E ancora:
IL FANTOMATICO COLLABORAZIONISMO NAZISTA DEGLI UCRAINI
Chi parla di Ucraina nazista e collaborazionista durante la seconda guerra mondiale dimentica che l’odierno territorio dell’Ucraina fu completamente occupato dai tedeschi dal ’41 al ’44 mentre l’odierno territorio russo del 5%. Le perdite ucraine furono 3 milioni e mezzo di civili uccisi dai tedeschi tra cui 1 milione e mezzo di ebrei, e altri 3 milioni di ucraini che combattevano nell’armata rossa e 2 milioni di ucraini deportati, dunque le vittime principali dell’invasione tedesca furono proprio gli ucraini e i bielorussi di cui il 50% della popolazione fu deportato e il 25% morì. Morirono molti più ucraini nella lotta al nazismo di quanti ne siano morti di francesi, inglesi, americani ecc…
Lo storico Timothy Snyder in ‘Terre di Sangue’ riporta qualcosa come 14 milioni di persone uccise dai nazisti e dai sovietici in Ucraina, Polonia e Bielorussia tra il ’32 e il ’45.
Per quanto riguarda il collaborazionismo bisogna ricordare come l’Ucraina fu solo una delle tante nazioni europee occupate dai tedeschi o con stati fantoccio e collaborazionisti come per esempio la Francia di Vichy. In Ucraina vi era un’amministrazione militare e non fu calcolata come uno stato vero come per esempio la Francia che seppur mutilata dalle conquiste territoriali tedesche continuava ad esistere ma con un governo filonazista. Elementi di estrema destra c’erano in tutta Europa, basti considerare gli anni in cui la Germania tenne sotto occupazione gran parte d’Europa con alleanze e invasioni. Quindi in Ucraina non vi è un caso diverso e più o meno grave rispetto agli altri. Tra coloro che collaborarono coi nazi c’era una maggioranza proprio di comunisti e non di nazionalisti ucraini.
Inoltre non è totalmente vero che c’era un reparto SS ucraino in quanto vi fu in ogni paese occupato compreso LA RUSSIA! Basti fare una semplice ricerca sulle Waffen SS. E tra l’altro venne formato ben due anni dopo l’invasione tedesca, ovvero nel 1943. Il grosso inoltre era localizzato in Galizia che era stato territorio polacco e si è trovato smembrato da russi e tedeschi. Quindi non si può collegare una minoranza in un dato territorio alla totalità dell’Ucraina di oggi.
Inoltre oltre a Zelensky ci sono stati altri ebrei importanti nella storia ucraina, come Ihor Kolomoyskyi and Volodymyr Groysman.
Perché il collaborazionismo di pochi ucraini definisce un’intera nazione come nazista mentre l’alleanza Molotov-Ribbentrop dell’Unione Sovietica no? Questa è memoria selettiva.
Fonti: Andrea Castagna, The Gates of Europe di Serhiy Plokhy, History of Ukraine di Robert P. Magocsi, The Reconstruction of Nations di Timothy Snyder, Storia dell’URSS di Andrea Graziosi.
Fino alla metà degli anni ’50 centinaia di migliaia di ucraini venivano deportati dai sovietici. Questo oltre all’Holodomor spiega l’astio degli ucraini per gli invasori russi.
Riguardo le statue o il ricordo di Bandera basta ricordare come in Russia vi siano ancora statue di Stalin che ha fatto molti crimini pure contro gli stessi russi (lui era georgiano).
Inoltre le statue che celebrano le vittorie sulla Germania nazista sono esenti dalle leggi di decomunistizzazione in Ucraina, infatti ci sono molti monumenti che celebrano la vittoria sui nazisti come a Kiev mentre in Russia non ci sono monumenti riguardo l’Holodomor.
L’OPPRESSIONE DELLE MINORANZE RUSSOFONE
La Russia sia nel 2014 che nel 2022 non ha agito per difendere le minoranze russofone.
Nel Donbass e Crimea nel 2010 il 90% degli studenti studiavano in russo. Nel 2012 l’87% dei libri pubblicati in Ucraina erano pubblicati in russo. Questi dati indicano come non vi fosse discriminazione alcuna.
Inoltre dal 2014 in poi ci sono stati almeno 2 milioni di ucraini/russi che dal Donbass si sono spostati in altre zone dell’Ucraina. Quindi se costoro erano discriminati come mai sono andati di loro sponte nel “paese discriminatore”? Quella che c’è dal 2014 è una decolonizzazione, cosa che farebbe ogni paese che ha subito in passato una colonizzazione/imperialismo/invasione.
Dal 2017 è vero che l’ucraino è divenuto la lingua principale dell’istruzione superiore ma ciò non vuol dire che sia stata cambiata la costituzione che protegge le diverse lingue. E’ una legge in transizione fino al 2023. E’ stata mandata alla commissione di Venezia che ne ha fatto una revisione e dato raccomandazioni che l’Ucraina ha affermato di voler rispettare, quindi una legge decisa democraticamente da un parlamento e rettificata da un organo terzo. Quella della discriminazione dei russofoni dunque è una stronzata. Inoltre chi parla russo non è automatico che si senta russo. Andrea Castagna e Alexei Polianski per esempio sono stati in Ucraina e il russo non è bandito. Se adesso vi sono ulteriori frizioni nei confronti del russo la colpa è proprio della Russia con la sua condotta prevaricante.
Fonti: Freedom and Terror in the Donbas di Hiroaki Kuromiya
https://bit.ly/3Hb1stM
Fonti:
Language Policy and Discourse on Languages in Ukraine di Micheal Moser
https://bit.ly/3xpsSYq
Ukrainian, Russophone, (Other) Russian di Marco Puleri
https://bit.ly/3O1yJK0
Sulla legge sull’Istruzione Ucraina
https://bit.ly/3mzDSxe
Report della Commissione di Venezia
https://bit.ly/3MAm9Af
Identita’ degli Ucraini russofoni
https://bit.ly/3Q5V0s1 https://wapo.st/3myDqPN
Dati sulla lingua russa in Crimea al 2014
https://bit.ly/3aFOE2e https://bit.ly/396VJs6
Dati sulla lingua nei media e nei giornali al 2014
https://bit.ly/3xBDJ2F
Surzhyk
https://bit.ly/3H7g9xM
Russofonia, minoranze e complessità linguistica
https://bit.ly/3HaiqIL
Smonta tutto questo buffone.