Night 1 ampiamente positiva con Rhea vs Charlotte e il Main Event a spiccare sul resto della card.
Austin Theory vs John Cena: non mi aspettavo nulla di diverso da quest'incontro. Cena, ormai, nelle sue apparizioni in ring deve soprattutto preservarsi per i suoi impegni cinematografici e televisivi e quindi sapevo benissimo che non avrebbero mai premuto sull'acceleratore. Match molto standard, magari non proprio adatto come opener, se non a livello simbolico per il binomio John Cena e Titolo degli Stati Uniti che riporta alla memoria WM XX. Sacrosanta la vittoria di Theory, che adesso può marciarci tranquillamente sopra per consolidare il suo ego.
Showcase Maschile: è stato quello che doveva essere, ossia, come dice il nome del match, uno showcase. Match caciarone e divertente, senza troppe pretese, ma che ha svolto la sua funzione nel migliore dei modi. Pensavo vincesse un team heel, sapendo come sarebbe finito il match per i titoli di coppia. Non c'era in palio nessuna title shot, ma nulla vieta che, in un qualsiasi segmento televisivo, tu non possa fare il figo per la vittoria e lanciare la sfida ai campioni. Comunque match piacevole e cazzaro.
Seth Rollins vs Logan Paul: ecco qui forse mi aspettavo qualcosina di più dal punto di vista atletico. Il risultato è un match sicuramente buono, ma non il banger che avrei immaginato. Paul resta sempre una buona macchina da highlights e Seth lo valorizza vendendo le sue mosse nel modo migliore. Mi è piaciuto anche come abbiano deciso di lavorare al torso, che è una zona decisamente più complessa da sellare rispetto ad una gamba o ad un braccio.
Six Women Tag Team Match: mah ... era un match che viveva soltanto della curiosità per vedere se ci fosse questo fantomatico turn di Trish o lo split definitivo delle Damage CTRL. Nulla di tutto ciò. Match molto canonico, anche blando nella fase centrale; Trish decisamente meglio di Lita, che purtroppo fatica molto nel mantenere un giusto ritmo. Per favore mettete fine a questo scempio delle Damage CTRL e tornate a dare merito a Bayley, Dakota e Io Shirai (mi rifiuto di chiamarla col nuovo nome).
Rey Mysterio vs Dominik Mysterio: l'entrata di Dom

E ammetto di aver provato i brividi sulla musica di Eddie. Detto ciò, match molto solido, hanno lavorato benissimo col pubblico e Rey ha guidato bene Dominik, che, comunque, se l'è cavata benissimo nei momenti in cui ha avuto il pallino del gioco. Figo il suplex in corsa con Rey che atterra di faccia sulla parte bassa del turbuckle. Match che ha potuto godere di una gran bella costruzione ed è quindi partito con lo slancio giusto. L'intervento finale di Bad Bunny mi fa pensare ad un qualcosa in ottica Backlash. Comunque un incontro molto divertente e che ha rispettato molto bene la psicologia della storia.
Rhea Ripley vs Charlotte Flair: forse sono uno dei pochi che considera Bianca vs Becky dell'anno scorso come uno dei match più sopravvalutati di sempre. Cioè...figo eh, non lo metto in dubbio, ma l'ho sentito osannare come un qualcosa di memorabile. Ecco, secondo me questo match piscia in testa a Bianca vs Becky senza problemi: la sola differenza è la storia totalmente inesistente alle spalle, ma quando salgono sul ring il match è di grande valore. Parte piano, anche molto trattenuto, ma è un build up verso le singole fasi dell'incontro, che s'incattivisce sempre di più, arrivando al logoramento fisico delle due, che iniziano a non sapere più cosa dover fare per tenere giù l'avversaria. Quando il match ingrana le marce, cambia totalmente ritmo e intensità e ne viene fuori un match davvero figo.
Pat McAfee vs The Miz: due sole parole. Pausa cesso.
The Usos vs Steenerico: era sacrosanto che fosse il Main Event perché quella di Sami e la Bloodline è stata LA STORIA del 2022/inizio 2023. Match che dal punto qualitativo è standard per i canoni dei quattro, ma è la dimostrazione che, nel wrestling, spesso basta fare poco per raggiungere tanto. E loro hanno fatto questo. Hanno limitato il tutto a poche mosse, ma lasciando che quelle mosse fossero funzionali allo storytelling e alla psicologia. Ottima la gestione della fase di heat degli Usos, mai noiosa o morta vista il coinvolgimento diretto di Sami e ottimo aver fatto apparire gli Usos come un ostacolo davvero difficile da superare. Il finale è davvero perfetto: non poteva e non doveva concludersi in maniera diversa.