BEST OF 2024
Wrestler of the year: Swerve Strickland. Non c'è manco da starci a pensare due volte, Strickland si è tenuto sulle spalle la compagnia per tutta la prima metà del 2024 sfoderando prestazioni sempre più convincenti e soprattutto aggiungendo di settimana in settimana strati di figaggine al suo personaggio. Non è mai stato un face nel senso più classico del termine e quando c'è stato da tirare fuori il lato più sadico di sé ha sempre gasato. Oltre al feud con Page, di cui parlerò dopo, vorrei menzionare il brevissimo e quasi dimenticato feud con Christian. Si trattava della prima storyline post-vittoria del titolo ed è stata gestita alla grande, con l'angle del tradimento della Mogul Embassy e l'epico ritorno di Nana che blocca la fuga del Patriarch a bordo di una macchina. Da lì è iniziata l'ascesa di Strickland da solo (o meglio, solo con Nana) contro tutti, e lui ha imparato presto a giostrarsi perfettamente tra l'acclamazione da idolo in quanto wrestler partito dal basso e un personaggio comunque spigoloso e con tratti disturbanti. La sconfitta ad All In per me grida ancora vendetta, visto soprattutto la misera fine che ha fatto il titolo mondiale da quel momento in poi e il pessimo feud con Lashely.
Tag Team of the year: Non assegnato. Mi rifiuto di scervellarmi per trovare qualcuno che sia emerso nel mare di merda che è stata la divisione tag in questo 2024. I Bucks, a parte il match contro Sting e Allin, non sono riusciti a rendere appetibile manco un incontro. Il resto della divisione non pervenuto. I PP che sbocco, gli FTR (non so quanto giustamente) pagano il fatto che non possono essere sempre loro gli unici a tener su la divisione, gli Acclaimed hanno finito di essere interessanti da tempo. Se penso ai team che hanno partecipato all'ultima Battle Royal mi vengono i brividi. Il mancato approdo dei MCMG lo pagheranno a lungo.
Match of the year: Swerve Strickland vs. Adam Page, Still Cage Lights Out Match, All Out. Avrei messo un match di Ospreay, ma sinceramente fatico a ricordarmi quale sia stato il migliore tra i vari Takeshita, Bryan, Pac etc. perchè in nessuno di questi casi la storia mi aveva preso quanto mi ha preso quella tra Strickland e Page. Ne parlo subito sotto. Sul match che dire, ha valicato qualsiasi confine di depravazione potessimo immaginare ed era giustissimo che fosse così. Raramente ricordo un payoff così "corretto" in termini di violenza e proporzionato all'intensità della storyline. Un paio di spot fatico ancora oggi a guardarli, tipo l'air raid crash subito da Strickland sul blocco di cemento. Coronamento del migliore feud della storia AEW a pari merito con MJF - Punk.
Feud of the year: Swerve Strickland vs. Adam Page. Tecnicamente è un feud che si è svolto nell'arco di due anni, ma le bombe che si sono tirati nel 2024 le ricorderemo per anni a venire. Una serie di promo uno più bello dell'altro: si inizia con la storyline che coinvolge l'allora campione Samoa Joe, con Page che a un certo punto finge di non poter partecipare al match a 3 e Strickland che abbassa un attimo la guardia vedendo l'avversario infortunato, per poi essere colpito alle spalle. Da lì inizia la traiettoria di Page psicopatico che cova soltanto il desiderio di vendicarsi su Strickland impedendogli di vincere il titolo, e che deraglia definitivamente dopo che Swerve batte Joe senza che lui possa fare niente al riguardo. Dopo il ritorno nell'OHT Page tira fuori dei promo backstage da premio oscar, riesce a intervenire nel main event di All In costando il titolo a Strickland (ma senza portare a un overbooking fastidioso) e sprofonda definitivamente nella follia spinto dalle parole del suo nemico, che dopo All In non lo attacca con la furia che ci si aspetterebbe, ma lo "umilia" psicologicamente dicendogli che in fondo lui gli fa pena perchè non ha raggiunto tutti i traguardi che nel frattempo Strickland ha raggiunto. Questo culmina nel più bell'angle del 2024 (di cui parlo sotto) e nell'incontro di All Out. Cinema. Ci sta un video di recap della rivalità di più di 2 ore e mezza che mi sono già divorato.
Face of the year: Will Ospreay. Di Swerve ho già scritto tanto, quindi penso che questo premio lo meriti il vero babyface per eccellenza della compagnia, nonchè l'unico tra i debutti di quest'anno che è riuscito a mantenere sempre alti la qualità dei suoi match, l'interesse attorno a ciò che fa e l'intensità dell'amore del pubblico. Ospreay era partito forse un po' troppo forte, vincendo un sacco di incontri di fila e sembrando a un certo punto ingiocabile per chiunque. Poi è arrivato lo snodo dell'incontro a FD contro Strickland, e da lì si è un po' "umanizzato", concedendo anche delle sconfitte notevoli (MJF, Fletcher, Allin). Oltre alla qualità eccelsa degli incontri che ha disputato, c'è anche da registrare una serie di promo sorprendenti, tipo l'ultimo contro Flecther. Il feud con quest'ultimo peak della sua carriera in AEW per me, anche per il peso notevole della sconfitta che ha concesso.
Heel of the year: Adam Page. Ho scritto fino allo sfinimento di lui, non mi va di ripetermi. Dico solo che con questa run da full heel Page ha dimostrato di essere un performer di altissimo livello a 360°, capace di interpretare un range di personaggi che vanno dal babyface tutto dubbi esistenziali al cattivo più bastardo e sadico che si possa immaginare. Il tutto senza mai deludere sul ring, come dimostrano anche i due ottimi incontri contro Jay White che, pur non essendo supportati da una buona storia, hanno lasciato un ottimo sapore in bocca (soprattutto il primo). Pazzo chi lo critica.
Rookie/Newcomer of the year: Non assegnato. Boh, non mi viene in mente nessuno. Non mi pare ci siano stati rookie che poi si siano confermati come presenze più o meno fisse nel roster.
Most improved wrestler of the year: Kyle Fletcher. Investimento importante per la compagnia, la vittoria contro Ospreay è un trampolino a cui bisogna dare il giusto seguito. Lui è migliorato in tutto nel giro di pochissimo tempo: look, capacità al microfono (anche se la voce è ancora quella di un regazzino), mi pare anche che si sia pompato un bel po' e che il suo stile sia divenuto meno svolazzante. Dà belle vibes, un po' a metà tra Orton e Ospreay, spero vivamente non gli diano quella patacca inutile del Continental che ha portato solo merda.
Best female: Toni Storm. Non ho seguito praticamente nulla della divisione femminile, ma tanti suoi angle li ho apprezzati, compreso quello dell'ultimo Dynamite che mi ha fatto ridere di gusto. Impressionante pensare allo schifo che è diventata la divisione femminile, con le ex superstar di punta (Rosa, Baker, Hayter) divenute dei fantasmi e con quella cagna maledetta della Monè a prendersi tutto lo screen time possibile.
Best in-ring performer: Will Ospreay. Facile facile dai, non c'è stato un match che sia uno in cui abbia deluso. Poi certo i difettucci ci sono sempre, tipo che ogni tanto dimentica il sell, ma questa è una cosa strutturale alla compagnia in cui si trova più che un problema che riguarda solo lui.
Best on mic: Adam Page. Nell'anno in cui sono stati capaci di affossare il più grande capitale a loro disposizione (MJF), alla fine il premio per i migliori promo se lo porta Page. Sarebbero davvero troppi i promo belli per essere citati tutti: come ha ricordato qualcuno prima di me, il migliore è stato forse quello backstage durante il Collision in cui sconfisse Jay White, ma anche tutto il monologo nell'angle della casa di Strickland è 'na roba da fare vedere nelle scuole di recitazione.
Best gimmick: The Scapegoat. Non voglio dare più premi a Page, dunque cito il buon Jack Perry che, prima di essere investito dalla marea di sticazzi che è stato tutto il post All Out, ha dimostrato un'abilità eccezionale nel navigare in una situazione non facile - ovvero, essere non soltanto quello che, nella percezione generale, è costato alla compagnia CM Punk, ma anche INTERPRETARE tale personaggio. Come ho scritto all'epoca del debutto di questa gimmick, l'idea alla base è geniale: Perry interpreta colui su cui ricade tutto il peso dell'evento più scioccante della storia della compagnia, ma più che fare il face dimesso che è schiacciato dal senso di colpa, diventa un heel del tutto insensibile a quello che la gente pensa di lui e che rivendica fieramente la sua posizione da capro espiatorio. Così facendo guadagna in credibilità, i suoi promo sono convincenti, il lavoro che fa sulle espressioni e sull'atteggiamento generale (tipo che era l'unico rimasto nell'Elite a non fare il cacasotto e ad affrontare i problemi di petto) è straordinario. Poi tanti dettagli del personaggio mi sono piaciuti, tipo la customizzazione della cintura o il furgone da reietto. Peccato che dal post-Garcia sia sparito, sono genuinamente curioso di vedere che faranno con lui una volta che l'Elite resusciterà.
PPV / iPPV / PLE of the year: All Out. Sinceramente, l'unico PPV di cui mi ricordo almeno 3 match (non che gli altri PPV siano stati brutti eh, anzi in questo la AEW continua a eccellere, è che proprio fatico a ricordare quali e quanti match mi siano piaciuti per ciascun evento). MJF vs. Garcia forse la cosa migliore dell'annus horribilis di Friedman, Ospreay vs. Pac stupendo anche se forse troppo corto, del main event ho già parlato. Statlander vs. Nightingale non l'ho visto ma ne ho letto un gran bene e mi fido.
Promotion of the year: WWE. Non la seguo se non attraverso qualche report e video ogni tanto, ma sul fatto che abbiano definitivamente schiacciato la AEW e siano destinati ad altri anni di semi-monopolio mi pare non ci sia alcun dubbio.
Comeback of the year: MJF, Double or Nothing. Mi piange il cuore a pensare cosa sia successo dopo questo ritorno, ma il comeback in sè mi aveva fatto veramente godere come un riccio. Al tempo mi crogiolavo nel pensiero che Friedman si fosse tolto Cole dalle palle, pensa che coglione.
Promo of the year: Adam Page turna definitivamente psycho nel backstage di Collision. Ok promesso ultimo premio per Page. Se stoppate il video nel momento giusto potete vedere esattamente l'istante in cui Page precipita nell'abisso
Moment/segment of the year: Adam Page brucia la casa di Swerve Strickland. Scherzavo, è questo l'ultimo premio per Page
"You told me that now, I must make a decision… a choice between hate and success… a choice between vengeance and peace. But for me it's not much of a choice is it? For me, they are one and the same".
Shocking moment of the year: Mariah May turna su Toni Storm. Visto poco e niente della divisione femminile ma cazzo se mi è rimasto impresso quell'angle, realizzato veramente da cristo. Ricordo che l'ho visto su un autobus e la persona accanto a me non sapeva più come evitare di guardare le immagini, ottimo esempio di come la violenza va dosata per poi esplodere nei momenti giusti. Grande interpretazione da parte di entrambe e colpo con il tacco della scarpa che ho sentito persino io.




