POLITICA ITALIANA
- Corilo1
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Re: POLITICA ITALIANA
Alla fine è andata anche meglio di come avevo previsto. Oltre 14 milioni di persone sono andate a votare, e considerando tutto quello di cui abbiamo discusso non è un risultato così deludente.
Le poche volte in cui la sinistra mostra un minimo di unità i voti li prende o comunque porta la gente alle urne. I destrorsi stanno cercando di farla passare come una debacle, invece sanno bene che questo è un campanello d’allarme. Se alle politiche i partiti di centrosinistra arrivano uniti e con delle proposte interessanti, possono giocarsela ad armi pari.
Le poche volte in cui la sinistra mostra un minimo di unità i voti li prende o comunque porta la gente alle urne. I destrorsi stanno cercando di farla passare come una debacle, invece sanno bene che questo è un campanello d’allarme. Se alle politiche i partiti di centrosinistra arrivano uniti e con delle proposte interessanti, possono giocarsela ad armi pari.
- Sasori
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Re: POLITICA ITALIANA
Un pò come quando Matteo Renzi perse (nettamente) il referendum costituzionale nel 2016 malgrado 13 milioni di voti a favore.
All'epoca molti ipotizzarono un suo ritorno da Premier in pompa magna proprio sulla base di quel risultato.
Poi alle elezioni politiche del 2018 il PD perse parecchi punti con Renzi segretario.
Quelli che oggi parlano di sconfitta della democrazia e quant'altro (giornalisti, opinionisti e politici), sono gli stessi che 3 anni fa hanno disincentivato la partecipazione al voto per il referendum sulla giustizia.
E il tema della giustizia è importante come quello del lavoro, visti i milioni che l'Italia sborsa ogni anno per risarcire le vittime di errori giudiziari.
Troppo facile adesso scandalizzarsi.
Conosco tantissime persone che sono sempre pronte ad attaccare gli esponenti dei partiti politici che detestano, ma quando gli errori vengono commessi dai rappresentanti dei partiti che votano, mettono la testa nella sabbia.
Sul tema della cittadinanza agli stranieri, i partiti (sia a favore che contro) hanno preferito un approccio ideologico.
Quali sono le implicazioni sul piano legislativo e regolamentare?
Questo andava spiegato, non elencare i reati commessi dagli stranieri (destra) o fare monologhi pieni di retorica sull'inclusione (sinistra).
All'epoca molti ipotizzarono un suo ritorno da Premier in pompa magna proprio sulla base di quel risultato.
Poi alle elezioni politiche del 2018 il PD perse parecchi punti con Renzi segretario.
Quelli che oggi parlano di sconfitta della democrazia e quant'altro (giornalisti, opinionisti e politici), sono gli stessi che 3 anni fa hanno disincentivato la partecipazione al voto per il referendum sulla giustizia.
E il tema della giustizia è importante come quello del lavoro, visti i milioni che l'Italia sborsa ogni anno per risarcire le vittime di errori giudiziari.
Troppo facile adesso scandalizzarsi.
Conosco tantissime persone che sono sempre pronte ad attaccare gli esponenti dei partiti politici che detestano, ma quando gli errori vengono commessi dai rappresentanti dei partiti che votano, mettono la testa nella sabbia.
Sul tema della cittadinanza agli stranieri, i partiti (sia a favore che contro) hanno preferito un approccio ideologico.
Quali sono le implicazioni sul piano legislativo e regolamentare?
Questo andava spiegato, non elencare i reati commessi dagli stranieri (destra) o fare monologhi pieni di retorica sull'inclusione (sinistra).
- Saimas
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Re: POLITICA ITALIANA
Mi sembra onesto intervenire visto che sono una delle, giustamente, parti in causa coinvolte.
Copio-incollo quanto già scritto su facebook:
A ventiquattro ore dall'esito del referendum, con la mia proverbiale lentezza, devo necessariamente dire la mia anche perché, da funzionario CGIL, sono parte in causa di quanto accaduto e, con la schiettezza che conoscete, cerco di buttare giù qualche pensiero su quanto accaduto.
Come già detto da un Compagno più brillante di me, non sono sorpreso ma deluso sì. Deluso perché si sa bene che la speranza è l'ultima a morire ma personalmente mi sarei aspettato delle percentuali di affluenza più alte.
Il fatto è questo. È una sconfitta, è inutile ricamarci sopra, è dannoso ragionare come i partiti politici dove ad ogni elezione vincono tutti "perché si".
Abbiamo perso. Abbiamo perso perché non siamo riusciti a distinguerci appunto dalla politica che ad un certo punto ha concentrato il tema referendario sui loro temi.
Perché i temi non erano politici, non erano assolutamente politici. Non mi interessa chi aveva promulgato quelle leggi ma qui si parlava di diritti di lavoratori, e di persone.
Sul tema appalti, quarto quesito, sono particolarmente deluso perché l'anno scorso, a seguito della tragedia Esselunga, c'era un fermento palpabile quando si raccoglievano firme.
Finito tutto, nel nome del Dio delle Tifoserie. Non so sinceramente come esprimermi.
Quel che è certo è che non mi interessa parlare di astensioni o altro, memore del 2003 quando in Rifondazione Comunista avevamo promosso un referendum sull'ampliamento dell'articolo 18 a tutte le aziende (devo sottolineare che la "mia CGIL" ha sostenuto l'astensione?), quel che è certo è che l'obiettivo era il quorum.
E non è stato raggiunto.
Punto.
Senza scuse.
Perché i promotori eravamo noi, e sottolineo NOI, la CGIL. Non la politica.
Senza politica di mezzo.
Copio-incollo quanto già scritto su facebook:
A ventiquattro ore dall'esito del referendum, con la mia proverbiale lentezza, devo necessariamente dire la mia anche perché, da funzionario CGIL, sono parte in causa di quanto accaduto e, con la schiettezza che conoscete, cerco di buttare giù qualche pensiero su quanto accaduto.
Come già detto da un Compagno più brillante di me, non sono sorpreso ma deluso sì. Deluso perché si sa bene che la speranza è l'ultima a morire ma personalmente mi sarei aspettato delle percentuali di affluenza più alte.
Il fatto è questo. È una sconfitta, è inutile ricamarci sopra, è dannoso ragionare come i partiti politici dove ad ogni elezione vincono tutti "perché si".
Abbiamo perso. Abbiamo perso perché non siamo riusciti a distinguerci appunto dalla politica che ad un certo punto ha concentrato il tema referendario sui loro temi.
Perché i temi non erano politici, non erano assolutamente politici. Non mi interessa chi aveva promulgato quelle leggi ma qui si parlava di diritti di lavoratori, e di persone.
Sul tema appalti, quarto quesito, sono particolarmente deluso perché l'anno scorso, a seguito della tragedia Esselunga, c'era un fermento palpabile quando si raccoglievano firme.
Finito tutto, nel nome del Dio delle Tifoserie. Non so sinceramente come esprimermi.
Quel che è certo è che non mi interessa parlare di astensioni o altro, memore del 2003 quando in Rifondazione Comunista avevamo promosso un referendum sull'ampliamento dell'articolo 18 a tutte le aziende (devo sottolineare che la "mia CGIL" ha sostenuto l'astensione?), quel che è certo è che l'obiettivo era il quorum.
E non è stato raggiunto.
Punto.
Senza scuse.
Perché i promotori eravamo noi, e sottolineo NOI, la CGIL. Non la politica.
Senza politica di mezzo.
Re: POLITICA ITALIANA
se il referendum sull'autonomia differenziata non fosse stato segato, avremmo avuto tutt'altro esito
ci saremmo avvicinati moltissimo al quorum e forse l'avremmo anche superato
ci saremmo avvicinati moltissimo al quorum e forse l'avremmo anche superato
- MacheteKowalski
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Re: POLITICA ITALIANA
Mi fa piacere che ci metti la faccia Saimas.
Credo però che tenere così divisi i diritti sociali dei lavoratori dalla politica, come nell'enfasi del tuo post, sia una delle ragioni della sconfitta.
- Saimas
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Re: POLITICA ITALIANA
Sarò brevissimo perché da Cell ma dopo approfondisco anche perché sto riflettendo su un intervento che sicuramente dovrò fare in Assemblea Generale.Hard Is Ono ha scritto: ↑11/06/2025, 12:40 Mi fa piacere che ci metti la faccia Saimas.
Credo però che tenere così divisi i diritti sociali dei lavoratori dalla politica, come nell'enfasi del tuo post, sia una delle ragioni della sconfitta.
La grossa pecca è la comunicazione, quello che è passato al "popolo" e che non siamo riusciti o, siamo stati troppo deboli, a confutare nelle ragioni "politiche".
Esempio veloce: dovevamo "costringere" quei partiti che ci hanno supportato ad ammettere a voce alta e con insistenza che quelle leggi le avevano volute loro e che erano degli orrori sociali politici. Perché la gente vede quel cancro che è il "PD", non gli interessa che la dirigenza sia diversa e forse (forse) più attenta ai bisogni sociali politici dei lavoratori.
Un fallimento di comunicazione ma di certo non mi metto ad insegnare ad un Partito che non ho mai votato e non voterei nemmeno sotto tortura.
- Saimas
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Re: POLITICA ITALIANA
Una cosa che non dovrei dire qui ma sinceramente a questo punto...
Credo che alla prossima AG chiederò di guardarmi negli occhi e rispondermi se erano tutti così convinti di poter raggiungere il quorum perché io, nelle mie assemblee, ho riscontrato un sacco di difficoltà e avevo messo come affluenza un già pessimo 35%, e se ancora siamo credibili nelle varie assemblee e nel rapporto con i lavoratori. E perché, proprio perché noi funzionari piccoli siamo più a contatto con i lavoratori, non abbiamo provato a far capire ai vertici di un sicuro tracollo dove alla fine nessuno comunque si prenderà le sue responsabilità.
Scusate, pensieri liberi che mi servono per un prossimo futuro difficile visto che già sono visto come fumo negli occhi (un funzionario che arriva dal turismo in un mondo di funzionari industriali) ma ad una certa sticazzi.
Credo che alla prossima AG chiederò di guardarmi negli occhi e rispondermi se erano tutti così convinti di poter raggiungere il quorum perché io, nelle mie assemblee, ho riscontrato un sacco di difficoltà e avevo messo come affluenza un già pessimo 35%, e se ancora siamo credibili nelle varie assemblee e nel rapporto con i lavoratori. E perché, proprio perché noi funzionari piccoli siamo più a contatto con i lavoratori, non abbiamo provato a far capire ai vertici di un sicuro tracollo dove alla fine nessuno comunque si prenderà le sue responsabilità.
Scusate, pensieri liberi che mi servono per un prossimo futuro difficile visto che già sono visto come fumo negli occhi (un funzionario che arriva dal turismo in un mondo di funzionari industriali) ma ad una certa sticazzi.
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Re: POLITICA ITALIANA
Domanda: non pensi che il referendum sulla cittadinanza possa essere stato un deterrente per allontanare parecchi elettori dalle urne?Saimas ha scritto: ↑11/06/2025, 13:30 Una cosa che non dovrei dire qui ma sinceramente a questo punto...
Credo che alla prossima AG chiederò di guardarmi negli occhi e rispondermi se erano tutti così convinti di poter raggiungere il quorum perché io, nelle mie assemblee, ho riscontrato un sacco di difficoltà e avevo messo come affluenza un già pessimo 35%, e se ancora siamo credibili nelle varie assemblee e nel rapporto con i lavoratori. E perché, proprio perché noi funzionari piccoli siamo più a contatto con i lavoratori, non abbiamo provato a far capire ai vertici di un sicuro tracollo dove alla fine nessuno comunque si prenderà le sue responsabilità.
Scusate, pensieri liberi che mi servono per un prossimo futuro difficile visto che già sono visto come fumo negli occhi (un funzionario che arriva dal turismo in un mondo di funzionari industriali) ma ad una certa sticazzi.
Parlando in giro mi sono reso conto che parecchie persone pensavano nuovo cittadino l'immigrato Che è sbarcato a Lampedusa una settimana fa.
- Saimas
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Re: POLITICA ITALIANA
Assolutamente si. Basti vedere anche le percentuali di chi è andato alle urne.Rated Tiger S.star ha scritto: ↑11/06/2025, 18:36 Domanda: non pensi che il referendum sulla cittadinanza possa essere stato un deterrente per allontanare parecchi elettori dalle urne?
Parlando in giro mi sono reso conto che parecchie persone pensavano nuovo cittadino l'immigrato Che è sbarcato a Lampedusa una settimana fa.
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Re: POLITICA ITALIANA
Per me invece ha portato più persone di quelle che ha tolto.Rated Tiger S.star ha scritto: ↑11/06/2025, 18:36 Domanda: non pensi che il referendum sulla cittadinanza possa essere stato un deterrente per allontanare parecchi elettori dalle urne?
Parlando in giro mi sono reso conto che parecchie persone pensavano nuovo cittadino l'immigrato Che è sbarcato a Lampedusa una settimana fa.
In ogni caso in un paese che arriva al 64% alle politiche, neanche al 50 in europee e regionali, davvero si pensava fosse possibile raggiungere il 50% in un referendum tecnico?
Per me il 30 è già tanto, prima avrei detto sul 20%