saranno quelli in Toscana, in Emilia, nelle grandi città e forse qualcuno al Sud nelle roccaforti grilline. Il combinato disposto di questo sentimento diffuso nella popolazione e di questa legge elettorale regalerà alla destra una maggioranza senza precedenti. E purtroppo non è una situazione recuperabile in pochi giorni di campagna elettorale, perché se il tuo messaggio è solo quello di fermare uno che tutti i sondaggi danno nettamente avanti, e non avanzare proposte, non risulti attrattivo.
Se ci fai caso dall'inizio della campagna elettorale: a destra, Forza Italia veleggia sempre su quel 7-8% di fedelissimi Berlusconiani, mentre la Meloni ha cannibalizzato Salvini standoci in coalizione insieme. Oggi dunque FdI è stimata tra il 25-27 con un trend in crescita e la Lega tra il 9 e l'11 con un trend in calo. A sinistra invece è successo il contrario, perché il PD, notoriamente il partito del meno peggio non avendo possibilità di vittoria è stimato tra il 19 e il 21 in calo. Mentre 5stelle e Azione/Italia viva rispettivamente al 12-14(con un picco addirittura del 16.6) e al 6-8 in crescita. Questo perché la frammentazione penalizza il voto utile e dunque sfavorisce il PD notoriamente il partito votato per essere meno peggio di quegli altri.
Un bel capolavoro politico, non c'è che dire.
