MassiveMolecule ha scritto:
E sticazzi? Se i dati statistici non valgono un cazzo sai quanto valgono i tuoi annedoti e la tua esperienza? Meno di un cazzo.
La mia esperienza, come la tua, e come quella di ogni altro essere vivente, è un dato che si aggiunge ad una statistica. Solo che non c'è nessuno ad inserire l'evento in un programma.
Vale un cazzo? Certo. Come ogni "evento singolo" in ogni statistica.
Prafrasando Totò: è la somma che fa il totale!
MassiveMolecule ha scritto:Ah ma a me Gesù è venuto davanti agli occhi in visione e mi ha detto che Adamo ed Eva è una storia 100% vera!
Posso benissimo crederti, eh.
Ciò non vuol dire che sia una realtà. Almeno fin quando non me lo dimostrerai, appunto.
Su questo mi pare che siamo sempre stati concordi, no?
MassiveMolecule ha scritto:Se la psicologia non riesce ad avere un valore generale e generizzabile, non solo non è scienza, ma non serve letteralmente ad una minchia, perché non potrà fare altro che creare ipotesi ad hic dopo ipotesi ad hoc e blabla.
Ma infatti è "scienza a metà".
MassiveMolecule ha scritto:Senza contare che questa opinione particolare della psicopatologia ce l'hai tu, mentre nessun altro psichiatra k psicologo che conosco la condivide è di sicuro non è condivisa dalla comunità scientifica in generale.
Ce l'ho io, e molti altri.
E che non sia condivisa dalla comunità scientifica, beh, mi pare ovvio. Ma questo non la rende "irrilevante".
(c'è un prblema di fondo in questa comunità: se vuoi che "
il mondo ti riconosca, quelli sono i dettami a cui ti devi piegare"...)
MassiveMolecule ha scritto: Non si prendono decisioni di Policy sulla base delle tue esperienze a naso, specialmente quando devi discriminare per farlo. Altrimenti sentiamo le opinioni dei medici che giurano che l'hiv non causa l'AIDS è agiamo di conseguenza. Ah aspetta, è già stato fatto, ed è già stata una tragedia.
Scopri l'acqua calda, così, però.
MassiveMolecule ha scritto:S'aggiunga: anche concedendoti tutto, spiegami come un istituto possa essere meglio di una famiglia mono o omo genitoriale,
E questo che c'entra col discorso iniziale?
Comunque ti rispondo.
Sono diversi i clinici a ritenere che l'adozione, se effettuata in tarda età (parliamo già dai 6 anni in su. ma in alcuni casi anche meno), può rilevarsi "traumatica" per il bambino/ragazzino che, seppur "particolari", ha costruito il suo sistemi di affetti all'interno dell'ambiente in cui è cresciuto. Anche se si tratta di un istituto.
Ora. Se vuoi fermarti a questa frase, fallo pure.
L'amor di logica, e l'onestà intellettuale, dovrebbe consentirti di proseguire il pensiero ed arrivare a dedurre che: 1) non possiamo sapere con quanta fatica (può essere poca, o può esser tanta) il bambino metabolizzerebbe l'eventuale trauma. 2) non in tutti si verifica tale trauma. 3) è possibile che il bambino non sia stato capace di costruire un suo sistema di affetti. 4) è possibile che il bambino non riesca a stabilire un sistema di affetti nella eventuale famiglia adottiva (indipendentemente dall'eventuale trauma subito) 5) etc. etc. etc.
Dubbio, Ale! Dubbio..... la forza della psicopatologia è la ricerca del DUBBIO, non della verità!
MassiveMolecule ha scritto:e giustificami eticamente perché dovremmo discriminare sulla base della sessualità e non sulla base della religione, ad esempio, quando è chiaro che la seconda ha un serio impatto sulla formazione del bimbo.
La religione non la metto proprio in questione.
Se non si è capito nei vari thread passati, sono ENORMEMENTE CONTRO IL PROCESSO DI INDOTTRINAMENTO (comunque esso venga fatto).
