KaiserSp ha scritto: ↑12/11/2021, 9:59
onestamente io non vedo manomissioni, bensì aggiornamenti
il semestre bianco (così come il bicameralismo perfetto, per dirne un'altra) avevano senso nell'immediato dopoguerra, dove la situazione era ancora molto delicata e le varie forze politiche dovevano controllarsi a vicenda, per evitare guerre civili o
l'insorgere di nuovi regimi: oggi tutto questo non ha più senso quindi ben venga uno svecchiamento della costituzione a riguardo
la rieleggibilità del capo dello stato poi ultimamente è stata usata spesso come scusa da parte dei partiti per non assumersi le proprie responsabilità e mantenere uno status quo: fortunatamente persone di buon senso hanno rifiutato sin da subito (Ciampi e molto probabilmente anche Mattarella) mentre altri hanno preferito darsi alla monarchia de-facto (napolitano) e concedere ulteriori alibi all'immobilismo della classe politica
La parte che ti ho messo in evidenza non è in contrasto con questo "aggiornamento" aumm aumm che stanno facendo?
Soltanto nelle ultime settimane abbiamo avuto una sfilza di: "Il Presidente della Repubblica o lo fa Draghi, o un simil-Draghi, o uno che tiene in caldo la poltrona per Draghi" ; "mandiamo Draghi al Quirinale e tanto il convoglio(l'Italia) lo guida comunque lui da lì, instaurando un semi-presidenzialismo
de facto"(sic) ; "Non possiamo privarci di un uomo della Provvidenza come Lui, anche a costo di svilire la più alta carica dello Stato, in cui mettere qualche vecchio decrepito che a fine legislatura gli permetta di ascendere al Colle", ecc.
Ora tralasciando le espressioni folkloristiche che sembrano riprese pari pari dal Ventennio, cambiando giusto il nome del protagonista, a me pare evidente che la nostra Costituzione sia oramai vista come una rottura di palle da tutte le parti in causa e anche, purtroppo, da molti cittadini italiani che ne farebbero volentieri a meno. Purtroppo però nessuno dice come vorrebbe cambiare le cose e ci si limita a forzare le regole attualmente vigenti. Se si vuole il presidenzialismo o il semi-presidenzialismo, o quello che volete, si presenti un disegno di riforma costituzionale e lo si proponga al vaglio del Parlamento e poi degli italiani. Non si continui con questa recita pietosa da golpetto in essere ma non dichiarato, in cui si interpretano gli articoli della Costituzione come fa più comodo, nascondendosi poi dietro il solito refrain "Eh, ma non possiamo permetterci di rinunciare a Draghi a nessun costo". Il costo, e non è solo colpa di Draghi o una cosa che nasce pochi mesi fa, ma in essere da tantissimi anni, è lo sputtanamento definitivo della nostra Costituzione e l'ingresso definitivo in una zona grigia in cui l'Italia si avvia a diventare una para-democrazia, visto che saremo uno stato democratico fondato su leggi che oramai vengono viste come un impedimento dai partiti e aggirate, senza però che si presenti una alternativa democratica che possa funzionare meglio di quella vigente.