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The_Frail11 ha scritto:ricordare i sogni è una questione di esercizio mentale. io li scrivo ogni mattina da 8 anni, e me li ricordo nel 99% delle volte; alcuni amici che pensavano di non sognare mai hanno cominciato a fare come me e ora riescono a ricordarli anche loro.
tralaltro, ho anche scoperto pochi giorni fa che scrivere i sogni è un esercizio che migliora la memoria

Perdonami ma mi piacerebbe sapere le tue fonti, sia su quello che su "esercizio che migliora la memoria".
I sogni sono un consolidamento della memoria sostanzialmente, ma da qui a dire che la migliorano ce ne passa e sarei curioso di leggere articoli a tal proposito, grazie.

Che poi dire LA memoria ce ne passa, almeno almeno esiste una suddivisione in tre componenti Memoria a Breve Termine, Memoria a Lungo Termine e Memoria di Lavoro, che si dovrebbero suddividere ulteriormente.

Io ero perseguitato da un sogno ricorrente, che poi era tipo sonno ipnagogico o qualcosa del genere.

Sea-Borg ha scritto: Nulla toglie che per -chi la usa- l'analisi dei sogni è tutto meno che un metodo proiettivo ma semplicemente un appiglio per pemettere un libero e fluido associativo.
Per questo, se interessa, rimando al contemporaneo R.J.Langs che è illuminante.

Uhm, lo faro. Però mi pare che fondamentalmente sul concetto c'ero, anche se poi mi sono espresso male: come diceva Popper, un interpretazione dei sogni che dia particolari motivazioni psicologiche ad un immagine piuttosto che un altra è totalmente infalsificabile, e la mancanza di concordanza tra le varie interpretazioni ad un livello.statistico accettabile permettono di dire con una certa confidenza che per come la intendeva l'autore del topic l'interpretazione dei sogni è una cialtronata. Dimmi tu se sbaglio.

Sembrerà una cagata...ma è possibile che sogno cose che devono ancora succedere?
Non fraintendetemi, non è che vedo numeri o altre cose... semplicemente mi capita di sognare in prima persona degli avvenimenti, delle situazioni, che puntualmente si svolgono in quel preciso ed esatto modo. Mi hanno consigliato di scrivermi tutti i sogni al risveglio, ma me ne dimentico sempre XD
Mi è capitato una decina di volte, è una sorta di dejavu...è difficile da spiegare. So solo che quando mi succede me ne accorgo e mi ricordo di aver fatto quel determinato sogno, e anche di essermi stupito al mattino al risveglio, da quanto il sogno sembrava così reale e plausibile.

descrizione trovata in rete,spero sia più comprensibile.

"Io mi accorgo alcune volte di vivere realmente delle scene, di qualunque tipo, dal sentir pronunciare precise frasi, percorrere una precisa strada in determinate condizioni, fare precise cose, che sono sicurissimo di aver sognato qualche giorno prima.
Sono sicurissimo che non sono deja-vu, percè le uniche volte che ho vissuto quelle particolari scene dapprima erano unicamente nei miei sogni. E sono sicurissimo perchè non parlo di scene confuse o che posso averne vissute di simili nella realtà, ma di scene precisissime, in tutte le singole parole nell'esempio delle frasi, nel modo di affrontare un preciso metro di strada, ascoltare persone trovandosi in quel preciso punto della stanza e sentendo le precise parole sognate tutto pochi giorni prima, nella stessa identica condizione. Il fatto strano è che mi ricordo di averle sognate solo quando la scena la vivo nella realtà, mi ritorna il flash del sogno"

Jeff Hardy 18 ha scritto:
Perdonami ma mi piacerebbe sapere le tue fonti, sia su quello che su "esercizio che migliora la memoria".
I sogni sono un consolidamento della memoria sostanzialmente, ma da qui a dire che la migliorano ce ne passa e sarei curioso di leggere articoli a tal proposito, grazie.

Che poi dire LA memoria ce ne passa, almeno almeno esiste una suddivisione in tre componenti Memoria a Breve Termine, Memoria a Lungo Termine e Memoria di Lavoro, che si dovrebbero suddividere ulteriormente.

la prima fonte è l'averlo sperimentato di persona (sia io che diversi amici miei), la seconda cosa l'ha letta un mio amico su un libro psicologia

Una domanda per chi è più ferrato di me. Il sogno è collegabile al deja-vu e viceversa?

The_Frail11 ha scritto: la prima fonte è l'averlo sperimentato di persona (sia io che diversi amici miei), la seconda cosa l'ha letta un mio amico su un libro psicologia

Mhmh la prima parte mi pare poco scientificamente attendibile, soprattutto visto il vero motivo per cui uno si ricorda i sogni o meno.
La seconda vorrei la fonte, grazie.

MassiveMolecule ha scritto:
Uhm, lo faro. Però mi pare che fondamentalmente sul concetto c'ero, anche se poi mi sono espresso male: come diceva Popper, un interpretazione dei sogni che dia particolari motivazioni psicologiche ad un immagine piuttosto che un altra è totalmente infalsificabile, e la mancanza di concordanza tra le varie interpretazioni ad un livello.statistico accettabile permettono di dire con una certa confidenza che per come la intendeva l'autore del topic l'interpretazione dei sogni è una cialtronata. Dimmi tu se sbaglio.

Il problema è che tu vuoi ridurre l'analisi dei sogni a scienza (non solo tu, anche una moltitudine di analisti retrogradi e fossilizzati).
L'analisi dei sogni NON è scienza, è piuttosto una filosofia...Infatti, nella teorizzazione originale, l'analisi dei sogni non serviva come criterio descrittivo/categoriale (sogni il cavallo allora invidi il pene a papà) piuttosto come spunto che il paziente portava in seduta per arrivare ad "altro".
Dire che la terapia sia scienza o meno, onestamente, al paziente non serve a nulla...E' come dirgli che è bordeline piuttosto che depresso: al massimo serve alla compagnia assicurativa come giustificativo per pagare il rimborso delle spese.
Il paziente ha bisogno di stare bene e ci sono diversi training a cui può sottoporsi per raggiungere congiuntamente questo risultato.
Le moderne psicoterapie hanno recuperato la scientificità dato che si basano sul cognitivismo e sulla neuropsicologia che presentano raccolte statistiche qualitative e quantitative standardizzate e riproducibili (quindi confutabili secondo l'assioma del buon Popper): penso alla teoria dell'attaccamento per esempio, suffragata anche da indagini svoltesi nell'arco di 30 anni su pazienti studiati longitudinalmente.

Agarsen ha scritto:Una domanda per chi è più ferrato di me. Il sogno è collegabile al deja-vu e viceversa?

Secondo Jung si.
L'autore in questione parla di inconscio collettivo e di un fenomeno chiamato consenquenzialità che -nelle varie accezioni decilante nel corso degli anni- potrebbe spiegare i sogni come i deja-vu o le premonizioni.

Jeff Hardy 18 ha scritto:
Mhmh la prima parte mi pare poco scientificamente attendibile, soprattutto visto il vero motivo per cui uno si ricorda i sogni o meno.
La seconda vorrei la fonte, grazie.

Io non ho una fonte ma ricordo benissimo che il metodo migliore per allenare la memoria è proprio quello di riportare nell'immediatezza tutto ciò che più troviamo sfuggente.
Se il sogno è qualcosa che a livello soggettivo tendiamo a dimenticare facilmente, allenare la mente a ricordare e fissare queste elementi non può che far bene.

:A-Style ha scritto:

Quello più brutto è quando sono stato investito (cosa che non mi è mai successa finora per fortuna). L'ho fatto anni fa, ma ricordo che al risveglio ho fatto un balzo da quanto ero spaventato.

Tra quelli strani quando un mio compagno di classe (un ragazzo che in realtà è tranquillo) si era buttato dal balcone e io ero sotto casa sua e mi è caduto davanti
Recentemente un altro sogno strano è che io ero appena sceso dalla metro ed ero uscito dalla stazione, ad un certo punto mi trovavo completamente nudo ed ero passato davanti a delle amiche (che ridevano di me, sedute per terra come dei poveri marocchini) ma non c'era nessun altro intorno a me e per coprirmi mi ero messo un giocattolo sul cazzo trovato per terra poi mi son svegliato.

ahahahah anche a me capita di sognare che sono nudo (brutta sensazione)