Moxicity ha scritto: ↑06/12/2022, 13:02
Domanda: anche gli americani hanno fatto robe brutte.
E quindi?
Cosa c’entra con questo discorso e la guerra in Russia?
Che poi anche le motivazioni e gli interventi sono diversi, mettere nello stesso calderone, Iraq, Yemen, Afghanistan, Ucraina ed episodi successi durante la guerra fredda, non ha un cazzo di senso.
Parlo per me.
Il punto è sottolineare che, a parte eccezioni comunque sempre più rare (e MAI con le grandi potenze mondiali protagonisti o coprotagonisti), le guerre si fanno perché ognuno pensa solo ed esclusivamente ai propri interessi. In barba agli scontri di civiltà, al diritto internazionale, alla democrazie, alle minoranze oppresse ecc. ecc.
L'Iraq per me è l'esempio più vicino. Anche lì era chiarissimo chi fosse l'aggressore e chi l'aggredito. Anche lì le motivazioni dell'aggressore hanno fatto ridere i polli ("Esportare la democrazia" = "Denazificare", né più né meno). Anche lì siamo di fronte a crimini di guerra (e no, Abu Ghraib è solo la punta dell'iceberg, ribadisco magari fosse tutto lì). Anche lì stiamo parlando di territori ricchi di risorse chiave. Anche lì l'invasore se n'è sostanzialmente sbattuto di trattati, norme e organizzazioni internazionali (anche la stessa NATO).
Poi certo, ci sono milioni di differenze (la continuità territoriale la più evidente di tutte), ma i paragoni non è che siano fuori dal mondo. E quando si fanno notare le somiglianze partono i distinguo tipo "eh ma sono dittature, sono paesi del cazzo, non sono democrazie"... Che non è un punto banale.
Perché noi occidentali siamo abituati a considerare la democrazia come bene e valore supremo, ma non tutti la pensano come noi. E per quanto mi riguarda hanno il sacrosanto diritto di farlo senza essere considerati inferiori. Un conto sono dittatori che opprimono i rispettivi popoli non lasciando loro altra scelta (come i Kim in Corea del Nord), un conto sono altri popoli come cinesi e russi a cui della democrazia sostanzialmente importa una sega (a parte eccezioni magari notevoli, ma sempre eccezioni). L'Iraq di Saddam, se andiamo un secondo oltre la figura del baffone dittatore, aveva un sistema "ingiusto" per i nostri canoni ma ben collaudato in cui la minoranza sunnita governava la maggioranza sunnita: farà schifo, ma bastano letteralmente 30 secondi per rendersi conto di come dare improvvisamente tutto il potere alla maggioranza NON abituata al governo ha fatto più danni della grandine. Sono cose che, se si sviluppano, lo fanno lentamente... e di sicuro SENZA IMPOSIZIONE ESTERNA. Con l'imposizione ottieni solo l'effetto contrario, leggasi l'ISIS a Mosul (o magari i nazisti che improvvisamente in Ucraina cresceranno davvero come i funghi, chissà). Non esporti la democrazia (o denazifichi), perché di solito si esporta qualcosa di cui c'è domanda.
Tutto questo panegirico per dire cosa? Per giustificare Putin?
No, il cazzo. Putin fa i suoi loschi comodi, abbiamo tutto il diritto di farlo anche noi (e tutti gli attori coinvolti). Anzi, bisognava fermarlo ben prima, quando magari la situazione materie prime era leggermente meno incandescente, visto che il suo piano era abbastanza palese a tutti.
Ora stiamo sostenendo gli ucraini non perché lottano per la loro libertà contro il tiranno (anche perché altrimenti se ne parlerebbe dal 2014, mica dal 2022). Stiamo sostenendo gli ucraini perché ci torna comodo che la Russia non arrivi a un tiro di schioppo dalla foce del Danubio, che non fagociti altre risorse cruciali (come se già ne avesse poche) e per non sottostare a ricatti ben peggiori di quello attuale sul gas quando la questione energetica peggiorerà (e peggiorerà).
Interessi che sono bene o male in linea con quelli degli americani, con i dovuti distinguo (che ci sono e neanche di poca importanza, lungi da me negarlo). Non per altro, ma perché la loro politica di potenza non può fare a meno dell'Europa. Un'Europa disperata magari non si compatterebbe attorno a Putin (impossibile, avendolo ai confini) ma magari aprirebbe altre ulteriori "vie della seta" con i cinesi, comincerebbe a sbattersene degli embarghi americani come quello all'Iran (che non a caso si è fatto avanti come fornitore energetico dell'Europa, basta "solo" smarcarsi dagli americani...), comincerebbe ad opporre "se" e "forse" alle basi americane... Nulla di tutto questo conviene allo zio Sam. Che peraltro è anche l'unico ad avere un deterrente nucleare credibile se le cose dovessero farsi davvero serie (credo che al Cremlino l'idea di un Macron che preme il pulsante rosso provochi grasse risate).
Quindi sì, gli americani non sono meglio dei russi ma finché ci aiutano a far valere i nostri interessi, ben vengano.