Tuttowrestling Forum

Brotzmann ha scritto:
Bah, non ne sarei così sicuro.
Dipende sempre da cosa intendiamo per cinema (o opera d'arte in generale).
Cioè, per esempio, alcuni Music Video attuali possono benissimo entrare nella categoria cinema a livello di paradigma e di concetti. Idem chessò, per certi video trash di su YouTube dell'Isis e dei ribelli del Donestk. Quindi boh, nel 2016 avere una visione "storicizzata"/marxista del cinema preclude ad esperienze che sono più Cinema che il cinema stesso.
Alla fine Stockhausen ci aveva azzeccato nel dire che la più grande opera d'arte di sempre fu il WTC 9/11. Parallelamente, per i fan del wrestling, può essere Taker/Lesnar di WM 30.

Che poi, parlare aggettivi, parlare di "film prodotti" è comunque una cosa bruttissima.

@LowRyder: La lista di Molinella è piena di roba queer e Linklater.

Ecco gli effetti collaterali che si hanno se si ascolta troppo Bene.

Brotzmann ha scritto:
Quindi boh, nel 2016 avere una visione "storicizzata"/marxista del cinema preclude ad esperienze che sono più Cinema che il cinema stesso.
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Qual'è una visione - "storicizzata"/marxista - del cinema? (Mi interessa perdavero)

Qualcugo ha scritto:
Qual'è una visione - "storicizzata"/marxista - del cinema? (Mi interessa perdavero)

Chiariamoci. Non voglio dire che il mondo oggi non sia governato dalle immagini di un mercato globale. L'intuizione di Marx era corretta perché di fatto, nell'epoca dello sfrontato accelerazionismo, della ipernormalizzazione e della guerra non lineare, non possiamo non ammettere che l'immagine "di" (della politica, della storia, della narrazione, della stessa rivoluzione) sia al centro della modulazione del potere.

Ma, il cinema nasce come forza che crea frattura nell'episteme dell'immagine. E di fatto, l'immagine non ha bisogno per darsi della storia. Che cazzo c'entra, in altre parole, la genealogia della storia (generi, genealogie e sfere di influenza tra registi e contesti storici ecc...) con il restituire l'immagine? A mio metro di giudizio, nulla. Prendiamo Kurosawa e quel fetente finto cattolico di Tarkovsky. Che me ne frega dell'immagine di una narrazione (Rushmore) e dell'immagine della storia (Andre Rubliev) o, peggio, dell'uomo (Lo Specchio).Giocoforza, si tratta sempre di un'immagine che nasce da una relazione inserita in una precisa gerarchia di potere (ovvero, rimanda necessariamente a qualcos'altro).

Di fatto il cinema esiste non perché è storicizzato. Ma quanto, se mai, è frutto di una tecnologia. Elettromagnetica nel caso della pellicola e di registri di bit nel caso del digitale.

Con questo, a me ormai del cinema non frega più un cazzo di niente. Preferisco guardarmi i cazzatoni con Hugh Grant od il Calice di Fuoco piuttosto che quella merda di Odissea nello Spazio o i film del filippino cornuto. Forse perché i Fichi d'India ormai sono entrati nel mia quotidiana "cura di sé" heideggeriana e non l'atto masturbatorio.


PS: di Kubrick l'unico che riesco a riguardare è Barry Lyndon. Non perché mi piaccia, ma perché mi piace il settecento in generale. Ecco, Barry Lyndon è sullo stesso livello della Maschera di Ferro con Di Caprio. Ci sono i parrucconi? C'è magari un Handel a caso? Ecco, finito.

PPS: Sì Ankie, CB ascoltato è fregnissimo.

http://www.youtube.com/watch?v=Yr2PMFGRwDc" onclick="window.open(this.href);return false;

Che, naturalmente, da la merda a quel cesso di Visconti.

Brotzmann ha scritto: ...

Ho fatto un po' fatica a seguirti, più che altro perchè sbandavo durante la lettura sull'idea che fosse un testo un po' da generatore automatico di saggi postmoderni (tra l'altro aprendo a caso con google uno di questi generatori un minuto fa, il primo risultato che mi è uscito si intitola "Fellini and capitalism narrative". Bada ganzo), che però associo alla mia allergia a questo tipo di linguaggio e non ad una tua volontà supercazzolistica.

Emergo dalla confusione solo con un paio cose:
1. La lettura foucoultiana del potere è una grandissima cacata, 2. anche un'ascia è frutto di una tecnologia ma nel momento in cui la uso per tagliare una testa questo è un gesto politico, 3. l'immagine non è mai innocente.

Qualcugo ha scritto:
Ho fatto un po' fatica a seguirti, più che altro perchè sbandavo durante la lettura sull'idea che fosse un testo un po' da generatore automatico di saggi postmoderni (tra l'altro aprendo a caso con google uno di questi generatori un minuto fa, il primo risultato che mi è uscito si intitola "Fellini and capitalism narrative". Bada ganzo), che però associo alla mia allergia a questo tipo di linguaggio e non ad una tua volontà supercazzolistica.

Emergo dalla confusione solo con un paio cose:
1. La lettura foucoultiana del potere è una grandissima cacata, 2. anche un'ascia è frutto di una tecnologia ma nel momento in cui la uso per tagliare una testa questo è un gesto politico, 3. l'immagine non è mai innocente.

Sto studiando la gimmick della parodia a Settis, se non l'hai capito. Settis mi fa sempre sempre pisciare dal ridere, cinelapsus fa ammazzare dal ridere (la recensione di Malick mi ha fatto piangere, grazie Molinè). In ogni caso, il mio post l'ho cagato fuori mentre tentavo di far su del pueblo vecchio di due settimane, quindi ho sparato una marea di cazzate. Ma, probabilmente, molta gente si fermerà e lo leggerà e perderà tempo prezioso della sua vita (:celinism:).

Rispondo brevemente:

1. Focault non mi piace. Non mi piace in generale tutta la teoria del bio-potere. Certo oh, sono testi molti godibili con qualche spunto creativo ma boh, ho poca sintonia. E' pur sempre una chiave di lettura simpatica. Certo, a livello applicativo (vedi la trilogia di studi di Hardt/Negri) troppo i concetti un po' troppo deboli.
2. Il nuovo realismo è un approccio che è stato studiato in maniera troppo naive, sono d'accordo. Ho comprato diversi testi usciti per Zero Books e li ho trovati un po' troppo hipster come impostazione. Idem per tutte le cagate propagandistiche che leggo su Prismo (chissenefrega se i robot pensano, boh).
3. Sul fatto che l'immagine non sia innocente mi trovi invece contrario. Io ho avuto diverse esperienze in ambito musicale, che mi hanno portato a collaborare per progetti audio-visivi (=fare lo schiavo per degli stronzi). Se c'è qualcosa che posso dire di aver colto dall'esperienza concreta nel lavorarci su è che l'immagine di per sé prescinde dalle relazioni di potere. E' tutta la costruzione che si fa attorno ad essa che costruisce relazioni di potere (questo era riuscito a coglierlo abbastanza bene Dufourt, anche se in generale la sua critica fa acqua da tutte le parti) se è fatto per uso terzo. Insomma, è un giochino. Anche un po' stupido. Ma il gioco è politico? Bah, non necessariamente. Sicuramente se non si storicizza e se viene contingentemente dimenticato, rimane un gesto aleatorio fine a sé stesso buono giusto per non annoiarsi troppo. L'impegno mi da noia, infatti ho fatto l'operaio in un'industria chimica per disintossicarmi (lol) per disimpegnarmi.

Ma di che minchia state parlando?

Diobono, sembrate in trip.

Meramente Brotzmann ha detto una cagata, solo che invece di ammetterlo e dire "In effetti nei 00s si producono il quadruplo di Film che nei 60s, e non è cosi sbilanciata, mea culpa o Grande Ankie, spero potrete perdonarmi" ha cercato di distogliere l'attenzione dal fatto avventurandosi in questi trip.

Sarebbe interessante scoprire che brotzmann e qualcugo sono in realtà la stessa persona.

Baboden ha scritto:Sarebbe interessante scoprire che brotzmann e qualcugo sono in realtà la stessa persona.

Non mi sorprenderebbe.
Questo Qualcugo effettivamente potrebbe essere qualche "progetto secondario" di qualche utente che voleva ricevere attenzioni e complimenti dall'An-Ho-Ka.
Nel Forum-Entertainment non ci si può fidare di nessuno.

puzza di utente riciclato lontano un miglio,ma poi ha pure l'ex avatar di greg

Il ROTY di quest'anno è una sfida tra utenti riciclati.

Comunque Ankie, a me le tue statistiche suonano strane, nella seconda metà degli anni 60 si producevano anche 60-80 western l'anno, di cui la metà di Fidani (che con 16 minuti di girato ti montava due film), come potevano uscire solo 200 film l'anno?

Horace Hogan ha scritto:Una cosa che mi serve per completare il tabellone, quanti di voi conoscono saghe come Topolino e i signori della Galassia, Topolino e la Spada di ghiaccio, o il mistero dei candelabri? E la saga di Don Rosa sulle origini di Paperone?
Io ricordo le prime 3, essendo della mia generazione (ma esistono ristampe), ma non conosco l'ultima (che però è ristampata in questi mesi, se ho capito bene).

La Categoria Lucha ha da poco perso ogni validità e tu preferisci pensare ad un torneo che non farete mai?

Qualcugo ha scritto:
E' una bella lista, anche se io farei alcune scelte diverse (e senza mettere in ordine da 1 a 10)
Non riuscirei a fare una lista dei primi 10 senza metterci Lang (M Il Mostro di Dusseldorf), Orson Welles (L'infernale Quinlan), Lubitsch (Vogliamo vivere) e Hitchcock (Vertigo è troppo scontato? Allora dico La signora scompare).

Non ho nulla contro Orson Welles in sé, sono contro l'opinione popolare errata che sia il miglior regista di sempre e che Quarto potere sia il miglior film della storia. Lui stesso diceva che Quarto potere non era neanche il suo film migliore, se proprio la dobbiamo dire tutta
Hitchcock lo lascerei stare, mettere lui al posto di Fellini dovrebbe essere un crimine perseguibile penalmente.

Controbatterei Brotzmann sull' "immagine di" grazie alla quale butta nel cestino tutto Fellini, Kurosawa e Tarkovskij; ma anch'io ho una mentalità babodeniana che mi impedisce di seguire discorsi così totalmente metafisici e fuori dalla realtà. Ma pure Fellini stesso, credo, si sarebbe fatto grandi risate a sentir parlare del suo cinema così

Horace Hogan ha scritto:Il ROTY di quest'anno è una sfida tra utenti riciclati.

Comunque Ankie, a me le tue statistiche suonano strane, nella seconda metà degli anni 60 si producevano anche 60-80 western l'anno, di cui la metà di Fidani (che con 16 minuti di girato ti montava due film), come potevano uscire solo 200 film l'anno?

Sì, hai ragione.

Io avevo preso in considerazione il database del sito Filmscoop, pieno di mancanze.
Su IMDB nel 1960 ne danno 13 mila, nel 2000 60 mila (sono comprese anche serie TV e programmi TV di ogni genere)
Il rapporto grosso modo è quello, il quadruplo.

Io non sono un utente riciclato, ma ho letto passivamente le vostre disavventure abbastanza a lungo per essere sicuro che non sia sufficiente questa autocertificazione per convincervi del contrario. Il tempo mi assolverà.
Dell'avatar uguale non sapevo, se vi importuna perchè vi ricorda i cari estinti posso cambiarlo, l'ho messo solo perchè lo usavo illo tempore su altri lidi e perchè mi piacciono i trip.

Horace Hogan ha scritto:Il ROTY di quest'anno è una sfida tra utenti riciclati.