TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2

[Kazarian88]

Visto il film della Formula 1. Bello da vedere, apprezzo l'idea di aver coinvolto i veri piloti e aver girato dopo i gp, ma ci sono parecchi lati negativi. Incidenti che vanno oltre le leggi della fisica, sottotrame da film americano sul baseball degli anni '80, protagonista abbastanza inverosimile, ecc. Un'occasione sprecata.

[MacheteKowalski]

Visto il film della Formula 1. Bello da vedere, apprezzo l'idea di aver coinvolto i veri piloti e aver girato dopo i gp, ma ci sono parecchi lati negativi. Incidenti che vanno oltre le leggi della fisica, sottotrame da film americano sul baseball degli anni '80, protagonista abbastanza inverosimile, ecc. Un'occasione sprecata.

Non che mi aspettassi diversamente ad essere onesti, tanto che le entusiastiche recensioni lette in giro non mi convincevano molto..

[Backbone Crusher]

È morto Michael Madsen

[Corilo1]

The Last Duel di Ridley Scott.


Nella Francia di fine 1300 va in scena la rivalità tra un cavaliere in disgrazia interpretato da Matt Damon e uno scudiero, favorito di un potente Conte, interpretato da Adam Driver.

Ruolo di fondamentale importanza anche per la moglie del primo, figlia di un ricco possidente, la bellissima Jodie Comer.

La narrazione si divide in tre capitoli, e noi vediamo la storia fino al duello attraverso gli occhi dei tre protagonisti. Mentre i due uomini distorceranno gli avvenimenti a loro vantaggio, sarà proprio il terzo capitolo, visto attraverso gli occhi di lei, a mostrarci la verità.



Come sempre il buon Ridley è inattaccabile dal punto di vista tecnico. Io non sono uno storico e non so se sia tutto accurato e veritiero, da spettatore però posso dire che visivamente questo film è una bomba. Anche gli attori, compreso un ottimo Ben Affleck, fanno a gara di bravura.

Ma questa volta, a differenza di altre, la sceneggiatura non traballa. La storia mi ha appassionato dal primo all’ultimo minuto, i personaggi sono molto interessanti e anche il duello finale è molto ben coreografato.

Consigliato

[Backbone Crusher]

Morto anche Julian McMahon.

Che due giorni terribili.

[Tigermask]

Morto anche Julian McMahon.

Che due giorni terribili.

Qualche giorno fa avevo ribeccato Shark 3D , e lui era tra gli interpreti.

Ma che cazzo di periodo veramente, rimarrà il grande scapolo playboy di Nip/Tuck, che è uno dei suoi ruoli più noti, ma era in generale un bravissimo attore

RIP

PS: letteralmente la prima news letta aprendo un social a caso, come è successo con Madsen.

[3:16]

Visto Kpop Demons Hunter.

[Corilo1]

La Città Proibita (appena uscito su Netflix) di Gabriele Mainetti


Una ragazza cinese viene a Roma per ritrovare la sorella, invischiata in un giro di prostituzione.

Lei è una esperta di arti marziali e si farà largo con tutte le proprie forze per combattere un mondo marcio e violento. Nel mentre, un ragazzo italiano, Marcello, prenderà parte alla vicenda, ma non voglio spoilerare nient’altro.


Film tutto sommato dignitoso. Ottime le scene di combattimento, ben coreografate e con una discreta dose di violenza. Convincente l’attrice cinese, Liu Yaxi, bravo anche il giovane attore italiano.

Ci sono però dei difetti che non possono essere ignorati.

La sceneggiatura non va oltre una sufficienza risicata. Troppi luoghi comuni su Roma (ahò, li mortacci tua etc. ogni venti secondi), il “cattivo” cinese è veramente robetta, e in un film del genere avere un’antagonista credibile è invece importante.

Dura troppo, oltre due ore per una storia del genere sono davvero esagerate. Il doppio finale era evitabile, il boss italiano da due soldi è un personaggio che ha poco senso.

È il classico film che può intrattenere se si cerca un prodotto che non richieda sforzo, ma neppure che spenga il cervello.

Comunque il motivo principale per cui guardare il film è proprio lei, oltre alle doti nel combattimento (si allena da quando è bambina e per anni ha fatto da stunt woman), dimostra di avere doti recitative interessanti ed è oggettivamente una bella guagliona.

[HappyHellShow]

Here di Robert Zemeckis

Ispirato ad una graphic novel che non ho letto, è la storia di un unico luogo (e quindi girato a camera fissa per il 99% della pellicola), visto attraverso il corso del tempo, da quando non c'era ancora niente se non vegetazione e alberi alla costruzione di una casa che poi cambia aspetto a seconda del periodo in cui viene ambientata la storia del film. E la telecamera resta fissa per tutto il tempo nel salotto di quella casa.
Esattamente come in Forrest Gump, Zemeckis unisce la storia delle persone alla Storia con la S maiuscola e fotografa il cambiamento umano in base alle epoche. Ed esattamente come in Forrest Gump i protagonisti principali sono Tom Hanks e Robin Wright, la cui coppia costituisce la colonna portante della sceneggiatura rispetto alle altre storie raccontate.

Un film delicato, che immortala la vita nelle sue gioie e nei suoi dolori. In alcuni momenti si può avere la sensazione di una virata eccessiva verso il dramma, ma il tutto è sempre contestualizzato nell'arco delle vite, che come tali alternano momenti felici ad altri di crisi e di disperazione.
Non è un film perfetto: alcune storie sono trattate con eccessiva superficialità e abbastanza irrilevanti ai fini della storia complessiva (il fulcro principale è quello della famiglia di Richard - ossia Tom Hanks - con il padre Al - interpretato da un Paul Bettany che non avevo riconosciuto - la madre Rose e la fidanzata Margareth, ossia il personaggio di Robin Wright).
Un altro punto debole è sicuramente rappresentato dall'utilizzo dell'IA per il ringiovanimento facciale che a volte sembra troppo posticcio e che trova il suo limite (inevitabile) nella fisicità degli attori che non possono assolutamente interpretare l'energia vitale di un ventenne quando la loro età anagrafica è ben altra. Oppure cito anche la realizzazione di un colibrì che si ripropone qualche volta nel corso del film e che è decisamente troppo artificiale per essere ben amalgamato con lo sfondo.

Nel complesso è un film che mi ha trasmesso davvero tanto: mi ha dato un'ansia del tempo che scorre come poche altre cose (mi ha ricordato "Il deserto dei Tartari" di Buzzati, ossia quella voglia di evadere da qualcosa e non riuscirci mai mentre la vita scorre e se ne va), mi ha fatto sentire a casa con i personaggi meglio approfonditi e mi ha emozionato in diversi punti al netto di tutte le imperfezioni prima citate. La scena finale poi è meravigliosa: volutamente potente a livello emotivo e a livello registico.

[Inklings]

Visto Kpop Demons Hunter.

Pure io

Mi sa che ci potrebbe scappare una nomination all’oscar per la canzone, per il resto mboh, non m’ha fatto cagare ma manco impazzire.

Rimane che tra questo, il filone dello Spiderverse e “I Mitchell contro le macchine” negli ultimi anni la Sony ha tirato fuori qualche film d’animazione decisamente più interessante di quelli “nuovi” di una Pixar (a parte giusto Soul che non é male).

[3:16]

Pure io

Mi sa che ci potrebbe scappare una nomination all’oscar per la canzone, per il resto mboh, non m’ha fatto cagare ma manco impazzire.

Rimane che tra questo, il filone dello Spiderverse e “I Mitchell contro le macchine” negli ultimi anni la Sony ha tirato fuori qualche film d’animazione decisamente più interessante di quelli “nuovi” di una Pixar (a parte giusto Soul che non é male).

Roba classicissima con qualche pezzo qua e la di roba "moderna" per i giovani d'oggi. Con l'attuale panorama direi che va più che bene. Canzone top top poco da dire, la Sony ci azzecca quasi sempre sempre su ste robe.

[Tigermask]

Ho visto molti film sti giorni (ho problemi al pc e mi sto collegando di meno) ne cito 2:

Capi di Stato in Fuga (2025)
con John Cena (ho visto più film di Cena con Amazon Video che in generale) e Idris Elba.
Film molto semplice che è un misto tra azione e commedia, con John Cena che fa chiaramente la parte di uno "Swarzy" diventato presidente, che parla con il primo ministro britannico, interpretato da Elba, e si trovano immischiati nei casini.

Come detto film molto semplice ma divertente, è roba che rivedrei volentieri, succede e capita esattamente tutto quello che uno può immaginare, compresi i colpi di scena, ma non essendo un thriller vero e proprio (come quello sotto) non delude troppo.

Damaged (2024)
Con Samuel L. Jackson, Vincent Cassel* e Gianni Capaldi

La cosa divertente è che se si vede l'anteprima su Amazon o in generale, i visi in mostra son i primi 2, mentre in realtà il protagonista vero è Gianni Capaldi. Ma ovviamente un nome famoso attira di più che uno meno noto.

Il vero problema dei film "Giallo" , o che pervade gran parte di essi, è che chiunque sia il colpevole è sicuramente tra tutti i protagonisti visti, questo fa perdere il gusto nel finale dei film del genere, perché non si vuol rischiare di tirar fuori dal nulla qualcuno mai visto prima.
Insomma, crei un nemico, e dai la parte a qualche attore che appare all'ultimo, ma non lo vogliono fare.

Ed è un peccato perché nonostante non sia molto esaltante nel totale, il film reggeva un minimo ma si perde alla fine.

Spoiler:

*
usato come specchietto per l'allodole, compare poco e muore pure, e quando sai in questi casi che il colpevole potrebbe esser lui, alla fine...

Non vado matto per i gialli, ma i pochi che vedo son telefonati o come questo si sfaldano man mano che ne sai di più (mi viene in mente Killer Elite con Gordon-Levitt)




Come detto ho visto anche altra roba sti giorni, tra cui "The Beast" (film sud-Coreano) ma non dall'inizio.

[KanyeWest]

Ancora non sono riuscito ad andare in Piazza Maggiore a Bologna quest'anno, vuoi per impegni personali, vuoi per un programma che mi ispira meno dello scorso anno. Troppo calendismo e pochi restauri che è la roba che veramente mi intriga, vedrò se riesco lunedì prossimo per Virgin Suicides che mi sembra il titolo più appetibile in questo periodo.

Tra i film visti di recente segnalo il bellissimo Limite di Mario Peixoto, bello constatare la presenza di film muti così importanti in paesi insospettabili perché ti fa sentire come tu abbia ancora tantissimo da scoprire

[MacheteKowalski]

Ho finalmente visto Il Petroliere (There will be blood).
Inutile sottolineare l'ennesima prova monumentale di Daniel Day Lewis che qui praticamente si mangia quasi tutto il film, dipingendo un uomo via via divorato dall'avidità e dalla sete di potere e che fa qualunque cosa in suo potere per raggiungere il proprio fine.
Paul Dano comprimario eccellente nel rappresentare l'altra faccia della stessa medaglia: i desideri terreni del Daniel Plainview di Day Lewis, la falsa spiritualità dell'Eli Sunday di Dano.

Alla fine del film però ho come l'impressione che mancasse qualcosa per renderlo un capolavoro assoluto e posso arrivare a capire come mai quell'anno gli venne preferito Non è un paese per vecchi agli oscar, ma rimane comunque un gran film che vale la pena vedere anche solo per le interpretazioni incredibili dei due personaggi.