Re: WWE BACKLASH FRANCE 2024 - Topic Ufficiale
Inviato: 06/05/2024, 12:53
Per me la cosa più positiva della serata è stata la netta distinzione dei caratteri di quasi tutti i wrestler: nonostante gran parte del lottato fosse di passaggio, non ho mai avuto la sensazione di movez per riempire il tempo, bene o male ogni interazione rispecchiava la personalità del wrestler in questione. Andando in ordine:
Opener match della serata senza stress, lo sarebbe stato pure con Owens e Orton che complementano ira funesta e cazzeggio languido nel massacro della Bloodline per tutto il tempo. Bello come l'offensiva di Solo e Tonga ricordi quella caotica e nevrotica del primo Shield, con Solo che fa da architetto (ahinoi) e Tonga da lunatic fringe (e quindi questo Tanga Loa sarebbe Reigns
).
Intelligente isolare Owens sfruttando la schiena di Orton e mostrare come Solo e Tonga siano pericolosi per la loro energia e ferocia, ma debbano ancora macinare come wrestlers. Comunque Solo ne esce per me alla grande, tra Randy che gli tira una testata ma poi è più rincoglionito lui di Sikoa, l'assist per imbastire la fase in handicap di Owens e in generale Kevin che gli ha sellato ogni colpo come venisse travolto da un tornado.
La saliva alla fine tocco di classe.
Triple Threat femminile che sarebbe potuto essere pari merito con l'opener, se non fosse stato funestato da botch vari; comunque, anche qui, Tiffany emerge come la giovane talentuosa che, forse sulla scia di momenti di confusione reale, sembra essere bloccata più da un'insicurezza che da una mancanza di talento; Naomi come la reckless che fa gli spot qualunque cosa accada; Bayley come la campionessa in quanto lottatrice più concreta delle tre, che tipicamente si concede mosse meno pericolose per lei. La vittoria dal nulla alla fine ci sta perché rinforza questo aspetto.
In Damian-Jey e nel Racial Segregation Match si vede l'altro lato della medaglia per quanto riguarda il maggiore pregio di questi match: è molto evidente che sono scritti ed è molto evidente quando si verifica un passaggio fondamentale nella struttura. Questo da un lato, come detto, è positivo per la limitazione di movez e il risalto delle personalità, dall'altro diventa un problema quando chi scrive i match si rifugia in stereotipi per mascherare i limiti dei lottatori, invece di cercare di porli in una struttura ambiziosa che risulti comunque protetta (come è stato lo straparlare di Roman per i primi tempi da Tribal Chief).
Invece Jey per il secondo PLE di fila passa direttamente alla fase epica del match dopo quattro mosse in croce ed i due seguono lo schema delle interferenze, costringendo l'Uso a diventare immortale per qualche minuto per poter costruire almeno una vaga sorpresa con la sua resistenza e sfuggire goffamente allo stereotipo.
Il match di coppia è oramai un grande classico di continui ribaltamenti di fronte e falsi shine risolutivi, sullo stile di Judgment Day-New Catch Republic di Elimination Chamber; purtroppo Asuka e Kairi hanno uno scazzo che si sente fin da qua, Jade a una certa pensava di essere un paletto del ring e Bianca fa quel che può. Poi quel che si è visto è che Asuka e Kairi sono pericolose quando collaborano, mentre anche in coppia Jade e Bianca tendono a lottare abbastanza per i cazzi loro, e hanno comunque vinto, seppur con difficoltà. Ho molto timore per dove andranno a finire le varie Kabuki dopo questo devasto.
Sul main event entra prepotentemente la questione pubblico: se fino ad ora secondo me non era stato invasivo (comunque i cori dopo il due si riferivano ai match e duravano 20-30 secondi più o meno), qui inizia a prendere la tangente. Ma la colpa è di Cody e AJ che diverse volte si fermano per interpretarlo e capire come proseguire, non loro.
Già il match è impostato come un 50/50 senza troppe pretese, se poi questi ogni due per tre si fermano, un pubblico del genere è ovvio che resta nei cazzi suoi. Secondo me il massimo che puoi fare in questi casi è accelerare o tirare fuori spot inusuali, in maniera tale da costringere il pubblico a seguire per capire quello che sta accadendo; poi magari non ti segue, ma almeno non rompi il flusso del match. Già durante tutta la serata, ma qui più che mai, mi è sembrato che i match fossero limitati dalla costante ricerca dell'approvazione di un pubblico con l'ADHD (approvazione per quanto avvenisse sul ring, non per i meme che si creavano da soli), mentre bisognerebbe fare come Charlotte e Rhea a WrestleMania 39: a furia di accelerare, un pubblico morto è diventato una bolgia. Capisco che questo fosse più difficile, ma seguire lo schemino non aggiunge nè toglie niente, per cui tanto vale rischiare.
Opener match della serata senza stress, lo sarebbe stato pure con Owens e Orton che complementano ira funesta e cazzeggio languido nel massacro della Bloodline per tutto il tempo. Bello come l'offensiva di Solo e Tonga ricordi quella caotica e nevrotica del primo Shield, con Solo che fa da architetto (ahinoi) e Tonga da lunatic fringe (e quindi questo Tanga Loa sarebbe Reigns
). Intelligente isolare Owens sfruttando la schiena di Orton e mostrare come Solo e Tonga siano pericolosi per la loro energia e ferocia, ma debbano ancora macinare come wrestlers. Comunque Solo ne esce per me alla grande, tra Randy che gli tira una testata ma poi è più rincoglionito lui di Sikoa, l'assist per imbastire la fase in handicap di Owens e in generale Kevin che gli ha sellato ogni colpo come venisse travolto da un tornado.
La saliva alla fine tocco di classe.
Triple Threat femminile che sarebbe potuto essere pari merito con l'opener, se non fosse stato funestato da botch vari; comunque, anche qui, Tiffany emerge come la giovane talentuosa che, forse sulla scia di momenti di confusione reale, sembra essere bloccata più da un'insicurezza che da una mancanza di talento; Naomi come la reckless che fa gli spot qualunque cosa accada; Bayley come la campionessa in quanto lottatrice più concreta delle tre, che tipicamente si concede mosse meno pericolose per lei. La vittoria dal nulla alla fine ci sta perché rinforza questo aspetto.
In Damian-Jey e nel Racial Segregation Match si vede l'altro lato della medaglia per quanto riguarda il maggiore pregio di questi match: è molto evidente che sono scritti ed è molto evidente quando si verifica un passaggio fondamentale nella struttura. Questo da un lato, come detto, è positivo per la limitazione di movez e il risalto delle personalità, dall'altro diventa un problema quando chi scrive i match si rifugia in stereotipi per mascherare i limiti dei lottatori, invece di cercare di porli in una struttura ambiziosa che risulti comunque protetta (come è stato lo straparlare di Roman per i primi tempi da Tribal Chief).
Invece Jey per il secondo PLE di fila passa direttamente alla fase epica del match dopo quattro mosse in croce ed i due seguono lo schema delle interferenze, costringendo l'Uso a diventare immortale per qualche minuto per poter costruire almeno una vaga sorpresa con la sua resistenza e sfuggire goffamente allo stereotipo.
Il match di coppia è oramai un grande classico di continui ribaltamenti di fronte e falsi shine risolutivi, sullo stile di Judgment Day-New Catch Republic di Elimination Chamber; purtroppo Asuka e Kairi hanno uno scazzo che si sente fin da qua, Jade a una certa pensava di essere un paletto del ring e Bianca fa quel che può. Poi quel che si è visto è che Asuka e Kairi sono pericolose quando collaborano, mentre anche in coppia Jade e Bianca tendono a lottare abbastanza per i cazzi loro, e hanno comunque vinto, seppur con difficoltà. Ho molto timore per dove andranno a finire le varie Kabuki dopo questo devasto.
Sul main event entra prepotentemente la questione pubblico: se fino ad ora secondo me non era stato invasivo (comunque i cori dopo il due si riferivano ai match e duravano 20-30 secondi più o meno), qui inizia a prendere la tangente. Ma la colpa è di Cody e AJ che diverse volte si fermano per interpretarlo e capire come proseguire, non loro.
Già il match è impostato come un 50/50 senza troppe pretese, se poi questi ogni due per tre si fermano, un pubblico del genere è ovvio che resta nei cazzi suoi. Secondo me il massimo che puoi fare in questi casi è accelerare o tirare fuori spot inusuali, in maniera tale da costringere il pubblico a seguire per capire quello che sta accadendo; poi magari non ti segue, ma almeno non rompi il flusso del match. Già durante tutta la serata, ma qui più che mai, mi è sembrato che i match fossero limitati dalla costante ricerca dell'approvazione di un pubblico con l'ADHD (approvazione per quanto avvenisse sul ring, non per i meme che si creavano da soli), mentre bisognerebbe fare come Charlotte e Rhea a WrestleMania 39: a furia di accelerare, un pubblico morto è diventato una bolgia. Capisco che questo fosse più difficile, ma seguire lo schemino non aggiunge nè toglie niente, per cui tanto vale rischiare.
