Sì, da questo punto di vista è un da notare la sua paura degli specchi , che mette in luce come sia soprattutto Merrick a considerare sé stesso come un mostro e come vedere la sua deformità gli faccia perdere ogni speranza di poter essere trattato come persona. Il vero orrore nella scena dove lo costringono a ballare è il momento in cui si vede allo specchio, e dopo quel momento Merrick non si ribella e si lascia portare via perché lui stesso non riesce più a vedersi come persona, fino alla scena in stazione che è una stupenda e viscerale dichiarazione di umanità di fronte al mondo.christian4ever ha scritto: ↑13/11/2022, 12:18
Un'altra cosa che apprezzai molto era il "capovolgimento" di prospettiva, cioè il concentrarsi non tanto sulla paura della gente verso il mostro ma sulla paura nutrita dallo stesso Merrick.
Il finale poi è veramente pazzesco, non lo percepisci come disperazione, ma come il realizzarsi sereno del desiderio di Merrick di poter vivere, per una volta, come un uomo normale, con la consapevolezza di essere stato trattato da uomo ed essere stato amato (e il chiudersi sulla madre che lo accoglie nel cielo stellato ).
Bellissima anche la costruzione della prima parte di film fino alla rivelazione del suo volto, ho apprezzato moltissimo la prestazione e l’espressività di Hopkins.