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Vedere Sergio Conceicao perdere mi ha dato un senso di pace.
Campione alla Lazio, sega immonda da noi, sarebbe stata una grande beffa ed invece

Adieu ha scritto: ↑15/03/2023, 10:14 Io voti da 8 a 10 li darei al palo e alla traversa piuttosto che a Onana. Ho l'impressione che lo stiamo incensando più per il raffronto con la monnezza dell'ultimo Handanovic che per il suo valore assoluto

Ma certo, se giochi senza portiere per anni è chiaro che ne basta uno buono (e non un fuoriclasse) per notare una differenza clamorosa.

Ad oggi ha commesso un solo vero errore (contro l'Empoli), per il resto grande sicurezza nel comandare la difesa e l'area (soprattutto in uscita) e gli ottavi li ha vinti lui tra andata e ritorno.

Di più, considerando che non parliamo di Neuer al suo top, non chiedo.

Adieu ha scritto: ↑15/03/2023, 10:14 Io voti da 8 a 10 li darei al palo e alla traversa piuttosto che a Onana. Ho l'impressione che lo stiamo incensando più per il raffronto con la monnezza dell'ultimo Handanovic che per il suo valore assoluto

Ha fatto una parata spaventosa su Taremi. Il voto è più che giusto.

Non so raga' secondo me a livello di reazioni in A come Onana c'è solo Maignan, e in generale come portiere sta molto in alto. Penso si possa smettere di giocare bassi.

Adieu ha scritto: ↑15/03/2023, 10:14 Io voti da 8 a 10 li darei al palo e alla traversa piuttosto che a Onana. Ho l'impressione che lo stiamo incensando più per il raffronto con la monnezza dell'ultimo Handanovic che per il suo valore assoluto

Minchia finalmente qualcuno che lo dice. A me Onana sembra un portiere di media qualità, che non eccelle proprio in niente. Discreto coi piedi, buoni riflessi, per il resto mi trasmette davvero poca sicurezza. Di sue parate davvero belle quest'anno ne ricordo poche (e quella di ieri, ovviamente, è una di queste). E invece ci stanno tutti i miei amici interisti pazzi di lui. Non può che essere un effetto dell'essersi dimenticati per tanto tempo cosa volesse dire giocare con un professionista tra i pali.

Mystogan ha scritto: ↑15/03/2023, 12:26 Non so raga' secondo me a livello di reazioni in A come Onana c'è solo Maignan, e in generale come portiere sta molto in alto. Penso si possa smettere di giocare bassi.

Ma io direi che ci sono pure Vicario, Provedel, la buon'anima di Cragno, Silvestri, Musso e forse persino Di Gregorio. Ricordo molte più belle parate da parte di questi ultimi portieri durante questa stagione che di Onana, e non certo perchè l'Inter sia stata un bunker inespugnabile in difesa.

Penso che Onana qualche volta abbia colpi di testa che lo portano a fare cagare ma é forte, reattivo, bravo con entrambi i piedi (alla fine quello che facevamo con Handanovic più o meno lo facciamo con Onana) e soprattutto ha grossa esperienza internazionale ed é anche abbastanza un vincente. Se non erro é uno dei pochi che si é già fatto una semifinale di Champions se non l'unico.
Invece Barella bocciato ,al contrario di Cahla, nei suoi primi ottavi.

Slow Savage ha scritto: ↑15/03/2023, 13:16

Ma io direi che ci sono pure Vicario, Provedel, la buon'anima di Cragno, Silvestri, Musso e forse persino Di Gregorio.

E il bue e l'asinello no?

Tra l'altro non leggo Szczesny, non ho capito se lo sottintendi o se ritieni tutti sti midcarder migliori di entrambi.

Mystogan ha scritto: ↑15/03/2023, 14:04 E il bue e l'asinello no?

Tra l'altro non leggo Szczesny, non ho capito se lo sottintendi o se ritieni tutti sti midcarder migliori di entrambi.

Stavo parlando esclusivamente di riflessi, dato che nel tuo messaggio ti riferivi al "livello di reazioni in serie A". Onana probabilmente è un portiere più "moderno" rispetto a tutti questi, ma non penso che sia superiore a nessuno di loro in termini di reattività. Il fatto che tu ti riferisca a Vicario, Silvestri e Musso come midcarder mi fa sorridere, dato che reputo tutti e 3 tranquillamente al livello di Inter (se il livello è quello settato dalla gente che l'Inter ha avuto negli ultimi anni).
Szceszny è dall'anno scorso che mi pare sia calato molto, ricordo un'inizio di stagione 21-22 da incubo. Però onestamente non seguo molto la Juve, magari si è ripreso.
EDIT. Il mio poi è un discorso che vorrebbe allargarsi un po': a me sta molto sul culo questa cosa che in Italia, dove una delle poche scuole in cui ancora eccelliamo è quella dei portieri, dobbiamo andare a pescare ultimi difensori all'estero. A parte Maignan, che gioca in un campionato tutto suo, ci sono portieri tra le prime squadre in Italia (penso appunto a Onana, ma anche a Rui Patricio) a cui molti di quelli che ho citato (tutti italiani, a parte Musso) non hanno nulla da invidiare. Si prenda il caso Provedel: arrivato come panchinaro alla Lazio per far posto a un cazzo di signor nessuno brasiliano, si è preso il posto a furia di prestazioni mostruose, ha il record di clean sheet in serie A quest'anno ed è uno dei segreti del terzo posto in classifica. E stiamo parlando di uno che l'anno scorso giocava allo Spezia, se non ricordo male forse manco titolare. E' possibile che le squadre di alto livello in Italia non possano fare operazioni del genere? E' possibile che un fenomeno come Vicario debba difendere i pali di una contendente alla salvezza?

https://www.ultimouomo.com/simone-inzag ... ns-league/

Per fare bilanci è molto presto (tra finire la stagione secondi e magari vincere la CI e arrivare quinti perdendo in CI, senza contare tutti gli scenari intermedi anche in riferimento alla Champions, passa il mondo), ma ho trovato l'articolo molto interessante, anche se non sempre condivisibile.

Spiega bene come oggi siamo una squadra diversa da quella immaginata, le enormi difficoltà di trovare continuità anche tattica, la ferita profonda lasciata dallo scudetto, le incertezze societarie e di campo, il rendimento dei giocatori e tutto quello di cui discutiamo qui settimanalmente.

Vediamo cosa ci portano questi mesi finali, la sensazione è che a fine anno un cambiamento ci sarà, non so se riguarderà tecnico o rosa (purtroppo escludo proprietà e società) ma mi sembra si respiri quell'aria.

PS: Dopo la sosta, se vogliamo sopravvivere al tour de force tra campionato e coppe, è fondamentale recuperare tutti e gestire decentemente le rotazioni, coinvolgendo anche Asllani e Correa.

christian4ever ha scritto: ↑16/03/2023, 13:04 Vediamo cosa ci portano questi mesi finali, la sensazione è che a fine anno un cambiamento ci sarà, non so se riguarderà tecnico o rosa (purtroppo escludo proprietà e società) ma mi sembra si respiri quell'aria.

Ho i miei dubbi che l'inter cambi l'allenatore. I possibili sostituti di inzaghi, che secondo me possono essere Thiago Motta e Conceicao, giocano tutti con la difesa a 4 e le ali. L'inter potrebbe anche fare la difesa a 4 (assurdamente senza spendere una lira: Darmian/Dumfries (D'ambrosio) - Acerbi, Bastoni,De Vrij, Pirola - Gosens e Dimarco), ma come esterni o possibili tali non ha nessuno (forse piorrea, ma moscio com'è...) e dovrebbe spendere (c'è in giro pochissimo anche tra i p.0), cosa che la dirigenza mi sembra chiaro non voglia fare.
Inzaghi sta facendo di tutto per farsi odiare (si autocelebra in maniera odiosa) ma la dirigenza non può permettersi di cacciarlo, a meno di tornare con qualche anno di anticipo alla condizione del post-gaserini dove si esultava per la qualificazione in europa.
Ergo, secondo me non cambierà nulla. Gli prenderanno un feticcio a caso per tener buono lui e i tifosi e via di un altro anno con inzaghi, sperando prima o poi che si riesca a vendere la società

christian4ever ha scritto: ↑16/03/2023, 13:04 https://www.ultimouomo.com/simone-inzag ... ns-league/

Per fare bilanci è molto presto (tra finire la stagione secondi e magari vincere la CI e arrivare quinti perdendo in CI, senza contare tutti gli scenari intermedi anche in riferimento alla Champions, passa il mondo), ma ho trovato l'articolo molto interessante, anche se non sempre condivisibile.

Spiega bene come oggi siamo una squadra diversa da quella immaginata, le enormi difficoltà di trovare continuità anche tattica, la ferita profonda lasciata dallo scudetto, le incertezze societarie e di campo, il rendimento dei giocatori e tutto quello di cui discutiamo qui settimanalmente.

Vediamo cosa ci portano questi mesi finali, la sensazione è che a fine anno un cambiamento ci sarà, non so se riguarderà tecnico o rosa (purtroppo escludo proprietà e società) ma mi sembra si respiri quell'aria.

PS: Dopo la sosta, se vogliamo sopravvivere al tour de force tra campionato e coppe, è fondamentale recuperare tutti e gestire decentemente le rotazioni, coinvolgendo anche Asllani e Correa.

Articolo interessante, forse un pelo troppo semplicistico in alcuni punti, ma per essere di così ampio respiro, nel bel mezzo della parte più calda della stagione, non poteva essere altrimenti; da non interista, voglio spezzare una lancia in favore di Limone. Lo Scudetto perso lo scorso anno è stato un colpo durissimo, e questo l'articolo lo dice chiaramente ed è condivisibile, ma negli ultimi dodici anni lui non ha tutti i torti quando sostiene che l'Inter ha vinto solo uno scudetto; quindi, non lo possono crocifiggere come se avesse perso il campionato col Bayern, per dire. Per giunta, l'anno dopo averlo vinto quello Scudetto è andato via il condottiero di quella vittoria (Conte), e i due migliori giocatori in rosa (Lukaku e Hakimi).

Alla fine della fiera però torniamo sempre all'approccio olistico di qualche pagina fa; non si può criticare solo Limone senza tenere conto della situazione societaria, non si può criticare la società senza tenere conto anche delle scelte sbagliate in ambito sportivo, e così via. Nel complesso io mi sento di dire che all'Inter in questo momento servirebbe chiarezza, a partire dalla società e via via a scendere. Una società che ci mette la faccia solo quando si vince, e che nelle sconfitte si nasconde dietro le veline che mandano ai giornalisti è inqualificabile. Avreste bisogno di trovare una nuova proprietà, che sia forte e decisa a imboccare una certa strada. Poi, al 99%, una nuova proprietà si separerebbe da Inzaghi, anche solo per troncare ogni legame con la precedente gestione. Tuttavia, se non si risolve questo equivoco di base, potrà anche andare via Inzaghi, ma i problemi endemici dell'Inter resteranno, e non spariranno magicamente come se fosse tutta colpa dell'allenatore.

Ray magini ha scritto: ↑16/03/2023, 14:05 Ho i miei dubbi che l'inter cambi l'allenatore. I possibili sostituti di inzaghi, che secondo me possono essere Thiago Motta e Conceicao, giocano tutti con la difesa a 4 e le ali. L'inter potrebbe anche fare la difesa a 4 (assurdamente senza spendere una lira: Darmian/Dumfries (D'ambrosio) - Acerbi, Bastoni,De Vrij, Pirola - Gosens e Dimarco), ma come esterni o possibili tali non ha nessuno (forse piorrea, ma moscio com'è...) e dovrebbe spendere (c'è in giro pochissimo anche tra i p.0), cosa che la dirigenza mi sembra chiaro non voglia fare.
Inzaghi sta facendo di tutto per farsi odiare (si autocelebra in maniera odiosa) ma la dirigenza non può permettersi di cacciarlo, a meno di tornare con qualche anno di anticipo alla condizione del post-gaserini dove si esultava per la qualificazione in europa.
Ergo, secondo me non cambierà nulla. Gli prenderanno un feticcio a caso per tener buono lui e i tifosi e via di un altro anno con inzaghi, sperando prima o poi che si riesca a vendere la società

Sono d'accordo in linea di principio, cambiare progetto tecnico significherebbe cambiare almeno una decina di giocatori e, senza soldi a disposizione, per farlo servirebbero conoscenze e inventiva che non appartengono a quest'area tecnica. Allo stesso momento, però, ho l'impressione che il rapporto tra Inzaghi e l'area tecnica si sia rotto, di conseguenza o si va avanti un anno in un clima pesante (come, in realtà, già con Conte) o proveranno a cambiarlo comunque.

In caso di cambio, il primo nome che proverebbe a prendere Marotta sarebbe Allegri, motivo per cui mi auguro che la Juventus non venga retrocessa e rimanga con il livornese saldo al timone. Motta sicuramente è un nome spendibile e visto bene dalla tifoseria, ma mi sembra anche uno con un carattere tosto e non credo accetterebbe di prendersi tutta la merda come fa Inzaghi.

Colt877 ha scritto: ↑16/03/2023, 14:29 Articolo interessante, forse un pelo troppo semplicistico in alcuni punti, ma per essere di così ampio respiro, nel bel mezzo della parte più calda della stagione, non poteva essere altrimenti; da non interista, voglio spezzare una lancia in favore di Limone. Lo Scudetto perso lo scorso anno è stato un colpo durissimo, e questo l'articolo lo dice chiaramente ed è condivisibile, ma negli ultimi dodici anni lui non ha tutti i torti quando sostiene che l'Inter ha vinto solo uno scudetto; quindi, non lo possono crocifiggere come se avesse perso il campionato col Bayern, per dire. Per giunta, l'anno dopo averlo vinto quello Scudetto è andato via il condottiero di quella vittoria (Conte), e i due migliori giocatori in rosa (Lukaku e Hakimi).

Alla fine della fiera però torniamo sempre all'approccio olistico di qualche pagina fa; non si può criticare solo Limone senza tenere conto della situazione societaria, non si può criticare la società senza tenere conto anche delle scelte sbagliate in ambito sportivo, e così via. Nel complesso io mi sento di dire che all'Inter in questo momento servirebbe chiarezza, a partire dalla società e via via a scendere. Una società che ci mette la faccia solo quando si vince, e che nelle sconfitte si nasconde dietro le veline che mandano ai giornalisti è inqualificabile. Avreste bisogno di trovare una nuova proprietà, che sia forte e decisa a imboccare una certa strada. Poi, al 99%, una nuova proprietà si separerebbe da Inzaghi, anche solo per troncare ogni legame con la precedente gestione. Tuttavia, se non si risolve questo equivoco di base, potrà anche andare via Inzaghi, ma i problemi endemici dell'Inter resteranno, e non spariranno magicamente come se fosse tutta colpa dell'allenatore.

Post perfetto, purtroppo il tifoso tendenzialmente cerca un solo capro espiatorio e non riesce mai ad avere una visione di insieme, mentre servirebbe analizzare la situazione partendo dal livello più alto e andando a scendere, come giustamente sottolinei. Soprattutto perché nel 2023 tutte le società che ottengono risultati lo fanno partendo da una struttura forte e da una visione chiara, gli exploit basati sui miracoli degli allenatori sono pochi, serve sempre un minimo di contesto adeguato dove lavorare.

Concordo anche sulla prima parte del discorso, come è noto io do grande peso al campionato fatto dal Milan dallo scorso anno, quindi sicuramente imputo a Inzaghi e alla squadra di aver tenuto i rossoneri in vita quando potevano essere uccisi (non solo il derby perso, ma anche le altre gare successive dove hai faticato tanto: il Milan fa un finale di stagione strepitoso, ma tu freni troppo), ma comunque 84 punti non sono pochi e molte delle cose belle viste l'annata precedente sono dovute a un ottimo lavoro del mister e non erano scontate.

Io non cambio idea su Sifone neanche se vince la Champions.
Il revisionismo sulla passata stagione in luce del passaggio del turno mi sembra una reazione estemporanea.
L'anno scorso quanti errori fatti dall'allenatore hanno portato ad arrivare secondi? OK, prendere atto del ridimensionamento e della vendita dei due top ma le sostituzioni al 30esimo perché il calciatore è stato ammonito e le 5 settimane senza vincere non possono essere materiale da scudetto.
Quest'anno l'andamento in trasferta è da film horror, i risultati contro le "piccole" peggio.

Il cambio tecnico è doveroso se si vuole lavorare su una Inter low cost un minimo di futuribile. A me che questo proponga Gagliardini senza dare spazio ad Asllani da proprio fastidio. Uguale per Bellanova mai cagato e buttato in campo in situazioni complicatissime.

Mezza rosa è in scadenza, più di uno è sul mercato. Grazie Simone, vai alla [squadra che punta al quarto posto] e tanti saluti.

Dare la colpa a Conte, tra le righe, perché ha ottenuto grandi risultati con investimenti pesanti è da falliti. I die investimenti sono aumentati di valore alla vendita quindi non solo lacrima cazzate, non è neanche onesto..

IlBiondo ha scritto: ↑16/03/2023, 20:39 L'anno scorso quanti errori fatti dall'allenatore hanno portato ad arrivare secondi?

Meno di quelli fatti da Lautaro, Dcesso, capitan Ventosa e soprattutto Marotta.

I tasti dolenti sono molti più in questa stagione.