Che cosa ci faceva Infantino a Sharm el-Sheikh? Il 55enne svizzero, autentico monarca del pallone mondiale, è stato invitato direttamente dal presidente americano Trump alla firma degli accordi di pace. Il motivo se lo sono chiesti in molti. La versione ufficiale del presidente della Fifa è pregna di retorica: un impegno per ricostruire le infrastrutture calcistiche distrutte a Gaza e in Palestina, in collaborazione con l’Associazione Calcistica Palestinese.MacheteKowalski ha scritto: ↑14/10/2025, 13:24 Io trovo anche patetico ogni tentativo di sviare l'attenzione su quello che è successo (e quanto sta ancora succedendo, comunque), nascondendosi come sempre sotto il mantello de "lo sport deve unire", "lo sport sia estraneo alla politica" e tutte ste vaccate qua.
“Il ruolo del calcio è quello di sostenere, unire e portare speranza nella regione. A Gaza e in Palestina, aiuteremo a ricostruire tutte le strutture calcistiche. Aiuteremo a riportare il calcio in ogni angolo del Paese. Porteremo palloni, costruiremo campi, invieremo istruttori, aiuteremo a organizzare competizioni e lanceremo un fondo per ricostruire le infrastrutture calcistiche in Palestina”, ha scritto Infantino in un lungo post su Instagram.
Poi ha aggiunto: “Ho chiarito a tutti i leader mondiali che la Fifa è qui per aiutare, per dare supporto e per mettersi a disposizione in qualunque modo possiamo, affinché questo processo di pace si realizzi e abbia il miglior esito possibile”.
io pensavo che ceferin fosse il più squallido dirigente calcistico ma infantino riesce ad essere addirittura peggio, ricevendo però solo un centesimo del fango che giustamente lo sloveno si becca in faccia





