Il CIO l'ha sfanculata l'IBA infatti.
Transessualità e sport
- THEREALUNDERTAKER
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Re: Transessualità e sport
giustamente, a quanto ho capito
c'è chi dice che ci fossero i russi in mezzo, ma non vorrei lanciare accuse a caso
- Inklings
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Re: Transessualità e sport
Angela si è appena ritirata dopo 2 secondi, giusto il tempo di prendersi un diretto destro sul mento
- Corilo1
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Re: Transessualità e sport
A vedere il video dell’incontro sembra quasi che l’italiana abbia risentito della sfida a livello psicologico. Un paio di cartoni in faccia, il dolore che non deve essere stato poco, e poi chissà cosa è successo nella sua testa.
Ha detto che non riusciva più a respirare, se sia stato esclusivamente per i colpi o magari abbia influito la paura di farsi male per davvero non lo so, oppure non era in forma ed è crollata subito, certezze non ce ne sono.
Peccato, mi dispiace per lei.
Ha detto che non riusciva più a respirare, se sia stato esclusivamente per i colpi o magari abbia influito la paura di farsi male per davvero non lo so, oppure non era in forma ed è crollata subito, certezze non ce ne sono.
Peccato, mi dispiace per lei.
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Re: Transessualità e sport
Una riflessione che voglio condividere è questa: mi pare che al giorno d'oggi si stia cercando di rimuovere il concetto di scelta e di rinuncia, in nome di un "possibilismo" esasperato, spacciato per inclusione.
Mai mi permetterei di criticare la scelta di una persona transessuale, che affronta sicuramente un lungo calvario nella sua transizione, nella ricerca di una migliore aderenza del corpo al proprio spirito, alla propria psiche, a ciò che realmente è.
Se un percorso del genere debba comportare l'impossibilità di fare sport a livello agonistico, non sta sicuramente a me deciderlo. Ma se così fosse, mi spiace dirlo... ma non è che casca il mondo. Tantissime altre scelte di vita comportano la rinuncia allo sport a un certo livello: dedicarsi ad altre passioni, iniziare un percorso lavorativo, dedicarsi allo studio...
Mai mi permetterei di criticare la scelta di una persona transessuale, che affronta sicuramente un lungo calvario nella sua transizione, nella ricerca di una migliore aderenza del corpo al proprio spirito, alla propria psiche, a ciò che realmente è.
Se un percorso del genere debba comportare l'impossibilità di fare sport a livello agonistico, non sta sicuramente a me deciderlo. Ma se così fosse, mi spiace dirlo... ma non è che casca il mondo. Tantissime altre scelte di vita comportano la rinuncia allo sport a un certo livello: dedicarsi ad altre passioni, iniziare un percorso lavorativo, dedicarsi allo studio...
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Re: Transessualità e sport
Diventa difficilissimo scindere la voglia di ottenere visibilità piuttosto che la voglia di competere.uomodelmonte88 ha scritto: ↑02/08/2024, 16:13 Una riflessione che voglio condividere è questa: mi pare che al giorno d'oggi si stia cercando di rimuovere il concetto di scelta e di rinuncia, in nome di un "possibilismo" esasperato, spacciato per inclusione.
Mai mi permetterei di criticare la scelta di una persona transessuale, che affronta sicuramente un lungo calvario nella sua transizione, nella ricerca di una migliore aderenza del corpo al proprio spirito, alla propria psiche, a ciò che realmente è.
Se un percorso del genere debba comportare l'impossibilità di fare sport a livello agonistico, non sta sicuramente a me deciderlo. Ma se così fosse, mi spiace dirlo... ma non è che casca il mondo. Tantissime altre scelte di vita comportano la rinuncia allo sport a un certo livello: dedicarsi ad altre passioni, iniziare un percorso lavorativo, dedicarsi allo studio...
Io ho un'idea che, di primo impatto sembra terribile però in realtà ha senso a pensarci bene: si fa una categoria ad hoc. Maschile, femminile, transgender da XX a XY, transgender da XY a XX.
- Corilo1
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Re: Transessualità e sport
Se riusciamo per un attimo a lasciarci alle spalle le polemiche degli ultimi giorni e l’ondata di cattiveria e ignoranza che ci ha travolti, forse possiamo ragionare sulla faccenda della pugile algerina ormai approdata in semifinale.
Ormai abbiamo (quasi) tutti capito che non è transessuale. Sappiamo che il suo corpo produce più testosterone del normale, e rimane il dubbio sui cromosomi presenti nel suo corpo.
E qui c’è la prima incertezza. Il Cio dice di aver effettuato le visite mediche previste per tutti gli atleti, dice che non ci sono stati valori anomali, il problema è che nulla, anche per casi così controversi, diventa pubblico. Io mi fido dí un’organizzazione così prestigiosa, so bene che gli esami sono stati fatti da persone competenti e in totale buona fede, ma in cosa consistono questi accertamenti? Cosa viene controllato e cosa no?
Altro problema, se ne parla a livello globale ma ancora oggi non si sa nulla di certo su questa ragazza. Non sta partecipando al torneo di nonno Mimmo quindi nessuno venga fuori con la privacy, la condizione con cui è nata cosa comporta? Ha dei vantaggi trascurabili o rischia di essere “dopata” anche senza volerlo?
Ripeto, si sta parlando della competizione sportiva più prestigiosa del mondo, se si vuole chiudere la bocca a Salvini e compagni di merende tutto deve essere cristallino, non è possibile che a pochi giorni dall’assegnazione delle medaglie non ci sia ancora alcuna certezza.
Ultima questione, il comunicato del Cio è un’auto celebrazione e un attacco all’Iba, ma in merito non aggiunge nulla di utile al farci capire che diavolo sta succedendo.
Mi rendo conto di quanto sia complicata la situazione, mi rendo conto che la ragazza algerina sia diventata la prima vittima, offesa e derisa da milioni di persone, ma togliendo di mezzo i fascistoidi il voler sapere se stiamo assistendo a dei match regolari oppure se ci sia uno squilibrio dettato dalla natura della persona è una domanda legittima, e il fatto che ancora non ci siano state risposte basate sulla scienza non è accettabile.
Ormai abbiamo (quasi) tutti capito che non è transessuale. Sappiamo che il suo corpo produce più testosterone del normale, e rimane il dubbio sui cromosomi presenti nel suo corpo.
E qui c’è la prima incertezza. Il Cio dice di aver effettuato le visite mediche previste per tutti gli atleti, dice che non ci sono stati valori anomali, il problema è che nulla, anche per casi così controversi, diventa pubblico. Io mi fido dí un’organizzazione così prestigiosa, so bene che gli esami sono stati fatti da persone competenti e in totale buona fede, ma in cosa consistono questi accertamenti? Cosa viene controllato e cosa no?
Altro problema, se ne parla a livello globale ma ancora oggi non si sa nulla di certo su questa ragazza. Non sta partecipando al torneo di nonno Mimmo quindi nessuno venga fuori con la privacy, la condizione con cui è nata cosa comporta? Ha dei vantaggi trascurabili o rischia di essere “dopata” anche senza volerlo?
Ripeto, si sta parlando della competizione sportiva più prestigiosa del mondo, se si vuole chiudere la bocca a Salvini e compagni di merende tutto deve essere cristallino, non è possibile che a pochi giorni dall’assegnazione delle medaglie non ci sia ancora alcuna certezza.
Ultima questione, il comunicato del Cio è un’auto celebrazione e un attacco all’Iba, ma in merito non aggiunge nulla di utile al farci capire che diavolo sta succedendo.
Mi rendo conto di quanto sia complicata la situazione, mi rendo conto che la ragazza algerina sia diventata la prima vittima, offesa e derisa da milioni di persone, ma togliendo di mezzo i fascistoidi il voler sapere se stiamo assistendo a dei match regolari oppure se ci sia uno squilibrio dettato dalla natura della persona è una domanda legittima, e il fatto che ancora non ci siano state risposte basate sulla scienza non è accettabile.
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Re: Transessualità e sport
Basta vedere i risultati di questa pugile e si vede che è perfettamente nella media della maggioranza delle sue colleghe anch'esse donne. A meno che non si voglia dire che è tanto scarsa che pure con qualche cosa di maschio non riesce comunque a vincere qualche competizione.Corilo1 ha scritto: ↑03/08/2024, 22:35 Se riusciamo per un attimo a lasciarci alle spalle le polemiche degli ultimi giorni e l’ondata di cattiveria e ignoranza che ci ha travolti, forse possiamo ragionare sulla faccenda della pugile algerina ormai approdata in semifinale.
Ormai abbiamo (quasi) tutti capito che non è transessuale. Sappiamo che il suo corpo produce più testosterone del normale, e rimane il dubbio sui cromosomi presenti nel suo corpo.
E qui c’è la prima incertezza. Il Cio dice di aver effettuato le visite mediche previste per tutti gli atleti, dice che non ci sono stati valori anomali, il problema è che nulla, anche per casi così controversi, diventa pubblico. Io mi fido dí un’organizzazione così prestigiosa, so bene che gli esami sono stati fatti da persone competenti e in totale buona fede, ma in cosa consistono questi accertamenti? Cosa viene controllato e cosa no?
Altro problema, se ne parla a livello globale ma ancora oggi non si sa nulla di certo su questa ragazza. Non sta partecipando al torneo di nonno Mimmo quindi nessuno venga fuori con la privacy, la condizione con cui è nata cosa comporta? Ha dei vantaggi trascurabili o rischia di essere “dopata” anche senza volerlo?
Ripeto, si sta parlando della competizione sportiva più prestigiosa del mondo, se si vuole chiudere la bocca a Salvini e compagni di merende tutto deve essere cristallino, non è possibile che a pochi giorni dall’assegnazione delle medaglie non ci sia ancora alcuna certezza.
Ultima questione, il comunicato del Cio è un’auto celebrazione e un attacco all’Iba, ma in merito non aggiunge nulla di utile al farci capire che diavolo sta succedendo.
Mi rendo conto di quanto sia complicata la situazione, mi rendo conto che la ragazza algerina sia diventata la prima vittima, offesa e derisa da milioni di persone, ma togliendo di mezzo i fascistoidi il voler sapere se stiamo assistendo a dei match regolari oppure se ci sia uno squilibrio dettato dalla natura della persona è una domanda legittima, e il fatto che ancora non ci siano state risposte basate sulla scienza non è accettabile.
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Re: Transessualità e sport
I risultati non hanno alcuna importanza. Questa situazione può essere sbrogliata solo con spiegazioni dettagliate, in modo da fugare ogni dubbio a riguardo, a prescindere dal risultato finale.
Poi oh, facciano quel che vogliono, comunque vada a finire anche questa vicenda finirà nel dimenticatoio e tra un paio di settimane nessuno se ne ricorderà più, ma sarebbe bello vedere gli ultimi incontri senza avere il mondo spaccato in due e una possibile medaglia oscurata dal non sapere se è stata vinta giustamente oppure no.
Poi oh, facciano quel che vogliono, comunque vada a finire anche questa vicenda finirà nel dimenticatoio e tra un paio di settimane nessuno se ne ricorderà più, ma sarebbe bello vedere gli ultimi incontri senza avere il mondo spaccato in due e una possibile medaglia oscurata dal non sapere se è stata vinta giustamente oppure no.
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Re: Transessualità e sport
Non avete pensato che quando non ha vinto è perchè era stata obbligata a prendere farmaci che abbassassero il testosterone, cone successe per la Semenya che infatti era diventata una schiappa?Depeche boy ha scritto: ↑04/08/2024, 6:33 Basta vedere i risultati di questa pugile e si vede che è perfettamente nella media della maggioranza delle sue colleghe anch'esse donne. A meno che non si voglia dire che è tanto scarsa che pure con qualche cosa di maschio non riesce comunque a vincere qualche competizione.
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Re: Transessualità e sport
Se non fosse la realtà sembrerebbe un film con un finale tutto da scoprire.
L’altra atleta squalificata dall’Iba ma accettata dal Cio, la taiwanese Ting, si qualifica per la seconda semifinale assicurandosi un bronzo sicuro (non c’è lo spareggio per le sconfitte ma due bronzi), ponendo la possibilità di una finale tra due atlete nell’occhio del ciclone per una possibile disparità con le avversarie.
La sconfitta, una pugile bulgara, ha fatto una X con le dita delle mani a fine match, in mezzo al ring, come a dire che lei non ha cromosomi diversi da quelli presenti in una donna.
Come l’algerina, anche Ting è donna dalla nascita, ma durante la sua carriera si sono sollevati dubbi sui cromosomi presenti nel suo corpo e sul livello di testosterone.
Nel frattempo il Cio continua ad attaccare l’Iba, senza però entrare nel dettaglio dei test medici effettuati.
A pochi giorni dalla fine della competizione, viene permesso a chiunque di dire tutto ed il contrario di tutto, non avendo fornito risposte scientifiche ufficiali in grado di chiudere la faccenda.
L’altra atleta squalificata dall’Iba ma accettata dal Cio, la taiwanese Ting, si qualifica per la seconda semifinale assicurandosi un bronzo sicuro (non c’è lo spareggio per le sconfitte ma due bronzi), ponendo la possibilità di una finale tra due atlete nell’occhio del ciclone per una possibile disparità con le avversarie.
La sconfitta, una pugile bulgara, ha fatto una X con le dita delle mani a fine match, in mezzo al ring, come a dire che lei non ha cromosomi diversi da quelli presenti in una donna.
Come l’algerina, anche Ting è donna dalla nascita, ma durante la sua carriera si sono sollevati dubbi sui cromosomi presenti nel suo corpo e sul livello di testosterone.
Nel frattempo il Cio continua ad attaccare l’Iba, senza però entrare nel dettaglio dei test medici effettuati.
A pochi giorni dalla fine della competizione, viene permesso a chiunque di dire tutto ed il contrario di tutto, non avendo fornito risposte scientifiche ufficiali in grado di chiudere la faccenda.
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Re: Transessualità e sport
Questa mi pare un tentativo ragionato di ricostruire la vicenda, non so se ti può essere utile:Corilo1 ha scritto: ↑03/08/2024, 22:35 Se riusciamo per un attimo a lasciarci alle spalle le polemiche degli ultimi giorni e l’ondata di cattiveria e ignoranza che ci ha travolti, forse possiamo ragionare sulla faccenda della pugile algerina ormai approdata in semifinale.
Ormai abbiamo (quasi) tutti capito che non è transessuale. Sappiamo che il suo corpo produce più testosterone del normale, e rimane il dubbio sui cromosomi presenti nel suo corpo.
E qui c’è la prima incertezza. Il Cio dice di aver effettuato le visite mediche previste per tutti gli atleti, dice che non ci sono stati valori anomali, il problema è che nulla, anche per casi così controversi, diventa pubblico. Io mi fido dí un’organizzazione così prestigiosa, so bene che gli esami sono stati fatti da persone competenti e in totale buona fede, ma in cosa consistono questi accertamenti? Cosa viene controllato e cosa no?
Altro problema, se ne parla a livello globale ma ancora oggi non si sa nulla di certo su questa ragazza. Non sta partecipando al torneo di nonno Mimmo quindi nessuno venga fuori con la privacy, la condizione con cui è nata cosa comporta? Ha dei vantaggi trascurabili o rischia di essere “dopata” anche senza volerlo?
Ripeto, si sta parlando della competizione sportiva più prestigiosa del mondo, se si vuole chiudere la bocca a Salvini e compagni di merende tutto deve essere cristallino, non è possibile che a pochi giorni dall’assegnazione delle medaglie non ci sia ancora alcuna certezza.
Ultima questione, il comunicato del Cio è un’auto celebrazione e un attacco all’Iba, ma in merito non aggiunge nulla di utile al farci capire che diavolo sta succedendo.
Mi rendo conto di quanto sia complicata la situazione, mi rendo conto che la ragazza algerina sia diventata la prima vittima, offesa e derisa da milioni di persone, ma togliendo di mezzo i fascistoidi il voler sapere se stiamo assistendo a dei match regolari oppure se ci sia uno squilibrio dettato dalla natura della persona è una domanda legittima, e il fatto che ancora non ci siano state risposte basate sulla scienza non è accettabile.
https://quillette.com/2024/08/03/xy-ath ... f-yu-ting/
Come cercavo di dire qualche giorno fa, sembra il classico caso da “il più pulito c’ha la rogna” tra IBA e CIO, che stanno facendo delle
battaglie politiche sulla carriera degli atleti (lasciandoli al tritacarne mediatico).
- Corilo1
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Re: Transessualità e sport
L’ho letto con piacere, un articolo molto interessante.Inklings ha scritto: ↑04/08/2024, 20:59 Questa mi pare un tentativo ragionato di ricostruire la vicenda, non so se ti può essere utile:
https://quillette.com/2024/08/03/xy-ath ... f-yu-ting/
Come cercavo di dire qualche giorno fa, sembra il classico caso da “il più pulito c’ha la rogna” tra IBA e CIO, che stanno facendo delle
battaglie politiche sulla carriera degli atleti (lasciandoli al tritacarne mediatico).
Purtroppo rimaniamo in un limbo, da una parte non mi fido dell’Iba e dei test da loro condotti nel 2023, dall’altra il Cio si sta comportando in maniera incomprensibile, per non dire ideologica.
The third seems to be the IOC’s present position if we carefully parse its highly coded pronouncements—that Khelif and Lin may well have XY DSD with male advantage, but because they were identified at birth as female and continue to identify as such, they’re women.
The IOC has spent a lot of time over the last few days lamenting the attacks on Khelif and Lin. We should all be lamenting them—they’re truly awful. Still, this volatile situation is almost entirely of the IOC’s own making. It’s sending impossibly mixed messages that were to be expected given its complicated relationship to sex and gender in sport.
Questa penso che sia la parte più importante, specialmente la seconda. Riassume in maniera chiara cosa penso della vicenda.
Un’altra cosa che mi fa pensare è come il Cio dia importanza a ciò che c’è scritto sul passaporto, e visto che le due ragazze sono indicate (giustamente) come “female”, per loro questo basti e avanzi. Ma qui abbiamo capito che sono donne dalla nascita, quello che bisogna chiarire è se hanno un vantaggio biologico per una qualsiasi anomalia genetica in grado di renderle più forti e resistenti delle rivali, delle ragazze con la muscolatura di un uomo.
Ma torniamo al punto iniziale, fino a che non ci sarà una risposta scientifica completa rimarremo con il dubbio che ciò che stiamo guardando non è sport.