Per chi vuole dibattere e chiacchierare sulle serie TV, sui cartoni animati, su programmi televisivi o su film cinematografici... e ovviamente anche sui protagonisti dello schermo.
Yourself is Steam ha scritto:
Non vuol dire nulla, in campo artistico, soprattutto quello europeo, il dialogo è solo uno dei tanti elementi che formano il linguaggio cinemapifiatografico, s'è sempre fatto cinema di immagini
E' coraggioso a trasportare nel mainstream una certa ideologia ed ad elevare alla massima espressione un tipo di montaggio (quello connotativo-eisensteiniano) che sembrava già superato, ma non è certo rivoluzionario, tutt'al più se si parla di un film uscito (non a caso) nel 68, tutt'al più se, poi, non ha influenzato alcunchè, sporadiche vaccate artsy a parte.
Yourself is Steam ha scritto:
Non vuol dire nulla, in campo artistico, soprattutto quello europeo, il dialogo è solo uno dei tanti elementi che formano il linguaggio cinemapifiatografico, s'è sempre fatto cinema di immagini
E' coraggioso a trasportare nel mainstream una certa ideologia ed ad elevare alla massima espressione un tipo di montaggio (quello connotativo-eisensteiniano) che sembrava già superato, ma non è certo rivoluzionario, tutt'al più se si parla di un film uscito (non a caso) nel 68, tutt'al più se, poi, non ha influenzato alcunchè, sporadiche vaccate artsy a parte.
highland ha scritto:
Quello che gli interessa di più è il Silmarillion che ha continuato dopo la morte del padre e che ne detiene i diritti. Non è mai stato molto gentile con Jackson, ritiene che ha trasformato i libri di suo padre in film per ragazzi dai 14 ai 25 anni. E poi c'è il fatto dei soldi riguardo i film e il merchandising.
Il Silmarillion è quello che fu rifiutato quando Tolkien lo scrisse e che fu pubblicato post morte dal figlio appunto perché il padre ci teneva molto e che lui ha completato e rimesso insieme perché lasciato incompleto dal padre. E' proprio l'origine della terra di mezzo. Mi sembra strano che non provino neanche a farlo e se il figlio ha permesso pure un film del genere come il terzo dello hobbit che è meno tolkeniano di tutti gli altri, perché non consentire il primo?
Rocks ha scritto:
Il Silmarillion è quello che fu rifiutato quando Tolkien lo scrisse e che fu pubblicato post morte dal figlio appunto perché il padre ci teneva molto e che lui ha completato e rimesso insieme perché lasciato incompleto dal padre. E' proprio l'origine della terra di mezzo. Mi sembra strano che non provino neanche a farlo e se il figlio ha permesso pure un film del genere come il terzo dello hobbit che è meno tolkeniano di tutti gli altri, perché non consentire il primo?
Tolkien vendette i diritti de Lo Hobbit e del Signore Degli Anelli quando era in vita. Esistono dei film prima sull'epica tolkieniana prima del 2001, infatti.
Prima di Jackson, negli anni sessanta/settante, si vociferavano delle versioni di John Boorman e di Kubrick/Beatles, mai andate in porto.
E niente, mi é piaciuto un sacco.
Grandi Carell, Tatum e Ruffalo (forse il migliore dei tre dal mero punto di vista recitativo), script dal ritmo costante e ipnotico (che é quello che serve quando hai tre prove attoriali così consistenti), forse rispetto a Moneyball (con cui peraltro ha la strutta di inizio e fine uguali) manca una score più coinvolgente, ma credo sia fatto apposta per rendere il film meno melodrammatico e dinamico.
Emerge sicuramente la critica al patriottismo megalomane in generale e, in particolare, a quello di DuPont che si erge a filantropo e protettore dell'America quando invece l'origine di tutte le sue azioni era un motivo strettamente personale (la ricerca della perenne accettazione da parte della madre, il fatto che non avesse amici e che, per una volta, avrebbe voluto vincere qualcosa anche lui senza pagare, cosa che, peraltro, nemmeno riesce a concretizzare) e verso l'ipocrisia che porta a dimenticare persino un campione olimpico (ma questa cosa era già presente, seppur minormente, in Moneyball).
Splendido il finale girato e montato con le tempistiche giuste, che dá un senso all'intera pellicola (come il "You're such a loser dad, just enjoy the show" di Moneyball); in sostanza film forte (ma che non so quanto potrá piacere all'Academy) che funziona grazie soprattutto a tre prove splendide e a Miller che si conferma preciso e profondo dietro la macchina da presa... Adesso speriamo che levino quella merda della DuVernay o chi per lei per dargli un posto in nomina agli Oscar, se lo merita tutto.
The Imitation Game. Un film utile per candidare Cumberbatch all'Oscar probabilmente. L'idea di un'origine sentimentale del computer (la macchina non è altro che il suo amato compagno di classe scomparso) non è malvagia anzi, però non alza la qualità del film che rimane sempre sul classico biopic. Sufficiente comunque. 6+
I Origins. Il grande pregio è che ti pone domande senza darti per forza di cose lo spiegone finale (ciao Christopher), però mi è parso che la profondità delle tematiche cozzi con la rappresentazione superficiale e a tratti banale delle stesse. Inoltre ho avuto la sensazione che volesse toccare troppi punti (l'esistenza di Dio, l'aldilà, la reincarnazione, il destino) senza però riuscire a convincere in nessuno di questi. Ben girato comunque, discreto. Meriterebbe 10 solo per il topone incredibile che è la mora. 6/7
Nightcrawler. Mi aspettavo meglio da come me ne avevano parlato. Anche qua, Gyllenhaal in ottima forma, prestazione molto convincente, interpreta bene un personaggio che vorresti prendere a sberle dal primo fotogramma in cui appare. Non ho trovato molto riuscita la parte action sinceramente. Si inserisce comunque nel filone tipico del cinema del nuovo millennio, con personaggi folli e amorali celebrati all'interno di una società altrettanto amorale e nerissima, dove l'etica è sepolta dal guadagno e dalla celebrazione non tanto della morte in sè, ma del vedere morire gli altri. Efficace, ma niente per cui strapparsi i capelli. Bella fotografia. 6/7
Ho letto di Rosi, spiace perdere uno dei migliori registi del secondo dopoguerra italiano.
Recentemente è morto anche Rod Taylor a quasi 85 anni, che ho conosciuto per il suo ruolo nel film "The Time Machine" (non guardate il remake del 2002, fa schifo).