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Re: Le nostre passioni strane

Inviato: 29/09/2025, 9:52
da Silent
Barrett Garage ha scritto: 28/09/2025, 20:56 Mi fai venire fame zio.
Io adoro l’ananas alla griglia :godimento: devo provare gli altri che hai menzionato.

Qualcuno ha nominato la kombucha. Io la faccio in casa e mi piace tantissimo. Faccio anche il water kefir e ogni tanto faccio il tepache. Ho provato anche il boza ma è molto più calorico e denso degli altri, quindi non è qualcosa che farò spesso. Poi faccio pure lo yogurt e ogni tanto i crauti e il kimchi. Per qualche motivo strano da quando consumo più roba fermentata mi ammalo pochissimo, anche se sono molto scettico sulle promesse dei fanatici della fermentazione.
Ho provato a fare il kimchi ma è venuto una merda (cioè, non era male, ma non era kimchi). Tu come lo fai?

Re: Le nostre passioni strane

Inviato: 29/09/2025, 10:00
da Barrett Garage
Silent ha scritto: 29/09/2025, 9:52 Ho provato a fare il kimchi ma è venuto una merda (cioè, non era male, ma non era kimchi). Tu come lo fai?
Ho un libro sulla cucina coreana, c’è una ricetta di “quick kimchi”, che puoi decidere se consumare subito o lasciare fermentare. Non è kimchi tradizionale ma si avvicina. Ho testato del kimchi comprato in negozio e c’era poca differenza tra i due (il che non è per forza una buona cosa).

Re: Le nostre passioni strane

Inviato: 06/11/2025, 10:09
da Barrett Garage
Intanto rilancio questo thread con un’altra delle mie passioni particolari: la moda. Ma non la moda tradizionale, quella fatta di trend veloci e nuove stagioni, ma della slow fashion.

In pratica la slow fashion è l’esatto opposto della moda tradizionale: i vestiti sono di alta qualità e sono fatti per durare decadi. Invece di seguire i trend ti scegli tu uno stile e ti costruisci il guardaroba intorno. I vestiti che sono parte del catalogo tipicamente non vengono ritirati se non per aggiornarne la costruzione o il design in modo da migliorare il prodotto. I materiali sono di prima scelta e gli operai vengono pagati in modo competitivo. Tipicamente la lavorazione viene effettuata in paesi come l'Italia, il Portogallo, la Germania o persino i paesi scandinavi, o se scegli marche giapponesi, in Giappone.
Io sono entrato in fissa con vestiti di origine marinara. Come marche, sono impazzito per Heimat Textil e Merz B. Schwanen dalla Germania, Andersen Andersen e SNS Herning dalla Danimarca. Certo, i prodotti costano, e in questo vero momento sto indossando pantaloni da 200 euro e una felpa anch'essa da 200 euro, ma di una comodità assurda, e stivali da 400 euro (Red Wing Roughneck Briar Oil Slick). Costosi sì, ma quando si va vedere il costo per indosso/indossamento/indossazione/indossellesio/checazzo e il rapporto qualità/prezzo, molto meno costosi di vestiti di aziende più tradizionali che però hanno una vita molto più limitata.

La scena giapponese poi merita un discorso a parte. I loro vestiti (ad esempio da Samurai Jeans, The Flathead, The Real mcCoy) sono in genere BRUTTI e cari (pensa 400 euro per un paio di jeans) ma di una qualità incredibile. Praticamente l'incarnazione del concetto wabu sabi, che si può tradurre come perfezione nell'imperfezione.

Re: Le nostre passioni strane

Inviato: 07/11/2025, 15:37
da Batidor
Non è strana, ma sapreste indicarmi siti dove comprare gin, liquori, amari, eccetera :AHAH:

Re: Le nostre passioni strane

Inviato: 10/11/2025, 23:32
da Silent
Barrett Garage ha scritto: 06/11/2025, 10:09 Intanto rilancio questo thread con un’altra delle mie passioni particolari: la moda. Ma non la moda tradizionale, quella fatta di trend veloci e nuove stagioni, ma della slow fashion.

In pratica la slow fashion è l’esatto opposto della moda tradizionale: i vestiti sono di alta qualità e sono fatti per durare decadi. Invece di seguire i trend ti scegli tu uno stile e ti costruisci il guardaroba intorno. I vestiti che sono parte del catalogo tipicamente non vengono ritirati se non per aggiornarne la costruzione o il design in modo da migliorare il prodotto. I materiali sono di prima scelta e gli operai vengono pagati in modo competitivo. Tipicamente la lavorazione viene effettuata in paesi come l'Italia, il Portogallo, la Germania o persino i paesi scandinavi, o se scegli marche giapponesi, in Giappone.
Io sono entrato in fissa con vestiti di origine marinara. Come marche, sono impazzito per Heimat Textil e Merz B. Schwanen dalla Germania, Andersen Andersen e SNS Herning dalla Danimarca. Certo, i prodotti costano, e in questo vero momento sto indossando pantaloni da 200 euro e una felpa anch'essa da 200 euro, ma di una comodità assurda, e stivali da 400 euro (Red Wing Roughneck Briar Oil Slick). Costosi sì, ma quando si va vedere il costo per indosso/indossamento/indossazione/indossellesio/checazzo e il rapporto qualità/prezzo, molto meno costosi di vestiti di aziende più tradizionali che però hanno una vita molto più limitata.

La scena giapponese poi merita un discorso a parte. I loro vestiti (ad esempio da Samurai Jeans, The Flathead, The Real mcCoy) sono in genere BRUTTI e cari (pensa 400 euro per un paio di jeans) ma di una qualità incredibile. Praticamente l'incarnazione del concetto wabu sabi, che si può tradurre come perfezione nell'imperfezione.
Mi ricorda un po' di quando spendevo capitali per i vestiti su EMP... Roba che costava un pacco, ma qualità e resistenza notevoli. C'è qualcosa che porto ancora adesso, a 15 anni di distanza.

Re: Le nostre passioni strane

Inviato: 11/11/2025, 8:34
da Marco Frediani
Barrett Garage ha scritto: 06/11/2025, 10:09 Intanto rilancio questo thread con un’altra delle mie passioni particolari: la moda. Ma non la moda tradizionale, quella fatta di trend veloci e nuove stagioni, ma della slow fashion.

In pratica la slow fashion è l’esatto opposto della moda tradizionale: i vestiti sono di alta qualità e sono fatti per durare decadi. Invece di seguire i trend ti scegli tu uno stile e ti costruisci il guardaroba intorno. I vestiti che sono parte del catalogo tipicamente non vengono ritirati se non per aggiornarne la costruzione o il design in modo da migliorare il prodotto. I materiali sono di prima scelta e gli operai vengono pagati in modo competitivo. Tipicamente la lavorazione viene effettuata in paesi come l'Italia, il Portogallo, la Germania o persino i paesi scandinavi, o se scegli marche giapponesi, in Giappone.
Io sono entrato in fissa con vestiti di origine marinara. Come marche, sono impazzito per Heimat Textil e Merz B. Schwanen dalla Germania, Andersen Andersen e SNS Herning dalla Danimarca. Certo, i prodotti costano, e in questo vero momento sto indossando pantaloni da 200 euro e una felpa anch'essa da 200 euro, ma di una comodità assurda, e stivali da 400 euro (Red Wing Roughneck Briar Oil Slick). Costosi sì, ma quando si va vedere il costo per indosso/indossamento/indossazione/indossellesio/checazzo e il rapporto qualità/prezzo, molto meno costosi di vestiti di aziende più tradizionali che però hanno una vita molto più limitata.

La scena giapponese poi merita un discorso a parte. I loro vestiti (ad esempio da Samurai Jeans, The Flathead, The Real mcCoy) sono in genere BRUTTI e cari (pensa 400 euro per un paio di jeans) ma di una qualità incredibile. Praticamente l'incarnazione del concetto wabu sabi, che si può tradurre come perfezione nell'imperfezione.
Hai qualche sito dove posso vedere dei capi?

Re: Le nostre passioni strane

Inviato: 11/11/2025, 9:03
da Barrett Garage
Marco Frediani ha scritto: 11/11/2025, 8:34 Hai qualche sito dove posso vedere dei capi?
Certamente, quando ho un momento posto un po’ di link.

Re: Le nostre passioni strane

Inviato: 11/11/2025, 10:19
da Tigermask
Batidor ha scritto: 07/11/2025, 15:37 Non è strana, ma sapreste indicarmi siti dove comprare gin, liquori, amari, eccetera :AHAH:
un mio amico ne usava uno, volevo indicartelo, ma lui stesso ha smesso di comprarli lì per via dei costi aumentati in pochissimi anni.

Al momento volendo manco lo ricordo, dovrei fare una mini-ricerca.

Ma non dubito che ce ne siano altri.

E cmq, e lo dico, non ironicamente, anni fa andavamo spesso, tutte le estati, a San Marino a fare la scorta :) ma son cambiate le cose e non so dirti se ora anche lì ci son prezzi esosi o puoi comprare liquori a prezzi decenti.

Ma tornando a prima di siti online li dovresti trovare , se poi non ricerchi chissà che qualità, come ho potuto appurare in alcuni casi, verificare i prezzi di determinati liquori online e direttamente al supermercato,e se il gioco valeva la candela (ovvero che al Supermercato paghi meno di un online con SS annesse) lo prendi direttamente lì.

Re: Le nostre passioni strane

Inviato: 11/11/2025, 23:14
da Barrett Garage
Marco Frediani ha scritto: 11/11/2025, 8:34 Hai qualche sito dove posso vedere dei capi?
Ecco qua una corta lista certamente non esaustiva, tanto per farti un'idea.

Una spiegazione al volo, per capire meglio cosa si sta guardando:
- la fast fashion presenta variazioni stagionali su una serie di capi di varie ispirazioni: dalla marittima, alla militare, al workwear per passare all'etnico. I jeans ad esempio vengono dal workwear mentre capi di impostazione classica tipo pantalone, camicia giacca e cravatta sono di derivazione militare.

- la slow fashion riduce il tutto all'essenza, togliendo il fattore della moda del momento (tipo il baggy/oversized, certi tipi di grafiche ecc), prova a produrre capi eccellenti, a volte con taglio più moderno, a volte più vintage.

- i giapponesi sono in fissa con i capi di workwear americano degli anni '50, reinterpretato a modo loro

- lo stile marittimo (che io adoro) è molto in voga in europa, specialmente nei paesi germanici

- gli americani sono fortissimi sull'heritage workwear, ma con uno stile più classico dei giapponesi

Europa:
Andersen Andersen (Danimarca) https://andersen-andersen.com/ Produce knitwear di qualità eccezionale. Ho comprato il loro cotton skipper jacket in navy, non sapevo che un capo in cotone possa pesare così tanto. Bellissimo, finirò a spendere 400 euro per la loro versione in lana, magari l'anno prossimo.

SNS Herning (Danimarca) https://sns-herning.com/ altri specialisti in knitwear, meno raffinati e costosi che Andersen Andersen, ma altrettanto durevoli. Più rugged, texture interessante e funzionale. Caldi. Skippa se vivi al sud.

Heimat Textil (Germania) https://heimat-textil.com/ a differenza dei primi due che producono specialmente capi knitwear autunnali e invernali, questi sono allrounder e oltre a produrre knitwear fatto molto bene (ho la loro signal sweater in burgundy/seashell, e due berretti mechanic beanie in ink e seashell), producono diversi tipi di capi per tutte le stagioni. Ho il loro Journey Pant in herringbone cotton e sono tipo i pantaloni più comodi dell'universo. Ho ordinato anche un paio di pantaloni corduroy in burgundy e sto in trepidazione. Quando ricevo lo stipendio voglio provare qualche loro camicia.

Pike Brothers (Germania) https://www.pikebrothers.com/ non ho niente di loro, ma da quanto ho capito sono specialisti in vintage reproduction di certi modelli selezionati con certi materiali. Si discosta dall'ispirazione marittima dei brand soprastanti.

Merz B. Schwanen (Germania) https://www.merzbschwanen.com/ fanno maglietti di qualità eccezionale. Se non ti da fastidio spendere 100 euro per una semplice maglietta nera o bianca e ricevere una maglietta (spesso prodotti in cotone loopwheel) dal peso e comfort notevole, ottimo taglio da sfoggiare come capo esterno e non intimo, senza grafiche ecc. A parte tre magliette ho anche una loro felpa sweatshirt in cotone loopwheel di color blu ultramarino che è una bomba, adoro indossarlo sopra jeans o chino neri o pantaloni in corduroy di colore off white.

Norse Projects (Danimarca) https://www.norseprojects.com/ un po' più mainstream, molto apprezzato online. Sembra essere un po' più fashion forward con una tendenza al relaxed fit.

Inis Méain (Irlanda) https://inismeain.ie/ non sono sicuro si tratti di slow fashion, ma molto premium. Personalmente non sono pronto a spendere così tanti soldi per un maglione, ma magari fra qualche anno sì. Nel frattempo devo ammettere che certi capi che fanno sono bellissimi.

Un retailer che vende tra gli altri anche un bel pò di questi capi ed altri che non sono di per sè slow fashion ma di ottima fattura - ed altri che boh - è Care of Carl https://www.careofcarl.it/ . Mi sono trovato bene finora.

USA:
Filson: https://www.filson.eu/ (hanno anche una warehouse in Italia). Un outsider perchè la collocazione slow fashion stona un po' per un marchio che è così grande, ma i capi che costruiscono sono famosi per avere una durabilità che approssima l'infinito. Sono specializzati in workwear e capi outdoor, specialmente dedicati a cacciatori, taglialegna e minatori. Ho ordinato una camicia di flanella e un pantalone dry tin cloth, e molto probabilmente ho ordinato la taglia sbagliata dei pantaloni e devo ingoiare una piccola perdita economica (attenzione, la maggior parte di queste aziende non fornisce ritorni gratuiti), ma è parte dell'apprendimento. Non è il mio stile, e ciò che compro qui è più roba che utilizzerei nel weekend specialmente se sono attivo con lavori di casa, escursioni o giardinaggio. Non escludo che altre persone non si facessero scrupoli ad andare in ufficio indossando i loro capi.

Red Wing Shoes: https://www.redwingshoes.com/ stivali davvero architettonici. Pesanti, durabilissimi, robusti. Mi sono comprato i Roughneck, magari più avanti ci aggiungo gli iron ranger.

Giappone:
Sono davvero tanti i marchi, consiglio di farti un pò di ricerche, ma esempi possono essere The Real McCoy's https://therealmccoys.com/ , The Flathead https://rivetandhide.com/gbp/brands/the-flat-head.html (non il loro sito), Ironheart https://ironheart.co.uk/ , Wonderlooper https://wonderlooper.com/ che si vocifera facciano alcune delle migliori magliette del pianeta, Samurai Jeans, Momotaro jeans etc etc etc
Se vuoi provare la via giapponese (non essendo il mio stile non l'ho ancora fatto, ma vorrei un paio di jeans e magliette da Ironheart e Wonder Looper più avanti), meglio cercarsi un retailer europeo (tipo https://cultizm.com/ o https://rivetandhide.com) e fare attenzione ad ordinare le misure giuste, visto che spesso le taglie giapponesi sono diverse da quelle europee.