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28/08/2016 PROGRESS Chapter 35: Writing Nirvana On Other People's Bags;
Marty Scurll vs Mark Andrews
Ultima tappa prima del grande evento di Brixton. Abbiamo già visto che il main event sarà un match a tre con il titolo PROGRESS in palio: Tommy End si è garantito l’accesso contro Gibson, mentre Haskins ha deciso di incassare proprio a Brixton la shot conquistata contro Will Ospreay. Manca il campione, che uscirà da questo incontro titolato.
Il match ha alti e bassi, tanto figo quando accelerano e si scambiano combo pazzesche, quanto farraginoso quando, dal nulla, propongono sequenze insensate (ogni volta che prendono in mano la sedia). E, per quanto splendide e fluide siano le cose belle, non mi tolgono dalla bocca il sapore amaro di ste cagate non necessarie.
Per quanto mi riguarda, un’occasione sprecata.
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18/09/2016 SMASH/PROGRESS SMASH vs PROGRESS Night 2;
Mark Haskins vs Mike Bailey
Anzi, cambio di piano. Prima del big event di Brixton, facciamo una piccola deviazione. A Toronto, Canada, per la precisione.
Sì perchè la PROGRESS sta crescendo sempre più in fama, grazie alla qualità stellare delle sue card, grazie alle stelle che ha fatto nascere e crescere e la conseguenza è una serie di tre show congiunti in Canada con la SMASH (la indy principale del luogo).
Si sono portati dietro El Ligero, i London Riots, Zack Sabre jr, Mark Andrews e Jack Gallagher. E, ovviamente, il campione SMASH, Mark Haskins (ci ricordiamo quando vinse il titolo a Chapter 32, in un match splendido contro Johnny Gargano).
Qua lo difende contro uno dei canadesi più in rampa di lancio, Speedball Mike Bailey.
Già vi dico che questo è l’unico match che vi propongo da questa serie di eventi oltre oceano, anche perchè siamo nell’ambito delle esibizioni, neanche troppo memorabili.
Qua si inserisce questo match. Un’esibizione, con degli ottimi momenti, in cui i due si tirano delle belle bombe e propongono i rispettivi repertori, combinandoli bene. Niente di più, niente di meno. Un quarto d’ora piacevole (magari ignorando il selling traballante di Bailey), combattuto con una bella intensità, che non entrerà nella storia della disciplina, ma che ci fa staccare un po’ dalle piste da ballo londinesi.