Per chi vuole dibattere e chiacchierare sulle serie TV, sui cartoni animati, su programmi televisivi o su film cinematografici... e ovviamente anche sui protagonisti dello schermo.
deadman3:16 ha scritto: ↑06/10/2021, 21:05
Chiaro che sono due cose diverse, però come film nel complesso ha molto più senso Space Jam che non quello di Villeneuve.
Si si, avevo capito il contesto. Volevo solo recuperare un vecchio tormentone del forum.
E mi trovi d'accordo. Dune visto e realizzato cosi é una gran masturbazione di villeneuve, mentre space Jam ha il suo perché. Il cameo di jordan poi
Onestamente ormai le recensioni lasciano il tempo che trovano, Suicide Squad di Gunn l'ho trovato molto molto medio ma tutti ne parlano come la seconda venuta di Cristo, c'è gente che si improvvisa gran intenditore solo perché ha una tastiera e una connessione internet.
MacheteKowalski ha scritto: ↑07/10/2021, 11:02
Onestamente ormai le recensioni lasciano il tempo che trovano, Suicide Squad di Gunn l'ho trovato molto molto medio ma tutti ne parlano come la seconda venuta di Cristo, c'è gente che si improvvisa gran intenditore solo perché ha una tastiera e una connessione internet.
Io sono dell'idea che la critica oramami sia palesemente pagata dei produttori. Se spendi centinaia di milioni per un film, non rischi che vada tutto a puttane a causa della critica
Giorni fa mi è capitato di vedere questa commedia anni 80 con Richard Pryor, di stampo "reaganiano" e fortemente ideologica.
Oggi suppongo che un film del genere sarebbe (giustamente, anche) etichettato come razzista, dal momento che restituisce l'immaginario di un nero con le pezze al culo, privo di un lavoro regolare (e serio), a cui capiti una fortuna inaspettata: nella fattispecie, l'essere unico beneficiario di una ricchezza accumulata da un vecchio bianco bisbetico, il cui nonno ha sposato, cito testualmente, una "negra" (nel film non viene specificato, ma possiamo solo intuire che la "negra" in questione non poteva essere di famiglia benestante, ma al contrario, chissà, una schiavetta, retaggio di una cultura sudista).
La sola condizione allo scopo di entrare in possesso di 300 milioni di dollari, è sperperarne 30 in un mese.
Giaccché ci si è sempre lamentati, dalle nostre parti, delle scelte distributive di affibbiare titoli improbabili alle pellicole estere, questo devo dire che è parecchio oculato: chi più spende... più guadagna!, In linea con la filosofia capitalista e yuppie dell'America anni 80. Spendete, comperate, godete. Carpenter ci aveva visto giusto. Il problema è che l'affidare il ruolo a un nero comporta qualche disfunzionalità, appena appena, bianco-centrica: e dunque hai lo stereotipo del nero spendaccione che si da' alla pazza gioia e non assegna alcun valore concreto al denaro.
In questo senso, l'happy ending non è neanche così happy, dal momento che Pryor non si emancipa da alcuna condizione precedente e sconfigge il cattivo uomo bianco semplicemente operando ulteriori scelte scriteriate e spendaccione, da nero senza cognizione.
Da notare, altresì, l'introduzione di determinati concetti populisti nella politica, semi-pentastellata, del genere: io non faccio parte di alcun partito o ideologia specifica, sono un esterno, e vi chiedo solo di non esprimere un voto democratico sulle parti in battaglia, fautori di una politica obsoleta e imbrogliona. Ovviamente, la logica ottiene successo.
Mi sono visto Lawless su Prime Video.
Gangster movie un po' atipico basandosi sulle vicende di una famiglia di distillatori ai tempi del proibizionismo.
Storia tutta incentrata sulle vicende della famiglia Bondurant con un Tom Hardy davvero sugli scudi come presenza scenica e interpretazione della parte, ottimo anche Shia LaBoeuf.
Peccato però che il film in sè non dia molto di più, la storia è piuttosto piatta e banalotta, Guy Pearce sarebbe anche un discreto villain se non fosse che non compare per praticamente mezzo film e la scena finale è piuttosto scialba.
Una menzione particolare per il doppiaggio, davvero notevole soprattutto nell'interpretazione di Adriano Giannini nel doppiare Tom Hardy/Forrest Bondurant.
Infinite (Prime Video).
Il classico film buoni vs cattivo dove il protagonista scopre (= non ricorda) di avere dei poteri e deve battere il villain per salvare l'umanità.
Tutto sommato sarebbe anche accettabile se non fosse per il finale che, purtroppo, ammazza totalmente il pathos con quella scelta di
Spoiler:
far saltare con la moto il protagonista da una scogliera e atterrare sull'ala di un C-17 in volo
che ti fa proprio staccare dal film completamente, lasciandoti totalmente indifferente per il resto del finale.
Ah e adesso ho ufficialmente una nuova scena da odiare: dopo l'atterraggio di potenza dei supereroi anche la classica partenza con la moto sgasando e facendo un 360 per allontanarsi dall'inquadratura (l'ho vista anche nel trailer dell'ultimo 007 e chissà in quanti altri film).
Titane non m'è dispiaciuto, al di là delle controversie legate alla prestigiosità dei premi che, comunque, sono un bene; meglio che conferirli a prodotti unanimamente apprezzabili e vuoti nel contenuto, come Nomadland.
Nonostante mi abbia lasciato comunque delle perplessità (un pelo superficiale lo smontamento della famiglia tradizionale, priva di presupposti chiari, senza possibilità d'appello; così come la mancanza di una analisi chiara delle ragioni che conducono la ragazza ad uccidere e il pompiere a voler vedere ciecamente in lei il figlio perduto), è interessante lo sviluppo della storia d'amore/rapporto padre figlio/a che travalica il genere e si mostra come una semplice affinità tra due solitudini.
Onestamente, ancora devo intendere bene il finale: quale nuova umanità (o post-umanità?) dovrebbe nascere dal congiungimento mostruoso, asessuato, di essere umano e macchina? Immagino che le teorie di genere c'entrino in ogni caso. Ho reputato questa la parte davvero "horror" del film: ovvero l'orrore reale della trasformazione del proprio corpo.
Visto Halloween Kills, che mantiene alta l'asticella per questa nuova trilogia con un altro gran bell'horror.
In parte ricalca Halloween II, continuando dalla fine del precedente con Myers pericolo per la cittadina intera e Laurie all'ospedale, ma corregge poi il tiro su quella che è la maledizione di Michael, che in Halloween II era l'ossessione per la famiglia, con la caccia alla sorella, mentre qui Michael torna ad essere l'incarnazione del male puro che si alimenta del male e dell'odio della gente, senza obiettivi. Male che si propaga anche nel resto della cittadina, con la bellissima scena della caccia all'ospedale.
Poi vabbè alcune chicche come le maschere di Halloween 3 sono spettacolari, e la scena
Spoiler:
in cui Michael, accerchiato dalla folla, si china per prendere la maschera pronto ad affrontare la folla
mi ha fatto venire la pelle d'oca.
Un ottimo capitolo di collegamente che adesso mi ha fatto salire un hype smisurato per il terzo capitolo.
Michael Myers ha scritto: ↑23/10/2021, 11:54
Visto Halloween Kills, che mantiene alta l'asticella per questa nuova trilogia con un altro gran bell'horror.
In parte ricalca Halloween II, continuando dalla fine del precedente con Myers pericolo per la cittadina intera e Laurie all'ospedale, ma corregge poi il tiro su quella che è la maledizione di Michael, che in Halloween II era l'ossessione per la famiglia, con la caccia alla sorella, mentre qui Michael torna ad essere l'incarnazione del male puro che si alimenta del male e dell'odio della gente, senza obiettivi. Male che si propaga anche nel resto della cittadina, con la bellissima scena della caccia all'ospedale.
Poi vabbè alcune chicche come le maschere di Halloween 3 sono spettacolari, e la scena
Spoiler:
in cui Michael, accerchiato dalla folla, si china per prendere la maschera pronto ad affrontare la folla
mi ha fatto venire la pelle d'oca.
Un ottimo capitolo di collegamente che adesso mi ha fatto salire un hype smisurato per il terzo capitolo.
Speriamo riprendano la storia della setta degli Halloween 4/6.