TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Ho recuperato Waterworld.
Praticamente è un corso accelerato su come rovinare un potenziale cult.
Scenografia pazzesca, incipit super e colonna sonora davvero notevole. Tutto questo fanculizzato da personaggi veramente orribili (tifavo per la morte della bambina) e uno sviluppo della trama osceno. Applausi.
PS: grazie per le risposte riguardo Song to Song. Prima o poi recupererò gli altri due film, così da poter valutare meglio StS.
Praticamente è un corso accelerato su come rovinare un potenziale cult.
Scenografia pazzesca, incipit super e colonna sonora davvero notevole. Tutto questo fanculizzato da personaggi veramente orribili (tifavo per la morte della bambina) e uno sviluppo della trama osceno. Applausi.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
https://www.nytimes.com/interactive/201 ... .html?_r=0" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Tutte le classifiche sono inutili, non necessarie e lasciano il tempo che trovano, questa ha qualche buona premessa ma l'Hollywood presente è fondamentalmente sbagliata
Moonlight alla 20 è la dimostrazione più stabile del razzismo moderno declinato da McConahay (che non é il texano nichilista di True Detective)
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Castrating The Settis ep. V - Blow Up
Per questa edizione del CTS implemento una nuova funzione aggiunta da Russo nel CTM di oggi: le stelline.
= You're an idiot
= You're an imbecile
= You're a moron
= You're a dummy
= You're a complete mark
Come richiestomi da un fan filippino emigrato negli States, perché noi drawiamo con il pubblico estero e non ci importa dei coglioni locali, tipo Mahal, oggi recensisco questa recensione http://www.cinelapsus.com/blowup-1966-d ... antonioni/
"la ricerca di un qualcosa che trascenda il significato"
Wow
2- "come già mostrando"
3- Lynch
Voto:
per la prima parte
Per questa edizione del CTS implemento una nuova funzione aggiunta da Russo nel CTM di oggi: le stelline.
= You're an idiot
= You're an imbecile
= You're a moron
= You're a dummy
= You're a complete markCome richiestomi da un fan filippino emigrato negli States, perché noi drawiamo con il pubblico estero e non ci importa dei coglioni locali, tipo Mahal, oggi recensisco questa recensione http://www.cinelapsus.com/blowup-1966-d ... antonioni/
L'Italia amava quell'Antonioni? Ma se ebbe più successo in Francia! Quell'Antonioni lo fischiavano sonoramente, altrochè, era ritenuto noioso, intellettualoide e borghese, anche la critica italiana lo detestava. Infatti andò a produrre film all'estero, come puoi sbagliare la contestualizzazione del film? Se Antonioni era così amato in Italia, perché fece Blow Up? Poi "Trilogia esistenziale" ma Deserto Rosso? Ogni Storia del cinema parla di "tetralogia della donna" ma secondo lui è una "trilogia esistenziale" ok se è di esistenzialismo che si parla perché non Deserto Rosso e perché non Il Grido? Avesse mai letto almeno un Brunetta, un Rondolino, un Bertetto, qualcosa, ste cose le saprebbe, ma lui preferisce leggere wikipedia quindi ok, Antonioni è amato in Italia, poi fa tre film prodotti all'estero. Ma sì, appurato che la critica nostrana, e basta leggere, ripeto, qualunque Storia del cinema, lo disprezzava, questo film è una perdita di forma, ok, chi l'ha detto? Da dov'è uscito?fu invece recepito dalla critica nostrana come una perdita di forma, come un film culturalmente fuori posto e fuori tempo, non in linea con la poetica dell’Antonioni che l’Italia ha imparato a conoscere e ad amare attraverso il modernismo sfrenato della disperazione della sua trilogia esistenziale
No, nessuna critica in nessun Mondo l'ha mai considerato un progetto separato, imbecille, tutti ne vedono l'assoluta coerenza, ma visto che hai letto diversamente in chissà quale wikia ti devi inventare ste robe del "fuori dal tempo" che non significa assolutamente nulla (ma ti ringrazio per non aver messo tempo con la t maiuscola). Ed ecco come faccio a sapere che è roba letta da una wikia: Antonioni non ha mai parlato di trilogie, non ha mai parlato di progetti separati, non ha mai parlato di una progettualità così metodica, semplicemente perché Antonioni è un artista e gli artisti non pensano per trilogie e non fanno serie tv dopo 25 anni se non per soldi. Ma questo, al solito, Settis lo saprebbe avesse mai parlato o letto qualcosa di un qualunque artista, ma sono evidentemente più utile le wikia.Blowup va considerato un progetto separato, che più che fuori tempo è fuori dal tempo, inizio di una seconda trilogia per Antonioni, una trilogia che si potrebbe dire “internazionale” per come penetra tra la cultura inglese e quella americana
Il neorealismo è tipo l'Era gimmick del Wrestling, bello, il post-neorealismo è l'Attitude Era, c'è Pasolini con la gimmick del grottesco politicizzato che è tipo Goldust, Fellini con la gimmick del personalismo onirico tipo Val Venis, termini che non significano assolutamente nulla e che immagino gli stessi autori ripudierebbero. Ah, se solo invece di andare a vedere i cazzo di Death Grips si parlasse mai con un artista.Con Blowup, per la prima volta in una filmografia che è partita dal Neorealismo per poi tramutarsi in una sua degenerazione (come hanno fatto in maniere diverse altri, dal personalismo onirico di Fellini al grottesco politicizzato di Pasolini)
Oggesù, qua devo dividere in 3 sezioni una frase di una riga e mezzo, cioè. "Antonioni osserva la modernità come filosofia dello sguardo cinematografico e fotografico" cioè la modernità si fonda come pensiero sullo sguardo fotografico? Ma non è vero, è il film che è una riflessione sullo sguardo fotografico, che c'entra la modernità? Al massimo è lo sguardo che è moderno, ma da quando la modernità si personifica e può creare una filosofia? Si parla sempre di riflessioni, Settis, il film riflette sullo sguardo moderno, non è l'artista che s'adagia al moderno come riflessività metacinematografica. "puntando meno sul sensoriale e più sull’allegorico, meno su De Chirico e più su David Hockney" quindi questa sarebbe la rottura dell'Antonioni esterofilo? Quando mai è stato sensoriale il cinema di Antonioni? La sparizione ne L'Avventura non è un'allegoria? Il finale de L'Eclisse o Deserto Rosso non sono allegorie? E in che cazzo di Mondo DE CHIRICO sarebbe sensoriale e non allegorico? Si parla di metafisica, di Mondo come rappresentazione, cioè come allegoria. Settis, non so perché ti si debba spiegare tutto, ma ecco quello a cui non arrivi: in De Chirico la verità è irraggiungibile e il Mondo un enigma, in Hockney c'è la consapevolezza di una salvezza, fine. Questa è la differenza unica tra questi due e tra l'Antonioni prima e l'Antonioni di Blow-Up, non c'è alcuna rottura. Quindi "Antonioni osserva la modernità come filosofia dello sguardo cinematografico e fotografico, puntando meno sul sensoriale e più sull’allegorico, meno su De Chirico e più su David Hockney" non è vero perché il pensiero sullo sguardo fotografico c'era già nei film precedenti e quello che è cambiato ora è solo la volontà dell'autore di mettere quello sguardo come soggetto del filmico, basta, sul serio, leggere qualunque scritto critico o teorico su Antonioni, qualunque, perché chiunque abbia scritto di Antonioni ne vede l'assoluta coerenza, ma lui parte da una citazioni wikiana trovata casualmente e se ne esce con "fuori dal tempo" per poi dirci che osserva il moderno. Oggesù.Antonioni osserva la modernità come filosofia dello sguardo cinematografico e fotografico, puntando meno sul sensoriale e più sull’allegorico, meno su De Chirico e più su David Hockney
Utilizzerei qualche altro gerundio per legare insieme proposizioni, sia mai utilizzare altre congiunzioni. Ha fatto il classico, il classico.usando per la prima volta nella propria carriera il colore e usandolo in maniera rivoluzionaria facendo piombare il mondo in colori freddi, spenti e grigi facendo risaltare dal nulla il rosso e il verde di pseudo-vitalità sfumate
WowAntonioni con Blowup prosegue la propria ricerca interiore e storiografica di un qualcosa che trascenda il significato
"la ricerca di un qualcosa che trascenda il significato"
Wow1- titoli di testa come pretestoLa modernità di Blowup, oggi, risulta sempre più devastante e veritiera, a partire da quei titoli di testa che suggeriscono movimento e immagine attraverso le parole, come già mostrando una possibilità di visione oltre i buchi e le fessure della costruzione cinematografica, 40 anni prima che Lynch li mettesse in gioco come neo-bruciature di sigaretta digitali in INLAND EMPIRE (2006).
2- "come già mostrando"
3- Lynch
Per le strade sfreccia una “rebel youth” pre-sessantottina, come quella su cui Godard avrebbe affettuosamente ironizzato a suon di Mao Mao con La chinoise l’anno seguente, e sono già figure iconiche, beatlesiane negli intenti apparentemente anarcoidi ma mascherate come Marcel Marceau o Harpo Marx, rimaste nell’immaginario collettivo al punto da essere citate pure nella cultura pop odierna, come nello splendido video del singolo radiofonico del remix di Robin Schulz di Prayer in C di Lily Wood & the Prick, che mette in scena una manifestazione postmoderna di simili figure
Lo stesso immaginario per tutti. Non mi va neanche di commentare le teorie sul pre-68 va, bisogna solo ringraziare che non parli di sociologia o politica.impatto iconografico giovanile ha presto fatto presa nel cinema, che sia una satira grottesca sul neo-fascismo che ha cominciato progressivamente a colpire il Regno Unito come Arancia Meccanica (1971) o un flusso pop sulla contemporaneità come Spring Breakers (2012), che sia un prodotto indie del cinema di matrice sociale americana come American Honey (2016) o un ballo spirituale a bordo piscina in Song to Song (2017)
Il protagonista, il fotografo Thomas interpretato da David Hemmings, esce da un ritrovo per senzatetto in cui ha scattato fotografie riecheggiando le uscite degli operai filmate dai Lumière, mentre un treno in sottofondo procede silenzioso: sin dall’inizio sembra che la nascita del cinema insegua lo sguardo dello spettatore, come riecheggiando un qualcosa che va messo nuovamente in scena attraverso nuovi dogmi e canoni
Il Peeping Tom (1960) di Powell insegna: l’occhio uccide, fa perdere la vitalità, blocca in un istante (o in 24 frame al secondo) i corpi. E se in Antonioni la cosa più importante è la comunicazione, o l’assenza di essa, Blowup mette in scena la crisi di questa comunicazione attraverso le macchine, intuendo già, prima di molti se non di tutti, che il nuovo occhio è quello tecnologico, l’Hal 9000 di 2001 oppure, spostandosi sul digitale, la scatola vitrea del secondo episodio del revival di Twin Peaks (2017).
Ma l’occhio non solo uccide, con il proprio cinismo calcolatore – lo stesso occhio maschile che sovrasta, o tenta di sovrastare, le vittime/donne dal DNA corrotto negli ultimi film auto-critici di Sion Sono, come Tag (2015) e Antiporno (2016).
Con un’indagine a ritmo di jazz di Herbie Hancock, i cui ritmi e le cui modalità hanno ispirato film come La conversazione (1974) di Coppola, (sin dal titolo) Blow-Out (1981) di De Palma e Blade Runner (1982) di Scott
E l’irresolutezza si conferma con la scomparsa delle fotografie e delle certezze, una sorta di atto castrante del quale Strade Perdute (1997) di Lynch è un controcampo, con l’assenza delle certezze che diviene compenetrazione col cinema e non privazione di esso
Per mascherarsi, insomma, come negli altri demoni filmici di quell’aspro e lontano 1966, la maschera di Persona di Bergman (che di Antonioni apprezzava solo questo film – e l’interpretazione di Jeanne Moreau nel film del 1961 La notte), l’occhio asinino di Au hasard Balthazar di Bresson, la libertà di Le margheritine di Věra Chytilová, l’arte immortale attraverso il passaggio al colore di Andrej Rublëv di Tarkovskij
In tutta la recensione, a parte Hockney e De Chirico, non c'è una citazione che non sia cinematografica. Mio Dio.In un grande, enorme discorso sullo sguardo, uno dei più importanti di tutto il cinema di finzione, insieme a Un chien Andalou (1929) di Buñuel, l’occhio assassino sia di Peeping Tom sia di Orfani, uccelli e pazzi (1969) di Jakubisko, Céline e Julie vanno in barca (1974) di Rivette, buona parte dei primi film di Godard e Truffaut, e, ovviamente, Eyes Wide Shut (1999) di Kubrick – e comunque di certo svariati altri
Non molto diversamente da quello che succede con la tipa con l'acne quindiIl regista diventa affascinante (come mai?) stupratore, usa l’obbiettivo come estensione fallica imponendosi da sopra sulla donna, orgasma con uno scatto lasciando la modella Verushka per terra, delusa – alienata.
k. Quant'è noioso tutto il resto diobono, m'ha messo depressione questa recensione, mi sa che anche questa rece ha l'annullamento auto-apocalitticoè insomma quest’atteggiamento a portare il regista/fotografo/Thomas di fronte a un annullamento auto-apocalittico, per l’occhio e per l’immagine filmica stessa; un lungo processo mortifero, l’occhio che uccide diventa anche l’occhio (meccanico) che nota, più dell’occhio umano, i particolari e le particolarità del reale. La macchina fotografica supera il reale, grazie alla fissità
Voto:
per la prima parte- Karl Gotch
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Quella di Fellini neorealista all'inizio della carriera è un'idea che vedo abbastanza diffusa, ma che sarebbe ora di eliminare
Forse deriva dal fatto che Fellini ha partecipato alle sceneggiature di Roma città aperta e altra roba per Rosselini; ma questo non vuol dire nulla. Il Fellini regista è stato sempre lontanissimo da qualsiasi tipo di realismo
Forse deriva dal fatto che Fellini ha partecipato alle sceneggiature di Roma città aperta e altra roba per Rosselini; ma questo non vuol dire nulla. Il Fellini regista è stato sempre lontanissimo da qualsiasi tipo di realismo
- Yourself is Steam
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Concordo molto, Gotch. Il Neorealismo è un movimento letterario, non cinematografico, ma per una serie di coincidenze storiche (ad esempio la distruzione per via della guerra degli studi cinematografici e quindi la necessità di fare le riprese all'aperto) viene fatto coincidere certo cinema con il movimento letterario al tempo predominante nella cultura italiana. Ma la scrittura scenica in realtà non era affatto moderna, Visconti ad esempio riprendeva il Verismo e infatti molti studiosi non lo fanno rientrare nel neorealismo, Rossellini piuttosto che per RCA lo fanno rientrare per Paisà, De Sica e De Santis invece potrebbe pure rientrarci, al tempo invece inserivano nella corrente anche cose palesemente d'altro tipo ad esempio i melò di Matarazzo. L'unico del post-neorealismo che si avvicina al neorealismo è ovviamente Pasolini e infatti i suoi primi romanzi sono ad esso ascrivibili, ma si parla del Pasolini di Accattone allora, non certo quello successivo.
Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Mi appoggio al tuo desiderio di leggere i suoi temi delle superiori. I suoi testi vogliono rappresentare tutto ma sono il nulla (visto Settis anch'io [ho padronanza delle parentesi] posso creare sillogismi che non significano niente), ammorbati da quel citazionismo psicotico che ti fa completamente perdere il filo di cosa stia provando ad affermare. E usale ogni tanto le coordinate.
- Jeff Hardy 18
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Mi illuminate su chi sia il soggetto in questione e del perchè lo leggiate? Perchè è altamente imbarazzante.
Per mascherarsi, insomma, come negli altri demoni filmici di quell’aspro e lontano 1966, la maschera di Persona di Bergman (che di Antonioni apprezzava solo questo film – e l’interpretazione di Jeanne Moreau nel film del 1961 La notte), l’occhio asinino di Au hasard Balthazar di Bresson, la libertà di Le margheritine di Věra Chytilová, l’arte immortale attraverso il passaggio al colore di Andrej Rublëv di Tarkovskij
Cita:
In un grande, enorme discorso sullo sguardo, uno dei più importanti di tutto il cinema di finzione, insieme a Un chien Andalou (1929) di Buñuel, l’occhio assassino sia di Peeping Tom sia di Orfani, uccelli e pazzi (1969) di Jakubisko, Céline e Julie vanno in barca (1974) di Rivette, buona parte dei primi film di Godard e Truffaut, e, ovviamente, Eyes Wide Shut (1999) di Kubrick – e comunque di certo svariati altri
Ma perchè? Perchè mi citi che Bergman adorava Blowup e basta di Antonioni? A cosa serve? Perchè per spiegare la cosa dello sguardo mi citi a cazzo venticinquemila film in cui l'occhio/sguardo hanno un ruolo?
Cioè come se: "Mahal/Orton, perchè quell'armbar prepotente e predominante che dal punto di vista della realtà della finzione wrestlinghiana riporta alla memoria Chris Jericho (1997) e la sua lista (1997 remake 2017), Dean Malenko e non citiamo Orton/Cena e i pedardi tachicardici e palesemente catartici nella realtà decontestualizzata di 60 minuti di incontro quasi come a richiamare i Maestri Thesz o Flair."
Non ho detto nulla, ho usato parole a caso e citazioni altrettanto a caso.
Per mascherarsi, insomma, come negli altri demoni filmici di quell’aspro e lontano 1966, la maschera di Persona di Bergman (che di Antonioni apprezzava solo questo film – e l’interpretazione di Jeanne Moreau nel film del 1961 La notte), l’occhio asinino di Au hasard Balthazar di Bresson, la libertà di Le margheritine di Věra Chytilová, l’arte immortale attraverso il passaggio al colore di Andrej Rublëv di Tarkovskij
Cita:
In un grande, enorme discorso sullo sguardo, uno dei più importanti di tutto il cinema di finzione, insieme a Un chien Andalou (1929) di Buñuel, l’occhio assassino sia di Peeping Tom sia di Orfani, uccelli e pazzi (1969) di Jakubisko, Céline e Julie vanno in barca (1974) di Rivette, buona parte dei primi film di Godard e Truffaut, e, ovviamente, Eyes Wide Shut (1999) di Kubrick – e comunque di certo svariati altri
Ma perchè? Perchè mi citi che Bergman adorava Blowup e basta di Antonioni? A cosa serve? Perchè per spiegare la cosa dello sguardo mi citi a cazzo venticinquemila film in cui l'occhio/sguardo hanno un ruolo?
Cioè come se: "Mahal/Orton, perchè quell'armbar prepotente e predominante che dal punto di vista della realtà della finzione wrestlinghiana riporta alla memoria Chris Jericho (1997) e la sua lista (1997 remake 2017), Dean Malenko e non citiamo Orton/Cena e i pedardi tachicardici e palesemente catartici nella realtà decontestualizzata di 60 minuti di incontro quasi come a richiamare i Maestri Thesz o Flair."
Non ho detto nulla, ho usato parole a caso e citazioni altrettanto a caso.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Fa benissimo.Yourself is Steam ha scritto:
Ah, se solo invece di andare a vedere i cazzo di Death Grips si parlasse mai con un artista.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Jeff Hardy 18 ha scritto:Cioè come se: "Mahal/Orton, perchè quell'armbar prepotente e predominante che dal punto di vista della realtà della finzione wrestlinghiana riporta alla memoria Chris Jericho (1997) e la sua lista (1997 remake 2017), Dean Malenko e non citiamo Orton/Cena e i pedardi tachicardici e palesemente catartici nella realtà decontestualizzata di 60 minuti di incontro quasi come a richiamare i Maestri Thesz o Flair."
Una gimmick del genere sarebbe enorme, ma serve uno che ci creda sul serio, tipo il Norrisjak dei tempi della PWG o PepsiPlunge colla Progress
E' un tizio del 97 che ha scelto di farsi un anno sabbatico per poter girare i festival di cinema e scrivere recensioni praticamente ogni cazzo di giorno.
Perché lo leggiamo? Perché è altamente imbarazzante e di una continuità stupefacente. Poi il Cazzin inspiegabilmente prova affetto verso di lui boh
Ma te che sei un russiano il podcast di Russo non lo ascolti? Intrattiene miliardi di volte più di qualunque roba wrestlighiana attuale eh
Comunque sto finendo la classifica dei film di metà anno, mi manca giusto un film islandese da vedere, se vuoi aggiorna pure la tua
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
A me va benissimo adottare questa gimmick, che tra l'altro ben si confa alla mia attitudine da poser.Yourself is Steam ha scritto:![]()
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Una gimmick del genere sarebbe enorme, ma serve uno che ci creda sul serio, tipo il Norrisjak dei tempi della PWG o PepsiPlunge colla Progress
Pensavo tipo:
"MITB 2017(2017). AJ Styles e Shinsuke Nakamura, con quella catartica serie di sguardi in preparazione ad un duello quasi da "Mezzogiorno di fuoco"(1952), ci trasportano in un luogo dove il confine tra sogno e realtà si rarefa e quasi si annulla, un luogo già esplorato da Lynch(Mulholland Drive, 2001), Kubrick(Eyes Wide Shut, 1999), Nolan(Inception, 2010) e Crowe(Vanilla Sky, 2001), e ci raccontano l'Omerica storia di due uomini che, proprio come nell'Iliade(VI secolo A.C.) si affrontano con ferocia e senza pietà, mettendo da parte la loro umanità, trasformandosi in idoli e rappresentanti della loro gente, che li acclama per i pochi minuti del duello, che appaiono però come ore per la trepidante attesa e la tensione.
A rompere l'incantesimo però, proprio mentre i due erano sulla scala verso il paradiso di Led Zeppeliniana memoria(1971), non arriva un eroe o un dio, ma un uomo comune, Baron Corbin, unto e dall'apparenza quasi zingaresca, che ci riporta brutalmente alla realtà, in una beffarda contrapposizione al quadro di Rousseau "La zingara addormentata"(1898) che invece per il suo contesto surreale e per l'uso anticonvenzionale del colore sembra ambientato nella dimensione onirica."
Poi magari si potrebbe trovare qualcuno che interpreti la gimmick di un anziano signore di campagna, una brava persona dal cuore grande che è amatissimo dai suoi figli e da sua moglie ma che è ignorante e quindi non capisce i riferimenti, e allora io mi impongo come heel e guadagno heat sfottendolo.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Mi sono mezzo fermato con i film "nuovi" che nei cinema è uscito un cazzo di decente da dopo aprile, userò l'estate per recuperare la roba, che tra cinema all'aperto e rassegne varie la uso sempre per i recuperi, che tanto fino a metà settembre i film belli spariscono. Tranne il 19/7 che esce il nuovo di Cage che dal trailer promette sfaville.Yourself is Steam ha scritto:![]()
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Una gimmick del genere sarebbe enorme, ma serve uno che ci creda sul serio, tipo il Norrisjak dei tempi della PWG o PepsiPlunge colla Progress
E' un tizio del 97 che ha scelto di farsi un anno sabbatico per poter girare i festival di cinema e scrivere recensioni praticamente ogni cazzo di giorno.
Perché lo leggiamo? Perché è altamente imbarazzante e di una continuità stupefacente. Poi il Cazzin inspiegabilmente prova affetto verso di lui boh
Ma te che sei un russiano il podcast di Russo non lo ascolti? Intrattiene miliardi di volte più di qualunque roba wrestlighiana attuale eh
Comunque sto finendo la classifica dei film di metà anno, mi manca giusto un film islandese da vedere, se vuoi aggiorna pure la tua
Qualcosa ho sentito, non ne sono un ascoltatore assiduo devo ammettere.