Re: WWE - Official Thread
Inviato: 21/11/2020, 20:12
Vorrei tornare alla questione di qualche giorno fa perché mi sembra interessante. Penso che Poppo non volesse dire che pro-wrestling e sport entertainment sono due cose diverse come, cosa ne so, il basket e le corse dei cani, ma che sono due generi differenziabili per stile ma pur sempre entro la macro categoria wrestling. Secondo me tutti hanno capito la prima e, quindi, hanno frainteso e da lì in poi la discussione è andata verso altre strade a vuoto (ma su questo ci ritornerò), con Poppo che ha avuto il demerito di non riuscire a spiegarsi.
Sono abbastanza convinto che non intendesse dire che la WWE non fa wrestling. Per esempio, il fatto che ha detto che “non solo la WWE fa sport entertainment” e che poi ha aggiunto che “sono forme di intrattenimento diverse” (pro wrestling e sport entertainment, citando come esempi le differenze tra federazioni come la New Japan e il CMLL (stile pro-wrestling) e la AAA e la DDT con SMASH e HUSTLE (stile sport-entertainment). Perciò, sono arrivato a pensare che il punto non era escludere lo sport entertainment della categoria “wrestling” perché non credo che in quel “non solo” si stesse riferendo a roba tipo “american gladiator” o “ninja warrior”. E soprattutto non credo, e anzi sono sicuro, che Poppo consideri DDT, Triple A etc… federazioni di sport entertainment e non di “wrestling”.
Per come la vedo io, senza stare a sentire cosa ne pensa Low Ki o chiunque altro, non bisogna esagerare nel tipizzare con definizioni che hanno la pretesa di essere precise qualcosa che ha mille sfaccettature come, appunto, il wrestlig. E questo perché, spesso, le “definizioni” sono paroloni vuoti. Per esempio, chi può dire cos’è lo “strong style”? È complicato, ormai ha perso ogni significato e ha fatto bene Tanahashi, a riguardo, a sottolinearlo nel suo libro e poi a togliere la foto di Inoki dal dojo. Non per mancare di rispetto al mentone, ma solo per dire come non avesse più senso tutta la retorica sullo strong style che rappresentava. Nota a margine, per me, indicativamente, lo stile “strong style” è quello più simile alle MMA e all’inokismo vecchia scuola e adesso è praticato da pochissimi, tipo Hideki Suzuki e, almeno quando era in Giappone, da KANA. Ma i contorni sono molto sfumati, e qui torniamo al non dover stare a catalogare eccessivamente. E, riprendendo il discorso sport-entertainment, faccio un altro esempio: cos’è il teatro-wrestling-concerto MAKAI? È pro-wrestling? Ma ci sono anche tanti attori propriamente detti che mai salirebbero sul ring altrove, eppure c’è gente come Jun Kasai e TARU e si svolge davanti a un pubblico dal vivo. È molto difficile da catalogare e probabilmente esce fuori anche dalla macro categoria wrestling.
Poi, ovviamente, sono d’accordo sul fatto che non si possono “guardare allo stesso modo con gli stessi parametri” federazioni che propongono prodotti diversi, ma anche qui dipende più dal saper contestualizzare quello che si guarda rispetto alle definizioni. Secondo me uno che si lamenta della Gatoh Move o della TripleSix perché si aspettava di vedere la NOAH o la AEW non ha chiaro quello che ha davanti, come sarebbe stupido aspettarsi l’uomo invisibile in All Japan o Senpai (tossico che, in 666, si punge sul ring e inizia a sclerare e “uccidere” gli avversari anche con pistole) in New Japan. Lo stesso discorso pari pari vale altrove: tipo non si può vedere la roba della Zona 23 all’Arena Mexico. E penso anche io che probabilmente la WWE dovrebbe concentrarsi a fare bene sport entertainment, visto che pur nella vaghezza del termine (come detto sopra), è un’idea di prodotto storicamente associata alla compagnia e di cui tutti hanno più o meno i riferimenti.
In tutto questo, “l’elenco delle federazioni” era il punto chiave per capire il discorso, eppure è stato bollato come “l'intento di sembrare un uomo di mondo”. Da lì, e dai paragoni col cinema iraniano, si è andati ancora più fuori strada (e di tanto) con Tanahashi che è bravo e Ace anche se non sa fare le mosse acrobatiche. Il carico che arriva poi con “è giapponese in una fed giapponese” mi rattrista perché è segno che, come forse succedeva 10 anni fa, il puroresu è ancora associato a pesi leggeri tecnici che fanno mille mosse super acrobatiche in match da 60 minuti e non ci sono storyline oltre il “io volere tuo titolo”. Invece, la realtà è che nel puroresu, dalle indy minuscole alle quasi major, oltre al tecnician alla Tana o Kento, il wrestler che va di più è il powerhouse bisteccone, peso massimo, che fa quattro powermoves e rifila legnate. Mentre di questi flyer in mutande nere tanto pubblicizzati ce ne sono pochissimi, anche contando la Dragon Gate (che è un mondo a sé stante e richiederebbe un discorso complesso e la comprensione della sua origine, che in parte avevo fatto in un topic su CIMA). In generale le categorie jr, tipo quelle di All Japan e BJW, sono molto molto più orientate alla tecnica in stile “shotto” che alle mosse aeree. Io Shirai era considerata la migliore al mondo anche se nei suoi match usava 5 mosse (Kairi nel periodo di massimo splendore aveva un move set anche più scarno) legate bene e con un grande selling (il suo vero punto di forza). Senza contare le storie più complesse e sfaccettate portate avanti, ad esempio, in Tokyo Joshi Pro e DDT.
Questa era più una cosa mia aldilà del tema. Poppo non intendeva neanche la differenza tra major e indy (questo lo anche detto chiaramente), visto che le Tortugas, e in generale le cose più entertainment, in Messico e Giappone per esempio, sono nelle indies. E poi nel CMLL i loro commentatori, anche molte volte durane lo stesso show, usano “deporte espectáculo” come sinonimo di lucha libre, soprattutto se riferito ai luchadores, detti “etrellas de este deporte espectáculo”, ma anche in generale su tutto, e se il Consejo non avesse voluto avrebbero smesso da tempo. Anche la distinzione tra pro-wrestling e amateur wrestling, citata dopo, non era il punto della questione ed è frutto dell'incomprensione all'inizio.
Sono abbastanza convinto che non intendesse dire che la WWE non fa wrestling. Per esempio, il fatto che ha detto che “non solo la WWE fa sport entertainment” e che poi ha aggiunto che “sono forme di intrattenimento diverse” (pro wrestling e sport entertainment, citando come esempi le differenze tra federazioni come la New Japan e il CMLL (stile pro-wrestling) e la AAA e la DDT con SMASH e HUSTLE (stile sport-entertainment). Perciò, sono arrivato a pensare che il punto non era escludere lo sport entertainment della categoria “wrestling” perché non credo che in quel “non solo” si stesse riferendo a roba tipo “american gladiator” o “ninja warrior”. E soprattutto non credo, e anzi sono sicuro, che Poppo consideri DDT, Triple A etc… federazioni di sport entertainment e non di “wrestling”.
Per come la vedo io, senza stare a sentire cosa ne pensa Low Ki o chiunque altro, non bisogna esagerare nel tipizzare con definizioni che hanno la pretesa di essere precise qualcosa che ha mille sfaccettature come, appunto, il wrestlig. E questo perché, spesso, le “definizioni” sono paroloni vuoti. Per esempio, chi può dire cos’è lo “strong style”? È complicato, ormai ha perso ogni significato e ha fatto bene Tanahashi, a riguardo, a sottolinearlo nel suo libro e poi a togliere la foto di Inoki dal dojo. Non per mancare di rispetto al mentone, ma solo per dire come non avesse più senso tutta la retorica sullo strong style che rappresentava. Nota a margine, per me, indicativamente, lo stile “strong style” è quello più simile alle MMA e all’inokismo vecchia scuola e adesso è praticato da pochissimi, tipo Hideki Suzuki e, almeno quando era in Giappone, da KANA. Ma i contorni sono molto sfumati, e qui torniamo al non dover stare a catalogare eccessivamente. E, riprendendo il discorso sport-entertainment, faccio un altro esempio: cos’è il teatro-wrestling-concerto MAKAI? È pro-wrestling? Ma ci sono anche tanti attori propriamente detti che mai salirebbero sul ring altrove, eppure c’è gente come Jun Kasai e TARU e si svolge davanti a un pubblico dal vivo. È molto difficile da catalogare e probabilmente esce fuori anche dalla macro categoria wrestling.
Poi, ovviamente, sono d’accordo sul fatto che non si possono “guardare allo stesso modo con gli stessi parametri” federazioni che propongono prodotti diversi, ma anche qui dipende più dal saper contestualizzare quello che si guarda rispetto alle definizioni. Secondo me uno che si lamenta della Gatoh Move o della TripleSix perché si aspettava di vedere la NOAH o la AEW non ha chiaro quello che ha davanti, come sarebbe stupido aspettarsi l’uomo invisibile in All Japan o Senpai (tossico che, in 666, si punge sul ring e inizia a sclerare e “uccidere” gli avversari anche con pistole) in New Japan. Lo stesso discorso pari pari vale altrove: tipo non si può vedere la roba della Zona 23 all’Arena Mexico. E penso anche io che probabilmente la WWE dovrebbe concentrarsi a fare bene sport entertainment, visto che pur nella vaghezza del termine (come detto sopra), è un’idea di prodotto storicamente associata alla compagnia e di cui tutti hanno più o meno i riferimenti.
In tutto questo, “l’elenco delle federazioni” era il punto chiave per capire il discorso, eppure è stato bollato come “l'intento di sembrare un uomo di mondo”. Da lì, e dai paragoni col cinema iraniano, si è andati ancora più fuori strada (e di tanto) con Tanahashi che è bravo e Ace anche se non sa fare le mosse acrobatiche. Il carico che arriva poi con “è giapponese in una fed giapponese” mi rattrista perché è segno che, come forse succedeva 10 anni fa, il puroresu è ancora associato a pesi leggeri tecnici che fanno mille mosse super acrobatiche in match da 60 minuti e non ci sono storyline oltre il “io volere tuo titolo”. Invece, la realtà è che nel puroresu, dalle indy minuscole alle quasi major, oltre al tecnician alla Tana o Kento, il wrestler che va di più è il powerhouse bisteccone, peso massimo, che fa quattro powermoves e rifila legnate. Mentre di questi flyer in mutande nere tanto pubblicizzati ce ne sono pochissimi, anche contando la Dragon Gate (che è un mondo a sé stante e richiederebbe un discorso complesso e la comprensione della sua origine, che in parte avevo fatto in un topic su CIMA). In generale le categorie jr, tipo quelle di All Japan e BJW, sono molto molto più orientate alla tecnica in stile “shotto” che alle mosse aeree. Io Shirai era considerata la migliore al mondo anche se nei suoi match usava 5 mosse (Kairi nel periodo di massimo splendore aveva un move set anche più scarno) legate bene e con un grande selling (il suo vero punto di forza). Senza contare le storie più complesse e sfaccettate portate avanti, ad esempio, in Tokyo Joshi Pro e DDT.
Questa era più una cosa mia aldilà del tema. Poppo non intendeva neanche la differenza tra major e indy (questo lo anche detto chiaramente), visto che le Tortugas, e in generale le cose più entertainment, in Messico e Giappone per esempio, sono nelle indies. E poi nel CMLL i loro commentatori, anche molte volte durane lo stesso show, usano “deporte espectáculo” come sinonimo di lucha libre, soprattutto se riferito ai luchadores, detti “etrellas de este deporte espectáculo”, ma anche in generale su tutto, e se il Consejo non avesse voluto avrebbero smesso da tempo. Anche la distinzione tra pro-wrestling e amateur wrestling, citata dopo, non era il punto della questione ed è frutto dell'incomprensione all'inizio.